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Autore: Giuly Frost    08/05/2016    2 recensioni
[Regalo per Pikachu_Nelly_Rainbw_10, auguri Sis x3]
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Okami sonnecchiava.
L'alicorna dorata spalancò le tende, inondando la camera di luce con un sorriso allegramente dispettoso.
La pegasus pigolò qualche protesta, coprendosi il musino con gli zoccoli.
Giuly saltellò intorno alla culla in attesa di nuove reazioni, ma la minore non sembrava avere voglia di smuovere un altro muscolo.
La puledra dalla criniera castana sbuffò, quando il suo occhio cadde sul pupazzo di Okami.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Princess Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Premetto che la prima parte NON C'ENTRA NULLA CON IL REGALO :DDDD
 Però senza il resto non era comprensibile, quindi :'3
  
 Oh well... Spero ti piaccia Sis (a me non piace, avrei dovuto lavorarci MOLTO di più T.T), buon compleanno <3]


Canzone: https://www.youtube.com/watch?v=pMaKrU_ru8E








Era una splendida notte estiva ad Equestria.
La luna splendeva nel cielo accompagnata dalle stelle, e illuminavano le case dei pony addormentati, posandovi un dolce velo di pallida luce.

La quiete era spezzata solo da un rado scalpiccio di zoccoli, come se qualcuno fosse ancora in piedi a quell'ora, e corresse per le strade.

Effettivamente, era proprio così.

Una giumenta ammantellata correva affannata per le strade di Ponyville.

Di lei, ben poco era visibile.

Si capiva che era dotata del dono della magia, dato che accanto a lei levitava un fagotto bianco avvolto in una spessa magia ciliegia, e ogni tanto si scorgevano ciocche dorate volarle intorno al volto.
Il manto era di un colore delicato, un celeste candido, anche se non era possibile definirlo con precisione.

Non vi era molta luce, nonostante le stelle e la luna.

La giumenta continuò a correre, il respiro sempre più pesanti, i muscolosi che imploravano una pausa dalla corsa disperata che si protraeva ormai da ore.

Lei ignorò l'allettante richiesta e si inoltrò nella EverFree Forest.

Era consapevole di quanto fosse pericoloso inoltrarsi lì, e in più a quell'ora, ma non aveva scelta.

Il fagotto iniziò mugolare.

Solo a quel punto la pony frenò bruscamente.

- Shhh, amore, shh, tranquilla...-con la magia scostò delicatamente un lembo di stoffa, mostrando cosa, o meglio chi, vi fosse all'interno.

Era una puledrina.

Il manto era dorato come i primaverili raggi solari, la criniera color quercia le cadeva sugli occhioni assonati di un fucsia ardente.

La giumenta la guardò con pietà e amore, stringendola un attimo a se, poi riprese la corsa.

Non sapeva dove stesse andando, solo che doveva allontanarsi.

Suo marito probabilmente era già all'Impero Di Cristallo, come avevano deciso tempo prima.

Erano fuggiti ad Equestria, ma l'entità che li stava cercando da tempo li aveva raggiunti persino in quel regno di Armonia Pura.

La giumenta arrivò a uno spiazzo nella radura, e si impennò vedendo la mastodontica figura di fronte a se, facendo quasi cadere il fagotto.

Nightmare Moon.

O meglio, la sua statua.

La pony sospirò di sollievo.

Era solo un monumento.

Stava per passare oltre, quando vide qualcuno seduto accanto alla statua.

La criniera della sconosciuta era un firmamento di stelle in un cielo notturno, il manto come le notti autunnali, gli occhi due diamanti profondi.

La Principessa Luna era lì, a soli pochi metri da lei.

La giumenta si avvicinò all'alicorna della notte a passo felpato.

-  Luna?

La Reale si voltò di scatto, spaventata dall'inaspettata intrusione.

- T-Tu...?-chiese Luna con una punta di sorpresa nella voce, mentre i suoi occhi si scontravano con quelli di un azzurro infinito della giumenta ammantellata- Ma... 

- Sì, sono io, colei che infesta i tuoi sogni. Mi dispiace averti dovuto arrecare tanto disturbo, ma ho bisogno di te.

- Cos-

- Prendila con te.-dichiarò la giumenta con voce improvvisamente rotta, lanciando quasi il fagotto alla Principessa.

Luna lo prese, curiosa, e sbiancò quando vide la puledrina al suo interno: - Che cosa?! No! Non posso!

- Per favore... Ti ho spiegato che non posso più tenerla con me.

In quel momento, la puledrina iniziò a strillare.

Abituata al calore familiare, si era spaventata vedendo Luna.

Aveva paura del buio, e la magia della madre non la riscaldava più.

- Ma guarda, non... Non le piaccio nemmeno! E poi, perchè?

- Non posso più prendermi cura di lei...-sussurrò piano la giumenta traballando- Ho bisogno di te, Luna. Te lo chiedo per favore.

- Io...

La puledrina strillò più forte.

La madre, spaventata, la riprese con la magia e iniziò a cullarla.

La piccola parve calmarsi, così la giumenta la rese a Luna.

- Ti prego.

La Principessa scrutò la pony, sollevando il fagotto con la magia.

Aveva due profonde occhiaie sotto gli occhi turchesi, arrossati e stanchi.

Quei pochi ciuffi grano che riusciva a vedere erano sporchi e scomposti, e gli zoccoli erano graffiati e scrostati.

- Che ti è successo...?-mormorò Luna, temendo la risposta.

- Mi cercano...

Dal nulla, un pegaso dal volt sformato bianco latte, gli occhi rossi cerchiati di nero, i denti storti e le labbra nere sbucò dalla boscaglia.

Luna fece un balzo.

Non l'aveva sentito arrivare, com'era possibile? 
 
Aveva un udito sopraffino...

Il nuovo arrivato aveva la criniera nera come le piume dei corvi, e solo la testa e una piccola parte del collo era bianca; da un punto del collo in giù erano appesi pesanti anelli che sembravano reggere l'altra parte del manto, nera pece.

Le ali erano straordinariamente grandi, il doppio di quelle di Celestia e Solaris, anch'esse corvine.

Il pegaso era vestito con abiti dark, rigidamente neri, chiusi alle caviglie da dei bracciali con dei teschi bianchi, e una cintura nerastra.
Agli zoccoli posteriori aveva due stivalacci, naturalmente di un inquietante nero.

A un orecchio portava un accessorio che stonava con il resto dell'abbigliamento, un orecchino con una catenina d'argento che terminava in un cuore.

- Ti ho trovata.-sorrise il nuovo venuto mostrando uno sghembo sorriso.

La giumenta sbiancò.

Luna corrugò la fronte.

Non aveva sentito nessuna parola provenire dall'essere, anche se aveva mosso le labbra.

- Cosa...?

- VATTENE VIA!-ruggì la giumenta scattando sulla difensiva.

- Come desidera.-il pegaso si concesse una risata sguaiata, prima di balzarle addosso, e nasconderla alla vista di Luna con le sue immense ali.

La Principessa, dal canto suo, era bianca dal terrore.

Cos'era quella creatura?!

Perchè non riusciva a sentire le sue parole?!

Perchè lo sentiva invece pericoloso, innaturale, come se non provenisse da quel mondo, uno sbaffo nervoso di un pittore che aveva rovinato la perfetta Armonia del suo regno?

Nemmeno Discord l'aveva mai spaventata tanto, nè Tyrek, o Sombra, o Chrysalis.

Nascose il fagotto con la magia e fece per correre in soccorso della giumenta, ma essa non c'era più.

Rimaneva solo il suo mantello, accartocciato a terra.

Luna gli corse incontro, notando con orrore le macchie scarlatte che lo decoravano, e alzò lo sguardo, per vedere il pegaso ridere sguaiatamente e sparire nella luce lunare.

L'alicorna tornò immediatamente indietro, sedendosi con la schiena unita al freddo marmo della statua e il fagotto al petto.

Guardò la puledrina.

Era così piccola...

E le ricordava moltissimo il Sole e il Giorno.

Sorrise appena ricollegandola alla sua Sorellona.

La piccola, però, ricominciò a piangere, sempre più forte.

Luna era esasperata.

Non ci capiva più nulla.

- Stai zitta?!-sbraitò, spaventando ancora di più la puledrina dorata.

Sbuffò.

- Forse una ninna nanna funzionerà... Piccola, ascoltala bene la canzoncina, zia Lulu non la ripeterà più, uh?

La piccola era ancora mugolante e singhiozzante, ma sembrò prestarle attenzione.

- E' una canzone apposta per te, e non dovrai mai condividerla con nessuno, okay?

Sorprendentemente, la minore sembrò capire e si acquietò, in placida attesa.

La Principessa sospirò, iniziando a far illuminare il corno di magia.


''Hey there little Sunshine
How do you do,
there’s a great kingdom,
waiting for you! ''



La magia si attivò, facendo danzare davanti alla puledrina immagini del Sole, della luna e delle stelle.

Quella battè gli zoccoli, entusiasta.


'' As you lay your tiny head,
dream of the world,
They’re gonna love you,
their sun will return! ''



Il corno della puledrina sprizzò di magia, e un'immagine confusa si formò lentamente.


'' Little Sunshine,
Little Sunshine,
Let your radiance show! ''



Dopo aver osservato l'immagine sfocata per qualche istante, Luna sentì gli occhi inumidirsi appena.

La piccola aveva formato un'indistinta immagine del volto della madre che sorrideva felice.


'' Little Sunshine,
Little Sunshine,
Let your kind heart glow! ''



La piccola non riuscì a mantenere ancora la magia, e il volto familiare si spezzò in centinaia di scintille rosastre, con grande dispiacere di entrambe le pony.

L'alicorna ricompose il volto con la sua magia, guadagnandosi un pigolio di gioia da parte della minore.


'' Though the shadows may close in,
You will stay strong,
Your little spark of love,
will cast out the dark! ''



La minore sbadigliò piano e si mosse, spostando il capo proprio in corrispondenza al cuore della Regnante, che sorrise amorevolmente e la strinse.


'' Know that you’re not alone,
the moon’s at your side.
together you’ll cleanse the world,
you’ll always be my pride! ''



La minore la guardò con gli occhi, sorridendo contenta, mentre disegni di firmamenti e luci colorati le danzavano intorno.

'' Little Sunshine,
Little Sunshine,
Let your radiance show! ''



Luna, un po stanca, bloccò gradualmente la magia.

La piccola cacciò la testa fuori dal fagotto, delusa, alla ricerca delle illusioni di colore di poco prima.


'' Little Sunshine,
Little Sunshine,
Let your kind heart glow! ''



La Principessa della Notte guardò la puledrina con un sorriso, ma quella sembrò solo inquietarsi.

Luna aveva capito che non doveva piacerle per niente il buio, così riaccese la magia, ma stavolta fece comparire lei, sua sorella Celestia, Artemis e Solaris.

Dapprima la scena si soffermò su Luna che la coccolava, poi lentamente mutò, mentre la piccola cresceva, e saltellava intorno ai regnanti del Sole.


'' I may not always be here,
to guide your way,
But I know you’ll be fine,
ruling the day! ''



La sovrana della luna aveva capito sin da quando aveva visto quel pegaso intriso di oscurità che il buio non poteva essere il regno della creaturina, non sarebbe mai stata una figlia della Notte, e forse un domani avrebbe rinnegato tutto ciò che la riguardava...


'' Dance among the clouds, my dear,
bring in the light.
Be good for me, my dear,
as my soul alights! ''



La piccola sorrise soddisfatta e, pian piano, si appisolò, posando la testa sul petto di Luna.

La Principessa la guardò teneramente, poi si alzò e si levò in volo, stagliandosi nella luce lunare, proseguendo a cantare finchè non furono lontane, a Canterlot, a casa.


Luna arrivò al Palazzo; varie luci erano accese, nonostante dovessero essere le due del mattino.

Planò su un balcone e si addentrò nel Castello, dirigendosi alla Sala Principale, quando una coppia di guardie le si parò davanti:- Princess Luna! Dove eravate?? I vostri fratelli vi cercano da ore!

- Parlerò personalmente con loro, e mi dispiace di avervi procurato preoccupazione. Andate pure.

I due sparirono rapidamente, avevano capito che la Principessa era tesa e non avevano intenzione di discutere.

L'alicorna notturna iniziò a correre, sbandando pochi secondi prima di raggiungere la Sala Principale; si ricompose e, con il nascosto ben nascosto da una magia, entrò.


- LULU!!-esclamò Celestia abbracciando la sorellina, vedendola entrare.

- Luna!-disse sorpreso Solaris andandole incontro- Ma dove sei stata??

- S-sor-Sorella, l-las-l-la-lasciami!!-protestò invece l'altra scuotendo la maggiore.

Quella si staccò imbarazzata, grattandosi un attimo la nuca con uno zoccolo:- Scusa, ma mi hai fatto prendere uno spavento, dove sei stata?!

- Nella EverFree Forest. Con tutto quello che succede in questo momento, avevo bisogno di schiarire le idee.-spiegò pacatamente Luna- E ho avuto modo di trovare qualcos-qualcuno molto interessante.

-Uhhh, hai trovato un fidanzato, finalmente??-ammiccò Celestia facendole l'occhiolino.

L'alicorna dalla criniera di stelle sbuffò roteando gli occhi, poi scosse la testa sorridendo:- No, per niente.-con la magia, fece riapparire il fagottino proprio ad un palmo dal muso di Celestia.

I due regnanti del Giorno rimasero qualche secondo a bocca aperta:- Lu... Luna!-si risvegliò Solaris- E questa da dove...?

- Nella EverFree Forest. Vi spiegherò tutto dopo.

Celestia, nel frattempo, aveva preso il fagotto con la sua magia e aveva tolto parte delle fasce:- Ma... Ma... Uh... Unicorna?-ci fu un piccolo sorriso, che scomparve non appena tolse le garze dalla schiena- ... Non è possibile.

Luna inclinò la testa, prima che la mascella toccasse terra in contemporanea a quella di Solaris.

Celestia sollevava una piccola alicorna.

- M... Ma come?!-la principessa dal manto candido sbattè gli occhi varie volte, per convincersi di non stare sognando- E'... E'...

- Io... Non l'avevo visto...!-Luna era convinta che fosse un'unicorna, e basta.

La madre non lo era stata sicuramente, o sarebbe fuggita da quel pegaso.

L'inquietante ricordo fece rabbrividire Luna, che decise che l'avrebbe cancellato dalla memoria più tardi.

- SOLARIS!! Dobbiamo assolutamente tenerla!!-cinguettò Celestia con gli occhi luccicanti.

Sembrava essersi appena infatuata per quella piccola creaturina.

- Dal momento che ha sia ali che corno, non credo dovremmo lasciarla in un normale orfanotrofio, ma non l'avremmo fatto comunque, quindi... D'accordo...!-annuì tranquillo il gemello.

- Le farò costruire una camera tutta per lei, nell'Ala del Giorno! Magari potremmo decorare la sua stanza dipingendo i muri di azzurro e bianco, come un cielo estivo!-Celestia era partita per la tangente, e non la finiva più di snocciolare le decine di oggetti che avrebbero popolato la camera della nuova arrivata.

Solaris cercava di calmarla, mentre Luna era improvvisamente cupa.

Vedeva quella piccola un po come sua.

Non le sembrava giusto che, improvvisamente, la sorella se ne fosse come impossessata.

Però sapeva che la puledrina non era fatta per stare con lei; si sarebbe limitata a proteggerla con la sua ala, da lontano.

- Per ora la tengo con me, e appena la stanza sarà pronta andrà a dormire lì, allora!-dichiarò allegramente la sovrana della Notte riprendendosela con la magia.

Celestia arruffò il naso, un po infastidita dal gesto, ma poi sorrise di nuovo:- Certo, Lulu!

- Ma... Un nome? Non avete voglia di darglielo?-fece notare molto educatamente Solaris, ridendo.

Le due caddero a terra stile anime, poi si rialzarono e sembrarono pensarci su per un po.

Luna guardò le garze, poi le tolse tutte, ma non trovò nulla di simile ad un messaggio.

- Uh, guardate qui!-Celestia stava, per qualche motivo, controllando la criniera castana della piccola, e aveva tirato fuori un pacchetto, impigliatosi lì chissà come.

La minore lo prese subito e lo scartò, senza curarsi della protesta dell'altra.

Conteneva appena tre oggetti: un bigliettino, simile a quelli che si usano per barare nei compiti in classe, una collana e una penna d'oca spiegazzata e ripiegata su se stessa.

Ogni presente adulto prese un oggetto e lo analizzò attentamente.

Solaris soppesò la penna d'oca: era leggerissima e, anche se un po rovinata, riluceva ancora di cangianti colori arcobaleno e sfumature variopinte, e sembrava frutto di un produttore esperto.

Celestia passò al setaccio la collana: era un accessorio piuttosto semplice, in realtà; il filo era spesso e nero, e l'unico pendente era una L d'argento, di un carattere strano, simile al gotico.

Luna girò numerose volte il bigliettino prima di poterlo decifrare e leggere ad alta voce:- '' Giulia Frost. Giuly. Fatele tenere sempre la collana, la proteggerà e, un giorno, la aiuterà a ricordare. ''

Ci fu qualche minuto di pesante silenzio, poi Celestia mise la collana alla piccola con delicatezza e ripose la piuma tra i crini.

Solaris sbadigliò:- Beh... Fin troppe emozioni. Direi che possiamo andare a riposare.

Luna annuì, e mise Giulia sulla schiena per dirigersi verso la sua stanza, poi ci ripensò:- Ma Artemis?

- E' con sua moglie.-sorrise complice Celestia, per poi trottare via con Solaris.

La Principessa della Notte decise di non disturbare il gemello e andò nella sua stanza, con un sorriso stanco stampato sul volto.



Luna improvvisò una culla di fortuna accanto al suo letto e, finalmente, vi posò Giuly.


'' Little Sunshine,
Little Sunshine,
Let your radiance show!
Little Sunshine,
Little Sunshine,
Let your kind heart glow... ''



La piccola aprì appena gli occhi.

- Ricorda, questa è la nostra canzone, e la condividerai solo con la tua famiglia e i tuoi amici più cari, uhm?-l'alicorna più grande le diede un bacio materno sulla fronte e Giuly annuì, sprofondando nei sogni sorridente.

Luna si coricò, chiudendo gli occhi.






*4 anni dopo*



Giuly, che aveva compiuto quattro anni da poco, trotterellava nel Castello in cerca di qualcosa da fare, annoiata.

La collana con la L d'argento le batteva al petto producendo appena un rumorino sommesso mentre entrava nella Sala dei Troni:- Zia Tia!-esordì saltellando felicemente verso quattro alicorni sommersi da pony e pergamene- Zio Solaris! Zio Artemis! Luna!

Artemis alzò gli occhi dal foglio che stava compilando, e le sorrise nervoso:- Ehilà, Principessina! Come va?

- Non sono una Principessina!-ribattè invece la puledra gonfiando le guanciotte tentando di sembrare minacciosa.

- Giusto.-rise l'alicorno della Notte-Ti serve qualcosa?

- Giocate con me??-chiese Giuly con gli occhioni da cucciola abilmente sfoderati sul momento.

I quattro si guardarono sconvolti: quel giorno avevano veramente troppo da fare!

- Ehm, perchè non vai da Okami, invece?-tentò di contrattare Solaris- Sono convinta che sarebbe entusiasta di vederti!

- Ma Nelly è piccola! Ha quasi sei mesi meno di me!-protestò Giuly mostrando orgogliosamente due zoccoli per tre volte.

Celestia ridacchiò, sia per il gesto infantile, sia per il soprannome che la piccola Frost aveva dato a sua nipote:- Eddai, secondo me le farebbe piacere sentirti cantare!

- Tra un'ora mi libero così possiamo giocare?-intervenne a random Luna emergendo da una banchina di documenti.

Giuly fece un smorfia divertita:- Vedremo. Io vado, ciao ciao!-salutò correndo fuori dalla stanza.

Luna sospirò e tornò al proprio lavoro.


Giuly trotterellava come immaginava facessero le spie per i corridoi del palazzo, canterellando una strana musichetta a fior di voce.

La verità è che aveva pensato subito di andare da Okami; spesso, però, veniva rimproverata, perchè l'altra era ancora piccola (facevano pesare quei sei mesi manco fossero stati sei anni) e andava lasciata riposare.

Ma, per chi è ancora ignaro, chi è Okami?

Okami era la figlia di Prince Artemis, una pegasus dal manto blu notte, le ali che sfumavano sul violastro, la criniera in parte bionda, in parte viola costellata di stelle bianche; gli occhi erano bicolore, uno azzurro cenere e uno turchese, e in quel momento dormiva nella culla in camera dei genitori.

Giuly aprì la porta della stanza, che sorprendentemente si aprì senza fare rumori.

Okami sonnecchiava.

L'alicorna dorata spalancò le tende, inondando la camera di luce con un sorriso allegramente dispettoso.

La pegasus pigolò qualche protesta, coprendosi il musino con gli zoccoli.

Giuly saltellò intorno alla culla in attesa di nuove reazioni, ma la minore non sembrava avere voglia di smuovere un altro muscolo.

La puledra dalla criniera castana sbuffò, quando il suo occhio cadde sul pupazzo di Okami.

Rappresentava una lupa, ed era tenuto benissimo.

La piccola lo stringeva forte.

Si vedeva che ci teneva davvero.

A Giuly ricordava un po l'attaccamento che lei provava verso la sua collana, non se ne separava mai.

Schioccò la lingua, un po nervosa, non sapeva come far svegliare Okami, quando un'idea le balenò in mente.

Celestia aveva detto che, forse, alla puledrina sarebbe piaciuto sentirla cantare.

Ma cosa?

Non voleva intonare la sua prima melodia davanti all'altra facendo una figuraccia, e poi voleva che fosse qualcosa di davvero speciale.

Ci pensò su, quando una musica le riaffiorò nei ricordi.

Posò gli zoccoli accanto al bordo della culla, così da riuscire a vedere Okami nel volto.


'' Hey there little Moonbeam,
How do you do?
There's a Great Kingdom
Waiting for me and you ''



In realtà, non era quello il testo che le tornava in mente, ma il precedente le appariva un po distorto, e decide di sistemarlo.

Okami scostò gli zoccoli e aprì l'occhietto turchese.


'' As you lay your tiny head
Dream of the world
They're gonna love you
Their Moon will return! ''



Le due puledrine si fissarono, e la pegasus sbadigliò appena, per poi riprendere a guardare la maggiore, con entrambi gli occhi spalancati, luccicanti ed attenti.


'' Little Moonbeam,
Little Moonbeam,
Let your radiance show
Little Moonbeam, 
Little Moonbeam,
Let your kind heart glow... ''



Giuly decise di tentare una piccola magia e il suo corno si illuminò di scintille rosate, che dipinsero una stella rosastra nell'aria.

La puledrina battè gli zoccoli entusiasta, ma l'alicorna non era ancora molto brava con la magia, e la stella si infranse in un milione di stelline più piccole.

Okami, invece di arrabbiarsi, iniziò a muovere intorno a se gli zoccoli per afferrare quanta più polvere magica possibile, ridendo divertita.


'' Though shadows may close in
You will stay strong
Your little spark of love
Will cast out the dark ''



Giuly sorrise ancora di più alla visione, e cercò qualche appiglio per montare e fare compagnia ad Okami.

Dopo vari sforzi e poco utili battiti d'ali, la pony castana riuscì a sedersi accanto alla pegasus, e le mise un'ala sulla schiena guardandola allegra.

'' Know that you're not alone
The Sun's at your side
Together we'll cleans the world
We'll always be their pride! ''



Quello che non sapevano era che, in quel momento, Luna le stava ascoltando, dietro la porta.

L'alicorna adulta sorrideva, con gli occhi lucidi.


'' Little Moonbeam,
Little Moonbeam,
Let your radiance show
Little Moonbeam, 
Little Moonbeam,
Let your kind heart glow ''



Solo allora Okami allungò i piccoli zoccoli per stringere le guance di Giuly e tirargliele come fossero stati elastici.

L'altra, per ripicca, le scompigliò la criniera.

Risero entrambi, prima che la pegasus indicasse con la testa inclinata il ciondolo di Giuly.

Quella lo sfiorò protettiva, scuotendo la testa.

La minore le parò davanti il pupazzo:- Mamma!-dichiarò categorica.

Sulle prime, la piccola Frost non capì.

- Mamma?-ripetè Okami indicando la collana.

Da lì, fu facile comprendere.

La puledrina considerava la bambola un ricordo prezioso di sua madre. 

Era lo stesso il collegamento che avvertiva Giuly con il ciondolo?

L'alicorna dagli occhu fucsia si rese conto di non aver specificato di Chi dovessero essere l'orgoglio, poco prima.

Di Luna e Artemis? Di Solaris e Celestia? Di Equestria?

O forse...

 
'' Mommies may not be here now
But I'll guide your way
I know that we'll be fine
Ruling the night and day ''



O forse doveva smettere di pensarci...

In fondo, era venuta per giocare, anche se tanti punti interrogativi ai quali alla sua età è troppo difficile stare dietro e dare risposta le comparivano nella mente come erbacce moleste.

Luna, dal canto suo, nel sentire quelle parole, era diventata più pallida di Celestia.

Giuly non la considerava sua madre, e lo sapeva fin troppo bene, ma...

Come avrebbe potuto spiegarle quello che era accaduto? 

Era ancora così piccola...

- Sorella!!-strillò allora Okami-Sorella, sorella!

La compagna dorata la guardò:- Uh?

La pegasus strinse Giuly in un abbraccio laterale:- Sorella, sorella, sorella!

L'altra la guardò dolcemente, poi l'abbracciò forte a sua volta.


'' Dance amongs the clouds
Bring in the night...
Be good for me, Sister
As our souls fly ''



L'abbraccio si sciolse, e le due iniziarono a giocare per la stanza: Giuly trottava divertendosi a seminare Okami, che sbuffava e rideva nel tentativo di starle dietro.

Luna si allontanò a capo chino, con un sorriso triste dipinto sul volto.



Anni dopo, una sera, al Gran Galà Galoppante, Okami si era rifiutata di uscire dalla sua stanza.

Non voleva uscire, convinta che il fatto che non fosse un'alicorna incidesse sul suo essere, che non fosse perfetta così com'era, senza la magia che scorreva nel sangue di tutti quelli con cui conviveva ogni giorno.

Quella stessa sera, Giuly era entrata nella sua stanza e l'aveva fatta uscire.

Come?

Le aveva proposto un semplice scambio.

Voleva davvero passare il Galà con la sua Sis, e così aveva fatto un incantesimo.

Quella sera, Giuly aveva scambiato il suo corno, trasformando per una notte intera Okami in un'alicorna e se stessa in una pegaso.

Non si erano mi divertite tanto.

Quando la magia svanì, Nelly sembrò tornare scoraggiata e ancora più amareggiata di prima; si tuffò sul letto, sprofondando la testa nel cuscino, e poi sorrise, riflettendo su quanto fosse stato bello manipolare le arti magiche, anche una sola sera.

Quella notte, non fu sicura se stesse sognando o fosse stata sveglia, aveva visto Giuly sulla soglia della porta, che sorrideva.


'' Little Moonbeam,
Little Moonbeam,
Let your radiance show
Little Moonbeam, 
Little Moonbeam,
Let your kind heart glow ''





- Il tuo momento arriverà, Sis.
  Vedrai. -
  
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