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Autore: A n o n y m o u s Rei    08/05/2016    3 recensioni
Stiles Stilinski/Derek Hale; 2.130 words; future-fic.
Prompt:Derek dice qualcosa che non dovrebbe, Stiles ritorna al college ma poi Isaac lo chiama.
Deaton condivide una parte della sua adolescenza.
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Dr. Alan Deaton, Il branco, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Stiles Stilinski/Derek Hale; Alan Deaton/Talia Hale (one-side); Pack; Alpha!Derek; Hale’s Pack; no one died after fire; Deaton uses his words; past!Talia Hale/Sheriff Stilinski; memories; hints of depression and thoughts of death; Establish relationship; light angst; fluff; Derek Hale is a good Alpha; Emissary!Deaton; Isaac is a puppywolf; Stiles loves so fucking much Derek.

 

Alla solitudine, solo per questa volta, perchè sa essere una spietata ma perfetta compagna di domeniche troppo silenziose.



Thinking out loud.

 
 
Glielo dice una sera mentre sono al centro di una massa di cuccioli accoccolati, il branco.
“Ogni tanto voglio morire” è un sussurro lieve, detto con così poca voce che Stiles lo percepisce appena.
Non gli risponde perché quella è la sua immaginazione, Derek non gli ha davvero appena confessato che a volte vuole sparire dalla faccia della terra, ma se lo stringe più forte contro e lo bacia a lungo.

(La mattina dopo le occhiate eloquenti di Jackson e Erica gli mostrano palesemente il fatto che si è dimenticato dove si trovata e che quando dormono tutti insieme certe cose deve evitarle, categoricamente.)

Per questo quando il telefono suona, alle due e mezza del mattino, Stiles si trova a pensare che sia tutto un brutto scherzo, Isaac abbia davvero esagerato con l’alcool o le ore passate a studiare lo abbiano reso improvvisamente stupido e sordo.

“Isaac. Per l’amor del cielo. Puoi ripetere con calma? Derek è stato cosa?”

“Avvelenato, Stilinski. Con lo strozzalupo e il vischio” per poco non gli manca la terra sotto i piedi.

“Quando?” domanda asciutto, con un piede dentro le scarpe e le dita che scorrono rapide sulla tastiera del pc per prenotare il primo volo per tornare a casa.

“Ieri sera, siamo usciti a mangiare perché Boyd ha preso il massimo nell’ultimo esame e.. Derek era così fiero di lui che..” un singhiozzo gli riempie le orecchie  e no, nono non può essere così grave.

Isaac, dall’altra parte del telefono prende un respiro profondo, la voce meno tremante:”Abbiamo preso il caffè e Lydia stava blaterando sul regalo da fare a Jordan per il suo compleanno quando Derek si è accasciato e..”

“Avete aspettato fino a quest’ora a dirmelo?!” a quel punto Simon potrebbe anche svegliarsi e insultarlo, avrebbe poca importanza. Potrebbe entrare la rettrice in persona ma, niente lo farebbe smettere di urlare contro Isaac o qualche altro membro del branco, perché Derek è stato avvelenato e loro hanno aspettato a chiamarlo.

Isaac prova a blaterare qualcosa:”Sono lì tra cinque ore. Spera che il viaggio mi calmi abbastanza per non uccidervi tutti appena atterro” mormora sbattendo la porta della stanza prima di chiudere la chiamata.

Non ha mai odiato il college così tanto.

 
-

Il viaggio non lo calma, le turbolenze non aiutano e Scott che gli manda immagini divertenti per farlo ridere non fa che irritarlo di più.
-

Quando mette piede in California il tempo è nero quanto la sua incazzatura e vorrebbe piangere perché nessuno gli ha detto che Derek si è svegliato o se ci sono stati miglioramenti nelle ultime ore.

A prenderlo hanno mandato Allison perché è l’unica contro cui non riesce a gridare o con la quale non se la prende.

“Andiamo” sibila senza nemmeno salutarla.

Non hanno mai fatto un viaggio così silenzioso.
-
 
Sono le sette del mattino quando mette finalmente piede nel loft facendo scorrere la porta come se mille furie gli stessero correndo dietro quando, alla fine, l’unica vera furia è lui.

Non è arrabbiato, okay forse un po’, ma è terrorizzato a morte. Perché Derek è.. non può perderlo perché qualche cacciatore del cazzo ha deciso di incasinare la loro vita ora che va tutto per il meglio.

Deaton è il primo ad accoglierlo, mentre esce dalla cucina con il solito volto inespressivo.

“Signor Stilinski” lo saluta con un cenno di capo.

“Deaton. Dove è?” domanda mentre si toglie le scarpe.

“In camera da letto, sta dormendo. Lo dose di strozzalupo era piuttosto concentrata e il vischio ha sorprendentemente fatto un buon lavoro a rendermi difficile la vita”

Stiles ringhia e: "Probabilmente questo commento dovevo evitarmelo.”

Già, pensa senza però dirlo.
-

La stanza è immersa nel buio e Derek è al centro del letto, del loro letto, con un volto così disteso e rilassato che sembra star facendo il sogno migliore del mondo.

Stiles vorrebbe scuoterlo forte e gridargli di svegliarsi perché tutta quella serenità è nuova e non gli piace per niente. Gli fa paura.

Si siede sul bordo del materasso e gli prende una mano tra le sue:”Ehi Der, vado via per due mesi e ti ritrovo così quando torno?”

“Se ci fosse stata qui Talia l’avrebbe come minimo svegliato a furia di coccole e promesse assurde per poi rimproverarlo a morte”
Stiles conosce Deaton da sei anni ed è la prima volta che lo sente parlare di sua spontanea volontà e per di più degli Hale, di Talia.

“È sempre stata una mamma protettiva,” continua senza che Stiles glielo chieda  “un Alpha che si faceva rispettare e amare, ma Derek.. Derek era il suo preferito. Non importa se non l’ha mai detto ad alta voce. E la cosa era reciproca. Talia era intoccabile.
La prima volta che l’ho visto aveva tre mesi e se ne stava appollaiato sulla spalla della madre, il volto affondato nel suo collo e una massa di capelli neri tutti spettinati.
Mi ero avvicinato per fargli una carezza sulla schiena e si era svegliato di colpo, mi aveva guardato così male che se gli sguardi potessero uccidere sarei stato la prima vittima di quel bambino”

Stiles ridacchia mentre lascia le dita scorrere tra i suoi capelli:”Una cosa molto da Derek.”

“Oh sì e più cresceva più era difficile mettergli in testa che non gli avrei portato mai via Talia. A otto anni si è presentato in clinica, da solo, dicendomi di starle lontano perché lui sapeva

Gli occhi di Deaton si fanno improvvisamente tristi e lontani.

“Lui sapeva e che dovevo venire a conti col fatto che la sua mamma stava con il suo papà e non dovevo provarci, nemmeno per sogno, a portarla via come aveva fatto Julio con sua zia Carine, la prima moglie di Peter, o mi avrebbe conciato per le feste. Aveva anche illuminato gli occhi di giallo e poi se n’era andato sbattendo la porta”

Stiles vorrebbe chiedergli perché gli sta raccontando quelle cose, perché adesso e perché a lui.

“Talia si era venuta a scusare il giorno dopo e ci avevamo riso su entrambi. Derek aveva capito e aveva solo otto anni. Poi è cresciuto e ha imparato ad ignorare la cosa o forse ha deciso di non darci più importanza..” sospira “Dopo l’incendio.. dopo l’incendio è corso qui, ha spalancato la porta e mi ha guardato fisso negli occhi e si è messo a gridare che le persone che si amano vanno protette e se io amavo Talia come pensava allora perché non l’avevo protetta? Perché non ero stato un buon Emissario per il suo branco? Perché non avevo fatto nulla? Perché Deaton non  hai protetto l’unica donna che hai amato in tutta la tua vita? Non me lo ha mai perdonato, come non se lo è mai perdonato.”
“Tu e Talia siete stati..?” lascia la domanda a metà perché non sa nemmeno come chiederlo.

Lui e Talia sono stati insieme? Forse quando erano giovani..

“No” Deaton ride e Stiles la trova la cosa più strana di quella sera “Siamo cresciuti insieme. Mio padre era l’Emissario del branco di suo padre e abbiamo fatto qualsiasi cosa insieme. Era la mia Scott o forse ero il suo Scott, non lo so” scuote la testa. “Non c’è mai stato spazio nella sua vita per me in quel senso. Ha sempre avuto solo occhi per Daniel. Un po’ come tuo padre per Claudia. Ma non mi ha mai lasciato indietro, nemmeno una volta.”

“Mio padre?”

“Oh sì, quei due erano compagni di merende. Avresti dovuto vederli, sempre pronti a farsi mandare in detenzione per qualsiasi stronzata passasse dai loro cervelli la mattina e il mio compito era quello dell’intermediario per evitare che suo padre la mettesse in punizione fino al nuovo ciclo lunare. Quando ci riuscivo mi faceva sempre un panino al burro di arachidi e passavamo intere giornate nel bosco. ” il dottore ride ancora, perso in chissà quale ricordo.

“Lui sapeva che lei era un lupo mannaro?”

“John? No. Talia l’ha sempre tenuto fuori da queste faccende. Erano buoni amici ma non al punto da rischiare l’incolumità di tutti. Hanno avuto una breve relazione, prima che Claudia facesse la sua entrata inciampando davanti a mezza scuola.”

Stiles sbarra gli occhi e si avvicina all’orecchio di Derek e ridacchiando sussurra:”Amore, ti devi svegliare perché dobbiamo andare da mio padre a chiedergli conto di un paio di cose”

L’aria si fa improvvisamente tesa.

“Un paio di mesi fa.. un paio di mesi fa mi ha detto di essere stanco della vita” sa che le parole non sono proprie queste ma pensare alla morte ora, mentre è sdraiato a pochi centramenti da lui, con le mani troppo fredde quando abitualmente è una stufa umana, è più difficile che mai.

Deaton sembra rifletterci su un attimo, come a voler calibrare le parole.

“Lo diceva spesso anche a Laura, soprattutto i primi periodi dopo l’incendio. Diceva di non meritarsi di vivere, di sentirsi sporco e che era tutta colpa sua, che li aveva condannati tutti a morte, che aveva deluso Talia. Sono andati in terapia entrambi, per un paio d’anni, poi Peter ha chiamato e.. beh sappiamo tutti come è andata dopo. Quella che prova è la colpa dei sopravvissuti. Di chi è rimasto mentre tutto è andato.”

Il respiro gli si mozza all’improvviso.

“Ha mai provato..?”

“Non che io sappia. Non ne ha avuto il tempo, presumo. Viveva a contatto con Laura ventiquattro ore al giorno e quando Peter l’ha uccisa ha dovuto occuparsi di tutto questo. Poi è arrivato Gerard, il kanima, gli Alpha, Cora e tutto il resto, te compreso. Non che sia mai stato un problema. Ti ha sempre trovato così esilarante da volerti usare come stuzzichino per pulirsi i denti.”

Oh” sussurra appena, mentre le dita di Derek si stringono appena intorno alle sue.

“Si sta svegliando. Vi lascio un po’ soli”

“Grazie” gli sorride Stiles e precisamente non sa se lo sta ringraziando per averlo salvato, per aver condiviso un po’ del suo passato o per averlo rassicurato, sempre nel suo strano modo di fare.

Deaton nemmeno risponde, chiude la porta della camera e il rumore dei suoi passi si attutiscono contro la moquette fino a non sentirsi più.
 
-

Stiles si lascia scivolare sotto le coperte mentre Derek si sveglia e si accoccola contro il suo fianco.

“Ehi” gli sussurra sulla pelle mentre le dita percorrono il profilo del volto.

“Ehi” risponde Derek mentre lo abbraccia.

Restano in silenzio per un tempo che sembra dilatarsi all’infinito e le labbra di Stiles sembrano incapaci di staccarsi da quelle dell’Alpha.

“Non provarci mai più” sbotta poi.

Derek lo guarda stranito:”A farmi avvelenare?”

“Esatto”

“Certo, perché è stato esilarante bere tutto quello strozzalupo e accorgersene quando ormai è troppo tardi. È esattamente così che mi auguro di finire tutte le serate in cui porto fuori i miei beta a cena! ”

“Esilarante Hale. Davvero davvero esilarante.”

“Stiles” risponde esasperato prima di asciugargli una lacrime che, traditrice, ha scelto proprio quel momento per fare capolino dal suo occhio.

“Non ci devi provare mai più. Né a farti avvelenare né a dire cose stupide. Soprattutto non devi dire cose stupide. Non mi piace quando dici cose stupide. In particolare quando comprendono il non poterti vedere mai più.”

Derek lo fissa, gli occhi spalancati e un po’ lucidi come se si fosse appena reso conto di ciò che ha detto e affonda la testa del suo collo:”Scusa”

Stiles gli bacia la fronte.

“Va tutto bene, non importa. Ma non dirlo mai più. Ti amo. Non posso permettermi di perderti”

Il collo diventa improvvisamente umido e le lacrime sono l’ultima cosa che si aspettava.

Si stringono talmente tanto uno all’altro che non c’è spazio più nemmeno per l’aria tra loro due.

Derek gli chiede scusa così tante volte che Stiles perde il conto e lo bacia ogni volta finchè non si addormentano.

 
-

Quando Isaac apre la porta per vedere come stanno sono le due del pomeriggio.

Erica, dietro di lui, tira un sospiro di sollievo e Lydia estrae il cellulare prima di condividere con il resto del branco quel momento.

Derek ha il volto affondato nel collo di Stiles e le mani del più piccolo sono intrecciate ai suoi capelli. Si stringono come se fossero l’unico motivo per continuare ad esistere.

 
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Pack <3 
Text from Cora; 2.30 pm
Oh mio dio come sono carini!
Text from Scott; 2.31 pm
Spero che non scopra mai questa foto Lyds o finirà per ucciderti. Prima Derek e poi Stiles..
Text from Kira; 2.37 pm
Invece dovrebbero fargliene di più!
Text from Peter; 2.50 pm
Tutta questa dolcezza finirà per uccidermi..
Text from  Allison; 3.00 pm
Pensavo che a quello ci avrebbe pensato Lydia..
Text from Stiles; 6.45 pm
Sappiate che Derek vuole la vostra testa per cena. Vi conviene iniziare a fare le valige e scappare il più lontano possibile!







 
Angolo autrice: Solo un piccolo momento di svago prima della simulazione di seconda prova. Forse l’ultimo sprazzo di libertà prima della prigionia.
Ah maturità fuggi in fretta, grazie.


 

 
  
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