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Autore: melsswho    09/05/2016    0 recensioni
Jace ed Alys Marlowe sono due fratelli, entrambi sono vampiri: lui ha 213 anni mentre lei é più giovane di qualche anno.
Jace si innamora di una mortale nella campagna inglese del XIX secolo, negli anni successivi alla sua morte rincontrerà più volte Emma, la ragazza che però non si ricorda nulla delle relazioni precedenti con Jace. Sarà questa la loro occasione per vivere insieme per sempre? Riuscirà Jace a farle ricordare i 190 anni passati insieme?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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- Jace, ho buone notizie. L'abbiamo trovata ma questa volta dovrai viaggiare un po': si trova in Italia. -
Un minuto di silenzio.
-Ma ti avviso, é l'ultima volta, e lo dico per te. -
-Grazie Alys, lo sai quanto è importante per me. Ci vediamo appena sarò in Italia. -

Erano le 8 del mattino, l'aria fresca e Jace già pronto da un bel pezzo: sorriso smagliamte ed un aspetto impeccabile, come ogni giorno per tutti i suoi 213 anni.
In redazione era sempre il primo ad arrivare e l'ultimo a tornare: oltre ad essere una copertura quello era diventato il suo lavoro, con il tempo aveva acquisito una certa fama e di certo non voleva deludere i suoi affezionati lettori.


Lei si era appena laureata in Lettere all'università di Genova cum laude, era sempre stata la migliore del suo corso, ogni esame passato egregiamente; quel giorno aveva un colloquio alla redazione di uno dei giornali più letti del Nord Italia: il "Fatto del Giorno", che aveva la sede principale a Genova. Si vociferava che il direttore del giornale fosse un americano appena trasferitosi in Italia, le amiche ovviamente aveva fatto ricerche sul Web: Jace Marlowe, 28 anni, occhi azzurri, fisico da nuotatore, single.
- Emma, vuoi che ti presti il mio cardigan giallo? Rallegrerebbe quell'aspetto da funerale che hai! Stai andando a fare un tête-à-tête con uno degli scapoli americani piú ambiti, dovrai farti notare, é  o non è il lavoro dei tuoi sogni?-
-Si, lo è,  lo è. Che cos'ha che non va il mio vestito? É il classico tubino nero che tutte dovremmo avere nell'armadio! - Rispose la bionda indossando una collanina d'argento.
-Sei una causa persa, Em! Almeno mettiti quel rossetto che mi piace tanto, e appena lo avrai davanti sfodera uno dei tuoi magnifici sorrisi! - La giovane laureanda aveva seguito il consiglio dell'amica, in effetti quel rossetto rosso le donava parecchio e le conferiva un'aria vagamente sexy, era impossibile resistere a uno dei suoi sorrisi.

L'edificio era imponente ma non stonava con lo stile delle città, sulla facciata principale si ergeva una grande porta a vetri automatica che si era aperta all'avvicinarsi di Emma; appena entrata si era fermata per prendere un sospiro, la calma non era mai stata il suo forte e quindi doveva seguire passo per passo i passaggi di quel training autogeno che aveva trovato su Youtube.
-Buongiorno, sono Emma Boselli; ho appuntamento con il signor Marlowe alle 9. - - Buongiorno a lei, mi segua, il signor Marlowe la sta aspettando nell'ufficio. Inizia già con un punto a suo favore: lui apprezza le persone puntuali. -


-Avanti, Clara-
- È arrivata la ragazza del colloquio-
-Prego, falla entrare.-
Clara facendosi da parte aveva lasciato spazio alla ragazza, ferma sulla soglia della porta; indugiando un poco, passo dopo passo aveva raggiunto la sedia posizionata davanti alla scrivania in ciliegio dietro alla quale si trovava il giovane direttore.

- È proprio bella come 190 anni fa, la mia Emma.- aveva pensato lui vedendola sulla porta - speriamo che questa sia la volta buona mio amore, e finalmente potremo vivere insieme per sempre come avevamo progettato in quella calda estate del XIX secolo nella campagna inglese.-

- Piacere, Jace Marlowe. Diamoci pure del tu, da quello che ho letto dal curriculum né io ne te non abbiamo ancora i fatidici trenta!
Allora, di norma dovresti incominciare a parlare a manetta per i prossimi cinque minuti spiegandomi perché dovrei assumerti- aveva esordito lui sperando di essere sembrato simpatico.
- Piacere mio, Emma. Mh, non ho molto da dire: Ho 24 anni, mi sono appena laureata in Lettere e sin da quando ero alle scuole medie amo la scrittura. Le mie amiche dicono che è la mia vocazione, ma loro esagerano sempr..uh, Origin of Simmetry! Fan dei Muse?-
-Si, mi piacciono molto, li ho anche visti dal vivo un paio di volte. Ti interessi di musica? -
-Abbastanza, possiamo dire che oltre alla scrittura é il mio unico modo per evadere dal mondo.-
-Per me é lo stesso, per tutti questi anni é stata il mio scoglio nei momenti piu bui, e fidati che ne ho passate tante..scusa, sei qui per il colloquio non per ascoltare uno sproloquio sui miei problemi personali. É che mi trovo bene a parlare con te. Mi sembra di conoscerti da sempre.
   
 
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