~~A volte nella vita devi adattarti, alle situazioni, alle persone, alle decisioni delle altre persone ad esempio.
E Nata doveva farlo per la milionesima volta, doveva seguire i suoi genitori biologici, quelli che l’avevano abbandonata, a Buenos Aires, doveva lasciare le sue amiche, doveva lasciare Kate e Richard, che fin da piccola considerava i suoi genitori, doveva lasciare New York.
Doveva lasciare la sua vita.
Una lacrima scese dagli occhi color nocciola della ragazza mentre si guardava attorno cercando di imprimere nella sua mente l’ immagine di quella che aveva sempre considerato casa sua.
All’ingresso Kate e Richard la stavano aspettando insieme alle sue migliori amiche o meglio alle sue sorelle che l’avrebbero accompagnata all’aeroporto.
Durante il breve viaggio non volò ,come si suol dire, una mosca e di ciò che era successo dopo il loro arrivo Naty non ricordava altro che lacrime, abbracci soffocanti, baci e adii sussurrati per non essere uditi, ma che la ferivano come le lame di un coltello.
Finalmente la mora salì sull’aereo che decollò poco dopo, portandola via.
Mentre l’aereo saliva in quota Natalia guardava in basso le luci della città in cui era cresciuta diventare sempre più piccole per poi svanire in lontananza, una seconda lacrima le rigò la guancia, ma la ragazza la ricacciò indietro, si era ripromessa di non piangere.
Si addormentò, e sognò il suo passato.
NOTA AUTRICE:ciao a tutti!!
So che è abbastanza corto come prologo, ma credo che possa andare, questa sarà la storia che porterò avanti quest’estate e spero che vi piaccia perché a me piace molto(almeno per come l’ho pensata) in ogni caso i primi capitoli non saranno molto lunghi e pubblicherò solo  1 volta ogni due settimane fino alla fine della scuola perchè per me questo sarà un mese impegnativo e pieno di verifiche.
Da dopo l’8-6 pubblicherò 1-2 volte a settimana e i capitoli saranno abbastanza lunghi.
 vorrei esortarvi a esprimere il vostro parere riguardo alla storia e  al mio stile di scrittura.
Ciao a tutti a presto
Giuly