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Autore: Laix    09/05/2016    5 recensioni
I due piccioncini di Tokyo, assieme ai due di Osaka, si avventurano in mezzo ai monti e alle foreste per un'allegra gita a quattro alle terme, in nome dell'amicizia e di tanto altro. Si prospettano due giorni emozionanti e liberi, in cui i loro sentimenti a lungo assopiti forse potranno finalmente trovare spazio. Succederanno però delle cose, che nemmeno loro si potrebbero mai aspettare, che cambieranno drasticamente il loro comportamento e la prospettiva di vacanza che si erano immaginati.
COPPIE:
SHINICHI & KAZUHA
HEIJI & RAN
Questo è un esperimento pazzo e come tale da prendersi alla leggera, quindi facciamoci una risata e un relax! ;D
Genere: Commedia, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAP. 2
Magia Nera





- Ah, ma che paradiso! E' tutto così... non so, se dico “perfetto” porto sfiga? - chiese Kazuha ai suoi cari amici.
- E' molto probabile, visti anche i nostri precedenti, ma viene in effetti voglia di dirlo! - rispose Ran allegra, con le gote arrossate di gioia (e di vino) mentre tagliava la sua frittata vegetariana con fare posato. E con le posate.
In effetti il luogo sembrava proprio non prevedere imperfezioni: profumo di cibo casalingo nell'aria, sala spaziosa e accogliente composta per lo più da legno e pietra, luce soffusa e candele accese sia sul tavolo che sui mobili attorno a loro... un'uscita a quattro migliore non avrebbero potuta idearla in città, quel sentore rustico che aleggiava nel luogo era tanto rassicurante quanto avventuroso.
- Mmm... questa bistecca... è... oh, santi numi! - mugugnò Heiji a bocca piena, estasiato, masticando con circospezione e facendo tremare le palpebre per il moto di goduria.
Shinichi fu l'unico a non esprimere un'opinione in merito, ma c'era quindi da ritenersi in buone condizioni: non perdeva mai occasione di sfigurare e criticare qualcosa, se poteva, quindi se non lo faceva era un buon segno. Anzi, addirittura sorrideva da solo, mentre sentiva Ran così vicino a lui... a tratti la sbirciava mentre mangiava o sorseggiava vino, il genere di atto che pareva rasserenarlo.
- Ti piace la frittata, Ran? Non è un po' poco? Io avrei ancora fame, dopo un piattino così... - le chiese Shinichi con dolcezza, dal momento che riteneva Ran un po' troppo magra e qualcosina in più non le avrebbe fatto male.
- Va tutto bene, tranquillo! In realtà mi sento già piuttosto piena, perché non sembra eh, ma questo bicchierino di vino... come dire... riempie. Ahahah! - rispose lei con risatina squillante, le guance sempre più rosse e il bicchiere sempre più vuoto. Se ne vuotò ancora un altro per poter mandare giù bene il resto della frittata, anche se faceva un po' fatica a beccare il centro del bicchiere.
Kazuha si appoggiò col gomito sul tavolo, posò il mento sul dorso della mano e si guardò attorno: constatò che su ogni mensola c'erano dei soprammobili fatti a mano, tantissimi e da ogni parte, tutti raffiguranti mitologici demonietti e creaturine giapponesi esattamente come le statue piazzate in giardino.
- Guarda, Heiji... hai visto quante statuette? Saranno oltre il centinaio -
- Sì, sì, può essere... mmm... questa bistecca... - continuò Heiji masticando con trasporto e senza degnare Kazuha di una micro-occhiata, poiché troppo coinvolto dal senso del gusto. Lei sbuffò inorridita, e cambiò interlocutrice.
- Guarda, Ran... hai visto quante statuette? Secondo te sono intagliate nella pietra a mano? - le sussurrò, piuttosto affascinata da quella collezione. Anche suo padre amava collezionare cose di quel genere.
- Non lo soooo! Ahahah! - ululò Ran, cogliendo Kazuha leggermente impreparata.
- Ehm... s-stai bene? - le chiese guardando prima gli occhi lucidi dell'amica, poi il suo ennesimo bicchiere di vino quasi vuoto.
Ran si guardò attorno assottigliando gli occhi al massimo. - Maaa... da quel che posso vedere... quei mostriciattoli sono così cariniiiiiiii! -
E in realtà erano quanto più di orribile e schifoso si potesse piazzare su degli scaffali, coi nasi appuntiti e giganti e gli occhi strabuzzanti e incarogniti, ma se secondo Ran erano carini, chi era lei per contraddirla?
Ran forse era un po' partita, ma niente di grave. Shinichi parve trarre vantaggio psicologico dalla situazione e sorrise divertito, circondando le spalle di Ran col suo braccio da cavaliere.
- Non trovi che siano carini, Shinichi? - gli chiese Ran un po' intontita ma molto convinta, riferendosi ancora ai mostriciattoli.
- Sì, sì... sono proprio belli, sono d'accordo con te – rispose Shinichi ridacchiando.
- MMM... è la bistecca... più buona che... - s'intromise Heiji che stava godendo ancora come un caprone per via del suo piatto, tenendo forchetta e coltello alzati ai lati del piatto e gli occhi sbarrati per l'elevato piacere.
Kazuha gli diede una gomitata in costola, invitandolo al contegno. E facendogli frusciare i capelli davanti al naso “per sbaglio”, ops, cosicché il detective dell'ovest potesse notarli, notare che erano sciolti proprio come piacevano a lui, poiché ops, non aveva ancora scucito un commento a riguardo e lei si stava spazientendo.
- Ma che fai con 'sti capelli? Ma mi lasci mangiare in pace? - disse Heiji indispettito, ma tornò ad essere buono e totalmente indifeso quando si ficcò in bocca il seguente boccone, continuando a masticarlo come se stesse ammirando l'Eden.
Il broncio di Kazuha si fece piuttosto pauroso, specialmente guardando ciò che stava combinando l'altra coppia di fronte a lei.
- Ahahah... smettila, Shinichi! Lo sai che soffro il solletico! Sciocco, sciocco! -
- Ma se ti ho solo sfiorato la spallina, non ho neanche pensato a farti il solletico! -
- Perché l'hai sfiorata? Volevi sfilarla giù? Volevi fare cosacce? Eh, confessa! - continuò Ran ridacchiando, impavida come mai prima e rossa in viso come una paffucchiosa lanterna cinese.
- R-Ran, ti prego... - mormorò Shinichi imbarazzato ma anche divertito. - Non sarà il caso che smetti di bere...? Facciamo che questo è l'ultimo bicchiere, okay? -
- Vero che sono carini, i soprammobili mostriciattoli? Vero, Shiiiin? - chiese Ran con tono bambinesco.
- Sì, sì, Ran... sono proprio belli, te l'ho già detto che sono belli – tentò di dire Shinichi, possibilmente senza ridere. Ma vedere Ran in quello stato era adorabile.
- Me li regali? Me li regali tutti? AH, smettila col solletico!! Sciocco, sciocco, scioccoccoccococco... COCCO! AHAHAHAH! - dichiarò Ran determinata e concisa, sganasciandosi dalle risate senza remore.
Okay che Ran era ufficialmente partita per la tangente, ma anche Kazuha aveva voglia di divertirsi col suo ometto dell'ovest col berretto, anche se adesso il berretto non ce l'aveva, così come lei non aveva il nastro per capelli perché li aveva lasciati sciolti e dannazione a lui piacevano sciolti, perché non li aveva ancora notati?!
- Ho trovato un'altra meraviglia del mondo, ragazzi. E' fantastico, mi sento realizzato. - disse Heiji con voce piatta ma allo stesso tempo fiera, e Kazuha fu lì lì per sciogliersi, poiché sapeva che la meraviglia del mondo doveva essere lei, per forza, visto che si era sciolta i capelli.
- Questa bistecca deve ottenere un premio. E' imbattibile, lei, solo lei. MMMMM... quanto sei buona e bella, quanto... - terminò Heiji infilandosi l'ultimo e sacro boccone in bocca, masticandolo come se fosse il suo momento di illuminazione sulla vita.
Kazuha gli assestò un tremendo coppino sul collo e il contraccolpo per poco non gli fece sputare a terra quel boccone. Così Heiji lo mandò giù velocemente per sicurezza, senza però gustarselo come avrebbe dovuto. Si girò dunque verso Kazuha con la precisa intenzione di rispondere al suo colpo con una bella testata, tanto la testa di Kazuha certe cose le reggeva eccome, ma fu in quel momento che lo notò.
Quei capelli... sciolti, lunghi, nerissimi e morbidi... perché non li aveva notati subito? Cioè, li aveva anche notati, ma poi era arrivata la bistecca. Rifletté sul fatto che li aveva toccati solo un paio di volte, in vita sua, e in entrambe gli erano sembrati semplicemente perfetti.
Oh, ma al diavolo la bistecca. La bisteccona che aveva davanti in quel momento si chiamava Kazuha ed era molto meglio.
Seguì l'esempio di Kudo, circondandole le spalle col braccio, ma lo fece in modo più prorompente e disordinato, più tipicamente del kansai, più ovest style, più Osaka style: la attirò verso di sé con fare deciso e caldo, facendo avvampare la poveretta che per quanto appartenente allo stesso Osaka/kansai/ovest style si ritrovò proprio presa alla sprovvista, ma se ne fece una ragione molto in fretta. Kazuha si accoccolò in quell'abbraccio improvvisato e perse l'appetito di colpo, poiché lo stomaco era invaso da così tanti farfalloni da impedire l'accesso a qualsiasi altro alimento.

Dietro un angolo della sala da pranzo, nell'anfratto dell'edificio in cui l'Oscurità poteva più addensare le sue irrequiete tenebre, erano rintanati i due vecchini gestori dell'hotel, intenti a fissare i quattro giovinastri al tavolo senza neanche sbattere le palpebre. Che in fondo erano sacchettini di carne inflaccidita che ricadevano comunque sugli occhi, ma che importa? L'intento era quello, ed era decisamente sinistro.
- Hai scrutato, cara? -
- Ho scrutato, fiutato e appreso, caro. MA TU MI SENTI? PERCHE' IO NON MI SENTO -
- Sento eccome, tieni quieta la voce o verremo sorpresi, oh oh oh! Beh, significa quindi che hai fatto molto di più, amor mio. Me lo aspettavo dalla vecchia volpe che altro non sei! -
- Perdo la fisicità e la grazia, ma non l'acume -
- Perdi qualche capacità sensoriale, ma non quella sensitiva -
- Perdo il pelo ma non il vizio -
- Perdi il vozio ma non il vazio -
- Perdo il Caio ma non Sempronio -
- Diamine, cara, e quindi narrami che cosa hai visto! -
- Misericordia divina, ma che domande sono? IL DEMONIO. ECCO COSA! -
- Lo sapevo. Beh, cara, sei pronta ad una rivelazione scioccante? L'ho veduto anche io. L'ho veduto negli occhi di quei giovani. Nei loro movimenti, nei loro sorrisi che forse dovrei chiamare ghigni, nelle loro parole sporche e colme di violazione. L'hai veduto anche tu, in tutto questo? -
- Questo, e anche di più. Misericordia divina, in quante cose che l'ho visto stasera, quel bruto di un demonio tutto zeppo di fuocherelli infernali -
- Che acume! Questo accade senza il vozio ma con il vizio e quando il pelo ricopre Sempronio -
- CARO! Propongo di iniziare l'Atto Depuratore! - colpo secco di bastone di parte della vecchia.
- Ma no, cara, non cascare in precipitosi accorgimenti. Non è ancora venuto il momento, esso ancora non è maturo... -
- Ma che vai blaterando? Misericordia divina QUELLA LA' E' UBRIACA MARCIA, dobbiamo agire! - due colpi di bastone della vecchia.
- Ho bisogno prima di altre conferme, cara. Ragiona. Il riflesso del demonio incattivito era quanto mai lampante negli occhi di quelle povere quattro creature, dalle carni troppo fresche per poter resistere alla presa infernale del demone, ma forse era solo un riflesso e nulla più. Forse passerà, e i quattro viandanti rispetteranno le regole del nostro hotel -
- NE DUBITO! Sei troppo caritatevole! - la vecchina sgranò severamente gli occhi e, anche se si richiusero subito per il peso dei sacchettini rugosi e flaccidi che aveva per palpebre, il messaggio era senza dubbio passato.
- Diamo loro un'altra possibilità. Al primo segnale, alla prima parola sbagliata... avvieremo l'Atto Depuratore. -

- Shin? Posso chiederti una cosa? - chiese intanto Ran al suo bello, adagiata languidamente su di lui, il quale se ne stava beato a subire il suo peso. Erano secoli che desiderava finire in una situazione simile, perciò incrociò le braccia per tenersela stretta un po' di più.
- Dimmi, Ran... qualcosa ti turba? - sussurrò lui, visto che l'orecchio di Ran, e in generale il suo visetto angelico, era vicinissimo alla propria bocca. Aveva infatti una voglia pazzesca di mordicchiarle la guancia.
- Vero che i soprammobili sono carini? - chiese lei con autentica preoccupazione e autentica sbronza. Mancò poco che si mettesse a piangere, le lacrime erano già visibili. - Mi devi dire che sono carini anche se sono dei mostri, perché loro non hanno mai fatto del male a nessuno e e e e e... -
- , sì diamine dannazione porca miseria, sono bellissimi... adesso però... - provò Shinichi a cambiare discorso, leggermente spazientito, visto che era la quinta volta che Ran gli poneva quella domanda.
- Ti prego, Shin... me lo devi promettere... loro sono brutti, però sono anche carini, però sono anche mostruosi, però sono anche bellissimi, però sono... -
Shinichi alzò gli occhi al cielo e quasi gli si stapparono fuori dalle orbite a furia di rotearli.
- E piantala col solletico! -
- Non te lo sto facendo, Ran, ma che indicibile rottura! Ti ho solo sfiorato la gamba! -
- AH! E perché? Vuoi fare cosacce? Vuoi fare il porco? AH AH AH! - rispose Ran ridendo sguaiatamente e crollando semi addormentata su Shinichi circa tre secondi dopo. - Sciocco. Cocco. - dichiarò infine, ridacchiando e sonnecchiando allo stesso tempo, senza capire bene come facesse.
- Beh, qual era il famoso detto, Kudo? - si intromise Heiji, guardandolo fieramente dall'altra parte del tavolo mentre il suo braccio dell'ovest avvolgeva con passione e scompostezza la ragazza del kansai. - L'alcol tira fuori sempre la verità? -
- Credo tu te lo sia appena inventato, Hattori – sbuffò Shinichi, cercando di tenere su Ran picchettandole dolcemente il viso di tanto in tanto. Lei rispondeva con degli “hic” tenerini ma che lasciavano ben poca speranza.
- Ma no, da qualche parte so che c'è sicuramente! Comunque, pur essendo un po' alticcia, Ran ha decisamente fatto centro... o sbaglio? - ribadì Heiji alzando e abbassando sopracciglia con fare da ganzo.
- Che vorresti dire? - chiese Kazuha, improvvisamente sull'attenti e drizzandosi sulla sedia, sempre col braccio di Heiji appollaiato addosso. Aveva sentito delle “cosacce” supposte da Ran, non è che Heiji si riferiva a quelle? Ma no, era troppo stupido. No?
Heiji comunque non rispose, troppo impegnato a smuovere le sue folte sopracciglia per scuotere l'animo della ragazza, probabilmente. Allora rispose Shinichi, che già ne aveva piene le scatole di quella messinscena da quattro soldi – non che ci fosse mai voluto troppo tempo a fargli girare i cinque minuti, ma adesso era proprio una rottura.
- Hattori intende che ci piacerebbe portarvi in vasca, ragazze – disse secco.
- COSA?! - squittirono Ran e Kazuha all'unisono, la prima improvvisamente ripresa dalla sbronza e la seconda fuoriuscita dalla presa di Heiji. Li guardarono stravolte, senza ben capire.
- Nonostante il regolamento dica...? -
- Sì. Nonostante il regolamento indichi il divieto assoluto di fare questa cosa, di mescolare maschi e femmine in una vasca. Beh, la domanda è: che ci importa? -
- Ci importa che ci sbattono fuori, se ci beccano! -
- E non è elettrizzante? - chiese Heiji sornione.
- NO! Vorrei dormire su un letto stanotte, e non su un ammasso di pietre in mezzo alla foresta mentre i serpenti mi prendono le misure per capire se ci sto nel loro stomaco! - gli sbraitò Kazuha.
- Tranquilla, lo capiscono subito che ci stai dentro – puntualizzò Heiji per amor della scienza animale, facendo comunque impallidire Kazuha più del necessario. - Ragazze, rilassatevi, okay? Avete incontrato i gestori? Oltrepassano i 200 anni, se messi assieme. Noi siamo un po' più scaltri e veloci, se proprio ci beccassero troveremmo il modo di girarla a nostro favore! Corriamo via dalla vasca ed è fatta -
- ASPETTATE MA QUINDI – si intromise Ran, senza più la capacità di filtrare le sue emozioni – IO IO IO IO vado in vasca con Shinichi? EHI, ho capito bene? - chiese infine, tremante sia di imbarazzo che di emozione che di paura che di qualcos'altro.
- Non ti va? - le chiese Shinichi con un sorriso dolce da sciogliere anche un blocco di iceberg, e lei deglutì guardandolo, all'estremo dell'ansia e dell'imbarazzo.
Quando vide che Ran faticava a rispondere, Shinichi le afferrò la mano con delicatezza e la portò in fondo alla sala, lontano dal tavolo, per parlarle della cosa in privato.
- Se non ti va, annulliamo questa discussione. Non trasgrediremo alcuna regola e tu andrai in vasca insieme a Kazuha, come prospettato dall'inizio... mentre io farò il cretino con Heiji nell'altra vasca. Non c'è problema, Ran, l'importante è che sia serena tu! -
- N-no, aspetta, non è questo... è che... perché non ce lo avete detto prima? Sono un po' sorpresa e non me l'aspettavo proprio, t-tutto qui... - rispose Ran a bassa voce e andando a fuoco. Perché in realtà era proprio ciò che lei più desiderava, ma aveva anche paura e sentiva il proprio cuore battere a mille.
Shinichi le afferrò le mani e gliele strinse dolcemente, guardandola negli occhi. All'improvviso i suoi accenni di sbronza si dissiparono come nebbia.
- Starò alla tua decisione, non mi importa di quello che vuole fare Heiji. E poi sono sicuro che lui sarebbe d'accordo con tutti noi. Cosa ne pensi? -
- Sì. Accetto questo piano che avete in mente... - rispose lei, prendendo coraggio.
- Davvero? Dici sul serio? - disse Shinichi visibilmente rincuorato.
- Sì. Non so quando ti rivedrò ancora dopo questa gita, e... vorrei approfittarne per renderla migliore possibile... con te – concluse lei con un gran sospiro e un gran sorriso.
Nel frattempo anche la coppia di Osaka si dava da fare nel suo processo decisionale.
- Tu queste cose me le devi dire prima! Rintronato! Mi ero messa in testa tutt'altra serata! - si infuocò Kazuha, permeata però di un gran velo di emozione che riusciva a nascondere male.
- Ma a chi vuoi darla a bere? Tutta sera che mi frusci i capelli addosso, te la prendi con la mia bistecca perché sei gelosa, mi indichi i soprammobili dai chiari riferimenti fallici e vuoi farmi credere che non ti eri immaginata questo risvolto della serata?? -
- Aspetta, i soprammobili... CHE?! -
- E-ehm, okay, forse quelli me li sono inventati... ma comunque. Sul serio pensavi... che ci saremmo subito separati così, proprio in un punto tanto bello come le terme...? - chiese lui con fare da cerbiatto, aspettandosi da lei un riscontro tenerino che non tardò ad arrivare.
- No, ammetto che... che un po' ci speravo, Heiji, un po' speravo che mi proponessi qualcosa di bello in questi giorni... certo non ho pensato proprio alle terme, ma direi che va oltre le mie aspettative. E... perciò, io... io sono d'accordo, verrò in vasca con te... – affermò lei, rossissima in viso e contenta, facendo palpitare il cuore del detective che le stava di fronte.

- Marito? Che mi dici della tua indulgenza? Come sta messa? - chiese la vecchina guardando di fronte a sé e tenendo una presa ferrea sul suo bastone.
- L'ho soppressa, moglie mia. L'ho afferrata e l'ho demolita. -
- Senza pietà alcuna? -
- Neanche una traccia. - rispose il vecchino nella stessa identica posa della moglie, tenendo però le manine rugose e monumentali intrecciate tra loro.
I loro sguardi erano puntati in avanti, verso quei quattro peccatori ormai al guinzaglio del demonio, non erano altro che suoi cagnolini scodinzolanti e anche un po' rognosi. Andavano liberati, depurati. Ed esisteva un solo processo in grado di farlo.
- Le regole dell'hotel, per loro, altro non sono che carta straccia per pulirsi il didietro... misericordia divina, come hai potuto essere così cieco! Io son sorda ma tu non scherzi! -
- Vero, vero, mia puntigliosa e acuminata mogliettina. Dobbiamo agire, o il nostro hotel ne risentirà. Hai con te il materiale adatto ad avviare l'Atto Depuratore? Non c'è un secondo da perdere -
- Che domande puerili! Ecco qui... - la vecchina estrasse dalla grande tasca del suo kimono un paio di spazzole: erano quelle di Ran e Kazuha, che aveva prelevato di nascosto dalla loro camera, con alcuni dei loro capelli rimasti attaccati sopra, cioè gli elementi fondamentali per iniziare il rito. Nel frattempo il vecchino estrasse di tasca un paio di calzini e di mutande da uomo, facendo rabbrividire la vecchia.
- MA DIVINA DI UNA MISERICORDIA, non potevi prelevare anche tu qualche capello dei ragazzi? Sarebbe l'ideale per avviare il rito, e invece mi porti calzini puzzolenti e tutto il resto! -
- Mia dolce volpettina di moglie, conosco bene la questione dei capelli, ma purtroppo i ragazzi sono sprovvisti di spazzole. Questi andranno bene lo stesso, i loro DNA sono comunque adagiati su essi – e per confermaglielo le sventolò sulla faccia rugosa i calzini e le mutande rispettivamente di Heiji e Shinichi, e la vecchia per poco non cadde preda pure lei del demonio.
- Vabbè, vabbè! Misericordia, tutto sempre io devo fare... allora, marito. Cominciamo? -
- Che l'Atto Depuratore, volto a salvare quelle quattro anime smarrite, abbia inizio. -
I vecchini appoggiarono a terra le spazzole piene di capelli delle ragazze e i mutandoni pieni di altro dei ragazzi, vi si chinarono sopra, e con le mani concentrarono su di essi l'energia del cielo, della terra e della natura. Gli oggetti si illuminarono emettendo un lieve fischio, poiché il rito magico era in fase d'inizio.
Fondamentale fu la disposizione di quegli oggetti, però: accostarono la spazzola di Ran ai calzini di Heiji, e la spazzola di Kazuha alle mutande di Shinichi, disponendoli in coppie.

Tutti i soprammobili della sala da pranzo, con le loro sembianze di demonietti protettori, si illuminarono di una tenue luce rossa, emanando un lieve fischio praticamente inudibile. Lo stesso accadde alle statuette in giardino, ai kappa, ai demoni, agli gnomi, alle fate: uno dopo l'altro, con frequenza armonica, si illuminarono cupamente emettendo lo stesso ronzio soppresso però dai rumori della natura. E la natura stessa fu protagonista di quel rito energetico e arcaico, totalmente invisibile ai normali esseri umani. 





NOTA AUTRICE:
Domande, domande che si accalcano sempre più, gente che sgomita tra le domande: che stanno facendo i vecchini? Di che rito di magia stiamo parlando? Chi cederà per primo, chi perderà il controllo? I calzini avranno lo stesso effetto delle spazzole? Ran smetterà di bere vino? Le palpebre dei vecchini si spalancheranno mai del tutto? (Neanche per le FF serie faccio così tante questioni, ma vabbè... XD)
Ragazzi, una cosa lasciatemela dire: dai vostri commenti ho capito che vi piazzate appieno sulla linea pazza che vorrei portare avanti, è ciò che mi aspettavo e siete dei BIG! *_* Ahahah LOL, rendiamo quindi grande omaggio ai vecchini e diamo loro più energia ò___ò davvero, grazie a tutti anche solo per esservela filata di striscio e per le recensioni matteee! <3 E fatemi sapere cosa pensate di questo cap, se avete strane e arcaiche congetture... mhmhmh... e se ve ne intendete di magia nera, passatemi qualche consiglio. TRALLALLAAA'
Alla prossima!

  
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