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Autore: Piccola_Stella_Senza_Cielo    09/04/2009    1 recensioni
"Sorrisi di nuovo al mio riflesso. Era un'eternità ormai che aspettavo quel giorno, e adesso che era arrivato avevo intenzione di godermelo fino alla fine. Istante dopo istante..." Questa é la storia di Chiara, liceale appena maggiorenne, circondata da persone che ritiene fondamentali per la sua esistenza. E' conscia del fatto di non poter fare a meno di nessuna di loro, ma soprattutto sa che nessuno può sostituire il loro affetto, nessuno... Ma tutti possono sbagliare, perfino lei, ed un giorno, si renderà conto che in fondo le persone di cui non può fare a meno non sono solo quelle che considerava un tempo... adesso c'è anche lui... Leggete in tanti... vi prego ;) N.B. STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1
Progetti per la serata

Il bar era affollato come sempre a quell'ora. Orde di ragazzi di ogni età, studenti per la maggior parte, erano ammassati a gruppetti attorno ai tavolini all'aperto, di fronte all'ingresso del bar. Ridevano, scherzavano tra di loro. Qualcuno aveva una macchina fotografica in mano e scattava foto con la scusa che prima o poi le avrebbe messe sul suo space in ricordo di quella giornata. Aspettavano le loro ordinazioni, ed intanto si godevano quella mattinata di inizio Maggio, riscaldata da un sole luminoso.
I ragazzi come loro mi fanno tornare in mente i giorni in cui ci andavo io a scuola...” esclamò ad un tratto Valerio, seduto accanto a me al tavolino
Lo dici come se fossero passati decenni interi!” lo canzonai io. Fece una smorfia
Con l'età che avanza bisogna pensare a queste cose... a quello che si è peso, a quello che si potrebbe avere, e soprattutto a quello che ancora non si ha!”
Eccolo che riattacca con i suoi discorsi filosofici!” sibilò esasperato Andrea con la cannuccia della sua Coca stretta tra i denti
Fammi indovinare... Alessia ti ha dato un altro due di picche!” non era una domanda la mia, era un'affermazione. Lui si accasciò sul tavolino e sospirò
Già... sono arrivato a formare un mazzo completo da quaranta... ci si può giocare a poker ormai!”
E nonostante questo tu continui a non arrenderti!” affermò Andrea. Valerio sospirò di nuovo
Che vuoi farci... vago nella vana speranza che un giorno si accorga che senza di me non riesce a vivere!” esclamò afflitto
Chi vive di speranza, muore disperato, mio caro!” esclamò una voce accanto a lui. Mi girai giusto in tempo per vedere Alessia passare come una furia con un vassoio vuoto in mano, e con un sorrisetto dirigersi di nuovo all'interno del bar. Io ed Andrea ci guardammo e scoppiammo a ridere insieme. Valerio intanto fece una smorfia
Fa così perché ci siete voi... ma sotto sotto mi desidera più di una qualsiasi persona che sotto il sole cocente desidera un bel bicchiere d'acqua ghiacciato!” esclamò sorridendo
Sopporto il caldo alla grande... e poi...” Alessia si abbassò al suo orecchio e sussurrò con un tono tale che riuscimmo lo stesso a sentirla “... lo sanno tutti che l'acqua ghiacciata fa venire le congestioni!” e trionfante si diresse con il vassoio, questa volta pieno, verso un tavolino. Non ce la facevo più. Mi tenevo la pancia tante erano le risate. Quando Alessia iniziava a martoriare Valerio con le sue battutine, era davvero uno spasso. E poi, Valerio non era tipo da prendersela troppo a male. Per di più amava la situazione di continuo stuzzicamento che si era venuta a creare tra i due. Lui la provocava, lei rispondeva a tono e lui con il sorriso raggiante esclamava:
É pazza di me!” proprio come quella mattina
Valé, lascia perdere... è più facile che mio padre mi lasci fare le guide con Chiara che Alessia ceda alle tue avance!” constatò Andrea sorridendo
A tuo padre ci penso io... è sempre il solito noiosone... vedrai che dopo che gli avrò parlato ti implorerà di insegnare a Chiara a guidare!” lo assicurò lui. Panico.
No!” esclamammo in coro io e mio fratello. Valerio ci guardò confuso
Ci manca solo che per colpa tua non voglia farmele neanche lui le guide poi!” esclamai franca. Lui alzò gli occhi al cielo e bevve una lunga sorsata dalla sua Pepsi
Come sei prevenuta.. vedi che io su mio fratello ho un livello di persuasione che tu ti puoi anche sognare!” affermò, ma visto che sul mio viso era apparsa una smorfia scettica aggiunse “E poi, mal che vada, ti ci porto io a fare queste guide... di sicuro ho più anni di esperienza di tuo fratello e sono molto meno impegnato di tuo padre!”
Mmm proposta allettante... ma tempo di dover rifiutare!” esclamai. Sapevo che non era un vero e proprio modello da seguire al volante. Era per di più un pazzo con la smania della velocità. E questo era quanto.
E perché mai?” mi chiese quasi offeso
Credo che mio padre mi toglierebbe i viveri se facessi una cosa del genere!” e lanciai un'occhiata ad Andrea che mi sorrise. Eh già. Noi lo conoscevamo bene papà. Era buono e caro, disposto a vendere il sangue e l'anima per i suoi cari, specialmente per noi figli. Ma se per caso, lo si faceva arrabbiare sul serio, se si disobbediva ai suoi ordini precisi, beh... era il caso di espatriare prima di trovarselo sulla propria strada.
E allora ribadisco il concetto... tuo padre é un noiosone!” e si arrese lasciandosi andare sulla sedia
Sai, deve essere un vizio di famiglia che tu hai ereditato alla grande!” esclamò Alessia passandogli accanto. Era incredibile come riuscisse a seguire il discorso e contemporaneamente servire ai tavoli.
Io? Noioso? Ma per piacere... sono la reincarnazione dello spasso io!” si lamentò lui. Alessia tornò indietro con un bicchiere di acqua in mano, si fermò accanto a lui, immerse due dita nel bicchiere e gli schizzo l'acqua in faccia. Lui fece appena in tempo a chiudere gli occhi che lei esclamò
Esci da questo corpo, allora!” lasciò il bicchiere sul tavolo e si diresse di nuovo all'interno esclamando: “Chissà che non ti reincarni in un misero moscerino. Saresti piccolo, insignificante e soprattutto muto!”
Sarei... ma non lo sono, tesoro... questo è quello che offre la casa, ti devi accontentare!” esclamò Valerio asciugandosi il viso con un tovagliolo. Fu in un lampo accanto a lui per piazzargli uno schiaffo sulla nuca e tornare a servire un altro tavolo
Zietto... fattelo dire... con lei non hai speranze, né ora...”
... né mai!” concluse Andrea la mia frase
Sapete... comincio a prendere in considerazione la possibilità che voi possiate avere ragione!” constatò afflitto, poi mi fulminò con un'occhiata torva “Se ti azzardi a chiamarmi un'altra in quel modo... chiamo immediatamente tuo padre e mi invento che stai guidando con Andrea... e sappi che lo faccio!” mmm... meglio non correre questo rischio...
Scusa... non accadrà più... Valerio!” e sottolineai maggiormente l'ultima parola.
Bene... io ho finito!” esclamò Alessia sfilandosi il grembiule “Jess, ci pendi tu a chiudere tutto?”
Certo, vai pure...” rispose la ragazza qualche tavolo più in là.
Bene, possiamo andare!” Alessia afferrò le chiavi della macchina e tutti e quattro ci avviammo verso il parcheggio, dall'altro lato della strada.
Tu vai con loro... non voglio il tuo culo sul mio sedile!” esclamò secca Alessia aprendo la sua Smart con il telecomando. Valerio fece una smorfia ed entrò in macchina con Andrea. Dopo una leggera risata, mi unii ai due ragazzi.
Ci vollero dieci minuti per arrivare a casa. Nel parcheggio riconobbi subito tre macchie molto famigliari. La prima, una Fiesta grigia, era dei miei nonni paterni; affianco c'era la Micra di mia zia Michela, la sorella minore di mia madre; e qualche macchina più in là, una Bmw, nera, lucida che riconobbi all'istante
Ci sono anche i tuoi?” chiesi raggiante ad Alessia.
Non si sarebbero persi il tuo compleanno per nulla al mondo!” rispose lei chiudendo la macchina con il solito scatto delle frecce e venendomi ad abbracciare
Ale... grazie!”
Non devi mica ringraziarmi... oggi è la tua festa, tutto ti è dovuto, tu pensa solo a divertirti. Al resto ci pensiamo noi!” e mi sorrise. Io ricambiai. Già, me l'ero detto anche io quella mattina. La mia giornata era cominciata, e l'avrei trascorsa alla grande, circondata dalla mia famiglia. Di meglio non avrei potuto chiedere. Poi la sera sarebbe terminata con una delle solite uscite pazze con le mie care amiche Melissa ed Erica. Ci saremmo date alla pazza gioia dei festeggiamenti, e saremmo tornate a casa per lo meno brille. Per questo motivo ci portavamo sempre dietro Diego, o Luca. Almeno se fossimo state sbronze, loro avrebbero potuto guidare e portarci a casa sane e salve.
Alla buon ora... ormai vi avevamo dati per dispersi!” esclamò mia madre aprendoci la porta
Scusa zia, colpa mia... c'era un sacco di gente al bar e non potevo lasciare la ragazza da sola!” esclamò Alessia alzando le mani in segno di difesa. Mia madre sorrise
E allora per questa volta vi perdono... chissà perché qualche malpensante di questa casa aveva ipotizzato che Andrea avesse portato Chiara a guidare!” esclamò
Ah sì? E fammi indovinare... questo malpensante sarebbe quell'infido essere di mio fratello?” chiese Valerio. Mio padre si parò dietro di lui e gli piazzò uno schiaffo sulla nuca. L'ennesimo della giornata
Indovinato!” esclamò sorridendo. Mi avvicinai intanto ai genitori di Alessia, quelli che io ormai avevo imparato a chiamare zii. Prima abbracciai zia Ste, poi passai a zio Claudio. Entrambi mi diedero calorosi auguri e fu davvero gratificante averli lì. Io che li avevo sempre visti come la coppia serena per eccellenza. L'amore fatto a persona. Per quel che ne sapevo io, non avevano mai litigato in tutta la loro vita. Come i miei genitori, si conoscevano da tantissimo tempo. Loro due perfino da prima. Mia zia aveva tredici anni quando si fidanzò con Claudio. E da allora non si erano mai lasciati. Poi, quando lei aveva diciotto anni da poco compiuti aveva scoperto di essere incinta, e alla fine dell'anno scolastico, si erano sposati. E alla fine di Ottobre era nata Alessia. Poi qualche anno dopo, una volta finita l'università, i miei avevano deciso di sposarsi, ed il resto della storia la lascio all'immaginazione...
Beh, forza... tutti a tavola che si fredda!” ci invitò mia madre. Io prima di sedermi, salutai i miei nonni paterni, poi passai ai genitori di mia madre, per poi terminare con l'unica zia che potessi pubblicamente chiamare con quel nome.
Dopo pochi minuti ci ritrovammo tutti attorno al tavolo, ad aspettare che mia madre e mia zia servissero.
Tu, razza di inutile essere con poca materia grigia... non ti azzardare a sederti accanto a me, oppure ti faccio passare il più brutto quarto d'ora della tua vita!” sentenziò Alessia rivolto ovviamente a Valerio.
Ma se mi siedo accanto a te, potrei imboccarti proprio come se fossimo due fidanzatini!” rispose allegro. L'occhiata di ghiaccio che Alessia gli lanciò bastò per fargli passare la voglia di scherzare, e senza aggiungere altro si sedette accanto ad Andrea, a due posti lontano da lei.
Vi passerà mai questa vostra voglia di litigare? Sembrate cane e gatto!” domandò mio padre sorridendo
Ma vedi che non dipende mica da me... è lei che fa la difficile... non si è ancora resa conto di quanto io sia importante per la sua esistenza!” affermò Valerio. Alessia scoppiò a ridere.
Beh... cos'ho detto di così divertente, sentiamo?” domandò leggermente offeso. Ma la ragazza continuava a ridere imperterrita. E così fece per tutto il resto del pranzo. Interrotta ogni tanto da qualche battuta o qualche complimento sull'ottima cucina di mia madre. Mezz'ora dopo, ci ritrovammo tutti e quattro in camera di Andrea. Io me ne stavo seduta sul tappeto, accanto a me c'era Valerio, alla scrivania era seduta Alessia e sul suo letto, comodamente sdraiato c'era mio fratello
Allora... maggiorenne... dove te ne andrai di bello stasera a festeggiare?” mi chiese Alessia
Da nessuna parte... rimarrà qui a casa...” si intromise mio fratello. Eccolo che ricominciava ad interpretare la parte del fratello geloso
Non se ne parla proprio. Oggi sono ufficialmente maggiorenne, pertanto vado dove mi pare!” esclamai seccata
Questa è il tuo pensiero... aspetta di conoscere il mio... poi ne riparliamo!” affermò sorridendo
E dai, Andre... non puoi obbligarmi a stare a casa anche oggi... ho promesso alle mie amiche che stasera avrei offerto una pizza... e non si rimangiano mai le parole date!” lo implorai
Coraggio... Chiara ha ragione. Dalle la possibilità do festeggiare come le pare. Da domani la segregherai nuovamente... ma non stasera!” esclamò Valerio
Per una volta sono d'accordo con lui...” intervenne Alessia
Che onore...” osservò Valerio raggiante
Stasera è la sua festa... falla divertire come può... e poi, Chiara è sempre stata una ragazza tranquilla, e questo lo sai meglio di me... puoi darle tutta la fiducia che possiedi, e stai sicuro che non ti deluderà!”
Parole sante!” affermai. Mio fratello lanciò un'occhiata torva, prima a Valerio poi ad Alessia. Non voleva decidersi. Beh, era arrivato il momento di mettere in atto la tecnica della sorella “zuccherosa”. Mi alzai dal tappeto, e mi sdraiai sul letto accanto a lui, a pancia in giù. Appoggiai il mento sulla sua spalla ed iniziai a parlare così, soffiando leggermente sul collo. Sapevo che non avrebbe resistito per molto. Soffriva il solletico in quel punto
Per favore, Andrea... soltanto per una sera. E poi prometto che farò la brava per il resto dei miei giorni!” lo pregai. Lo sentii ridacchiare
É proprio quell'unica sera che mi spaventa. Sai quante cose possono accadere in una serata soltanto?”
Ma io starò attenta... e poi, non sono mica una bambina. Ormai dovresti aver imparato a fidarti di me!” esclamai
Non è che non mi fidi... il problema sono gli altri!” affermò sollevandosi a sedere. Sporsi il labbro inferiore in segno di protesta. Lui per tutta risposta scoppiò a ridere
Se mi guardi con quella faccia però non riesco a fare il fratello iperprotettivo e severo. Vorrà dire che per questa sera dovrò starmene buono buono ad aspettare dietro alla porta d'ingresso il tuo ritorno!” affermò
Quindi... tu... mi dai...”
Il permesso! sì... ma vedi di non approfittarne troppo... sono buono, ma non fesso!” esclamò scompigliandomi leggermente i capelli. Non ci potevo credere. Ce l'avevo fatta. La mia tecnica aveva funzionato alla grande. Sarei potuta uscire con le mie amiche, festeggiare come si deve i miei diciotto anni. E che la festa cominci...
Per l'entusiasmo mi buttai su di lui per abbracciarlo, con talmente tanto slancio che Andrea non riuscì a frenare la caduta, e finimmo entrambi per terra. Anzi, in verità ci finì lui. Io fortunatamente sopra non mi feci niente.
Che state combinando voi lì dentro?” ci chiese mio padre dalla cucina. Trattenemmo a stento le risate, mentre Andrea iniziava a lamentarsi in tutte le lingue per via della botta presa
Tutto ok... Valerio aveva cercato di abbracciarmi, ma io prontamente l'ho scansato!” urlò di risposta Alessia
E... devo chiamare il 118 per caso?” chiese mio padre leggermente divertito
No, tutto ok... niente di rotto... per ora!” confermò Valerio sorridendo. Mi accasciai a terra, ridendo a crepapelle e poco dopo a me si unirono anche Alessia e Valerio
Questa me la paghi!” sentenziò Andrea massaggiandosi il fianco dolorante. Ma sorrideva, e sapevo che quelle parole di apparente minaccia su di lui avevano lo stesso effetto delle parole d'amore di Alessia nei confronti di Valerio.

Ore 21. Camera mia. Dalla radio accesa si diffondeva, sicura, la voce calda del dee-jay.
Bene, questa, carissimi amici ascoltatori, era l'ultima sequenza mixata della sera. Ormai sono le nove, ci si prepara per uscire, si organizzano grandi cose per la serata, ci si mette d'accordo su dove e a che ora vedersi. Insomma, siete tutti impegnati a preparare questa magnifica serata calda di inizio Maggio. Ed io come voi, non vedo l'ora di buttarmi nella mischia. Ed è per questo che vi saluto, e vi auguro, carissimi amici, una buona continuazione, dal vostro impaziente amico Mirko, e da tutta la regia di radio Roma... e per concludere in bellezza ecco a voi Ne-yo, con la sua nuova Miss Indipendent! A domani amici...” e così partirono le prime note della canzone.
Aveva appena finito di vestirmi. Avevo messo la gonna per l'occasione, obbligata da Erica. E mi ero perfino fatta convincere, sempre da quest'ultima a truccarmi di più del solito. Il risultato, però, era molto soddisfacente.
Sei perfetta!” esclamò Erica battendo le mani
Mi associo!” annuì Melissa, seduta sul mio letto
Grazie ragazze... non so cosa farei senza di voi!” ammisi sinceramente
Ordinaria amministrazione!” esclamò Erica muovendo davanti a sé la mano per sminuire la cosa
Però!” sentii ad un certo punto una voce maschile. Mi girai verso la porta e lo vidi, appoggiato allo stipite, con le braccia incrociate ed il sorrisetto divertito “Se sapevo che saresti uscita così, avrei chiamato la scorta!” esclamò Andrea
Cos'è? Ripensamenti?” domandai divertita. Lui scosse la testa rassegnato, facendomi ridere
Mi raccomando, Chiara... non vorrei ricevere una chiamata in piena notte dalla centrale di polizia!” mi avvisò
Stai tranquillo... niente polizia... meglio i Carabinieri!” esclamò Erica sistemando i trucchi nel beauty case. Mio fratello alzò un sopracciglio scettico. Io scoppiai a ridere di nuovo ed una volta recuperata la giacca, seguendo le mie amiche mi diressi verso la porta d'ingresso. Prima però, mi alzai di qualche centimetro fino a stampare un sonoro bacio sulla guancia di Andrea e sussurrai in modo che sentisse soltanto lui
Non preoccuparti Andre... ti prometto che starò attenta e che tornerò a casa sana e salva!”
Lo so... è per questo che ti lascio andare...” mi disse sorridendo
Grazie!”
Un'altra cosa...” mi fermò mentre stavo per uscire “Dimentica quello che ho detto prima, stavo scherzando... di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, io sono qui, ok?”
Lo so, fratellone... grazie!” ed uscii di casa.
Ad aspettarci nel parcheggio c'era la macchina di Luca, una Ford Focus berlina, nera.
Buonasera!” esclamammo in coro io e le mie amiche entrando in macchina
Tanti auguri Chiara!” mi disse Luca sorridendomi.
Grazie Luca... e allora... dove andiamo?” chiesi raggiante. Non vedevo l'ora di divertirmi, per questo non riuscii a contenermi dalla gioia quando Diego, seduto accanto a Luca, davanti si girò quel tanto per sorridermi ed esclamare:
Stasera si balla, Chiara!”

Discoteca. Ormai non mi rendo neanche più conto di che ore sono. Saranno le due, o forse le tre. Ma mi sto divertendo troppo per preoccuparmene. Le mie amiche sono qui con me... ballano con me e mi sorridono allegre. Erica, canta per giunta. È una canzone di Bob Sinclair, di cui adesso mi sfugge il titolo. Ma non importa, è musica ed energia allo stato pur, ed è questo quello che conta davvero. Ad un tratto però, Melissa si avvicina preoccupata al mio orecchio e mi sussurra qualcosa che in un primo momento non capisco. Poco dopo, però, quando mi ritrovo all'aria aperta accompagnata dalla presenza costante delle altre due, capisco qual'è il problema, ed inizio a sudare freddo...

Io dico che sarebbe meglio chiamare l'ambulanza!” esclamò Melissa allarmata
Ma che ambulanza... così crederanno che si è sentito male dopo aver ingerito pasticche o qualcosa del genere!” constatò Erica, china su suo fratello, momentaneamente privo di conoscenza
E allora chiamiamo qualcun altro... ti prego, Erica... sta davvero male!” continuò l'altra sull'orlo di una crisi di pianto
Stai tranquilla... Diego si è ubriacato altre volte... non ultimo, lo scorso Capodanno... si riprenderà... fidati!” la rassicurò l'altra. Intanto Luca, fortunatamente non troppo ubriaco per svenire come l'amico, lo schiaffeggiava piano, per poi ripetere il suo nome.
Niente... non si sveglia... forse dovremmo ascoltare Melissa e chiamare qualcuno!” osservò leggermente preoccupato
Vi ho detto che non è necessario... piuttosto... portiamolo a casa, lì lo faremo vomitare, così starà meglio!”
Sono d'accordo con Erica!” mi intromisi io “In fondo si tratta soltanto di una sbornia, passerà...” gli altri due, anche se non molto convinti acconsentirono e dopo aver portato Diego di peso in macchina, Luca esclamò:
“Ecco, adesso, però, ci sarebbe un problema...”
Cosa?” chiese Erica allarmata
Ma, no... niente di grave... è che... sarebbe meglio che io non guidassi stasera... ho bevuto, e anche se mi sento bene, non vorrei che i miei sensi di percezione andassero a farsi fottere...” esclamò sorridendo. Erica sospirò. Io sorrisi appena.
Sì, ma...” si intromise Melissa “Come facciamo adesso... Diego è svenuto, tu non riesci a guidare... noi tre non abbiamo la patente...”
Posso guidare io, non c'è problema!” esclamai senza neanche pensarci
Tu?” mi chiese scettica Erica. Io annuii con la testa
Non ci pensare proprio... questa macchina vale più di voi tre messe insieme... non la lascio nelle mani di una senza patente o esperienza!” si affrettò ad esclamare Luca
Uffa, sembra di sentire mio padre... quando si parla delle vostre macchine, voi uomini diventate insopportabilmente taccagni!” commentai a bassa voce, ma ero sicura che mi avesse sentito alla perfezione
E comunque...” aggiunsi “Nonostante io non abbia la patente, so guidare benissimo. Mio padre mi ha fatto un sacco di guide... cavolo, un po' di fiducia!” lui mi squadrò per bene. Poi si passò una mano sulla fronte e una volta capito che quella da me proposta, era l'unica alternativa, esclamò:
D'accordo... ma se succede qualcosa, ricorda che da oggi sei penalmente perseguibile!” io sorrisi ed afferrai le chiavi che mi porgeva.
Qualche istante dopo aver messo in moto, eccoci sulla strada che portava a casa di Diego e Erica. Al mio fianco c'era Luca che, con la testa appoggiata al sedile e gli occhi chiusi per via del mal di testa che lo stava assalendo dopo le birre bevute, si raccomandava di andare piano e di stare attenta
Per la quattordicesima volta... non preoccuparti... so quello che faccio!” e mi girai verso di lui per fulminarlo, proprio mentre apriva gli occhi per accertarsi della situazione. Lo vidi sbiancare. Pensai all'istante che stesse per sentirsi male anche lui, ma non fu così
Cazzo, Chiara, attenta allo sportello....” il resto fu solo un grande rumore, vetri rotti ed un urlo lancinante che squarciò l'aria calda di inizio Maggio.


Scusate, sono davvero imperdonabile... tutto questo tempo x aggiornare... è che, ci sono stati tanti di quei contrattempi, che elencarli adesso annoierebbe voi e me... quindi, vi porgo le mie più grandi scuse dal profondo del cuore e speriamo che possiate perdonarmi. Allora, sono felice che il prologo di questa storiella vi abbia incuriosito. Ringrazio di vero cuore le 7 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, e anke coloro che hanno semplicemente letto. Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere mi raccomando, un grande bacio... e speriamo a prestissimo ;)
p.s. Se non dovessi aggiornare prima, Buona Pasqua a tutti! :D

Risposte alle recensioni:
cristy8: Ciao... allora prima di tutto, vorrei ringraziarti davvero per la tua assiduità nella lettura di "Dimmi ti amo"... e non preoccuparti, anche se non hai recensito. l'importante è che ti sia piaciuta e che sono riuscita anche solo per un istante a strapparti un sorriso o un'emozione qualsiasi... a me basta quello :D... però, sono altrettanto contante ke tu abbia recensito lo scorso capitolo. Speriamo solo di non aver tradito le tue aspettative. Ti prego di continuare a seguirmi (mi faresti davvero felice) e fammi sapere cm hai trovato questo capitolo. Un grande bacio
_NovemberThree_: Ciao... io mi ricordo di te, uno perchè hai un nick ke mi piace, e ke mi ha colpito molto, due perchè cmq mi ricordo, ti sembrerà strano, di tutti quelli che recensiscono. Ti ringrazio per la recensione e spero davvero che continuerai a seguirmi anche nei prossimi capitoli. Un bacio e fammi sapere se quest'utlimo ti è piaciuto. ciaooo
pirilla88: Ciao... allora, prima di tutto un ringraziamento di vero cuore per aver letto "Dimmi ti amo"... non importa se non hai mai recensito. L'importante è che la mia storia ti sia piaciuta e che io nel mio piccolo sia riuscita a farti emozionare, anche solo un pò... Grazie x i complimenti che mi hai fatto, e spero che cn questo capitolo non ho deluso le tua aspettative. Fammi sapere xké spero che continuerai a seguirmi... un bacio grande
mary85: Ciao.... ma io mi ricordo di te... hai recensito molti capitoli di "Dimmi ti amo"... uh che bello trovarti anche qui... non sai che gioia... allora... prima di tutto come avevo detto vi avrei sorpreso, perchè in fondo non si tratta di una vera e propria continuazione, perchè i protagonisti nn sn più Massi&Manu... ma ci sono cmq, il che la rende comunque una cosa apprezzata a qnt vedo. Proprio per qst nn sapevo cm avreste potuto reagire.. ma sn contenta dell'effetto ke ha avuto... inclusa te :D... davvero le tue parole mi hanno fatta felissima, perchè la serenità che tu percepivi era proprio il sentimento che io volevo cercare di esprimere... quindi... me felice... :D... beh adesso vado, continua a seguirmi mi raccomando e dimmi cosa ne pensi di qst capitolo che sn curiosa... :D... un grande bacio...
  
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