- Gabriele...-

Lucifero guardò suo fratello negli occhi, con ancora un velo di tristezza rimasto dall'opera teatrale appena svolta con Sam, Dean e Kalì.
- Luci, io... Sam e Dean stanno guardando il video e io... -
- Lo so, Gabriele. Il video in cui spieghi loro come rimandarmi all'Inferno. Hai fatto bene, davvero. Però devo portare Michele con me. E il Paradiso sarà libero. -

Lo spettacolo delle Cascate del Niagara si ergeva in tutto il suo splendore, bello come non mai davanti ai due angeli. Gabriele con il corpo rivolto verso le cascate e il volto verso il fratello e Lucifero vicino completamente girato verso di lui e un mezzo sorriso sulle labbra.

- Io non volevo, non pensavo mi lasciassi vivere, dopo tutti questi secoli. Ne è passato di tempo e all'Inferno gli anni sono quattro volte quelli che ho vissuto io. - 
Gabriele sospirò e cominciò a guardare le cascate, distogliendo lo sguardo da suo fratello.
- E' passato tanto tempo e io avevo perso le speranze di poterti vedere di nuovo, poi Sam ha cominciato a seguire quel demone, e Lilith era sempre più potente... Sapevo di essere nel torto, perchè tu nella Gabbia eri esattamente dove dovevi essere, però non potevo non essere almeno un po' felice. -

- L'Inferno fa abbastanza schifo, Gabe, brucia e io... Lo sai, un angelo non brucia e io soprattutto. Mi mancavate. Oh be', Raffaele un po' meno, ma sappiamo tutti com'è fatto. Come sta Michele? Gadreel? Ha ottenuto perdono?Sai che ho rivisto il piccolo Cas? E' cresciuto un bel po'. Ed è coraggioso, molto. Ha steso un demone! - 

Lucifero guardò Gabriele sorridendo sinceramente, nonostante non fosse un sorriso smagliante. L'arcangelo non ricordava più come fosse fantastico quel sorriso, tanto che fu sereno e felice per un istante guardando suo fratello sorridere. 

- Michele è il solito, sai, molto dedito alle regole ed è sempre rompipalle. Gadreel... lui... No, è ancora in prigione. Quando nessuno era nei paraggi andavo a trovarlo. E' messo male, ma mi dice che non sono l'unico che vorrebbe lasciarlo libero. - 
Lucifero si irrigidì per qualche istante, e Gabriele seppe che suo fratello Gadreel era un tasto dolente. L'aveva aiutato facendolo entrare nel Giardino dell'Eden, amando il Lucifero, e si era trovato nelle prigioni del Paradiso. 

- Cassie sta crescendo bene, aiuta i Winchester da un bel po'.Ma questo lo sai, no? Quel demone era un ostacolo da affrontare per aggiungerli. - Un sorriso spuntò sulle labbra di Gabriele.  - E' molto vicino agli umani. Spero che quando Michele se ne andrà, diventi lui il capo. -

- Tu sei ancora convinto di non riuscire a governare? Gabe, probabilmente riusciresti a insegnare a quei zucconi la regola del libero arbitrio! Da quant'è che fai quel che ti pare senza badare agli ordini di nostro padre?! - 

- E' proprio questo il problema! Io non so comandare me stesso e dovrei comandare migliaia di angeli? Non ci riusciva nostro padre e dobbiamo riuscirci noi?! Mi ritroverei con tanti, troppi ribelli. E dai, nessuno vuole come capo l'arcangelo che si è dato alla macchia perchè non riusciva a sopportarli! - 

Lucifero guardò suo fratello e sospirò, per poi guardare le cascate per la prima volta da quando erano arrivati lì. 
- E allora farai governare il paradiso da chi? Da Raffaele, Zaccaria? O da Uriel? Perchè dai, per quanto Castiel possa piacerti, non vuol dire che sia abbastanza forte da diventare il nuovo Michele.-
- Sono morti, Lucifero! Uriel, Zaccaria... E se mi nomini qualche altro angelo, possò assicurarti che è morto! E' solo l'inizio, quando Mick non ci sarà più... Sarà il caos. Angeli con e contro il libero arbitrio a cui in molti di noi aspirano da secoli, angeli che si metteranno contro altri angeli solo per il gusto di farlo! Non posso sopportarlo. - 

Il re dell'Inferno ci mise un attimo ed era già con le braccia intorno alla vita di Gabriele, ridendo interiormente pensando a tutti quegli umani, angeli, demoni e creature che pensavano che lui non avesse sentimenti.
Che non potesse amare. 

Ovvio, amava tutti i suoi fratelli, chi più chi meno, ma li amava tutti.
Però per Gabriele aveva sempre provato qualcosa di semplice amore fraterno.
Sin da quando aveva visto quella piccola grazia per il Paradiso, si era intenerito e non riusciva a staccarsene, divertendosi vedendola crescere e diventare sempre più grande e sempre più ribelle.

E poi si ribellò e venne chiuso nella Gabbia, e non vide più Gabriele per millenni.

Eppure, non riusciva a non pensare a lui, là giù, creando il suo impero, odiato da tutto e da tutti e pensando che anche suo fratello lo odiasse.

- Lucifero, mi sei mancato. Tanto. - 

-Anche tu, Gabriele. Non immagini quanto. - 


E con le cascate più belle al mondo davanti e il mondo contro di loro, i due fratelli continuarono a stringersi.



Allora, io spero di aver scritto qualcosa di almeno lontanamente decente.
Voglio solo dire che io non sono una shipper accanita della Lubriel, anzi, preferisco la Sabriel, ma ho notato che sono davvero poche le fanfiction di questa ship, quindi ho decido di accontentarmi da sola.
Insomma, spero sia piaciuto