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Autore: Cameliasilv87    11/05/2016    7 recensioni
Basato alla fine di Sailor Moon il Cristallo del cuore, Haruka si trova a riflettere sulle sensazioni provate quando ha visto perdere la sua compagna a causa del talismano che portava dentro di se.
Prenderà finalmente il coraggio per dichiararsi prima di perderla di nuovo?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena | Coppie: Haruka/Michiru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
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Haruka era sdraiata sul letto, al buio nella sicurezza della sua camera, nel silenzio della sua solitudine, la mente sgombra dai pensieri ma il cuore palpitante di sentimenti.
Un problema le attanagliava la mente, un dilemma le corrodeva l'anima, neppure la moto era riuscita a distoglierla completamente da ciò.
Le battaglie erano concluse, la loro missione finita, il successo sperato era giunto ma allora perché era ancora così insoddisfatta.

Una cosa non riuscita a togliersi dalla mente, lei...
Il suo tormento, una sensazione difficile da spiegare, era un dolore particolare, in alcuni casi piacevole ma la maggior parte delle volte un malessere ricorrente che le inaspriva le giornate.
Non si era mai sentita così.

Questo intollerabile senso di disagio con cui aveva iniziato a convivere, si manifestava in molti modi a volte era come avere degli aghi sottopelle, le stuzzicavano il cuore, senza ferirlo ma le facevano sentire la loro presenza, costante, fastidiosa e insopportabile, poi a volte se ne dimenticava o questo pensava ma poi un fastidio la scuoteva, un'orticaria che la faceva arrossire la pelle del volto e del petto, un tremolio le faceva perdere presa nelle mani che ad un tratto diventavano deboli e senza energia e le ricadevano pesantemente lungo i fianchi come se fossero di pietra, la mascella diventava rigida e i denti si serravano ingabbiando la voce che prigioniera non riusciva a fare capolino, parole perse, il vuoto, tutto bianco non le restava altro che andarsene quando questo capitava.
Ma una volta sola era successo una sensazione ancora più agonizzante delle precedenti, il dolore, non un dolore come tutti altri, la voglia di morire, no, di sparire, di non essere mai esistita. 

Non era facile descrivere questa sensazione, se le avessero strappato il cuore avrebbe certamente sofferto meno, sentiva le vene pulsare, le sentiva uscire sottopelle le vedeva sfuggire, come se fossero state sfilate dal suo corpo, le ossa rotte, no frantumate in tante piccole schegge che le si conficcavano nelle carni e la ferivano dall'interno, gli occhi gonfi, non avevano neppure la forza di piangere, la gola arida, secca, vuota, il corpo rigido, inerme, svuotato, dilaniato dai sentimenti che volevano esplodere al di fuori dalla sua figura che come un carceriere li teneva in catene.

Lei a terra, ferma, immobile, senza vita, il talismano, il loro scopo ora non contava più nulla. 

Lei era li morta, non aveva mantenuto la promessa, si era sacrificata!

La colpa era sua, della sua eccessiva sicurezza, della sua arroganza che artefice della sua stupidità l'avevano portata alla cattura.
Lei era li... e....un frammento di coraggio misto a disperazione, la principessa della Luna invano aveva tentato di fermarla ma era troppo troppo da sopportare la vista di lei così, sul pavimento freddo, le onde del suo mare non si muovevano più.
Per quanto il vento soffiasse lei non si sarebbe più mossa, che senso aveva quindi tutto il resto... Nessuno....
Un'attimo ancora e poi quella specie di pistola puntata al petto e il grilletto è scattato, poi il nulla....

Si voltò su un fianco e si strinse le braccia intorno alle spalle, voleva dimenticare ma non ci riusciva.
Si morse il labbro inferiore con forza, per poi rilasciarlo appena il sapore del sangue le stuzzicò la lingua "Dannazione", si alzo di scatto, strinse le mani sul materasso, con forza, rabbia, odio, rancore verso se stessa, verso la sua incapacità di esprimersi, voleva urlare tutta la sua rabbia la sua frustrazione e il suo fastidio ma invece era li.
Sola in camera al buio, sul letto con dei fastidiosi ricordi che riaffioravano nella sua mente, gli aghi che imprigionavano il suo cuore avevano iniziato ad infastidirla, sentiva che stava sanguinando.

Si alzo in piedi, la testa le girava, una sensazione di nausea, una stretta al cuore e allo stomaco, apri la porta con violenza, non riusciva a controllarsi.
"Haruka", la voce stupita di Michiru, al suo richiamo si voltò, fece un passo verso di lei, poi uno scatto.
Le sue braccia come dotate di vita propria l'afferrarono stringendola con forza, i loro corpi si unirono in un abbraccio, Michiru anche se stupita dalla reazione della sua coinquilina, rimase tranquilla, rispose con dolcezza e cortesia a quel contatto improvviso, abbracciando la ragazza a sua volta, Haruka invece cercava di nascondere la sua disperazione e sperava che quel contatto potesse lavare via il suo disagio.

Sentiva il cuore di Michiru, il suo battito regolare, mentre il suo invece sembrava un cavallo al galoppo, nascose il viso nell'incavo del suo collo, nel caldo tepore del suo corpo ricoperto dai suoi lunghi capelli.
Un'istante dopo, le mani di Michiru si spostarono, iniziarono ad accarezzarle i capelli, sospirò "Haruka, cosa ti succede" la sua voce preoccupata "Non ti ho mai vista così, che ti succede" il suo viso si stava strofinando con affetto contro il suo petto, dandole un po di sollievo.
Haruka era immobile, la sua presa era salda,  i suoi muscoli contratti,  con un filo della sua voce rotta e angosciata rispose "Un'incubo".
Michiru sorrise leggermente, mentre non una mano le scese delicatamente sulla schiena della suo coinquilina, sentiva che era irrequieta.
"Che sogno hai fatto?  Come ha potuto ridurti così?"

Non rispose, rimase ferma nella sua posizione, il contatto con la ragazza dagli occhi azzurri come l'oceano le dava una strana sensazione di pace, la pace che agognava come un un sorso d'acqua nel deserto.

Una pace che non aveva più intenzione di perdere, era ora che il vento scuotesse il mare era ora di iniziare a infrangere le onde e capire cosa nascondeva il cuore della sua Sailor.
 

Bene spero che abbiate gradito è una prova (il primo racconto che provo a fare XD), avevo pensato a un racconto breve strutturato in 3 capitoli, nel primo ho voluto concentrarmi sui sentimenti e le sensazioni provate da Haruka che penso rimarrà in un certo senso la parte che intendo più analizzare anche nei capitoli successivi (essendo della coppia lei il mio personaggio preferito).

Vi ringrazio del tempo che avete dedicato a questo racconto e vi chiedo la cortesia di dedicarmi ancora un minuto a commentare così da capire anche io le vostre reazioni.

   
 
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