Capitolo 2:
colleghi
Mario
e Luigi erano da cinque minuti fermi sulle scale a fissare quella ragazza
sconosciuta seduta alla scrivania intenta a sistemare le sue cose.
A
rompere il silenzio fu Mario “ Secondo te, chi è quella ragazza?”
“Non
saprei proprio, ma vedendo che si è seduta a quella scrivania direi che è la
nuova arrivata, quella di cui ci ha parlato Toadette
.” rispose Luigi senza staccarle gli occhi di dosso.
“Allora
direi di andare a presentarci. Mi sto stufando a star qui a fissarla»
“Si,
direi che hai ragione” i due si avviarono verso la ragazza, che sarebbe stata
la loro futura collega.
Arrivati
alle sue spalle Mario parlò “Mi scusi?”
Daisy
in quel momento era ancora immersa nei suoi pensieri e quando sentì quella
domanda saltò letteralmente sul posto, spaventando anche le due persone alle
sue spalle “Si!” rispose meccanicamente.
Dopo
un primo momento di sorpresa Mario si
riprese e ricominciò
“Posso
sapere chi è lei?”
“Ah..si,
sono il tenete Daisy Flower. Sono appena stata trasferita qui “ disse
lievemente in imbarazzo per la sua reazione di prima
“Molto
piacere, io sono l'ispettore Mario” disse allungando la mano
Daisy
rispose a quella stretta di mano ancora un po' titubante
“
E lui”continuò, portando una mano sulla spalla del compagno “ è l'ispettore
Luigi, nonché mio fratello”
“
M-Molto piacere” disse allungando la mano
“Piacere
mio” rispose Daisy.
Mentre
gli stringeva la mano lo suo sguardo le si posò sul volto del giovane uomo che
aveva di fronte: i lineamenti erano molto dolci, come quelli di un bambino,
i
baffi bruni avevano un aspetto ben curato e ordinato, come se li avesse appena
sistemati,e nascondevano lievemente una piccola bocca dischiusa in un tenero
sorriso. Gli occhi invece erano di un azzurro cielo ed trasmettevano gentilezza
e tenerezza. Allo stesso tempo però, emanavano sprazzi di arguzia e
intelligenza, come se potessero leggerti dentro in una attimo.
Daisy
era così presa dalla bellezza di quel viso che non si accorse che anche Luigi
era rimasto immobile a fissarla.
Quella
ragazza possedeva il volto più bello che avesse mai visto in tutta la sua vita:
i
lineamenti erano gentili e delicati proprio come i petali di un fiore appena
sbocciato,
i
capelli castani chiaro incorniciavano il viso risaltandone la pelle candida,
mentre nascondevano le piccole orecchie, adornate con dei graziosi orecchini a forma di fiore.
Gli occhi poi, erano due lapislazzuli bellissimi, di un colore azzurro intenso
da cui balenavano lampi di vivacità e intelligenza pronti a travolgerti in
tutta la loro energia.
I
due continuarono a contemplarsi per altri dieci minuti e avrebbero continuato
ancora se Mario, letteralmente il terzo in comodo, non si fosse stufato di star
lì ad aspettare una qualche reazione da i due.
Certo,
all'inizio si era divertito non poco della reazione del fratello di fronte alla
nuova arrivata e aveva continuato a sogghignare per i primi due minuti, ma
orami era arrivato all'esasperazione e decise di intervenire.
Si
mise abbastanza vicino fra i due in modo che lo sentissero ma senza essere
troppo brusco e si schiarì sonoramente la voce.
La
sua idea portò l'effetto desiderato: i due imbambolati sentendo Mario si
risvegliarono dal loro stato di catalessi e distolsero lo sguardo un po'
imbarazzati per essere rimasti immobili a fissarsi per chissà quanto tempo.
"Qui
ci sarà da divertirsi" pensò Mario guardando i due in preda all'imbarazzo
e
sorridendo come chi la sa lunga.
Decise
di rompere il silenzio prima che si protrasse come la situazione di prima
“Bene,
ora che ci conosciamo direi di tornare al nostro lavoro. Io adesso devo andare
un attimo via, torno fra poco. “
“Ok
fratello, a dopo” lo salutò Luigi mentre o guardava dirigersi alla sua
scrivania
“Ehm..
Ispettore Luigi? Io cosa dovrei fare? Sono appena arrivata mi hanno detto che
sarebbe stato lei a darmi le direttive” disse Daisy che aveva appena ripreso il
suo colorito naturale
“Oh!
Ehm...” Luigi era rimasto un attimo spiazzato, non tanto per la voce
cristallina della ragazza, ma anche perchè non aveva mai avuto sei colleghi al
di fuori di suo fratello e quindi non sapeva cosa dirle “Per cominciare direi
di “
"Oh
no, non ancora" fu il primo pensiero di Mario che non aveva fatto in tempo
a prendere le sue cose dalla scrivania. Sapeva che se li avesse lasciati in
quella situazione quando sarebbe tornato li avrebbe trovati nello stesso stato.
Stava
per proferire parola quando il telefono sulla scrivania di Luigi cominciò a
squillare. "Grazie al cielo " pensò mentre guardava il fratello
andare a risondere.
“Pronto,
qui ispettore Luigi. Aha.. si...... L'indirizzo? Ok,
arriviamo subito “ disse scrivendo sul suo taccuino e abbassando la cornetta.
“Mario,
Daisy preparatevi abbiamo un caso” annunciò mentre si preparava
“Benissimo”
rispose Mario, ormai praticamente pronto
“Eh?
Oh.. subito! “ disse Daisy un po' sorpresa dalla notizia.
Prese
pistola, distintivo, cellulare e giubbotto della divisa e si diresse dietro ai
due ispettori che già si incamminavano
verso le scale.
"Questa
sarà una lunga giornata" pensò prima di concentrarsi sul lavoro che la
stava aspettando .
Note autore:
salve e grazie per essere arrivati fino a qui. Comincio con
lo scusarmi per aver cancellato e
ripostato subito il capitolo appena
pubblicato ma non mi ero accorto di un po’ di errori dovuti a come avevo
scritto il file
Lasciate una recensione per farmi sapere se vi è
piaciuto(soprattutto dopo la modifica) e se avete visto degli errori non
esitate a dirlo, le critiche sono bene accette.
Per il prossimo capitolo penso di riuscire a pubblicarlo fra
due settimane, ma vedrò di accorciare questo tempo