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Autore: saffyj    11/05/2016    13 recensioni
Bella, una ragazza con la testa sulle spalle e dedita allo studio, si troverà nel bel mezzo di un gioco... molto pericoloso!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cotta Pericolosa'
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Ciao a tutte! Ed eccomi di nuovo qui!!!
Questa storia nasce da una scommessa tra me e mia sorella. Dovevo scrivere una storia seguendo un classico clichè, ma non scadere nel banale! Ci ho rimuginato e ho creato "Una cotta pericolosa" ... spero di esserci riuscita... altrimenti fuggo alle Maldive e non dico a mia sorella di aver perso la scommessa!
Ma bando alle ciance e, ringraziando di cuore AlmaRed e Jenny80_big per avermi spronata a pubblicarla, vi auguro una 

BUONA LETTURA!


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Venerdi 20 novembre

 Dalla prima volta che l’ho visto nel cortile dell’università non riesco a smettere di pensare a lui. Lo osservo di nascosto nel corridoio, a mensa, nel cortile… ebbene sì, come un’adolescente, mi sono invaghita di Edward Masen, il ragazzo più sexy della scuola!
Ha un sorriso speciale da farti tremare le gambe, dei capelli così morbidi che ti invitano ad immergerci le mani, uno sguardo così profondo da farti mancare il fiato, il fisico asciutto e scolpito di un Dio Greco… ed ovviamente è un ragazzo che ha conosciuto molti letti… o come specifica sempre Alice, non solo letti, ma anche sgabuzzini, retro delle auto, sottoscala…
“Ehi, Bella sveglia” la voce squillante di Alice e la sua mano che sventola di fronte ai miei occhi mi fa riprendere dalle fantasie poco caste sull’Adone. “Hai un po’ di bava ai lati della bocca” mi prende in giro la mia migliore amica mentre con un tovagliolino fa finta di pulirmi.
“Dai lasciami stare” le rispondo ridendo “Fammi sognare!” e riappoggiando il mento sul dorso delle mani ricomincio a fissare l’Adone che scherza con i suoi amici al centro del giardino.
“Sognare fa bene, ma sognare su certi individui è pericoloso” mi riprende cercando di farmi voltare il viso e guardare da un’altra parte.
“Mica voglio provarci… uso solo la testa! Tranquilla gli starò lontana!” la tranquillizzo liberandomi dalla sua presa e ritornando a guardarlo. Sospiro mentre con la fantasia continuo ad immaginarmi stretta tra le sue braccia. Lo so, lo so è solo una fantasia, ma a me va bene così. Alla fine sono single, sono secchiona e la mia vita sociale è pari a zero. L’adone, che adesso ride con il suo splendido sorriso sghembo di fronte a me, lo uso solo per staccarmi un po’ dalla monotonia della realtà!
Edward scoppia a ridere per una battuta dei suoi amici e mentre si passa la mano tra i divini capelli si volta. Un sorriso ebete affiora sul mio volto, è bellissimo quando ride… e soprattutto quando i suoi occhi mi guardano in quel modo perforandomi.
“Merda” esclamo tuffando la testa dentro il libro che ho aperto di fronte a me.
“Cosa succede?” chiede Alice guardandosi intorno.
“Mi ha vista” rispondo sentendo le guance arrossarsi per la vergogna e mantenendo gli occhi incollati alla pagina.
“Chi?”
“Edward” rispondo tra i denti e strattonandola per vietarle di attirare maggiormente l’attenzione.
“Non sta più guardando, poi stare tranquilla” mi rassicura Alice porgendomi la mano per aiutarmi ad alzare.
Con la mano a terra mi do la spinta e mi alzo lanciando un’ultima occhiata verso il Dio greco, ma ahimè sta andando via e posso solo vedergli le spalle!
 
***
 
Arrivate in classe ci sediamo parlando del compito che avevamo da svolgere. Alice sta cercando in tutti i modi di farmi capire il concetto di trigonometria che non riesco in nessun modo ad assimilare! Eh già! Il mio tallone di Achille è proprio la trigonometria… più guardo il foglio con le formule e più mi sembra che prendano vita ed inizino a danzare impedendomi di leggerle!
“Dai Bella, non è difficile! Hai il cervellino fino… dai impegnati” e mi rispiega per l’ennesima volta l’esercizio, ma non c’è verso, riesco ad arrivare alla soluzione ma continuo a non capire i passaggi. Stropiccio il foglio ringhiando e lo lancio frustrata… ed indovinate? Finisce sulla testa di Edward che si volta irritato a cercare il colpevole!
Io scivolo sulla sedia per nascondermi, seguita da Alice che cerca di soffocare le risate tenendosi una mano sulla bocca.
“Smettila, o ci becca!” sibilo a denti stretti.
“La tua fortuna ha colpito ancora Bella!” mi canzona Alice cercando di ritornare seria. “Ottimo centro!”
L’entrata del professore ci salva. Tutti si siedono composti ed inizia la lezione. Ogni tanto adocchio verso l’adone, ma lui non si è più girato. Ha sussurrato qualcosa di simpatico all’orecchio della biondina seduta vicino a lui, le ha toccato i lunghi capelli boccolosi… ma non si è più girato a cercare il colpevole! Dato che le sue moine verso le altre non fanno bene alla mia autostima cerco di concentrarmi sulla lezione e, grazie ad Alice che cerca a bassa voce di spiegarmi concetti per lei semplici, cerco in ogni modo di far combaciare i numeri.
Ringraziando, la prossima ora avrò letteratura e finalmente capirò cosa dice il professore!
 
***
 
Terminata anche la lezione di disegno, io ed Alice ci incamminiamo verso la caffetteria. Alice cerca di spiegarmi cosa ha scritto negli appunti dato che ha una calligrafia “particolare” e fatico a decifrarla.
Sono così concentrata sui geroglifici di Alice, che non mi accorgo di una porta che si apre e ci sbatto contro con la fronte cadendo rovinosamente sul di dietro! Ahia!
Non so se massaggiare prima la testa o il fondoschiena. Faccio una smorfia imprecando contro me stessa e la mia sbadataggine, mentre scuoto la testa per allontanare le stelline.
“Oh! Non ti avevo vista. Tutto ok?” la voce sensuale di Edward mi fa alzare il volto rosso come un peperone. Lo ammiro dalle scarpe ai magnifici capelli molto spettinati. Ha la camicia fuori dai pantaloni e i primi bottoni aperti. Perfetto! Ho fatto la figura dell’idiota davanti all’Adone, e l’ho pure beccato dopo una sveltina. Ma si può essere può sfortunate?
“Sì, tutta intera” rispondo massaggiandomi la testa e prendendo la mano di Alice per rialzarmi. Trattengo la smorfia per il male al fondo schiena e la tranquillizzo con un cenno che sto bene.
Lui continua a ridere, mentre una ragazza con i capelli rossi ed il fisico da sirena, ride come una gallina strusciandosi su di lui.  Non dicono altro e si allontanano ridendo sguaiatamente. Ovviamente lui non perde l’occasione di palpare il culetto poco coperto della rossa e metterle il braccio sulla spalla! Grrr!
Mi rincammino per il corridoio appoggiata ad Alice. Mio Dio che male alla testa.
“Vuoi andare in infermeria?” mi chiede seriamente preoccupata.
“No, adesso mi passa, devo solo sedermi un attimo… e possibilmente su qualcosa di morbido!” faccio una smorfia buffa e Alice si tranquillizza scoppiando a ridere. Senza poca fatica riesco ad arrivare al cortile, man mano che cammino lo stordimento diminuisce ed anche il male al fondo schiena.
 
“Ehi, Bella! Alice!” la voce di Jacob ci fa voltare. Il suo sorriso smagliante in contrasto con la pelle abbronzata è visibile da lontano e mi strappa un sorriso.
“Ciao Jacob” lo salutiamo mentre ci fermiamo per aspettarlo.
“Che faccia, Bella! Cosa è successo?” mi chiede mettendomi un braccio intorno alla vita per sostenermi e baciandomi la guancia.
“Nulla! Ho sbattuto contro una porta e sono caduta! La storia della mia vita!” rispondo sbuffando e massaggiandomi il bernoccolo che mi sta crescendo in fronte.
“Sempre la solita con la testa tra le nuvole!” scherza scompigliandomi i capelli. “Dai venite, vi offro il pranzo, bisogna festeggiare!” e tenendomi per la vita mi trascina alla caffetteria.
Vi starete domandando chi è Jacob! Beh, Jacob è il mio miglior amico, ci conosciamo da quando siamo piccoli e insieme ne abbiamo passate parecchie. E’ il bambino che mi teneva compagnia nelle interminabili ore in cui mio padre pescava, è il ragazzo che mi difendeva dai bulli ed è l’amico che riesce sempre a tirarmi su di morale. Non siamo mai stati insieme, il nostro rapporto è fraterno e poi lui, un ragazzo molto bello con un fisico scolpito, dei capelli neri come la pece e due occhi profondi e scuri come la notte, non mi ha mai guardata in quel modo… Ha avuto qualche storia con delle ragazze, ma al momento è single. Le sue storie non durano mai tantissimo, ed ogni volta lo prendo in giro perché quando si mette insieme a qualcuna dice sempre che è la sua anima gemella… sì, anima gemella per poche settimane! Quella che ha durato di più ha superato di poco il mese! Il mio Jacob!
Arrivati in caffetteria ci accomodiamo insieme a Rosalie la coinquilina di Alice e una delle mie migliori amiche. Rosalie è una ragazza alta, con un fisico da urlo e capelli biondi lunghi oltre metà schiena, esattamente l’opposto di Alice, che è alta come me, il fisico asciutto con poche curve e capelli neri corti sparati in ogni direzione.
Io, Alice e Jacob siamo amici da sempre. Arriviamo tutti dal paesino sperduto di Forks e siamo cresciuti insieme. Rosalie, invece, è la figlia di amici dei genitori di Alice. Prima di trasferirmi a Seattle non avevamo mai avuto molte occasioni per frequentarci. La conoscevo per ciò che mi raccontava la nostra amica comune, o per le poche ore che passavamo a casa di Alice nei giorni che lei veniva a trovarla, ma non era mai venuta a La Push con noi o in giro per Forks, i suoi genitori non volevano che facesse amicizia con i nativi… gli Hale sono persone strane e molto snob. Rosalie è molto elegante e ha un portamento fiero, ed è una vera amica, sempre pronta a darti una mano, un consiglio ed ha sempre la battuta pronta… è molto affabile e disposta a fare nuove amicizie senza tener conto del ceto o della razza… l’esatto opposto dei suoi genitori!
Perché non viviamo tutte insieme se siamo così amiche? Beh! Con la borsa di studio sono riuscita ad avere un alloggio nel campus, mentre Alice e Rosalie hanno preferito vivere in uno degli appartamenti degli Hale a Seattle, ma questo non ha infierito sulla nostra amicizia ed io ho un luogo in cui rifugiarmi quando le due pazze vanno a fare shopping o fanno feste nel loro appartamento. Per quello siamo molto diverse. Loro hanno una vita sociale molto attiva e adorano partecipare o organizzare feste… io preferisco un buon libro e un rilassante bagno nella mia vasca!
 
Rosalie ha già ordinato, ma ci aspetta per cominciare. Jacob da bravo gentiluomo ci chiede cosa vogliamo e provvede da solo a portarci il cibo. Ritorna con due vassoi stracolmi di ogni ben di Dio.
“Cosa stiamo festeggiando?” gli chiedo appena si siede.
“Sono finalmente entrato nella squadra di Rugby della scuola. Non sarò più una riserva!!!” e allarga il sorriso pavoneggiandosi!
“Complimenti Jake!” urlano all’unisono Rose ed Alice volandogli addosso. Lo stringono in un forte abbraccio, e come due fan impazzite iniziano a riempirlo di baci. Più lui si imbarazza e più loro aumentano le moine!  Io mi godo la scena e rido a crepapelle.
Le mie amiche si accorgono che tutta la caffetteria si è girata verso il nostro tavolo, attirata dagli urletti di felicità delle ragazze e il vocione di Jacob che chiede di smetterla. Con non calanche si riaccomodano composte e, impettite, iniziano a mangiare. Ogni tanto ci scappa una risatina al ricordo dello spettacolo che hanno dato, ma riusciamo a rimanere abbastanza serie…
“Ehi, futuro campione!” il vocione allegro di Emmett e il suono forte della sua pacca sulla spalla del povero Jacob ci fa di nuovo scoppiare a ridere. “Cosa ho detto?” chiede interdetto guardandoci con gli occhi sgranati.
“Nulla Emmett, lasciale stare, oggi sono felici!” ci canzona Jacob.
Emmett risponde con una scrollata di spalle e, prendendo la sedia dal tavolo vicino, si siede con noi. Emmett è un ragazzone grande e grosso, muscoloso e molto alto. Ha i capelli corti ricci neri e dei bellissimi occhi azzurri. E’ un ragazzo solare e sempre pronto alla battuta… soprattutto se maliziosa. E’ un compagno di squadra di Jacob e da un paio di giorni ha iniziato a frequentarci. Ci fa compagnia a colazione, a pranzo e molte sere si è unito ai miei amici per andare in birreria o a qualche festa.
 
 
“Ciao Emmett. Posso parlarti?” la voce di Edward mi fa tornare al presente. Abbasso lo sguardo e, guardando intensamente il tavolo, attendo che si allontani. Il suo profumo di sandalo mi inebria i sensi ed in breve mi ritrovo nuovamente nel mondo della fantasia dove immagino momenti poco casti tra me e l’Adone.
“Respira Bella, è andato via” mi sussurra Jacob senza riuscire a nascondere un sorriso.
Lo fulmino con lo sguardo e alzo gli occhi per vedere che sia vero, diciamo che ha detto una mezza verità. Si è allontanato dal tavolo, ma solo di pochi passi, e posso sentire benissimo la sua voce, anche se sussurra.
La chiacchierata tra Edward ed Emmett termina con una pacca sulla spalla ed un grazie di Edward. Chissà cosa gli avrà chiesto… Bella, Bella, smettila, non è il tuo ragazzo, non sarà mai il tuo ragazzo e per di più lui non sa nemmeno della tua esistenza… quindi smettila, se vuoi sognare sogna ma non farti paranoie, solo bei sogni!

 
!! ATTENZIONE SPOILER !! 
... 
una festa con poca luce, musica assordante e tantissime facce ubriache non è proprio il posto che fa per me!
“Ehi, piccola! Dobbiamo festeggiare” la voce bellissima di Edward mi arriva prima del suo profumo di sandalo....


Cosa ne dite? E' vero, come in ogni mia storia, non si capisce mai una mazza fino al 5° o 6° capitolo...
ma così a occhio cosa ne pensate?
Fatemi sapere e a presto!!!

 
   
 
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