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Autore: Anna Wanderer Love    11/05/2016    1 recensioni
- Hai paura che provi a scappare anche da qua? - chiese, con la voce grondante astio.
Visione continuò a guardarla, scuotendo lentamente la testa.
- Mi sto solamente preoccupando della tua salute, Wanda.
SPOILER!CACW - Wanda Maximoff & Visione - Angst!Romantico! - 786 parole - Missing Moment di CACW
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Visione, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Little moments'
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AMAZING WOMAN

Non mi serve la Medaglia d'Onore. 
Io so quanto valgo - 
Peggy Carter

 

Il manto scuro della notte era trapuntato da stelle luminose. Non si sentiva un solo rumore, solo lo scoppiettio ipnotizzante dell’esile fuoco che si ostinava ad ardere sulle braci ardenti. Wanda era distesa su un fianco, con le braccia riunite al petto, in silenzio da ore. Era rimasta in quella posizione a lungo, a fissare il cielo infinito sopra di lei, con il calore delle deboli fiamme che le scaldava le guance e le gambe infreddolite dall’aria notturna.
Un groviglio indomabile di pensieri la tormentava, impedendole di dormire, nonostante il sonno le stesse pian piano intorpidendo il corpo. Wanda chiuse gli occhi, mordendosi il labbro. 
Lì, nel complesso dei Vendicatori, sulla terrazza, circondata da ettari di foresta, si sentiva in pace. Eppure perfino lì era rinchiusa, trattenuta. Non che se fosse stata libera se ne sarebbe andata. Non avrebbe saputo nemmeno dove trovare una casa sicura o un posto dove stare, nemmeno temporaneo, senza l’aiuto dei suoi poteri. Ma lì, in quella che aveva imparato a chiamare casa ma era diventata una prigione, era pur sempre obbligata a rimanere sotto la sorveglianza di Visione. Fosse stata una belva selvaggia, avrebbe anche potuto capirlo. 
Ma non era una bestia selvaggia, era semplicemente... Wanda. E la feriva il fatto che la sua nuova famiglia, i Vendicatori, sentissero il bisogno di proteggersi da lei, anche se in fondo li capiva. Nel caso in cui avesse disgraziatamente combinato -di nuovo- qualche casino con i suoi poteri, le conseguenze sarebbero ricadute su di loro. 
- Dovresti rientrare, fa freddo.
La voce gentile di Visione le provocò un brivido lungo la schiena, ma lo ignorò. Non era arrabbiata con lui, in fin dei conti l’androide aveva semplicemente ricevuto un ordine da Stark e stava obbedendo. 
Ma aveva sempre pensato che sarebbe stato dalla sua parte, dato il legame che si era sviluppato tra loro negli ultimi tempi, sin dal momento in cui aveva letto la sua mente, quando ancora era schierata dalla parte di Ultron. E Pietro era vivo. 
Evidentemente si sbagliava. 
- Potresti ammalarti - chiuse gli occhi quando l’androide fluttuò accanto a lei, fissandola con le iridi azzurre piene di un misto tra comprensione e malinconia. 
Visione sospirò, sedendosi sulla sdraio accanto alla sua, dall’altra parte del fuoco che andava spegnendosi. Con un gesto della mano da parte sua, le fiamme si ravvivarono. 
Wanda si rese conto di tremare solo mentre il calore raggiungeva di nuovo la sua pelle e si scaldava di nuovo. 
Si strofinò le mani sulle braccia, sdraiandosi supina, rimanendo chiusa nel suo mutismo. 
- Hai paura che provi a scappare anche da qua? - chiese, con la voce grondante astio. 
Visione continuò a guardarla, scuotendo lentamente la testa. 
- Mi sto solamente preoccupando della tua salute, Wanda. 
- Visione, vattene. Voglio stare da sola. 
Wanda si girò sul fianco, dandogli la schiena, sentendo le lacrime affiorare. Si sentiva tremendamente sola. Da quando Pietro non c’era più e gli Avengers si erano divisi, era rimasta da sola, rinchiusa dalla paura dei suoi poteri. Lei stessa ne era terrorizzata, ma il fatto che tutti la temessero rendeva il tutto ancora peggiore. Non c’era nessuno a supportarla e l’unica persona che l’avrebbe fatto era morta. 
- Tu non sei da sola - Wanda trasalì, quando Visione appoggiò una mano sul suo braccio. Si era avvicinato, troppo silenzioso perché se ne accorgesse. La ragazza si lasciò scappare un singhiozzo, tappandosi la bocca subito dopo, ma l’androide la prese dolcemente tra le sue braccia, vincendo lentamente ogni sua resistenza, e Wanda si ritrovò accoccolata sul suo petto, mentre piangeva, dando sfogo a tutta la sua frustrazione, alla paura che le attanagliava il cuore. 
Lui le baciò la fronte, stringendola forte, mentre lei allungava le braccia a circondargli le spalle e si rannicchiava contro di lui. 
- Io sono qui, per te. Farò in modo che tutti ti vedano come ti vedo io - le sussurrò - una splendida, potente e meravigliosa donna.
 

Mentre giaceva sul pavimento dei sotterranei del complesso degli Avengers, Visione fissava il buco che la sua caduta aveva provocato. Nonostante ogni singolo centimetro del suo corpo dolesse, la sua vista fosse instabile e avvertisse delle fitte al petto, Visione sorrise.
Wanda l’aveva scaraventato attraverso una miriade di strati di cemento armato e vetri, per poi scappare con Clint, ma lui sorrideva.
Perché finalmente Wanda aveva capito che la paura non importava. Con o senza poteri, Wanda Maximoff era una donna straordinariamente forte.
Anche se con i poteri lo era anche di più, a giudicare dai soldi che Stark avrebbe dovuto spendere per far ricostruire l’edificio.
Oops, pensò l’androide, divertito al pensiero della faccia di Stark quando gli avrebbe cominciato l’accaduto. Poi si lasciò scappare una smorfia di dolore, quando cercò di muoversi e un calcinaccio gli sfiorò la gamba.
- Dannazione!
   
 
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