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Autore: Akeryana    12/05/2016    3 recensioni
Chi ci vuole fermare, chi darà la vita per aiutarci.
Non importa dove arriveremo, importa solo che fino a che avremo vita lotteremo per la nostra causa.
Io, le mie due amiche, i miei due migliori amici e la mia amata lottiamo per il pacifismo tra umani e vampiri, per vivere felici.
Io sono Leon Vergas, l'ultimo Sangue Puro rimasto, e nessuno mi potrà fermare.
P.S Per leggere questa storia dovete prima aver letto "Non possiamo tornare come prima, non importa se mettiamo da parte i nostri peccati"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Francesca, Leon, Ludmilla, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di vampiri e umani'
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Solo perché siamo diversi non siamo mostri

 
Il futuro è qui e ora
Qui inizia il conto alla rovescia.
Suonalo via, questa chiamata
Sollevati e ribellati



Francesca si vide come tra due poli, entrambi di enorme importanza per lei, ma con differenti vie per il futuro. Se fosse andata con suo padre, avrebbe rinneggato tutto il percorso fatto fino a quel momento, tutto il dolore, la felicità, per non parlare delle persone che aveva conosciuto e di quello che le avevano insegnato. Mentre se avesse seguito Diego... Non lo sapeva, era tutto un mistero, non sapeva se avrebbero avuto una famiglia, se si sarebbero amati per tutta la vita. 
Si sentiva come se davanti a se ci fossero due sentieri, uno pieno di fiori colorati, di prati verdi e infiniti e un sole splendente, mentre l'altro, oscuro, piovoso, con erbacce e fiori velenosi.. Il contrario dell'altro. La scelta era ovvia, forse scontata, e lo era anche per lei.
<<  Perdonami...  >>  pronunciò in un sospiro la vampira per poi correre tra le braccia della sua scelta. 
Diego sapeva bene cosa avrebbe scelto e sapeva anche che entrambbi se ne sarebbe pentiti, ma se Fran aveva scelto allora la lasciava sbagliare, lasciava che lei piangesse, la lasciava cadere, la lasciava ferirsi, ma lui l'avrebbe sempre aiutata a rialzarsi, le avrebbe asciugato le lacrime e le avrebbe medicato quelle ferite...
Sempre...
 
E' il nostro momento
Di cambiare tutto
Sollevati e ribellati
Uniamoci e Combattiamo
Per rendere la vita migliore.


Violetta era sdraiata sul divano, dormiva tanto placidamente che Leon non voleva svegliarla, se ne stava ai piedi del divano a fissarla. La fissava con amore, anche se non capiva da dove venisse questo sentimento, non l'aveva mai provato, da quanto ricordasse, nella sua giovane vita. 
Non capiva nemmeno perché lei somigliasse tanto a sua madre, anche se non lo era... Ma voleva provare una cosa.
<<  No sé si hago bien, no sé si hago mal. No sé si decirlo, no sé si callar. Que es lo que siento tan dentro de mi? Hoy me pregunto se amar es asì. Mientras algo me hablò de ti, mientras algo crecìa en mi, encontrè las respuestas a mi soledad. Ahora sé que vivir es sonar...    >>  cominciò a canticchiare a bassa voce il piccolo, mentre Violetta apriva lentamente gli occhi, puntandoli verso il babino, che pian piano le si avvicinava, fissando le sue iridi castane. 
<<   Ahora sé que la tierra es el cielo. Te quiero, te quiero. Que en tu abrazos ya no tengo miedo. Te quiero, te quiero. Que me extranas con tus ojos. Te creo, te creo...   >>  continuò lei a cantare, con tono basso, come fece lui.
<<   Ahora sé que la tierra es el cielo, Te quiero, Te quiero. Que en tus brazos ya no tengo miedo, Te quiero, Te quiero. Que me extrañas con tus ojos, Te creo, Te creo… Te quiero, Te quiero… Ahora sé que la tierra es el cielo…  >>   cantarono in sieme, come se fossero davvero madre e figlio, Violetta lo prese in braccio e se lo strinse al petto mentre lui continuava a canticchiare questa canzone, fino a chiudere gli occhi, cadendo tra le braccia di morfeo. Lei invece era piena di dubbi. 
Nella sua testa volava da una parte all'altra l'immagine della madre di Leon... E se...
 
Tutti quanti
Uno per tutti
Questa è la chiamata per tutti
Stanotte noi sorgiamo!


Il viso di Diego si riempì di lacrime mentre la sua amata lo stringe con forza. Aveva scelto lui e sapeva che se ne sarebbe pentita, per sempre. 
<<  Francesca!  >>  le urlò contro il padre, infuriato.
<<  Tu non puoi cambiare ciò che sono diventata! I miei amici mi sono stati vicino nel momento del bisogno, anche se io li trattavo male  >>  disse lei mentre sorrideva sincera ai suoi amici per poi guardare Diego  <<  E Diego  mi ha insegnato il vero significato dell'amore  >>  tornò a guardare il padre  <<  Tu puoi ancora essere mio padre, ma devi accettare i miei desideri, la mia vita.  >>  
<<  Lo sapevo... Che questo giorno sarebbe arrivato... E ne sono felice  >>  ammise l'uomo con le lacrime agli occhi e un sorriso raggiante sulle labbra, mentre tutti lo guardavano confusi  <<  Pablo, aveva sempre saputo che io ero vivo e quando mi trovò mi mandò una lettera con scritto tutto quello che ti era successo. Ero felice che tu fossi diventata la donna che io e tua madre sognavamo che tu fossi, sicura di se, forte, indipendente, ma sempre e comunque donna.  >>  nel mentre che lui parlava la ragazza gli si avvicinava mentre cominciava pure lei a piangere  <<  Ma Pablo mi chiese di rivelarti la mia esistenza, e non potevo. No proprio ora che tu eri cresciuta, che avevi trovato la tua strada. Ho cercato di farmi odiare da te, ho trasformato il tuo amico in bambino, ti ho trattata male, ho cercato di uccidere il tuo ragazzo, ma nulla. Sei proprio come tua madre...   >>  la ragazza andò tra le sue braccia mentre piangeva, affondando il viso nel suo petto  <<  Piccola mia... Farò tornare normale il tuo amico, e tu potrai essere ciò che vorrai. Sarò il tuo alleato più fedele in questa battaglia. Te lo giuro.  >>  
La ragazza non avrebbe potuto chiedere di più... Nulla di più...
 
Come una grata nell'uragano
Roteando nel caos
Cercando di fuggire dalle fiamme.
Il ieri è andato veloce.



La matina dopo Violetta aprì gli occhi e si trovò davanti i suoi amici che la fissavano, con un sorriso smaliante, lo sguardo di lei si fece confuso mentre mormorava  <<  Che succede...?  >>  
<<  Vilu sorridi, c'è una persona che ti aspetta  >>   le disse sorridendo Fran, mentre la aiutava ad alzarsi dal divano. 
Gli occhi di Vilu vagavano nella stanza, ma non sembrava esserci nulla di diverso, gli stessi mobili, le stesse pareti che mettevano tristezza...
<<  No, no Vilu. Guardi dalla parte sbagliata.  >>  la riprese Diego ridacchiando. La fece girare.
Vilu non poteva credere ai propri occchi, era proprio il suo Leon, da adulto!
Gli corse incontro stringendolo con forza mentre lui le fece fare un giro, sollevandola da terra, per poi scambiarsi un dolce bacio sulle labbra, pieno d'amore e di mancanza, tutta la nostalga che hanno provato entrambi nell'essere tanto vicini ma allo stesso tempo così lontani. Leon le strinse i fianchi nelle proprie mani, come per avere la sicurezza che non gli potesse scappare, mentre lei gli percorreva con i polpastrelli delle dita ogni singola parte di pelle della guancia. 
<<   Leon... Sei tornato  >>  
<<  Non ho mai sentito tanto la tua mancanza piccola  >>  
I due continuarono a scambiarsi baci e carezze davanti ai loro amici, ma non gli importava, anzi, si erano pure dimenticati di loro, erano da soli in quella stanza. Senza mai separarsi, dopotutto era stato troppo lungo il periodo che li aveva separati... Per loro.
 
E quando le cicatrici guariscono
Il dolore passa
Se la speranza brucia
Noi sorgiamo dalle ceneri


La mattina dopo, i ragazzi continuarono il loro viaggio, come se non fosse successo nulla, era finito tutto nell'oblio, tranne che per Vilu, c'erano troppe cose che non andavano e domande che necessitavano di risposte. L'umana si sentiva la testa scoppiare, non ne poteva più. Si fermò di colpo e in un sol momento ebbe tutti gli occhi su di se. Leon capì che non andava qualcosa e fece segno con il capo, agli altri, di continuare a camminare. I ragazzi si guardarono confusi in un primo momento, ma poi ripresero il cammino senza fare domande, sapevano che Leon avrebbe risolto tutto. 
Infatti il Sangue Puro, che aveva ripreso i suoi poteri, andò davanti all'amata e la prese tra le braccia, senza dire nulla. Ma Vilu capì che voleva sapere il motivo del suo comportamento. 
<<  Leon... Non ricordi nulla di quando ti hanno trasformato in un bambino  >>  
<<  No, non ricordo nulla... Perché? Cos'è successo?  >>
Vilu prese dalla tasca la foto della madre di Leon e gliela mostrò, l'espressione del ragazzo si fece dura, quasi sorpresa mentre le chiedeva   <<  Cosa... Come hai avuto questa foto?  >>  
<<  Me l'ha data Diego, è rimasto sorpreso pure lui... Perché somiglio tanto a tua madre? E... Chi è il bambino?  >>  
Il ragazzo girò lo sguardo  <<  Non c'è nessun bambino, quello sono io  >>  
<<  Si vede benissimo nella foto! In questa foto tua madre era incinta, cosa è successo alla bambino? Chi è tuo fratello?  >> 
I due si fissavano intensamente negli occhi, Leon non aveva il coraggio di risponderle, quando poi fece un respiro profondo e la afferrò per le spalle  <<  Vilu, io ti amo... Ma non chiedere più del mio passato, quando sarò pronto te ne parlerò io, per mia volontà...  >>  
L'umana abbasò il capo e annuì, forse aveva esagerato, insomma lo stava costringendo a parlare di cose tristi, dei suoi genitori morti e chi sa, forse aveva perso suo fratello... Aveva sbagliato a essere tanto dura con lui.
Lo strinse con forza mentre affondava il viso nel suo petto  <<  Scusami...  >>  
Lui le accarezzò la testa mentre con un braccio la stringeva  <<  Non preoccuparti, ma fidati di me. Presto soprai tutto  >>  
Vilu era quasi costretta a tacere, fino a quel momento le cose sembravano andare bene, ma non poteva immaginare che sarebbe tutto andato in frantumi tanto presto... 
E ancora una volta, come se nulla fosse successo. Il viaggio continuava. Ma non sarebbe più stato semplice. Ora cominciava la vera battaglia, nella loro ultima tappa.
 
L'oscurita dissolta va via
E la luce splende...
Su un nuovo oroglioso giorno.
In un mondo che abbiamo creato noi
In un posto troppo triste..
 
Vi mostrerò un sogno dolce la prossima notte.


Nota autore: Salve a tutti!! Finalmente la storia comincia a ravvivarsi un po', si.. Per tre secondi erano tutti felici ma sono dettagli. Siamo quasi alla fine di questa storia, fate finta che sia un libro, e visto che questa è una trilogia dopo questo manca solo l'ultimo libro. Ma vi vorrei anticipare l'arrivo di una mia nuova storia. E' ancora in laborazione, ma vi racconterò il passato del protagonista di molte mie storie: Leon Vergas. Mi dispiace ma non posso dirvi di più. Ma intanto, chi è il fratello di Leon? Perché non lo vuole dire a Vilu? Cosa nasconde il Sangue Puro? Cosa aspetta i nostri nella loro ultima tappa? Come finirà questa storia? E il bambino di Vilu e Leon? Quando nascerà? Recensite. Un beso.
  
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