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Autore: PaperHero    12/05/2016    1 recensioni
Ambientata dopo la finde della seconda stagione dell'anime.
L’ennesimo tronco cadde a terra, spezzato a metà da una mano guantata. Esattamente come tutti gli altri, stesi sul manto erboso.
Sebastian Michaelis era furioso. Furioso con se stesso e con chi aveva fatto in modo che il suo padroncino diventasse un demone. Aveva passato anni al suo fianco per prepararlo al momento in cui avrebbe preso la sua anima. Aveva persino rinunciato alla sua indole demoniaca.
Sbatté con forza una mano sul tronco di un altro albero mentre chiudeva gli occhi. Tutto inutile. Era stato tutto inutile.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sfogo di un demone - Avete visto Sebastian, per caso?- chiese Ciel Phantomhive, rivolto alla sua servitù
- No. Sono ore che non lo vediamo, padroncino- rispose Mey-Rin, scambiandosi un’occhiata con Finny e Bald.
I due concordarono con un cenno del capo mentre Ciel mormorò un –Chissà dov’è finito- prima di ringraziarli e di andarsene, diretto verso il suo studio.
I tre servitori, rimasti in cucina, si scambiarono un'altra occhiata. Già, dov’era finito Sebastian?

Quello che non sapevano era che il maggiordomo si trovava dall’altra parte di Londra, in una foresta poco frequentata.

L’ennesimo tronco cadde a terra, spezzato a metà da una mano guantata. Esattamente come tutti gli altri, stesi sul manto erboso.
Sebastian Michaelis era furioso. Furioso con se stesso e con chi aveva fatto in modo che il suo padroncino diventasse un demone. Aveva passato anni al suo fianco per prepararlo al momento in cui avrebbe preso la sua anima. Aveva persino rinunciato alla sua indole demoniaca.
Sbatté con forza una mano sul tronco di un altro albero mentre chiudeva gli occhi. Tutto inutile. Era stato tutto inutile.
– Povero, Sebas-chan. Privato della sua anima ma se sei affamato ci sono delle anime fresche per te- disse una voce alle sue spalle.
Il demone sospirò. Non aveva bisogno di girarsi per sapere che, dietro le sue spalle, si trovava Grell Sutcliff, uno Shinigami molto irritante ed eccentrico che aveva una cotta per lui. Disgustoso. Decisamente disgustoso.
– Non m’interessano le anime di bassa qualità. Piuttosto che cosa ci fai qui?- ribattè, girandosi e trovando l’altro appoggiato a un albero con in mano la sua adorata motosega.                    
– Ho sentito cos’è successo e sono venuta a vedere come stavi, Sebas-chan. Non sei contento?- rispose Grell, staccandosi dall’albero e avvicinandosi al demone.
– No. Al momento, sono alquanto irritato-                                                                                                                                
Quando Grell lo vide togliersi i guanti e i suoi occhi diventare di un rosa accesso, sorrise mentre metteva in moto la sua arma.
– Con te è sempre la solita storia, Sebas-chan-.                                                                           

I due si scontrarono senza esclusioni di colpi ed entrambi erano ricoperti da ferite superficiali.
Grell dovette ammettere che il suo Sebastian era davvero sexy mentre combatteva. Qello sguardo gelido, i muscoli pronti a scattare e la precisione con cui controllava le sue armi lo mandavano in visibilio, ritrovandosi ad adorare quel corpo demoniaco. Chissà, cosa si nascondeva dietro a quei vestiti.
- Smettila di fantasticare su di me. Sei disgustoso- lo riprese Sebastian, colpendolo con un pugno sul viso.
Lo Shinigami si portò le mani sul punto colpito e piagnucolò un - Sei cattivo. Mi hai fatto male- mentre l’altro si batteva una mano sul volto, esasperato.
– Oh, scusa. Mi dispiace tanto- si scusò Sebastian, con tono fintamente dispiaciuto e inchinandosi – Riprendiamo?-
Vedendo che l’altro non muoveva un passo, il maggiordomo di casa Phantomhive sospirò rassegnato prima di portare una mano a slacciare la camicia bianca che indossava con una certa tranquillità, lasciando intravedere il petto muscoloso. A quella vista, Grell non resistette e urlò:- Che visione magnifica! Arrivo, Sebas-chan!-                                                                                   
Lo Shinigami si lanciò contro l’altro che fece un sorriso mentre si metteva in posizione. Lo scontro era ricominciato.    


– Allora, come ti senti?- chiese Grell, riprendendo fiato mentre guardava con aria triste il demone risistemarsi la camicia che si era tolto in precedenza.
Il demone non rispose e gli lanciò un’occhiata di sbieco. Sorrise: un’idea gli era passata per la testa.
Grell inarcò un sopracciglio mentre lo guardava sradicare un albero per poi voltarsi nella sua direzione. Quando l’altro si preparò per lanciare il tronco, fece una faccia preoccupata e balbettò:- Cos’hai…intenzione…di…fare?-
Con un ghigno sul volto, il demone colpi l’altro e si spolverò le mani mentre rispondeva con un - Molto meglio. Grazie- per poi andarsene via.
– Felice di esserti stata d’aiuto- balbettò Grell, steso per terra e tutto dolorante.                                         
                                                                                                                                                                                                                                             
                                                    
   
 
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