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Autore: Variabile    10/04/2009    2 recensioni
Chris Wolves si trasferisce in un paesino dimenticato dal mondo. Si innamora di una ragazza. Lui è bello, molto. Ma anche strano.
Forse troppo per un paese così piccolo. I suoi comportamenti generano sospetti negli abitanti e anche i più scettici iniziano a crederlo una cattiva persona.
Perchè Chris Wolves ha un segreto.
Genere: Romantico, Thriller, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 Angels Don't Kill

Il signor Wolves acquistò la casa di fronte alla nostra una giornata di novembre. Chi fosse, questo signor Wolves, nessuno lo sapeva.
Certo, la sua scelta di trasferirsi ad Owen ci pareva molto strana. Perchè ad Owen non si trasferiva nessuno da qualche decennio, da dopo che aveva chiuso la miniera. Molti in compenso, erano quelli che se ne andavano. Il paese contava meno di cinquecento anime, delle case, una chiesa, una tavola calda e poi nulla. Attorno solo l'aperta campagna, e i boschi.
Fu così che il signor Wolves fu l'argomento principale delle nostre discussioni fino a che, un giorno di dicembre, arrivò ad Owen. Mia madre se l'era immaginato un ricco uomo sulla settantina, desideroso di scappare dalla frenetica vita di città. Mio padre era invece convinto che il signor Wolves fosse un uomo della sua età, col quale sarebbe diventato grande amico: l'ennesimo membro del club del poker il venerdì sera, insomma.
In realtà, quando quel sabato mattina il signor Wolves scese da una vecchia automobile, era molto più giovane.
Ad osservarlo così gli si sarebbero potuti attribuire poco più di vent'anni.
Lo spiai dalla finestra: la portiera che si chiudeva, lui che camminava lungo il vialetto, che frugava nelle tasche dei jeans, che inseriva la chiave nella toppa della casa nuova. L'abitazione numero 27 della Main Street ( e con strada principale intendo strada unica ) era stata una bella villetta che aveva visto tempi migliori. Si sviluppava su due piani, un piccolo patio bisognoso di una riverniciatura e qualche imposta da sistemare ed avvitare. Nel complesso, quell'austero edificio manteneva il suo fascino Anni Trenta. Il giardino, che, assicurava mio nonno, un tempo ospitava fiori di tutti i tipi, era col tempo divenuta una dimora incolta, dove rovi ed edere si susseguivano selvaggiamente su piante secolari.
Il signor Wolves scomparve dietro la porta, inghiottito dall'oscurità. Chissà se c'era la luce elettrica, o l'acqua corrente. Infondo erano cinquant'anni che nessuno vi abitava. Rimasi imbambolata davanti alla finestra. Poi uscì di nuovo, in fretta. Immaginai si dirigesse verso la macchina: ecco, scappa da Owen, io lo sapevo che nessuno si sarebbe trasferito in questo paese fantasma... Invece proseguì imperterrito oltre l'automobile, verso casa nostra.
Scesi al piano terreno, mentre il campanello squillava.
Calai la mano sulla maniglia e aprii la porta.
Davanti a me si parò l'angelica visione di un ragazzo piuttosto alto, dai capelli neri e mossi. Incrociai timidamente i suoi occhi verdi, liquidi. Aveva le occhiaie, ma nel complesso non era brutto. Ci stringemmo la mano.
-Piacere, Chris Wolves...- aveva una stretta di mano forte, sicura.
-Ginevra Leach. Piacere mio- risposi, in modo così automatico e impersonale che mi sentivo stregata. Ci fu un breve attivo di silenzio.
-Ehm... Io mi sono trasferito nella casa qui davanti. Ero venuto per salutare i vicini...- proseguì il ragazzo imperterrito. -Ma tu vivi qui da sola?-
-No, no. I miei genitori sono al lavoro-
-Ah...- Mi diedi della stupida. Non avrei dovuto dire che ero a casa da sola ad uno sconosciuto. Per quello che ne sapevo poteva anche essere un pazzo omicida, intenzionato a farmi a pezzetti. Indietreggiai di un passo.
-Ehi, tranquilla... Mica ti uccido.-
Si era accorto del mio insito timore. Cercai di ricompormi, ma le sue parole erano così inusuali. Purtroppo c'era qualcosa nei suoi occhi che mi intimoriva.
-Ascolta, qui c'è un negozio dove possa comprare da mangiare?-
Ripensai alla bottega del vecchio Mike, fallita in un anno imprecisato della mia infazia. -No. C'è solo una tavola calda... Se vuoi fare la spesa devi per forza prendere la macchina e andare a Sawn City. E' a meno di dieci chilometri da qui, è c'è un centro commerciale. Devi proseguire in questa direzione...- gli indicai un punto lontano oltre Main Street, oltre Owen, dopo i boschi.
-Grazie mille, Ginevra Leach...-
Detto ciò mi fece un cenno rapido con la mano, si voltò e salì in auto. Scomparve verso sud.

Era pomeriggio inoltrato quando mia madre Amy tornò a casa dal lavoro. Era una operaia in una fabbrica di prodotti chimici, di certo non il lavoro più prestigioso del mondo, ma con la crisi era meglio tenerselo stretto. Le sorrisi.
-C'è che?- domandò.
-Indovina?-
-Boh...- era troppo stanca per giocare, così le rivelai tutto subito.
-E' arrivato il signor Wolves!-
-E cosa c'è da sorridere in quel modo?-
-Che è giovane...- ripresi io, estasiata. I miei coetanei erano meno di una dozzina, i giovani ad Owen scarseggiavano.
Mia madre mi sorrise, con fare complice. -Ah! E com'è questo signor Wolves?- Mi fece l'occhiolino.
-Avrà poco più di vent'anni... E'... bello!-
Si, era meraviglioso e... (inquietante).


I see the fright in your eyes
As you turn and run
But is your mind playing tricks 
On a body so very young
Feeling as if no one cares 
The fear runs down your spine
But I know I'll never rest
Untill I know your mine.      

Vedo la paura nei tuoi occhi
Mentre ti giri e corri
Ma è la tua mente che fa scherzi
Ad un corpo così giovane
Sentendosi come se non importasse a nessuno
La paura corre giù per la tua la spina dorsale
Ma so che non mi riposerò mai
Finché tu non sarai mia
( Tormentor - Slayer )

***
Salve a tutti. Spero che questa storia, romantica certo, ma anche molto thriller, vi intrighi. Insomma... chi è questo Chris Wolves? Perchè si è trasferito in un paese fantasma? Lascio a voi tutte le supposizioni...
Al prossimo capitolo, allora.
Recensite numerosi e fate contenta Variabile! =D

Ciao...

Variabile
  
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