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Autore: Annalisa Accardi    13/05/2016    2 recensioni
questa storia e' nata immaginando la vita dei nostri caskett dopo il loro lieto fine
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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 "Avevi proprio ragione, sai, dovevamo farlo prima" sussurra Beckett all'orecchio di Castle. "Bhe eri tu che ti rifiutavi, da quando è nato Lucas non ci siamo più concessi tanto tempo tutto per noi" risponde Castle. "Sai, credevo di essere una cattiva madre a mettere le nostre esigenze davanti a quelle di nostro figlio" ora il tono di Kate si fa più serio e nei suoi occhi appare un luccichio, Castle sembra aver capito tutto e aggiunge "Ammettilo dai, ti mancava eh?!" disse facendole quegli occhi dolci che solo lui sa fare e che hanno fatto e fanno tutt'ora impazzire Beckett. "Certo che mi mancava, anzi, dovremmo rifarlo presto".. "Pff, tutte le volte che vuoi" le risponde Castle aprendo la porta di casa. Varcando quella porta rimasero entrambi incantati da quello che videro: Alexis che dormiva sul divano con in braccio il suo fratellino. Kate abbracciò Castle da dietro e gli disse: "Hai ragione, andiamo più spesso a cena fuori o troviamo tempo per noi perché nostro figlio sta benissimo  con sua sorella", "sono stupendi vero?!" controbatte Castle.  "Bhe ovvio, hai fatto due capolavori" aggiunse beckett.  "Sono felice che il mio secondo capolavoro l'abbia fatto con te" disse girandosi e baciandola. "Felice di aver collaborato" rispose Kate tornando a baciarlo. Dopo qualche istante decisero che era ora di mettere il piccolo nella sua culla e permettere ad Alexis di andare a dormire. Kate posò la borsa e cercò di prendere il piccolo, ma non appena lo sfiorò Alexis lo strinse a se e si svegliò terrorizzata. "Alexis tesoro, stai tranquilla  sono io volevo solo mettere Lucas a letto, non volevo spaventarti" disse Kate  dolcemente.  "Ehm si scusa Kate è che ho sentito qualcuno che lo prendeva ed ho reagito d'istinto. Non vi avevo sentito arrivare.." disse Alexis allungando il piccolo nelle braccia della mamma. "Buonanotte Kate", "Buonanotte Alexis.. e grazie per averci permesso di uscire" "È sempre un piacere" rispose Alexis mentre saliva le scale per raggiungere la camera da letto. Beckett fece lo stesso col piccolo tra le braccia. Nel frattempo Castle era rimasto a guardare la scena con gli occhi lucidi.
 Quando Kate entrò in camera lui raggiunse la figlia e le si sedette accanto stringendola forte.  "Lo sai che sei e resterai sempre la mia bambina?" Alexis si voltò con uno sguardo interrogativo Ehhm.. C-certo papà, perché mi dici questo?", "Perché non vorrei che fossi gelosa di tuo fratello, lo so che non è da te, ma quando ho saputo del suo arrivo sono stato sempre accanto a Kate e da quando è nato credo di trascurarti" disse stringendo ancora più forte la figlia. "Papà sono un adulta non posso essere gelosa del mio fratellino, ma sono felice che tu mi abbia detto queste cose. Sei un bravo papà" disse baciandolo sulla guancia. "Ti voglio bene", "Ti voglio bene papà" disse Alexis alzandosi. arrivata alla sua parte del letto tornò indietro dal padre e lo abbracciò forte e gli disse "Sono troppo grande per farmi rimboccare le coperte??".. " assolutamente no, anzi controllerò anche sotto il letto che non ci siano mostri" le rispose Castle iniziando ad alzare le coperte. Qualche minuto dopo quando scese trovò Beckett ad aspettarlo. Lei lo abbracciò e gli disse che aveva ascoltato tutto il suo discorso con Alexis e che era fiera di averlo come marito e che non poteva scegliere un padre migliore per i suoi figli. Castle la baciò dolcemente poi improvvisamente si staccò e disse : "C-come, figli? Stai pensando di averne un altro" Kate sorrise e disse: "Forse non abbiamo avuto molta vita montana da quando è nato Lucas, ma di certo non ci siamo risparmiati in altro" disse con voce seducente avvicinandosi a lui e gettandogli le braccia al collo. "Beckett, non mi stai dicendo cosa credo tu stia per dirmi.." continuò lui con un sorriso smagliante, "So che è troppo presto ma ormai è dentro di me". Castle non riuscì a dire nulla. Baciò prima la pancia della moglie e poi strinse Kate forte. E pensò di essere l'uomo più fortunato al mondo e che la vita gli stava dando tutto quello che un essere umano potrebbe mai desiderare: la felicità.
 
 
Grazie a SARA per l'aiuto
e grazie caskett per questi 8 anni
  
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