Come posso sfiorarti il viso
se queste corde mi tengono immobile?
Da marionetta la mia routine si svolge
con catene che mi ancorano al suolo
Resto vicino a te ma a distanza
quale dolore più straziante di questo?
Solo il mio sguardo può vagare,
si posa sui tuoi occhi di continuo,
occhi che non possono vedermi
invisibile ti seguo ovunque tu vada
versando lacrime pesanti insieme a te
sul vetro di quella nostra foto dove ancora sorridevi.
Quando ancora ero la a proteggerti
Mentre ora mi ritrovo impotente
la notte non potendoti neanche stringere
nel momento in cui senti freddo o un incubo ti tormenta
e tu ancora mi cerchi nel letto
o fissi il vuoto nel punto in cui mi trovo
ad ammirare la tua figura sospirando;
perdonami se la mia presenza ti spaventa
ma tu non mi lasci andare
come anche io non riesco a spezzare questo legame