Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Clove Malfoy    14/05/2016    2 recensioni
Tratto dal testo:
«Perché mi odi?»
La domanda colse alla sprovvista Rose che, per la seconda volta in vita sua, si risedette accanto a Scorpius che non aveva un’espressione di scherno o altro: la stava guardando con sincera curiosità.
«Beh, sei odioso.» Incominciò gesticolando. Il biondo sorriso quando lo notò, ma la rossa non se ne accorse e continuò. «Insopportabile. Saccente. Orgoglioso che nemmeno fossi un Grifondoro. Egocentrico. Egoista. Usi le rag-»
«No, non intendevo quello. Facciamo così: dimmi dieci cose che odi di me.»
La ragazza ci penso per qualche minuto e cominciò a parlare.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dieci cose che odio di te.
 
«Ma non ti stanchi mai di studiare?» Una voce arrogante che conosceva fin troppo bene la interruppe dalla sua attività.
Rose Weasley chiuse il libro, sapendo che quella fonte di fastidio inesauribile che prendeva il nome di Scorpius Malfoy non l’avrebbe mai lasciata leggere in pace.
«Non stavo studiando.» Puntualizzò.
«Allora riformulo la domanda, Miss Perfezione: non ti stanchi mai di avere un libro in mano e quell’aria da secchiona?»
Rose tentò di sorridere angelica nonostante il volto contratto in una smorfia di fastidio. Perché era questo che Malfoy era: un fastidio. Come le zanzare, o la sabbia che ti si attacca alle gambe al mare, o i pantaloni che ti si appiccicano addosso quando sudi, come il sudore stesso, come quando le unghia sono troppo corte o si stacca una pellicina. Avrebbe potuto continuare per secoli a paragonare lo Sgorbio- che, ahimè, tanto sgorbio non era –a tutto ciò che le dava una seccatura.
«No, Malfoy. Non mi stanco mai.»
Il ragazzo ghignò e si sedette accanto a lei, poggiando i piedi sopra il tavolo.
La rossa gli rivolse un’occhiataccia.
«Non lo sai che è maleducazione?» Indicò i suoi piedi.
Scorpius annuì ma non cambiò posizione.
«Per essere così non basta nascerci, dillo che ti alleni!» Esclamò Rose.
«Così come?»
La ragazza odiava l’espressione finto-innocente che spesso il biondo le rivolgeva.
«Così come fai sempre.»
«Allora mi odi sempre.»
Snervante.
Scorpius Malfoy era snervante.
«Cretino.» Borbottò Rose alzandosi.
«Un tipo babbano diceva che “Le lodi mi rendono umile, ma quando mi insultano so di aver toccato le stelle”»
La ragazza lo guardò male.
«Perché tu saresti umile?» Disse sedendosi di nuovo, incrociando le braccia al petto e inarcando un sopracciglio.
«Ovviamente. Perché non si nota?»
«No. Sei insopportabile, io vado.»
«Perché mi odi?»
La domanda colse alla sprovvista Rose che, per la seconda volta in vita sua, si risedette accanto a Scorpius che non aveva un’espressione di scherno o altro: la stava guardando con sincera curiosità.
«Beh, sei odioso.» Incominciò gesticolando. Il biondo sorriso quando lo notò, ma la rossa non se ne accorse e continuò. «Insopportabile. Saccente. Orgoglioso che nemmeno fossi un Grifondoro. Egocentrico. Egoista. Usi le rag-»
«No, non intendevo quello. Facciamo così: dimmi dieci cose che odi di me.»
La ragazza ci penso per qualche minuto e cominciò a parlare.
«Tanto per cominciare odio come mi parli: lo fai come se fossi una bambina a cui bisogna spiegare un concetto troppo difficile. E’ una cosa insopportabile, anche perché sembra che tu sia più intelligente di me e questa cosa è assolutamente falsa. Poi odio il tuo taglio di capelli: sono sempre spettinati ed è una cosa che mi da’ sui nervi anche perché ci passi sopra quella stramaledetta mano e li incasini ancora di più. Mi verrebbe da venire da te ogni volta che ti vedo per sistemarteli, ma poi mi ricordo che sei tu. E quanta diamine di tinta usi per avere quel biondo così chiaro che nemmeno le barbie… Terzo odio come guidi la mia macchina l’estate quando sei in vacanza con Albus alla Tana. Non tollero il diritto che ti prendi da solo senza nemmeno chiedermelo e il modo in cui sedi tutte le mie proteste con un “so’ guidare meglio di te”. Bello mio, usare un incantesimo non significa guidare.
«Quarto, odio il modo in cui mi fissi quando sono in biblioteca o in giro per Hogwarts con le mie amiche: lo fai come se fossi una qualche pozione piena di ingredienti che tu non conosci e devi capire com’è possibile che esista una cosa simile. E mi metti a disagio perché quello sguardo mi abbassa ancora di più l’autostima e tu non dovresti farmi questo effetto perché sei Scorpius Malfoy il tipo che odio dal primo anno senza una ragione apparente. Odio i tuoi stupidi anfibi, insomma, sono passati di moda cent’anni fa e tu insisti nel metterli. Non che mi importi qualcosa della moda, si chiaro e poi io rispetto lo stile individuale di tutti ma quei cosi sono davvero orribili e ogni volta che li vedo mi viene da vomitare. E voglia parlare del modo in cui mi leggi la mente? Dici le cose che penso prima che possa esprimerle. Completi le mie frasi. Dici alla gente gli esatti insulti che penso. E la cosa è così fastidiosa- come te, del resto –perché significa che in un qualche modo la pensiamo allo stesso modo ed essere in disaccordo con te è uno degli scopi eterni della mia vita.
«Odio quando hai ragione, perché hai ragione e io torto e io detesto non essere nel giusto e continuo per la mia strada finendo in qualche guaio solo per non darti la soddisfazione di dirti che hai ragione. Io devo avere sempre ragione, e tu sempre torto perché sì. Otto, odio quando mi fai ridere o piangere con le tue battutine. Mi da enormemente fastidio una mi reazione scatenata da te perché l’hai scatenata tu. Quando fai una battuta durante la lezione e mi viene da ridere devo ricordarmi che non sono una di quelle ochette che ti viene dietro e quando fai un commento che urta la mia sensibilità- e non ridere! Io ce l’ho una sensibilità! –beh ci rimango male e mi odio per questo perché non dovrei reagire così a una cazzata sparata da te. Nove, odio quando non ci sei, per esempio quando te ne torni a casa durante le vacanze. E’ come se mi mancasse qualcosa. Forse punzecchiarmi con te, forse lo sgambetto nella Sala Grande ogni mattina, forse i sorrisi strani dei miei cugini- di cui non ho mai capito il senso –quando litighiamo o forse mi manchi tu, non lo so’ ma detesto quando non ci sei. E per ultimo…»
Rose si bloccò. Gli aveva sputato addosso tutto quello che pensava di lui, stava anche per dirli altro. Qualcosa che cercava di reprimere e in cui non voleva credere.
Le mani rimasero aperte. Aveva tenuto il conto sulle dite.
Scorpius le si avvicinò. Era troppo vicino.
«E per ultimo, Rosie?»
La rossa arrossì mentre i suoi occhi color miele si fissavano in quelli chiari di lui.
Biascicò qualcosa che fece sorridere teneramente il ragazzo.
«Vuoi scusarmi, non credo di aver capito.»
«E per ultimo odio il fatto che, per quanto ci provi, non riesco ad odiarti perché mi piaci.»
Scorpius fece qualcosa che Rose non si sarebbe mai aspettata, ma che l’intera scuola aspettava da secoli: la baciò.

 
Note d'autore:
Allora, questa cosa è uscita dopo che ho letto una storia simile in un altro fandom. Ho notato che "Le dieci cose che odio di te" è presente un po' ovunque e ho pensato che sarebbe stato carino scrivere qualcosa di simile anche nel fandom di Harry Potter, su Scorpius e Rose che li vedo più che adatti in questo "contesto" e anche se la storia non è uscita come la immaginavo penso comunque che su una scala da 1 a 10 poso ritenermi soddisfatta sino a 7.
Spero che abbiate apprezzato questa cosa e se avete notato qualche errore che potrebbe essermi sfuggito durante la fase correzione vi prego di segnalarmelo e farò in modo di rimediare.
Grazie a tutte le persone che arriveranno fin qui.
Un abbraccio,
_Clove 

 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Clove Malfoy