Era una florida primavera, i fiori di ciliegio sbocciavano e due ragazzi si rincorrevano. Due ragazzi che si erano conosciuti nel peggiore dei modi, in uno scontro quasi mortale e ora sembrava quasi giocassero sotto i fiori di ciliegio mentre si ripeteva di fatto lo scenario del loro primo incontro, quel ormai lontano ricordo.
Hibari Kyoya continuava ad inseguire Rokudo Mukuro, il suo unico rivale, ogni incontro sfociava in uno scontro tra loro. Correre in mezzo a così tanta gente poteva sembrare strano, ma a loro non importava, non seguivano gli altri e non calocolavano quello che la gente pensava di loro, quando erano insieme era come se il mondo attorno fosse scomparso,vedevano solo l'uno l'altro,solo loro, uno di fronte all'altro,niente più esisteva. Non importava dove si trovavano ognuno cercava l' altro per il semplice gusto di misurarsi e combattere, maa quel giorno, per loro successe una cosa importante, qualcosa di inaspettato.
Mukuro continuava a scappare privo del suo tridente da Kyoya che lo inseguiva con i tonfa alle mani in cerca di rissa, ma la nebbia voleva qualcosa di diverso quel giorno, non si sarebbe accontentato di una battaglia.
Hibari sentiva il sangue ribbollire, lo sentiva ogni volta che lo vedeva,perdeva la sua solita calma e cambiava, Mukuro era l'unico a esercitare un tale potere sul suo umore. Anche se lo infastidiva, lo cercava di continuo, desiderando uno scontro e quel giorno non era diverso, o almeno così credeva.
I petali cadevano formando un tappeto rosa per tutti e per nessuno, silenziosi ma meravigliosi, romantici e fonte di ispirazione. Più si allontanavano i due più rimanvano soli con la compagnia dei soli alberi e la dolce brezza che si era alzata. Mukuro senza apparente motivo si fermò sotto un enorme ciliegio in un luogo isolato e sorrise, ma non era uno dei suoi soliti sorrisi di sghembo, o quelli perfidi, era un sorriso sincero,il primo.
La nebbia sentiva ed assaporava la felicità per la prima volta nella sua vita, dopo tutto quello che aveva passato e aveva capito una cosa importante, così aprì le braccia con quel sorriso, il vento gli scompigliava i capelli blu.
Kyoya si fermò non capendo, era confuso, perchè quel comportamento ? Cosa lo spingeva a sorridere? Numerose domande si insinuavano nella sua testa, però Mukuro era come una calamita, e lui era il ferro attratto da essa. Lasciò cadere i tonfa a terra e si avvicinò piano. Senza pensare, senza capire il perchè di quel suo stesso gesto, che però lo rendeva felice e si lanciò tra le braccia di Mukuro. Sapeva che ne aveva bisogno come non mai e una consapevolezza si accese nella mente e nell'anima, dopo essersi domandato cosa lo spingesse a stare vicino alla nebbia, la risposta era lì qualunque fosse, abbandonò ogni pensiero. Rokudo lo strinse a sè cadendo all' indietro sul prato, lo guardò e ribaltò le posizioni. Ora i suoi capelli solleticavano il viso del presidente del comitato disciplinare. Hibari ricambiò lo sguardo senza rancore, uno sguardo privo di emozioni negative, diverso da ciò che di solito provava.
Mukuro senza esitazioni avvicinò il viso al suo e lo baciò dolcemente, un solo bacio lungo e ricambiato. Ne avevano bisogno tutti e due, lo speravano da tempo senza saperlo e finalmente era arrivato. Mukuro aveva rubato il primo bacio a Kyoya, un momento così sperato.
la nebbia stringendo la nuvola a sé, questi non oppose resistenza e in qualche modo quel momento magico era davvero reale nonostante le loro nature così diverse e tormentate, -ti amo - quelle parole sussurrate erano le più belle e difficili da dire per due ragazzi come loro.



angoletto autrice

Inizio dal dire che è la mia prima fan fiction che pubblico in tutto efp. Se ho fatto degli errori mi scuso ora, e niente, spero che vi sia piaciuta e se volete lasciate una piccola recensione, un commento su di essa. é una piccola idea e scriverò ancora. Nelle informazioni ho messo one-shot ma penso che sia più una flash fic, non mi sono messa a contare le parole. detto questo, alla prossima :3
-mk