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Autore: Lily_LunaPotter    14/05/2016    0 recensioni
Ciascuno di noi ha un potere, un talento, un qualcosa che ci rende speciali. Non belli, poiché la bellezza è soggettiva, ma diversi. Certo, su sette miliardi di persone, e sette libri, sono sicura che qualcuno di bello c'è. Che qualcuno che ci trova belli esiste. Ma siamo diversi, unici, strani e umani. Anche zia Row lo sapeva, quando ha creato I suoi personaggi.
Una raccolta di fanfiction, una piccola storia per ciascun personaggio.a mia interpretazione di chi vive in quei libri, in quei capolavori. Spero che vi piaccia, entrate e leggete, anche perché non sono impegnative. E voi? Che tipo di persona è Arthur? E James Sirius? E Scorpius? Lo scoprirete.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Un po' tutti | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Più contesti
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La Lily Luna babbana che la figlia di Harry Potter vedeva riflessa nello specchio fin da piccola, aveva gli occhi castani che si trasformavano in verde avvicinandosi alla pupilla, ed I capelli lunghi sempre in disordine, in preda di una vita propria.
Aveva quasi quattordici anni e viveva in una città di provincia immersa nelle colline, partecipando alla propria vita assieme ad una grande voglia di scrivere.
La Lily dello specchio non era capace di volare, ma amava comunque viaggiare con la musica nelle orecchie, sospesa nel cielo azzurro sopra le nuvole, non era capace di far nascere un fiore anzi, li faceva appassire con il pollice verde difettoso che la natura le aveva donato, non aveva mai messo piede nel castello di Hogwarts, ma studiava in una scuola babbana con professori addirittura peggiori della McGrannitt.
I suoi genitori le volevano bene, nonostante non fossero famosi, e suo fratello minore insisteva sempre per giocare con lei, a differenza di Luna che non poteva uscire di casa senza attirare I fotografi e che era spesso isolata dai fratelli. Fin dalla più tenera età, si era legata alla nonna materna così simile a Molly, e passava i pomeriggi con lei, ridendo e scherzando, fino a quando non era cresciuta, ma le loro chiacchierate duravano comunque ore.
Ad un carattere da principessa viziata che vuole fuggire dal castello, aveva associato ed opposto quello di una sognatrice, semplice e forse troppo buona, testarda e si, anche insicura. Se si trattava di difendere le sue amiche però, la nuova Lily era come la streghetta.
Erano state compagne di giochi a lungo, amiche fidate per anni, e si erano innamorate confidandosi i segreti attraverso uno specchio dove incontrarsi era semplice come riflettersi.
Aveva gli occhi color cioccolato, i capelli scuri ed era complicato e vero, poiché non si mostrava un'altra persona se era con lei, il ragazzo babbano. Il nome non glielo aveva mai rivelato, preferendo un soprannome che era cambiato spesso.
Un po' alla volta, la Lily dello specchio aveva iniziato a provare cose nuove e ad affezionarsi fino a quando non si era riflessa nello specchio con le lacrime agli occhi.
Per quanto la streghetta sapesse che il mondo era crudele con molte persone, non si immaginava che potesse esserlo così tanto e così a lungo con la sua amica.
Erano bastati due sguardi per capire che era finita. Nel momento in cui Lily aveva avuto bisogno, il babbano se n'era andato.
Senza sapere certo. Che lei aveva appena scoperto della malattia del suo amato nonno. Che lei aveva preso l'aggeggio babbano (lucellare?) per chiedergli supporto, trovando quel maledetto messaggio.
Il mese successivo era stata la prova del detto babbano che ormai al figlia di Harry Potter aveva imparato a memoria: "le disgrazie non arrivano mai da sole".
Quello che aveva vissuto la Lily dello specchio l'aveva portata ad avere sempre più spesso gli occhi lucidi nel riflesso, a crollare sempre di più, a chiedersi cosa avesse fatto per meritarsi tutto quello che le stava succedendo.
Prima aveva scoperto della malattia, poi si era ritrovata sola, fino a vedere le sue certezze sgretolarsi, una dopo l'altra, scoprendo che un incidente di cui lei si incolpava da anni (quattro per l'esattezza) stava portando alla morte l'altro nonno, essendo costretta a vedere la nonna materna, così simile a Molly, distrutta e vicina alla fine.
Lily c'era sempre stata, li nello specchio, come una medicina silenziosa e diversa, uno dei pochi pilastri ancora in piedi.
Alla scoperta che si, forse il babbano non era così stupido da poter stare senza di lei a lungo, si era ricreduta e per qualche giorno non si erano più incontrate con gli occhi lucidi nel riflesso.
Poi le "amichette" babbane della sua omonima si erano rivelate pronte a parlare male delle sue lacrime, del suo crollare per i nonni, ritenendolo una ricerca di attenzione.
Ma la Lily dello specchio non piangeva da quattro anni, e se le macerie la sotterravano, era anche perché trattenere le lacrime diveniva troppo difficile, per quanto provasse a lasciarsi andare solo a casa di fronte allo specchio. Quello specchio che era una Passaporta per il mondo dei maghi, per la sua amica speciale.
Era finita di nuovo per scelta di Lily, che aveva ormai rinunciato a cercare di sopportare gli attacchi delle compagne, e che aveva deciso di allontanarsi poiché non voleva che anche il suo babbano fosse bersagliato. Si era sbagliata.
Fortunatamente non era sola, la figlia di Harry Potter aveva conosciuto le migliori amiche della Lily dello specchio, ed avevano apprezzato quella ragazza diversa da loro.
Una sera, dopo aver passato il pomeriggio con il babbano ed un loro amico per un progetto scolastico, una premiazione, Lily aveva deciso che voleva tornare ad essere sua amica, e che avrebbe fatto qualcosa per se stessa.
E lo specchio? Non lo avrebbe rotto, sarebbe stato solamente portato in un'altra stanza.
Quindi si, concludo così la raccolta, sperando che capiate quanto la Lily Luna Potter al di là del mio riflesso, cioè la scrittura, mi sia d'aiuto e sia importante per me, ma quello specchio io non l'ho buttato, e potrò sempre osservarmi sulla superficie lucida.
Non sono il tipo di persona che ama le cose troppo dolci, ma mi fanno piacere, perciò spero che vi sia piaciuta e..be, al prossimo riflesso.
Gaia.
   
 
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