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Autore: Shikki    14/05/2016    0 recensioni
Gli ultimi pensieri di Virgo, prima di lasciare per sempre il mondo dei vivi.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aquarius Camus, Capricorn Shura, Gemini Saga, Virgo Shaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo.
Lo so che mi hanno seguito anche qui. Se proprio devo lasciare questo mondo, voglio farlo nel mio giardino. I due alberi gemelli sono cresciuti tantissimo nel corso degli anni, è stato un onore potermi prendere cura di loro. Se dovessi essere sincero direi che questo giardino è stato la mia vera casa. Qui sono cresciuto, ho meditato, ho raggiunto il settimo senso, ho percepito la vita del mondo in cui viviamo e ho percepito ogni giorno la vicinanza di Athena.
Già Athena. Mi sembra impensabile che loro siano tornati indietro per ucciderla. So che non è così, l’ ho percepito.  Eccoli. Shura, Camus e Saga. Ex cavalieri d’ oro. Mi rifiuto di pensare che la loro volontà di cavalieri di Athena sia venuta meno. Le loro armature violacee sembrano molto più scure all’ interno del mio giardino. Saga si fa avanti, mi chiede di farlo passare minacciando di uccidermi. Scusa vecchio amico ma non posso, non finché voi non ammettiate il vero motivo per cui siete qui. Io lo so. Vi ho compreso, ma devo averne la sicurezza. Rispondo che non mi farò da parte. Dovranno uccidermi per passare. Spero che questo li smuova un po’. Niente non vogliono parlare. Cominciamo a scambiarci qualche colpo, ma i loro non mi sfiorano. A causa di quelle armature il loro cosmo non è più forte come un tempo. Vorrei  versare delle lacrime per loro, ma non posso mostrarmi debole. Ho bisogno del loro potere per raggiungere Athena, per avere una possibilità di salvarla. Gli mostro il mio rosario ne quale alcuni grani sono già diventati scuri. Sono sorpresi, lo vedo. Ma ancora non vogliono parlare. Dovrò costringerli. Comincio a spegnere i loro sensi. Li voglio spingere a capire che devono usare quel colpo. Ecco il secondo. Andato. La loro esitazione mi fa capire che non sono fedeli ad Hades, altrimenti non avrebbero avuto remore. Ecco il terzo. Fratelli miei vi prego usate il colpo proibito, è l’ unica speranza che ci rimane per salvarla. Si rialzano in piedi. Incontro gli occhi di Saga, poi di Camus e infine di Shura. Hanno quasi capito.  Spengo anche il quarto senso. Lo posso sentire, si stanno preparando, ma sento anche il loro dolore e il loro ribrezzo nell’ infrangere il comando della nostra Dea. Fratelli miei, voi siete ancora dei grandi Cavalieri. Si mettono in posizione. Il loro cuore sta piangendo, lo sento e nonostante tutto mi rallegro di questo. Sono ancora umani,  hanno ancora un anima.
Ci siamo. L’ esclamazione è quasi pronta. Sorrido un ultima volta guardando i miei fratelli. Poi il colpo parte. All’ inizio non lo sento, ma poi il mio corpo esplode in un dolore lancinante. Ogni fibra del mio essere risente del colpo e si disintegra sotto quella forza. Ma non posso ancora lasciare il mio giardino. Ho qualcosa da lasciare ai miei fratelli ancora in vita. Sotto il loro sguardo stupito mi dirigo verso gli alberi gemelli e durante il tragitto penso.  Il fiore sboccia e appassisce. La stella brilla nella notte per poi sbiadire. Ogni cosa ha una fine: la terra, il sole, le innumerevoli galassie e perfino lo sconfinato universo. Apro gli occhi e guardo il cielo, sorridendo innanzi alla sua vastità. Accanto a tutto questo, la vita umana è soltanto un fugace battito di ciglia. Ecco che in un preciso punto del tempo e dello spazio, l’ uomo nasce. Lungo l’ arco della vita ride, piange, combatte, soffre, è felice o in affanno. D’ amore è ricolmo o consunto dall’ odio. Ma poi scivola come tutti nel sonno più lungo. Il sonno eterno. 
Un petalo di ciliegio si posa sulla mia mano. Lascerò qui, sui petali di questi ciliegi gemelli a me così cari il mio lascito. Le ultime parole del  Cavaliere della Vergine. Shura si è avvicinato, è l’ ultima cosa che sento nel mio corpo ormai martoriato. Lascio questa terra  fratelli miei ma non ve ne fate una colpa, sia voi che io abbiamo servito Athena ed è una vita ben spesa.
Mentre mi dirigo verso l’ Ade, in lontananza sento le lacrime scorrere sui visi dei miei fratelli. Sorrido. Non siate tristi compagni miei. La morte non è che l’ inizio di qualcosa di più grande. Combatteremo ancora insieme. 
Sappiate che vi ho amato tutti. 
   
 
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