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Autore: MadogV    15/05/2016    11 recensioni
Amare una volpe pure essendo un coniglio, cosa significa e cosa comporta.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Sorpresa
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le recensioni passate mi hanno portato a riformulare la storia. Spero che questa vada meglio.

Tana del Coniglio sarebbe il luogo dove è nata Judy, perché non ricordo come si chiami nel film.

Questa è la canzone che c’è alla base della one-shot, ascoltatela.

https://www.youtube.com/watch?v=tGOaIJAvxLc

 

Dopo tanto insistere e tanto spingere, alla fine Judy si era convinta a trovare un coniglio, frequentarlo e poi annunciare il loro matrimonio.

Il coniglio in questione era poi un ottimo partito, e anche niente male per gli occhi, si parlava appunto di Buster Kaninchen, la cui famiglia era la più ricca e influente di tutta la Tana del Coniglio, nonché proprietari del Bazar Alì Qua Qua di Zootopia.

Non c’è bisogno di dire che, dato che è cosa nota a tutti, tale Bazar era un franchising di centri commerciali che quasi monopolizzavano il mercato.

E tuttavia, mentre l’intera famiglia di Judy, e con essa tutta la Tana del Coniglio, era entusiasta, Judy non sembrava niente affatto convinto e la colpa era di una certa volpe, che nonostante lei evitasse, non demordeva nel farsi sentire o nel cercarla.

Cosi per evitare inutili ripensamenti, Judy aveva affidato le incombenze alla madre e si era calata in un caso di traffico di droga con l’agente B. Bison.

Mancavano ormai cinque giorni al matrimonio e Judy, che era riuscita a evitare quella volpe per tutto il tempo, era tornata a casa stanca dopo un turno snervante dietro al suo nuovo collega B. Bison nella zona del porto.

Era ormai arrivata alla fine delle scale, quando lo vide: lui era lì, in piedi, in attesa davanti alla porta.

Le mancò il fiato, ma poi ripresasi disse:” Che ci fai qui?”

Con il suo sorriso smagliante le rispose:” Non scrivi, non chiami, mi eviti. Che devo pensare?”

“Che ho troppe cose da fare!” Rispose Judy con una certa ironica sicurezza, che però crollo appena lui gli afferrò la zampa.

“Un dollaro per ogni tuo pensiero.” Disse avvicinandosi a Judy e cominciando a riempirle di baci il collo.

“Aspetta non qui.” Disse Judy, staccandosi a fatica:” Entriamo”

Poi ripresero a baciarsi.

 “Mi sei mancata così tanto” Continuo mettendo le sue zampe sotto la maglietta di Judy.

I pensieri e le sue ansie erano ormai lontani e sentiva di starsi perdendo e le piaceva.

Amava quella volpe, ogni bacio, ogni sua carezza la trascinavano in una zona di lei più selvaggia.

Alla fine si lasciò sdraiare sul letto e vide la sua maglietta scivolare via cadendo al suolo e inarcò la schiena per favorire la rimozione dei pantaloni.

Poi lui la prese delicatamente e lei si senti come galleggiare su una nuvola.

Si svegliò che erano le sei del mattino pensando che si fosse trattato di un sogno, ma il respirare ritmico e delicato della sua Judy, lo riportarono alla realtà: lei era lì, lui era lì e avevano fatto l’amore.

Il suo profumo, il suo calore, gli accesero un fuoco dentro che lo spinsero a baciarle il collo, per poi scendere sul incavo dei seni.

E dopo averlo fatto ancora si riaddormentarono.

Fu Judy questa volta a svegliarsi e si accorse che era quasi mezzogiorno ed era in ritardo di un’ora sull’appuntamento con il suo fidanzato Buster.

“Dove vai?” Chiese lui, biascicando le parole e afferrandola delicatamente.

“Farlo sette volte tra ieri sera e sta mattina non ti è bastato?” Chiese Judy di rimando.

“Non tanto.” Rispose lui, ironico, ma poi si fece serio:” Qual è il problema coda a palla?”

Stava per scoppiare a piangere, quando la sua zampa le accarezzò il viso generandole un brivido.

Si baciarono di nuovo e poi Judy disse:” Mi devo vedere con Buster, e sono già in ritardo.”

La volpe prese il suo viso fra le zampe e la baciò di nuovo:” No, coda a palla, oggi resti con me.”

“Se mi ami davvero, vai ti prego.” Disse lei, trattenendo a stento le lacrime.

“IO so cosa voglio, e tu?” Ribatte lui, alzandosi e uscendo.

A quel punto Judy scoppiò in un pianto disperato, non andò a quell’appuntamento, con una scusa (mal di testa, stanchezza o qualcos’altro) lo aveva disdetto e si diresse in sala, salì sul tapis roulant e passo il tempo, fino alla stanchezza, a correrci sopra.

Poi ritornò Nick, sempre sorridente e raggiante.

“Judy.” Disse:” Carotina, ci sei?”

“Sono in bagno.” Fu la risposta.

Ma quando uscì, a Nick fu sufficiente un’occhiata per accorgersi che c’era qualcosa che non andava.

“Tutto bene Judy?”  Chiese

La risposta fu secca:” Tutto bene, sono solo stanca. Sai i casi, l’allenamento e il… il matrimonio.”

“Judy non mentirmi.” Disse perentorio, ma anche dolcemente,

“Gideon… è venuto e.…” Era senza fiato

“Non avevi detto di sapere come fare con lui.” Disse, con un pizzico di ironia, Nick.

Ma poi la vide piangere e la strinse a sé:” Voi conigli siete cosi emotivi.”

“Ti prego Nick, tieni stretta, sei il solo di cui mi possa fidare.”

“Be siamo amici, colleghi e coinquilini.” Disse Nick.

Si, perché con i prezzi degli affitti a Zootopia, Nick e Judy avevano pensato di prendere un appartamento insieme, così da dividere le spese (ma questa è un’altra storia)

“Ora sediamoci e parliamo.” Disse Nick a Judy

Judy poteva davvero contare su Nick, era suo amico e lei non aveva segreti per lui, si conoscevano come se fossero la metà esatta della stessa persona.

“Ho paura, non voglio sposarmi e poi…” Cominciò Judy.

“E poi, ami Gideon Grey.” Continuò Nick:” Lo ami e lui ama te e questo è troppo strano e nessuno potrebbe accettarlo.”

“Esatto.” Ribatte Judy:” Nessuno capirebbe.”

“La cosa che ti devi chiedere: è che cosa vuoi tu?” – “Non ti curare di ciò che vogliono gli altri. Non è questa la Judy che ho conosciuto, no.  Ho conosciuto una persona una volta, una persona davvero testarda. Questa persona, pur non avendo il fisico adatto, volle diventare qualcosa che non poteva diventare e ci riuscì.”
Judy capì al volo cosa voleva dire, e stava per parlare, ma Nick la interruppe.

“Hai scelto di fare la poliziotta, in barba ad ogni convenzione, e ora che vuoi fare? È un senso di colpa quello che ti tormenta, pensi che sposando un coniglio tu possa ottenere il perdono dei tuoi, che così li accontenterai, che sarete tutti felici. Judy, non essere una coniglietta ottusa, tu sei molto più di così.”

“Nick, grazie, ma credo che questa sia la scelta più giusta, anzi la migliore.”

“Vedi.” Ribatte Nick:” Dici la migliore, non la più giusta. Fai la cosa giusta Judy.”

“Oh, Nick. Grazie.” Concluse Judy:” Sei un amico, ma non so cosa fare. Ti prego abbracciami, tienimi stretta a te. Ho paura, non voglio sbagliare, lo faccio sempre, cerco sempre di dare il meglio, ma non è mai abbastanza.”

Nick non disse più niente, si alzò, posò il suo succo di mirtilli e si avvicinò a Judy per abbracciarla.

Sapeva che la sua amica aveva bisogno di sentirsi protetta, per quanto si facesse forte, infondo Judy era una persona fragile, dilaniata dalle proprie scelte e fra l’essere un coniglio ed essere sé stessa.

E mentre la strinse a sé, le baciò la fronte:” Carotina, so che farai la scelta giusta.”

L’indomani Judy chiamò Buster e lo lasciò, aveva fatto una scelta, una scelta che le era costata la poca rispettabilità che le rimaneva fra i conigli della Tana del Coniglio.

La gente che frequentava, per quei conigli, non era gente rispettabile, ma a Judy questo non importava era un coniglio sì, ma era prima di tutto Judy.

Un anno dopo divenne la signora Grey, troncando completamente tutti i rapporti con chiunque alla Tana del Coniglio. ( ma questa è un’altra storia)

   
 
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