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Autore: Duodoppioteam99    15/05/2016    0 recensioni
Cosa succede se gli eroi diventano tre ?
Amicizia , lotte , divertimento , ma soprattutto Amore ( non manca mai ) che guideranno questi tre ragazzi alla scoperta dei loro ideali e della loro conoscenza.
~~~~~
Ciao , siamo Michy ed Emily e questa è la nostra storia ! La raccontiamo perchè è unica nel suo genere... Fantastica ed emozionante.
Speriamo che il nostro scritto vi piaccia !
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Komor, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
Capitoli:
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Capitolo 26- Forza in ciò che rimane

Scendo con una semi-capriola da Ciò e atterro sul ponte. Le mie orecchie vengono subito assordate dalle mutevoli urla della battaglia: sofferenti o vittoriose, entusiaste o deluse, si alzano e si perdono nel vento. E so che presto la mia voce si unirà alle loro. Komor atterra agilmente di fianco a me e ci copriamo le spalle a vicenda, come siamo ormai abituati a fare. La sua presenza mi dà sicurezza, come sempre.
Cerco di individuare il modo migliore per aiutare nella battaglia, e soprattutto di individuare Getchis. -Dunque, dove mi nasconderei se fossi il pazzo saggio di un team malvagio, e avessi a disposizione chissà quante reclute? - chiedo più a me stessa che a Komor, ma è lui a rispondere.
-Mi andrei a nascondere confidando che mi protaggano, magari sottocoperta. E aspetterei di vedere l'esito della battaglia. Alla peggio, scapperei via.-
Gli faccio il segno del pollice alzato -Elementare, Watson. Intrufoliamoci sottocoperta! Fìrnen, proteggici- prego il mio regale amico e incomincio a correre, seguita da Komor. Ci imbattiamo in altre facce conosciute, che nella confusione non badano a noi, ma cerchiamo di dare una mano come possiamo: il fendifoglia di firnen mette al tappeto due Boldore che minacciavano il Ninjask di Artemisio. Passando, Artemisio mi riconosce e mi porge un cenno di ringraziamento. Io rispondo al mio ex professore della scuola allenatori e lo lascio a vedersela con Scolipede. Komor chiama in campo Spappolareni, e una Pangoro infuriata semina il panico per il ponte seguendo (più o meno) i comandi di Komor. Polverizza, per fortuna non letteralmente, un lucario con Centripugno. Cerco di capire da dove salti fuori, e vedo una figura ammantata poco lontano fare un gesto rabbioso. Guardo meglio e non c'è più. Dovevo essermelo immaginata. Nel frattempo siamo arrivati. Ci tuffiamo nella tana del nemico.
Non è cambiato nulla dall'ultima volta che ci sono stata. Tranne me stessa. Adesso sono nel pieno delle mie forze, mi sento invincibile. Nulla potrebbe fermarmi in quel momento. Komor mi chiede dove dovremmo andare adesso. Bella domanda, la nave mi sembra ancora un labirinto. -Andiamo a caso- propongo convinta, lui scuote la testa ma non commenta. Andiamo per i corridoi, cercando un possibile indizio. Giro un angolo e vado a sbattere contro una recluta. Impreco, ma la pianto quando vedo chi è: impossibile confondere quella zazzera di capelli rossi, mi avevano colpito sin dalla prima volta che l'avevo visto. -Teo! Capiti a proposito!-
-Eroina Emily! Che bello rivederla- Ecco, in questi momenti mi sento vecchia.
-Adesso mi dai del lei? Piantala. Subito. Stiamo cercando Getchis. Sai dov'è?
-Si, ho sentito che si stava dirigendo in sala macchine, al piano inferiore, e...- non lo faccio neanche finire -Ok grazie- e ricomincio a correre con Komor. Teo mi urla qualcosa dietro, ma non lo ascolto. Imbocco le scale che mi ha indicato e scendiamo, allenatori e pokemon. Evviva, dei cartelli! Li seguiamo fino alla sala macchine e provo ad aprire, ma è bloccata. Komor mi dice di farmi da parte e Spappolareni spacca la porta a pugni. Irrompiamo e ci troviamo in un ambiente ben più grande di quanto mi aspettassi. Banchi da laboratorio si stendono a perdita d'occhio, pieni di macchinari che grazie alla mia ampissima conoscenza di robe elettroniche classifico come robe elettroniche, appunto. Sul fondo ci sono delle vetrate, più grandi di quelle di un elicottero. E davanti a esse, sedute davanti ai comandi della nave, delle figure .
Mi sento prontissima per farla finita, questa gente aveva già rovinato le vite ad abbastanza persone. Non troppo la mia, in verità. Senza di loro non avrei mai incontrato Komor, nè avrei vissuto tante avventure o avrei legato ancora di più con Michy, ma era ora di fermarli. Cerco la mano di Komor e lui me la stringe un' ultima volta. Poi avanzo nella luce. Non sono sorpresa di scoprire chi sono quelle figure. Getchis, con il solito Duel Gheiser e vestito da pagliaccio, e i tre cappuccini, il trio oscuro. Questi ultimi si alzano più veloci di Ninja, sempre all'erta e a protezione del loro padrone, mentre Ghecis continua a lavorare frenetico sui tasti. Mi chiedo ancora una volta perchè gli siano così fedeli. Ma con le sorprese che ci aveva rivelato la nostra avventura, avrebbero potuto anche essere altri suoi figli. Non mi stupiva più niente. -Ghetcis! Fatti avanti tu, per una volta, codardo! È comodo farsi parare le spalle da altra gente, vero?-
Strascica la voce, a malapena capisco che dice -Tra poco sarò da voi carissimi amici, devo solo finire un paio di cose- e continua freneticamente a pestare tasti. Sospetto che ci sia qualcosa che non va. Non dobbiamo lasciarlo concludere ciò che sta facendo. Ma il trio oscuro è ancora davanti a noi, silenzioso come sempre. Una mano esce da ognuno dei mantelli e lancia la sfera. Escono un Basculin linea rossa, un Simisage e un Heatmor. -D'accordo- dico, rassegnata a dover prima sconfiggere loro. Siamo due contro tre, ma credo in Fìrnen e Spappolareni, e poi le lotte contro i malviventi non sono quasi mai pari.
Basculin ci prova con surf, ma Spappolareni salta e Firnen lo subisce praticamente indenne.
Peccato che il surf fosse solo un diversivo.
Heatmor salta fuori dal nulla e si attacca a Fìrnen con Rogodenti. Gli urlo di scuoterselo di dosso con Codadrago, e Firnen si libera, ma è stato danneggiato più di quanto voglia ammettere lui stesso.
Almeno Komor se l'era cavata meglio, riuscendo a portare Spappolareni abbastanza vicina a Simisage da evitare il semitraglia e colpirlo allo stomaco con un Centripugno.
Mi scervello per capire come uscire da questa situazione, quando i tatuaggi giallo sole sul corpo di Fìrnen incominciano improvvisamente a brillare. Si è attivato Erbaiuto! Adesso voglio proprio vedere chi riuscirà a fermarlo. -Grandissimo, Fìrnen, resisti! Mostra la tua determinazione!- lo incito, e lui stringe i denti e scatena un verdebufera, che manda KO Basculin. Peccato che gli altri due resistano senza problemi, in particolare Heatmor che usa Lanciafiamme. -Evitalo!- urlo a Fìrnen, ma anche lui non è imbattibile, nonostante sia il mio pokèmon più forte, ed era già provato dalle battaglie sul ponte. Viene colpito, e si accascia privo di energie. Sia a me che a Komor sfugge un verso di scontento.
Mi dispiace tantissimo, di solito non lo spingo così fino allo stremo, e mi rendo conto che forse mi sto montando un po' la testa. Devo ragionare un po' di più: le lotte pokèmon sono come una partita a scacchi, bisogna sempre meditare su ogni singola mossa altrimenti l'intera strategia viene compromessa. Ho sottovalutato questi incappucciati col poncho.
Lo accarezzo sulla testa e gli sussurro dolcemente che è stato indimenticabile come sempre, e lo penso veramente.
-Tutto ok, Emily?- mi chiede Komor, e io annuisco.
Adesso voglio proprio farla pagare  a quell' Heatmor. Ho l'impulso di scatenare Beachvolley in un primo momento, ma poi considero che dopotutto Simisage è ancora in piedi e non voglio rischiare di trovarmi in svantaggio. Così schiero Noctowl, che comunque non è messo male contro quei due. Però oggi è giornata di sorprese: Quello del basculin non ha finito. Schiera un secondo pokèmon: È Walrein, accidenti. Due tonnellate di ciccia gelida atterra sul pavimento con un tonfo. Ci mancava il tipo ghiaccio.
Urge consiglio di guerra -Komor, che ne dici se catalizziamo gli attacchi contro Walrein, e ci protaggiamo a vicenda da Heatmor nel frattempo che l'altro attacca - proposi, con l'intenzione di liberarmi, magari in un colpo solo, del ghiaccio e cambiare il formato della lotta in Lotta in doppio. Ma lui obiettò -Non sarebbe meglio che io distruggessi Walrein, siccome sono anche in vantaggio? Tu pensa a Simisage. Allo zannuto pensiamo noi, con tutta la potenza caricata finora Crescipugno sarà infallibile. Lo sai che diventa sempre più potente ogni volta che lo usi, no?-
Effettivamente la strategia migliore è la sua, perciò acconsento. Però ovviamente non poteva andare tutto liscio. Non sarebbe stato divertente altrimenti.
Nessun particolare problema per Ciò: il simisage riesce a malapena ad utilizzare Parassiseme prima di finire al tappeto a causa di Volo. Parassiseme non è una mossa granchè pericolosa, perciò non mi preoccupo.
Non va altrettanto bene però il Crescipugno: forte della sua abilità ferropugno sommata all'effetto della mossa stessa, Spappolareni colpisce in pieno il mega-tricheco. Ma lui non cade esausto. Il suo allenatore se lo aspettava: ordinò la mossa di tipo lotta Contropiede, e con un colpo di coda superefficace Walrein buttò al tappeto Spappolareni, che non si rialzò più. Ma come aveva potuto resistere?
La risposta arriva subito. Da sotto i rotoli di grasso del pokèmon cade a terra un nastro rosso. Lo riconosco, mi ricordo averlo già visto nei libri di scuola: era un Focalnastro, il nastro che se dato come Strumento Tenuto a un pokèmon gli permette di resistere con pochissima energia a un singolo attacco che l'avrebbe mandato KO. E capisco improvvisamente la sua strategia. Aveva pianificato il colpo da KO, e lo aveva usato a suo vantaggio schierando proprio Walrein che usando poi Contropiede, con potenza massima dovuta all' energia minima dell'utilizzatore, aveva finito Spappolareni.
Cerco di nascondere la sorpresa, ma non me l'aspettavo. Notevole. Komor sembra avermi letto nel pensiero -Stanno portando la lotta a un altro livello- commenta infatti, andando a ritirare Spappolareni. -Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare - gli rispondo, e in fondo sono entusiasta di lottare contro allenatori così abili.
A Ninja Acquaman sfugge una risata, subito soffocata. Ho un Deja vu, mi sembra di aver già sentito una risata come quella, ma è impossibile, perchè non avevo mai sentito ridere nessuno del trio oscuro prima. Credevo quasi  che non ne fossero capaci.
Komor intanto sta pensando a quale pokèmon schierare, me ne accorgo dalla sua espressione seria e dalle sottile rughe di concentrazione che gli si formano sempre ai lati degli occhiali, che ormai ho imparato a riconoscere. Mi chiedo se sia il caso di dargli un consiglio, ma poi lascio stare perchè so che la prenderebbe come un offesa. Sa badare a se stesso, e ci tiene anche lui a dimostrarlo. Non per niente il nostro rapporto all'inizio non era altro che di competizione.
Ha deciso, porta la mano alla cintura e solleva una pokèball. Viene preceduto però da quello dei ninja che ha perso Simisage, e sceglie un qualcosa che all'inizio non riesco ad identificare, sembra un ammasso di fili. Poi lo riconosco.
È un Ferrothorn, un pokèmon molto difficile da allenare per via del suo vizio di succhiare attraverso le spine all'estremità dei suoi tentacoli tutta l'energia che ha a disposizione, e spesso anche quella della gente. Peccato di lui mi ricordi solo questo aneddoto.
-Komor, di che tipo è questo pokèmon? Non l'ho mai visto dal vivo-
-Erba e Acciaio. Neppure io l'avevo mai visto, ma ho sentito dire che è formidabile. Beh, vediamo un po' come reagisce a questo allora- e lancia la sua pokèball:- Emboar, scelgo te!- e il suo preziosissimo primo pokèmon entra in campo. Ottima scelta, lascerò a lui ferrothorn. Ordino a Ciò, che era riuscito a schivare in maggioranza il lanciafiamme di Heatmor, di mettere Ko una volta per tutte Walrein. Fortunatamente riesce a precedere Bora, e lo distrugge, ma per la seconda volta in questa lotta Komor si ritrova in difficoltà: Emboar usa Centripugno, ma quando incomincia a concentrarsi Ferrothorn usa tuononda. Non è una di quelle mosse che impediscono la concentrazione, ma riesce a paralizzarlo: la prossima volta avrà problemi a muoversi. E non finisce qui. Ci mancava solo che, una volta riuscito a colpirlo, Emboar si facesse male: non aveva notato il Bitorzolelmo che sommato all'abilità naturale di Ferrothorn, le spine sparse per tutte il corpo, danneggia tantissimo l'avversario attaccante.
Così nonostante avesse fatto considerevoli danni, anche lui ne uscì ferito. Komor imprecò. Questi erano ossi duri.
-Vuoi che ti aiuti Komor?- gli chiesi, anche se conoscevo già la risposta. -No, posso farcela. Lascia fare a me e pensa a Heatmor.- che testardo. Decisi che l'avrei fatto provare un ultima volta e poi sarei comunque intervenuta.
Intanto più tempo passa e più rischio che Ciò prosciughi le energie per via di parassiseme. Avevo sottovalutato quell'attacco: Ferrothorn l'aveva ereditato e adesso cercava di riprendersi succhiando via energia dal mio pokèmon. Ma mi fidavo di Komor.
Per altri due turni ci dà filo da torcere, usando a ripetizione protezione per proteggersi da Lanciafiamme. Ma alla fine le fiamme lo raggiungono e incomincia ad indebolirsi.
È adesso che mi ricordo il motivo per cui siamo qui. Quando è troppo tardi. Ghetcis lancia un grido trionfante. Non me ne ero accorta nello scontro, ma ora lo vedo: dove prima c'era il paesaggio, adesso dietro le vetrate si staglia un enorme sagoma un po' troppo simile a quella della canna di un fucile gigante. Ho paura anche solo di immaginare cosa abbia intenzione di fare: Non pensavo che Getchis fosse così pazzo da progettare la nave come un lanciarazzi. Chiamo Komor e gli faccio notare l'accaduto, ma proprio in quel momento i due avversari rimasti serrano i ranghi e attaccano con furia, e siamo costretti a difenderci.
- Come facciamo? Dobbiamo fermarlo, se non è già troppo tardi- Ansimo, senza fiato a causa del fumo causato dai continui lanciafiamme in quel luogo chiuso.
-Vai, io posso trattenerli. Sbrigati- komor mi guarda con urgenza, prima di ordinare un lanciafiamme che avvolge in un tappeto di fiamme il campo lotta improvvisato. Non voglio abbandonarlo, ma non ho altra scelta perciò lascio Ciò con lui e, cercando di evitare le lingue di fuoco, avanzo verso Getchis.
Urlo cercando la sua attenzione, mentre penso a cosa fare. Forse parlando riuscirò a prendere tempo. -Gechis, che stai facendo? Cos'è questo cannone?- ma lui mi ignora e guarda fisso fuori dalle vetrate, sembra immerso nei suoi pensieri.
Adesso sono abbastanza vicina da sentire cosa dice, una parola ripetuta come un mantra-Incredibile, incredibile, incredibileincredibileincredibile-
-Cosa è incredibile?- Lo interrompo piazzandomi davanti . E mi accorgo che qualcosa in lui è cambiato. In peggio. Irreparabilmente. Lo sguardo è vacuo, le occhiaie profonde, è più curvo che mai sul suo scettro. Quando mi guarda lo fa con occhi iniettati di sangue.
-Quanto poco basti per distruggere un' intera, corrotta civiltà- commenta. E indica fuori, oltre il lanciarazzi. Che mira all' Intralbero.
-Acromio aveva progettato questo raggio congelante per altri fini- continua - Ma pensa a come sarebbe più utile utilizzarlo per congelare l'Intralbero. Si potrebbe ricominciare da 0, e chissà, potrei essere il sovrano di un nuovo mondo- dice, affascinato dall'idea. Io non capisco come siamo potuti arrivare a questa situazione. È senza dubbio uscito di senno, e ho molta più paura di questo Getchis con manie apocalittiche che di quello normale -Getchis, ascolta, non andrà in questo modo! Sarebbe la fine, la morte di migliaia di persone, e anche la tua! Non solo non esisterebbe più questa civiltà. Non esisterebbe più niente!-
-Sempre meglio che questo mondo!- scatta all'improvviso - Voi non avete idea! Mi avete rovinato tutto! Anni e anni di sforzi, e sacrifici, e alleanze, e complotti! Una vita andata in fumo per colpa vostra!!! Tu, la tua amica, quel ragazzo e soprattutto N! Non posso credere che sia carne della mia carne! Mi ha disonorato, mettendosi contro di me! Adesso non sono più niente. Non sono più niente!- e scoppia in singhiozzi. Rimango basita. Se non sapessi di che orribile persona si tratta, proverei pena per lui. Ma purtroppo lo conosco, e per quello che ne so potrebbe anche stare fingendo. Tutto quello che gli è capitato se l'è meritato, lui stesso l'ha intessuto nella trama della sua ragnatela di prepotenze e bugie. Tiro fuori la pokèball, e faccio per lanciarla quando dietro di me sento un urlo. E purtroppo è un urlo conosciuto.
Mi giro di scatto urlando il nome di Komor, e un' orribile scena mi si para davanti agli occhi. Il ragazzo è tenuto stretto da uno del Trio Oscuro, che lo immobilizza premendogli una lama sotto la sua gola.
E io mi sento come se la lama fosse premuta sotto la mia, di gola, perchè mi si mozza il respiro per la paura.
-Non toccarlo!- Urlo, ma so che la mia preghiera è completamente vana perchè Komor è in suo potere. Stupida, stupida, stupida! Come ho fatto a dimenticarmi del terzo, di Acquaman? Dopo la sconfitta era sparito, e non ci avevo dato peso perchè quelli spariscono e riappaiono di continuo. Ora capisco che stava solo aspettando il momento giusto per prendere in ostaggio uno di noi, e io gli ho dato l'occasione su un piatto d'argento abbandonando Komor. Eppure io stessa so cosa possono arrivare a fare, dopo la mia ultima esperienza. Cazzo.
Getchis nel frattempo sembra essersi ripreso e ride, una risata da pazzo, quale è diventato. -Ehi, che ti succede? Non fai più tanto la spavalda ora che abbiamo il tuo amico eh?- e ridacchiò ancora - Aspetto da sempre questo momento, di vendicarmi di te e della tua amica. Personalmente.- e dalle pieghe del vestito tira fuori uno strano aggeggio. Sembra quasi un teaser, uno di quegli aggeggi elettrici che usa mia mamma per scassinare le serrature elettroniche, ma è modificato. Vengo attraversata da un brivido. Me la punta contro.
A quella vista Komor si agita - Emily, attacca! Non pensare a me!- ma viene subito soffocato dal ninja che gli mette la lama più stretta al collo, tanto da fargli scendere un rivolo di sangue. Cerco di pensare, ma il mio cervello si è azzerato. Non capisco più niente, vorrei solo che fosse un brutto sogno e svegliarmi nel mio letto, a casa mia. Ma non accade.
- Metti giù la pokèball o il tuo amico farà una brutta fine. E tutta Unima insieme a lui - dice Getchis e fa un cenno al membro del trio oscuro che stringe ancora la presa su komor, strappandogli un lamento, che però lui cerca di mascherare. Nei suoi occhi leggo la disperazione, ma anche la determinazione. Mi sta chiedendo di fare quello che sarebbe giusto. So che cosa vuole, ma non ce la faccio.
Non mi sarei mai immaginata che ci saremmo spinti fino ad una situazione del genere. Quando ho iniziato la lotta contro il team plasma, pensavo sì che fossero dei malfattori, ma arrivare a questo punto? Mi aspettavo lotte pokèmon. Non minacce di morte a me o ai miei amici, o al mondo intero. Solo ora comprendo in pieno cosa sta succedendo, e in quale gioco più grande di me mi sono cacciata. Ed è troppo tardi per tirarsi indietro. Troppo tardi.
Questo pensiero mi schiarisce la mente. Abbandono la speranza. Ma se devo morire, che almeno la mia morte abbia un senso. Se il tuo nemico vuole qualcosa, allora tu offrigli qualcos'altro che gli interessa ancora di più.
-Getchis. La cosa è iniziata tra noi due. Ed è così che deve finire. Non coinvolgere altre persone innocenti. Prenditela con me. Potrai uccidermi, se lo desideri. Ma giura che non farai del male a nessun altro. Nè a Komor, nè a Michy, nè a nessun altro a Unima. Ti sarai preso la tua vendetta, ma in cambio io pretendo un giuramento su Arceus.-
Gli chiedo il giuramento che per noi è più sacro, perchè anche i meno rispettosi di solito lo osservano. Se non altro perchè Arceus sa essere molto vendicativo. Non permette che giuramenti del genere vengano infranti, colui che gestisce l'ordine delle cose.
Alla mia proposta Komor inizia a dibattersi ancor più ferocemente, devono mettersi in due a trattenerlo. Vorrei dirgli smetterla, ma oramai ho a malapena la forza per non scappare.
Getchis sembra pensarci su, ma dopo neanche trenta secondi annuisce. È pazzo, probabilmente non ha neanche realizzato ciò che gli ho chiesto. Ma l'unica cosa che mi interessa al momento è che pronunci il voto per intero -Giuralo- dico alzando la pokèball. È un bluff, quello in vantaggio è sempre lui, ma sembra che se lo sia dimenticato. Controvoglia, pronuncia, anzi biascica -Giuro su Arceus il grande che se mi farai prendere la mia vendetta non farò mai più del male a nessuno a Unima. Nè a N, nè all'altra ragazza..-
-Si chiama Michy- lo corressi subito. I nomi sono importanti.
-...nè a Michy nè a Komor- conclude.                                                                         
In questo momento, assurdamente, sono molto più tranquilla. Ora i miei amici sono al sicuro, nessuno di quelli che mi ha seguito in questa lotta che io in prima persona ho deciso di ingaggiare con uomini pazzi come questi è in pericolo. Mi chiedo se la mia vita valga  una cosa del genere, e subito mi rispondo che sí, vale la pena e se fosse capitato cento volte la mia scelta sarebbe stata la stessa. E adesso non resta che rendere valido il giuramento.
Getchis non perde tempo. Alza il teaser. Cerco di non pensare, e la pokèball mi scivola dalla mano e cade a terra, inanimata. Scusatemi, amici. Ma almeno anche loro saranno liberi, come Michy. Oh, Michy. Mi dispiace. Cosa avrei dato per poterle almeno dire addio. Nonostante qualche litigio, niente ci aveva mai separate, eravamo uscite da tutto, lottando insieme. Era più di una sorella per me.
Ma adesso lei non c'era, era a salvare Unima da un altra minaccia. Mi venne quasi da ridere. Perchè proprio noi tra tutti dovevamo prenderci questo peso?
Semplice. Perchè un eroe lo si riconosce quando, nonostante la paura, riesce a fare ciò che è giusto.
Non chiudo gli occhi. Lascio che il mio essere in quel momento si concentri proprio lì, nello specchio dell'anima.
Guardo Komor e cerco di esprimergli tutto ciò che non avevo mai osato dirgli apertamente: Ti amo, Komor. Non me ne sono mai accorta forte come adesso, quando sto per perderti. Sembra pazzesco che anche in questo momento, al termine della mia vita, sono così egoista da pensare solo a quanto mi mancherai. Mi mancherà la tua voce, il tuo respiro, mi mancheranno le tue battute e mi mancherà il tuo coraggio, il tuo rispetto, la tua lealtà.
Non rimpiango quel poco che c'è stato.
Ma mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato più tempo per noi.
Mentre il mio tempo è finito. Sento un dolore lancinante allo stomaco. Poi più nulla.

*

*

*

*

*

*

*

Se questo è morire, non è poi così male. Il dolore svanisce lentamente. Mi chiedo che cosa mi succederà adesso. E stranamente, mi sembra di riuscire di nuovo a sentire.
Una campanella.
Din!
...
Din!
...
Din!
....
Din!
Ad ogni rintocco sento tornare le forze. Tento di aprire gli occhi, e mi sorprendo quando ci riesco. Sono distesa sul fianco, e guardo il muro di metallo della nave. Mi si schiarisce la vista, e con essa la mente. Riconosco questa sensazione.
-Cresselia...- sussurro, e quando mi tiro a sedere di scatto me la trovo davanti agli occhi in tutta la sua maestosità angelica, tanto che per un attimo credo di essere finita in paradiso. Ha sfondato le vetrate, trasformando le schegge in finissima polvere luccicante che cade lentamente a terra. La sua presenza mi dà più che mai una sensazione di calore e affetto.
-Basta,- sento la sua voce dolce riberverare nella mente - non ci saranno altri sacrifici. Ne ho visti fin troppi a causa di persone malvagie.-
Mi chiedo se si riferisca anche alla bambina del ponte Meraviglie. Comunque sia, ha fatto il miracolo: il trio oscuro si è volatilizzato come al solito, ma almeno non sono riusciti a portare via Getchis, che adesso è a terra svenuto. Deve averlo Ipnotizzato. Mi ha salvato un altra volta. Cerco Komor, e lo vedo correre verso di me. Un sorriso mi si apre in volto, ma lui non sembra altrettanto contento. Urla -Emily! Sei viva!- E mi si butta al collo con tanto slancio da farmi quasi cadere a terra, ma  io non ci faccio quasi caso: sono troppo occupata a stringerlo a mia volta.
Ho temuto seriamente di perderlo per sempre, e adesso è una gioia averlo tra le braccia. Mi lascia respirare, e si sforza di mantenere un tono arrabbiato -Ma cosa ti è saltato in mente? Sciocca, coraggiosa Emily! Sei quasi morta! Che cosa avrei fatto se...- e mi accorgo allora che sta piangendo. Lo stringo ancora - Era l'unico modo per salvarvi. Non piangere per quello che sarebbe potuto accadere. Per fortuna non è successo. Sono ancora qui. E siamo insieme.- non riesco a resistere e, prima che possa ribattere, lo bacio. Premo le labbra contro le sue, sento il suo sapore , e temo di provare troppa felicità. Rischio di esplodere.
Vorrei restare così per sempre, ma qualcuno ci attende. Mi alzo a malincuore e mi giro verso Cresselia, che risplende come un gioiello sotto i raggi del sole, e ci guarda curiosa. Mi chino al suo cospetto -Non ci sono parole per ringraziarti, mia Cresselia. Mi hai salvato la vita. Sono in grande debito con te. Dimmi se c'è qualcosa che posso fare per te, e lo farò.-
Lei china la sua regale testa e risponde - Ti ho salvata perchè eri dalla parte del giusto, e ammiro il tuo coraggio nel rischiare anche la vita per i tuoi amici. È bello sapere che nel mondo ci sono ancora persone disposte a fare tanto per gli altri-
-I miei amici avrebbero fatto lo stesso- le risposi senza esitazione, e lei annuì.
-Allora ti chiedo solo di liberarmi e permettermi di tornare nella mia dimora e al mio compito, per tessere ogni notte i vostri sogni-
Io presi la sua dream ball e premetti lentamente il tasto di apertura per dieci secondi: un lampo azzurro avvolse la creatura leggendaria, che sembrò risplendere ancora di più, e si alzò in volo verso l'ignoto.
Misi la Dream ball nella mia borsa, e mi volsi verso Komor. -E adesso, che facciamo? Giochiamo a TRASCINA-IL-PAZZO-CAPO-DEL-TEAM-MALVAGIO-IN-PRIGIONE?- chiesi rassegnata, ma Komor fece un sorriso ancor più radioso.
-Io ho un idea migliore- propose, e mi baciò di nuovo.

                                                                                                   **********************
Angolo dell'autrice

Prima persona presente. Pauuuura, eh?
Muahahahah Tranquilli, lo so che nessuno si è
preoccupato che morissi davvero. Semplicemente
perchè so che metà di voi lo speravano ardentemente,
mentre l'altra metá invece sa che sono invincibile XD
A parte gli scherzi, sono contenta di essere arrivata
alla conclusione di questo racconto.
Anche se infine sarete voi a decidere se questa
parte della storia è stata effettivamente degna,
sappiate che per me ha significato molto.
Sembra che siamo alla fine di tutto....più o meno.
Infatti l'avventura continua.
Alla prossima, allenatori!

   
 
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