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Autore: writerofdreams98    15/05/2016    0 recensioni
"...Mia continua a respirare con la testa contro il petto di Harry,...Il ragazzo vorrebbe aiutarla ma sa che l’unica cosa che può fare è starle vicino così la stringe a sé e la culla, rimangono così anche per le successive tre ore intervallando momenti di quiete con momenti di dolore estremo..."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ore dodici e zero minuti, il ticchetio di quell’assordante orologio continua a scandire le ore senza preoccuparsi di Mia, stesa su quel letto da ore fradicia di sudore in preda agli spasmi di un travaglio che sembra non avere più fine che la porta a contorcendosi su sé stessa ad ogni contrazione. Dov’è Harry? Dov’é Harry? Continua a ripetersi Mia nella sua mente cercando di non pensare al dolore che la sta spezzando. Aveva detto che sarebbe arrivato subito... All’improvviso la porta della stanza si apre ed ecco apparire Harry con il fiatone per aver corso sulle scale più veloce che poteva, appena entra nella stanza corre dalla ragazza e si china a baciarle la fronte e poi il pancione. -Mia, tesoro, scusami ma non trovavo parcheggio! Sono corso appena l’ospedale mi ha chiamato...fino a ieri niente e poi all’improvviso si è messa in moto,eh?! Mia lo guarda e non dice niente, gli prende una mano e gliela stringe intrecciandovi le dita. -Ti assomiglia già Harry, comunque l’importante è che sei arriva...- non riesce a finire la frase che una forte contrazione le fa morire le parole in gola. Harry allora, come gli avevano insegnato al corso preparto, si siede sul letto dietro di lei e le accarezza la schiena per darle sollievo, è una contrazione lunga e intensa ma il ragazzo non perde la calma e la sostiene dall’inizio alla fine. -La Ginecologa cosa dice?-le chede quando torna tutto tranquillo. Mia continua a respirare con la testa contro il petto di Harry. -Dice che manca poco ormai, spero tanto che sia così perchè non ce la faccio più! Il ragazzo vorrebbe aiutarla ma sa che l’unica cosa che può fare è starle vicino così la stringe a sè e la culla. Rimangono così anche per le successive tre ore intervallando momenti di quiete con momenti di dolore estremo. Ore 15:00, la porta della stanza finalmente si apre ed entra una Ginecologa che a prima vista sembra avere non più di trent’anni, si avvicina a Mia e le prende una mano. -Come va Mia? Sorride a Harry per educazione e poi torna con lo sguardo sulla ragazza -In teoria dovremmo esserci ormai, ogni quanto tempo hai le contrazioni? -Una ogni dieci minu...eccola qui- la ragazza inarca la schiena e si appoggia con la schiena al petto di Harry respirando profondamente finchè la contrazione non giunge al termine. -Dò una controllatina e se tutto va bene tra dieci minuti siamo in sala parto. Mia annuisce e stringe se può ancora di più la mano di Harry mentre la Dottoressa la visita insieme a due infermiere. -Ci siamo Mia!-esulta la donna- Sei pronta! -Dopo sei ore di travaglio me lo sono meritata! -Eccome tesoro! Il futuro papà può venire con me così quando arriverai in sala parto sarà già lì che ti aspetta! D’accordo? Mia annuisce senza aggiungere una parola, e rimasta sola le due infermiere la aiutano a prepararsi. Harry aveva seguito la donna e stava attraversando corridoi su corridoi con la sua guida. -Nervoso?- rompe il ghiaccio la giovane donna cercando di farlo sentire a suo agio. -Un pò-ammette lui con un pò di imbarazzo palesemente noto in viso- ma sono felice di diventare padre! La donna lo stringe con una mano sulle spalle -Mia è una ragazza forte! Sarà bravissima! -Si, questo lo so! La amo proprio per questo! Sono arrivati di fronte a una porta dove vi è una larga scritta rossa a caratteri cubitali “SALA PARTO”. -Aspetta qui, ti porto il camice così potrai entrare!- Dice la Dottoressa al ragazzo prima di sparire dietro alla porta. Ritorna dopo un pò, tanto che Harry aveva paura che si fosse scordata di lui. Stringe tra le mani un camice, una cuffia e un copriscarpe di un verde acceso. -Scusa se ci ho messo tanto ma sembrava non ce ne fossero più, mettiteli e poi suona il campanello così ti apriranno e aspetterai Mia nella sala a lei riservata. La Ginecologa sparisce di nuovo dietro la porta, Harry si infila velocemente tutto ciò che lei gli ha dato, Mia sto arrivando, si precipita a suonare il campanello e un’ostetrica grassoccia gli apre la porta. -Per Mia, vero? -Sì. -Seguimi! La segue fino a giungere in una sala dove riconosce la Ginecologa che ha seguito la gravidanza di Mia sin dal primo giorno e nota che vi sono altre ostetriche che le fanno da supporto. E’ appena entrato quando sente un urlo di donna provenire dal corridoio, sa benissimo che Mia non è l’unica donna che sta partorendo in quell’ospedale eppure saprebbe riconoscere la sua voce tra mille e infatti un attimo dopo la vede arrivare su un lettino con un’espressione di dolore sul viso, la fronte corruggata e gli occhi strizzati. -Mia!- esclama Harry quando la vede, appena finiscono di sistemarla si precipita accanto a lei, le prende una mano e gliela stringe cercando di darle forza e coraggio. -Non ce la posso fare! Non ce la posso fare...ho paura! Ti prego fallo tu per me Harry... -Magari potessi Amore mio-dice con un sorriso in viso-ma ormai siamo giunti alla fine, il più brutto è già passato! Ancora qualche sforzo e finalmente stringeremo tra le nostre braccia la nostra bimba! Mia lo ascolta guardandolo negli occhi e alla fine del discorso lo guarda stranita. -Semmai “io” sono giunta alla fine e “io” devo fare ancora qualche sforzo!-Dice sorridendogli e lasciandosi andare in una leggera risata. -Effettivamente hai ragione!-ride insieme a lei e le dà un bacio sulla fronte accarezzandole la guancia- Sei pronta? -Sono sempre pronta se tu sei al mio fianco!- gli stringe una mano e volge lo sguardo verso la Ginecologa che stava attendendo che tutti fossero pronti per iniziare. -Bene Mia adesso quando te lo dico io devi spingere forte forte, più che puoi e tu, Harry, sostienila da dietro mentre spinge facendo in modo che abbia la schiena bella dritta così farà meno fatica; quando ti dico “stop” fermati subito Mia altrimenti il bimbo rischia di andare in sofferenza e soffre sia lui che te! Tutto chiaro? Mia e Harry si guardano e poi annuiscono. La Dottoressa si pone davanti alle gambe di mia concentrata e dopo pochi secondi intima alla ragazza di spingere, dopo una buona mezzoretta di spinte Mia comincia ad essere stanca. -Non ce la faccio più!-esclama tra le lacrime. -Lo so che ti fa male Mia ma manca pochissimo, non posso farti fare una pausa ora...veramente, due spinte e arriverà la tua bimba, coraggio ormai ci sei!-le dice la Dottoressa cercando di essere il più comprensiva possibile. Harry le accarezza la testa spostandole i suoi lunghi capelli scuri all’indietro e le stringe le mani. -Amore io sono qui con te! Non sei curiosa di vedere la nostra cucciola!? Dai forza! Grazie alle parole dell’ostetrica e di Harry Mia riprende le forze e spinge ancora e ancora finchè improvvisamente dal silenzio assordante riempito solo dai suoi gemiti sente un pianto lacerante. E’ la mia bambina!? E’ mia figlia quella che sento piangere? Guarda Harry e lo vede emozionarsi, una lacrima gli scende sulla guancia, volta lo sguardo e finalmente vede la meraviglia che l’ha fatta tanto soffrire per le scorse cinque ore, subito dimentica tutto il male e le si riempie il cuore di gioia. L’ostetrica avvolge il fagottino nel telo verde da sala operatoria -E’ una bambina, una bellissima bambina! -dice porgendogliela tra le braccia di Mia. Appena Mia la prende in braccio si sente gli occhi pizzicare e si libera in un pianto di gioia, guarda la piccola negli occhi e sorride. -Quanto sei bella! Hai gli occhi verdi come il tuo papà... -Ciao Amore, ciao...io sono il tuo papà! Molto piacere di fare la vostra conoscenza Principessa!- dice accarezzando le manine della bimba-Oh tesoro, è bellissima! -Ti assomiglia, è ovvio che è bellissima! -Mia...mi hai fatto il regalo più bello della mia vita! Come la vuoi chiamare? -Ero un pò indecisa ma appena l’ho vista ho capito subito qual’è il nome perfetto per lei. Si chiamerà Lily, Lily Styles... -le sta d’incanto questo nome, allora ciao Lily! -Genitori...-irrompe la Ginecologa-...mi spiace fare la guastafeste e rovinarvi questo momento ma dobbiamo visitare...come avete deciso di chiamarla? -Lily!-rispondono i ragazzi all’unisono. -Allora...dobbiamo far visitare Lily dal pediatra e nel frattempo dare alcuni punti di sutura a te Mia, purtroppo ti sei lacerata un pochino verso la fine del parto e non possiamo lasciarti così. Magari il papà può venire con noi così quando sarai pronta sarà lui a portarti Lily in camera. -Vado con loro o vuoi che resto qui?-chiede Harry a Mia accarezzandole la mano con cui tiene Lily sotto il sederino. -Vai con tua figlia!-gli risponde Mia senza esitare- Ecco prendila... Mia gli porge il fagottino a Harry e il ragazzo la tiene in braccio con cura, prima di seguire i medici si china sulla ragazza e le dà un bacio sulle labbra -Te la riporterò molto presto! Mia annuisce e lo saluta con una mano mentre varca la porta con gli altri medici. Dopo una buona oretta Mia è stata sistemata e disinfettata dalla sua ostetrica e il suo team. La Ginecologa la riporta nella sua stanza. -Allora Mia ti illustro alcune regole che abbiamo qui all'ospedale e in particolar modo qui al Reparto Maternità...I papà possono fare visita alle mamme a qualsiasi ora del giorno e restare quanto tempo vogliono, i parenti e gli amici invece hanno la possibilità di fare visita soltanto la sera dalle 20 alle 21 tutti i giorni. Per i primi due giorni ti porteremo i pasti e potrai consumarli nella tua stanza, nei giorni successivi invece dovrai cominciare a muoverti e a consumare i pasti nella sala da pranzo. Puoi scegliere se tenere la bambina qui con te oppure lasciarla alla Nursery, scegli tu, magari me lo dirai stasera quando passerò a visitarti! Ho detto tutto!? Oh quasi dimenticavo, il bagno è in fondo al corridoio a destra e se hai bisogno per qualsiasi cosa basta che premi il bottone lì vicino al tasto di accensione della luce. Ora ti lascio in pace, riposati e...congraturazioni Mia! La ragazza annuisce alle parole della giovane e dolce ostetrica. -Grazie mille! Appena la donna esce dalla stanza e la ragazza rimane sola, chiude gli occhi e dorme per un pò. Sono le 18 ormai, Harry dovrebbe essere già qui, speriamo che vada tutto bene e che Lily sia sana ! Pensa Mia tra sé e sé, appoggia le mani sul ventre senza volerlo presa dall’abitudine e quando sente quel vuoto si sente come svuotata, ora è veramente sola con sè stessa! Non c’é Harry e non c’é Lily e le mancano terribilmente. Immersa nei suoi pensieri con gli occhi chiusi all’ improvviso la porta si apre ed ecco Harry con il loro fagottino avvolto in una copertina rosa confetto tra le braccia che scalcia con le gambine. -Eccoci qua mamma!-si avvicina a Mia e si siede sul letto vicino a lei.-Scusaci se ci abbiamo messo tanto ma qualcuno non voleva farsi vestire e aveva una fame da lupi! Vero, Lily? -Gli hai dato il biberon? -Sì. Purtroppo aveva troppa fame ed era nella disperazione, ma il pediatra ha detto che appena sarei venuto da te avresti dovuto provare a dargliene, se la allatti è meglio per lei. -Allora proviamo subito a vedere se le piace il latte della mamma! Harry annuisce e le passa Lily tra le sue braccia, Mia si sbottona i bottoni della camicia da notte e subito la bimba cominciò ad aprire la bocca e a sfregare contro di lei cercando il seno. Come aveva imparato al corso preparto Mia fa in modo che Lily si attacchi bene e subito la neonata comincia a succhiare con voracità. La ragazza si morde il labbro per quel nuovo dolore che si sta unendo a quelli che già ha ma è un dolore di gran lunga inferiore a quelli che provava fino a qualche ora prima. Osserva la sua cucciola e sorride alzando lo sguardo su Harry. -Si direi che le piace il latte della mamma! -Non sembrerebbe proprio!-le fa eco Harry con un sorriso da un orecchio all’altro. Mia con la piccola tra le braccia che succhiava soddisfatta si appoggia con la schiena al petto di Harry che la stringe accarezzandole i capelli. -Ti amo Harry e amo la creatura che abbiamo fatto nascere! -Anche io ti amo Mia e da oggi amo anche lei! Siete i miei amori! -Perdonaci !- dice Mia alla bimba che con nonchalance continua a succhiare il seno di Mia mentre i due ragazzi si baciano.
   
 
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