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Autore: IcciIcci98    15/05/2016    1 recensioni
In un mondo dove cerco di vivere come voglio assieme a te ma a cui tutti sembrano essere contro. Stammi sempre vicino e combattiamo insieme contro questo ingrato destino.
SasukexNaruko
( ok...non sapevo cosa scrivere ma dai fate una salto e provate a leggere no? Caso mai chiudete la pagina...;) )
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Scappo.
Scappo per non essere presa.
Scappo per difendere la mia libertà.
Scappo per non diventare la sua schiava.
Scappo perché semplicemente voglio vivere.


Pov narratore
Sotto lo sguardo indifferente della luna ,Naruko correva cercando di creare più terreno possibile tra lei ed i suoi inseguitori. Lui non c'era tra loro ovviamente,si sa ,il capo comanda e gli altri eseguono,lei però si era ribellata al destino che lui le aveva prefissato è così in quella notte il suo inseguimento iniziò.
Le frecce volavano intorno a lei ritmiche quasi come fosse una danza,una danza pericolosa o addirittura mortale però.
Una di esse l'aveva già colpita ,una lieve ferita,uno striscetto per così dire ma più che sufficiente per diminuirle drasticamente le possibilità di salvezza.
Le frecce erano avvelenate: non dei classici veleni però, questo era innocuo di per sé, l'unica fregatura era che ti impossibilitava l'utilizzo dei poteri per un lungo lasso di tempo ,e un demone senza di essi che cosa diventa?
Un umano.
Un misero umano che disperatamente cerca di scappare da una orda di demoni che hanno come unico obbiettivo solo ed unicamente lui, come il lupo e l'agnello solo che in questo caso è un po' diverso: il lupo non insegue l'agnello perché affamato,ma perché la sua vita dipende dalla riuscita della caccia.
L' umana scappava ,non importava quanto i suoi muscoli bruciavano dalla fatica, non importava di come il fiato le mancava sempre di più, l'istinto di sopravvivenza le gridava "vivi!" e questo era più che sufficiente.
Si stava addentrando sempre di più in bosco che ad ogni falcata si rivelava via via più fitto e questo le dava speranza.
Quando ad un tratto però i suoi piedi la tradirono.
In un attimo si ritrovò a rotolare giù per una discesa finché un tronco non si mise di mezzo.
Un dolore atroce si sprigionò prendendole tutta la schiena impedendo così ogni movimento.
Un attimo era bastato perché accadesse ciò è un altro ancora perché si ritrovasse i suoi inseguitori a 10 metri di distanza.
La speranza dissolta in un secondo e la consapevolezza di essere al capolinea svettava più forte che mai.
Attimi di puro terrore.
Momenti in cui la sua mente formulava gli scenari peggiori nel reincontro con lui.
Attimi in cui si dimenticò di cosa fosse il respiro.
Attimi che per lei furono i più lunghi della sua vita.
Attimi in cui vide uno degli inseguitori prendere l'arco,tendere una freccia  e dire con un tono quasi dolce,per deriderla:
" Buona notte signorina" e scoccò.
Chiuse gli occhi incapace di affrontare il destino che le si stava presentando.

Pov Naruko
Chiusi.
Chiusi.
Chiusi.
Il tempo sembrava come se non stesse scorrendo, come se quella freccia fosse ancora nell'aria e non conficcata da qualche parte nel mio corpo.
Dannazione! Dovrebbe essere già nella mia carne!
Apri gli occhi e vidi qualcosa di sorprendente: la freccia era immobile, restava a mezz'aria come se fosse bloccata da un qualche cosa di invisibile.
Era a 30 centimetri dal mio petto e non si muoveva.
Ad un occhio attento si scorgeva una tenue luce azzurra che si intrometteva tra me e la punta di ferro resa traslucida da un probabile sonnifero.
Mi girai in torno e vidi nient'altro che bosco.
A quel punto capì.
Una barriera. 
Rimasi a guardare la freccia continuare a tremare come se fosse impaziente di raggiungere la sua preda, finché non sentì lo stesso energumeno di prima imprecare e poi,con passo calcolato,prendere a muoversi verso di me con gli altri alle sue calcagna.
La schiena non smetteva di dolermi e con lei anche tutto il resto del corpo e intanto, quelli si avvicinavano  sempre di più ghignando.
"Bene bene,se le frecce non funzionano ti daremo direttamente noi la buonanotte, quale onore oserei dire non è vero?"
"B-bastardo....anf..ci son voluti 10 di voi...anf...per fermarmi e adesso non hai neanche ...anf..il coraggio  di finirmi...anf..da solo?" risposi io.
"Cos'è questo non vuoi essere divisa con gli altri?Com'è che dicono gli uomini "non mettere mai in discussione la parole di una signora se no poi vedi"?Beh siccome fa al caso nostro direi che ti accontento subito allora, voi fermatevi e godetevi lo spettacolo per quanto breve."rispose con ghigno diabolico stampato in faccia.
Io non risposi più ma questa volta rimasi con gli occhi aperti aspettando il mio inesorabile destino.
Ferma immobile tanto ormai tutto è vano.
Ferma come chi capisce che l'istinto di sopravvivenza bisogna segregarlo da qualche parte nella sua testa e non ascoltarlo più.
Ferma come chi ha semplicemente accettato la sua fine.

Pov narratore
"Prima ci sbarazziamo di questa barriera e poi diamo inizio alla festa che ne dici?" disse lui.
Alzò la mano e il suo potere si liberò: grandi scariche elettriche si infransero sulla barriera e che polverizzarono all'istante la freccia ancora a mezz'aria. 
Il bosco assunse delle tonalità che lo resero un paesaggio a dir poco spettrale come se facesse da richiamo alla morte stessa.
Ma qualcosa non andò come previsto: le scariche che correvano lungo la superficie della barriera pian piano cominciarono ad essere assorbite  fino alla loro completa sparizione.
Nulla,come se non fosse successo nulla.
Passarono 5,10 secondi e tutti erano ancora basiti di fronte a questa stranezza.
Poi però dalla barriera stessa cominciò a notarsi una specie di punto luminoso che andava via via allargandosi.
Tutto divenne immobile.
Tutti quelli presenti in quel luogo smisero di respirare.
Anche il tempo sembrava inchinarsi di fronte a quel evento.
Poi tutto un colpo le stesse scariche lanciate 20 secondi prima si scatenarono da quello stesso punto e veloci,come solo le saette sanno fare, colpirono direttamente il loro stesso padrone che poi cadde a terra incosciente sotto lo sguardo basito di tutti.
Incredulità.
Tutti quelli lì presenti con i più disparati modi si chiedevano che cosa fosse appena successo.
Poi tutto di venne chiaro.
Una barriera anti-demone.
Una barriera dalle incredibili potenzialità ma che solo pochi, se non pochissimi, avevano le doti per crearle.
A quel punto tutto fu chiaro.
La freccia non era passata perché influenzata dalle mani di un demone.
Naruko era passata perché i suoi poteri erano stati silenziati totalmente.
Un umana.
Era una semplice umana e aveva vinto contro 10 demoni.
Speranza.
Sollievo.
Gioia.
Poteva vivere, il suo destino non era segnato anzi, poteva scorrere ancora liberamente.
Ci fu ancora qualcuno dei demoni che tentò di rompere la barriera ma il risultato era sempre lo stesso.
La barriera si erigeva stabile,imponente e il loro numero diminuiva sempre di più.
Rimasero in 5 in piedi che avendo capito di non poter più fare niente presero gli incoscienti e con lo smacco più grade che si fosse mai visto su quella terra se ne andarono con la coda fra le gambe senza proferir nulla.
Probabilmente non avrebbero fatto mai ritorno alla loro terra in quanto consapevoli che solo la morte li attendeva li.
Silenzio e solo in quel momento Naruko riprese veramente a respirare.
Era viva ma doveva spostarsi da lì: quella barriera non si era creata da sola e il "proprietario" doveva vivere all'interno di essa. Di sicuro sarebbe venuto a controllare in breve tempo che cosa avevesse attivato la funzione stessa della barriera.

Pov Naruko
Perciò strinsi i pugni e aggrappandomi al tronco dietro di me, pian piano mi alzai.
Tutto il corpo tremava dallo sforzo a cui lo stavo sottoponendo.
Ero stanca, anzi sfinita.
Pian piano riuscì a spostarmi da lì.
Passo dopo passo tutto diveniva distante.
Passo dopo passo tutto appariva sfuocato.
Passo dopo passo il mio corpo diveniva sempre più insensibile.
Caddi a terra.
Sentivo freddo.
Fu strano però perché ad certo punto sentii sulla mia spalla del calore.
Mi incuriosì talmente tanto che cercai di aprire gli occhi e l'unica cosa che scorsi furono due occhi rossi sotto un'immensa luna bianca.
Poi fu solo buio.


Emmmm.....Salve!
Allora beh dai....se siete arrivati fin qua vuol dire che era leggibile( piu o meno) no?
Comunque ecco il primo capitolo di una long( molto long per come me la sono immaginata).
Ah se vi ricorda qualcosa è perché avevo già fatto una specie di tentativo ad agosto però em...beh meglio lasciare perdere.
E ecco cercherò di aggiornarla 😉
Ah ditemi se è meglio che divida il testo con i vari punti di vista o se è accettabile anche così....
Bene ecco tutto...quindi alla prossima!😎
  
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