La vita,che scommessa inutile alla fine si perde sempre. Io non ho paura della morte,è il ritorno all’inizio,la vita è solo il disagio che separa due punti, inspirare ed espirare, migliaia di volte finché non finisce,buio. E allora perché questo dimenarsi? Questo aggrapparsi a un qualsiasi piacere futile,questo nascondersi in desideri che ci illudono di essere vivi?Davvero non riesco a comprenderlo,non sento questa necessità, forse sono io quella sbagliata. Spesso sento la terra ruotare ed intanto resto in un mondo parallelo, sola dove riesco a sentirmi serena. Non felice,perché parliamoci chiaro, questa parola non riflette nessun tipo di modo d’essere. Hai mai trovato qualcuno davvero felice?Forse si,ma probabilmente era solo una bugia che come sempre l’uomo si racconta,è troppo difficile accettare la verità. Che poi si combatte così tanto per sentirsi vivi,forse più per sembrarlo,quando poi il tempo si prende tutto. Inutile opporsi,siamo essere finiti prima di iniziare. Personalmente solo la notte riesce a capirmi,dove il dolore di questa consapevolezza si dilata come il tempo,lasciandomi squarciata. Allora una domanda si è fatta spazio dentro di me. Perché continuare,perché dare spazio al tempo. Il suicidio,volevo farlo sarebbe stata una degna conclusione a trent’anni di vita inutili. Ho fatto un bilancio,un lavoro fatto senza passione,un uomo che di passione ne aveva fin troppa. Io preferivo altro. Sì,parlo di sesso,mi sono scoperta asessuale troppo tardi,probabilmente il fatto di sentirmi sempre in disagio e provare una qualsiasi indifferenza a ciò che accadeva fra le lenzuola,avrebbe dovuto aiutarmi a capire la mia natura. Ero sempre restia,sempre così apatica,fredda. Nel lavoro ero brava però,sempre l’ultima a lasciare quest’ufficio,oggi non si torna a casa. Non so chi troverà queste poche righe,questi pensieri che sentivo di dover scrivere,ti ringrazio per aver letto,ora vado a prendere.


Non so perchè,non so come.Sono parole che sono uscite,mi scuso per eventuali errori,non l'ho riletto.