Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: gapsycho    16/05/2016    4 recensioni
Era insopportabile, poco romantico, e sembrava essere sempre nervoso.
Il colore dei suoi occhi era bizzarro, tra il grigio e l'azzurro, sapeva essere inquietante, e qualche volta mi dava anche i brividi, ma allo stesso tempo mi attirava.
Non sono mai stato attirato da un uomo, ma lui era diverso. Cos'ha di speciale?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman, Mikasa Ackerman
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 1
L'ultimo banco
Un frastuono mi rimbomba nei timpani, non ci si abitua mai al rumore di questa maledetta sveglia.
Finalmente metto a fuoco la situazione, spengo la sveglia, controllo l'ora, sono le 7.30. Come sempre mi trovo in perfetto orario per un'altra giornata di scuola, per la precisione il primo giorno di scuola.
Quasi non ci credo, le vacanze sono passate troppo velocemente, e indovinate? non ho fatto manco un compito. Dovrò subirmi le classiche ramanzine dei professori, ah e per non peggiorare la situazione quest'anno mi ritroverò in una nuova sezione, spero almeno che ci sia Mikasa. Siamo amici da sempre, anzi, la considero quasi una sorella, spero che la sua presenza allevi questa sorta di angoscia mista al disagio.
Il rumore del citofono mi interrompe dai miei pensieri.
<< Pronto? >>chiedo, con aria abbastanza seccata.
<< Sbrigati a scendere, abbiamo dieci minuti per arrivare in orario a scuola. >>interviene Mikasa.
Quindici minuti? A-aspetta, forse ho capito male. Prendo il telefono, il display segna le 7.50, per un attimo sudo freddo, arrivare in ritardo il primo giorno di scuola?! Devo ancora vestirmi, perfetto, farò sicuramente un'ottima impressione! Non vedo l'ora.
<< Eren? >> dice Mikasa, con aria turbata.
<< Scendo subito, aspetta! >> cazzo, non sono sembrato per niente convincente. Prendo i primi vestiti che mi capitano sotto tiro e li infilo, Flash in confronto a me è un pivello. Spero di aver almeno azzeccato il colore delle scarpe, non vorrei che il mio outfit assomigliasse ad un vestito della Desigual.
Apro la porta e mi sbrigo a scendere, tendo a farle cenno con la mano.
<< Si può sapere cosa stavi facendo? sono le 7.55 e stiamo ancora sotto casa tua. >> 
Ah bene, ora ci si mette pure lei, come se la giornata non potesse andare peggio.
<< E-ehm, scusami, stavo sistemando casa e non ho fatto caso all'orario. >> dire bugie non è il mio forte.
<< Ottima trovata Jaeger, muoviamoci. >> è da Mikasa assumere questo tono di comprensione quando mi trovo in difficoltà, abbastanza spesso, direi.
Corriamo il più veloce possibile. Per fortuna la scuola non si trova molto lontano da casa mia, giusto qualche isolato. Arriviamo appena in tempo, riesco a scorgere il tabellone delle classi. Merda. Io e Mikasa ci troviamo in sezioni diverse. Mi rassegno all'idea che questa giornata potesse migliorare e faccio cenno di saluto a Mikasa.
<< Ci si vede. >> dico.
Mi sorride, finché non vedo la sua sagoma scomparire. Mi è sempre piaciuto il suo sorriso, da quando mia madre se n'è andata lei è stata l'unica a rimanere al mio fianco, specialmente nei momenti più bui quel sorriso riusciva a trasmettermi sempre conforto.
 
Entro in classe leggermente in ritardo, ma per fortuna il prof ancora deve arrivare. I classici gruppetti si sono già formati, mi siedo nell'unico posto rimasto, ultimo banco fila centrale, niente male dai, tranne per il fatto che a fianco a me si trova un tipo abbastanza strano. Noto che è l'unico a starsene in disparte, oltre a me ovviamente. Probabilmente avrà fatto tardi, ma questo non giustifica l'aria cupa che lo circonda. Non mi rendo conto di fissarlo, finché non si gira verso di me, con aria abbastanza infastidita, incrocia il mio sguardo. I suoi occhi sono di un grigio strano, sembra puntare al celeste, per non parlare del suo sguardo, dio, che brividi. Distolgo velocemente lo sguardo. Riesco a vedere dalla coda dell'occhio che 'sto tizio, inquietante quasi come la morte mi sta scrutando. 
Che cazzo vuole?
Mi rivolto verso di lui, magari per dirgliene quattro, finché non entra il Prof.
<< Ciao ragazzi, per voi da oggi sarò il Signor.Uzamaki, insegno inglese,  probabilmente qualcuno di voi già mi conosce. Mi è stato comunicato che avevate dei compiti da fare, tirate fuori il materiale, chi non ha fatto niente si beccherà un due e sarà costretto a passare il doposcuola  a pulire, fatevi avanti.>>
C-cosa? peggio di così non può andare..
Dai, suvvia! su ventisei persone non è detto che chiami proprio me, no? basterà tirare fuori il libro e il resto del materiale per fare scena.
Mi inchino leggermente per prendere il materiale d'Inglese. Ricordo di averlo messo la sera prima che iniziasse la scuola, finché non realizzo di aver dimenticato la cartella.  WOW! COMPLIMENTI EREN! Tu si che sai come fare bella impressione, continua così!
<< Tu, ultima fila, banco centrale, qualcosa non va? >> dice con tono, quasi malvagio il Signor.Uzamaki
Non c'è bisogno di farsi prendere dal panico, infondo anche lui è stato adolescente, sarà capitato anche a lui una volta nella vita, no? E' pur sempre umano!
<< Temo di aver dimenticato la cartella a casa. >> oddio, con quale voce l'ho appena detto.. eccomi diventato lo zimbello della classe.
Tutta la classe scoppia in una risata, sembra non finire mai questo inferno, mi giro verso Mr.Inquietudine, probabilmente anche lui sta ridendo di me.
E invece no, è serio.
<< Cosa avete da ridere, non vi è mai capitato di dimenticare qualcosa? sembrate solo dei mocciosi così. >> interviene Mr.Inquietudine.
ASPETTA, mi sta difendendo? 
Lo sto rivalutando, lo sto rivalutando senza dubbio.
Tutta la classe ripiomba nuovamente in un silenzio madornale, dopo ringrazierò sicuramente 'sto tipo.
<< Non abbiamo bisogno dell'avvocato Cipollino, tanto il due e il doposcuola a pulire se li becca lo stesso. >>dice il Signor.Uzamerda con tono quasi di sfida.
<< Oh, nessun problema, mi ha dato solo un passatempo, gli sono riconoscente! >>dico, con tono altrettanto di sfida, facendogli poi il segno del cuore con le mani. Ok, forse questo è stato troppo azzardato.
<< Fai così Jaeger, che tanto quello che dovrà andare ai corsi estivi sei tu, non io. >>
Già mi sta sul cazzo sto professore.
<< Verrò ad aiutarlo al doposcuola, d'altronde non ho neanche io il materiale. >>
COSA? Mr.Inquietudine si è offerto di aiutarmi? Ok ok, rivalutato!
 
Il resto della giornata passa abbastanza velocemente, per fortuna non mi sono dovuto imbattere in altri professori come Uzamaki.
In mensa riesco ad incontrare Armin e Mikasa, gli racconto quanto successo e loro ovviamente scoppiano in una risata che manco avessero visto un procione che balla il Valzer.
                                                               ***
Finalmente eccoci al doposcuola, almeno non starò da solo. Visto che prima non sono riuscito a ringraziarlo lo faccio ora, magari provo a chiedergli anche il nome, chiamarlo "Mr.Inquietudine" non mi attira molto.
Entro in classe, lui si trova già qui, ha ancora la cartella e i libri dell'ultima ora sopra il banco, sta dormendo.
Mi domando se sia almeno passato a casa.
Lo  vado a svegliare?
Faccio per dirigermi verso di lui, finché non cambio idea. Sarà meglio lasciarlo dormire, cioè almeno finché non prendo quel che serve per pulire.
Sto per uscire dall'aula, finché lui, con un tono di voce pacato mi dice:
<< Dove vai? >>
   
 
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