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Autore: FairLady    16/05/2016    2 recensioni
[Bobbi|Hunter]
"A volte sembrava che più l'universo complicava le loro vite, più il loro rapporto diventava felice"
Storia scritta grazie al prompt di Elisa Story Zabini per il Drabble Weekend sul gruppo facebook "We are out for prompt"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobbi Morse, Lance Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Coulson li aveva spediti per l’ennesima volta ad affrontare una missione che non prometteva d’essere una cosetta semplice, ma Hunter sapeva che Bobbi – la sua Bobbi – non si sarebbe mai tirata indietro davanti alla possibilità di contribuire alla definitiva eliminazione della minaccia che incombeva sul mondo. Il suo unico scopo era sempre stato il bene altrui, il che li aveva portati molte volte a scontrarsi, li aveva portati a lasciarsi… a odiarsi. Che poi di odio non si era mai trattato, semmai di troppo amore, quello sì. Perché se per Bobbi il bene del mondo veniva prima di qualunque altra cosa – anche la sua stessa vita -, per Hunter la cosa più importante era che lei fosse in salvo, che lei stesse bene – che lei fosse felice.
 
***
 
Coulson li aveva spediti, per l’ennesima volta insieme, ad affrontare una missione potenzialmente suicida. Se li avessero scoperti, in quel posto sperduto, ci avrebbero messo due secondi a farli a pezzi e bruciare i resti. L’umore di Bobbi non era al massimo, era in ansia… e non certo per se stessa. Per Hunter… l’impulsivo, imprevedibile Hunter. Il suo unico scopo da quando si erano conosciuti anni prima – e innamorati – era sempre stato quello di tenerla al sicuro, di sapere che stesse bene, che fosse felice. Talvolta quel suo bisogno di proteggerla si era loro rivoltato contro, fino a farli scontrare, a farli lasciare… a odiarsi. Che poi, no, il loro non era mai stato odio, piuttosto amore. Non sopportavano nell’altro che il pensiero più importante fosse proteggersi, dai nemici, ma più spesso da se stessi. Dio solo sapeva quanto Bobbi volesse che non gli accadesse niente; e aveva una paura folle che per proteggere lei si facesse ammazzare.
 
Si era presa un pallottola per lui, una volta.
Si era fatto torturare per lei, una volta.

 
Quando avevano provato a portare avanti una relazione normale tutto era andato male. Si erano consumati, fino a bruciarsi. Non erano più stati in grado di comprendersi, di volersi, di viversi.
Come poteva essere che, proprio quando tutto andava nei peggiori dei modi, quel loro sentimento tornasse a fiorire come un tempo avrebbe dovuto?
Come poteva essere che, proprio quando sembrava non esistesse una sola possibilità per loro di sopravvivere alla vita, il loro amore respirasse aria nuova rendendoli felici come mai erano stati in grado di sentirsi?
Il punto, con molta probabilità, era uno solo: nessuno dei due sarebbe stato in grado di andare avanti se l’altro non fosse più esistito, e l’unico modo di stare bene nelle avversità – della vita, delle loro battaglie, del loro andare avanti nonostante tutto – era guardarsi le spalle a vicenda, proteggersi.  
Finché avessero combattuto insieme le stesse guerre avrebbero vinto.
 




 

Ringrazio Elisa Story Zabini per avermi dato il prompt che ha ispirato questa storia durante il Drabble Event del gruppo facebook We are out for prompt.
   
 
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