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Autore: SatoSerelover    16/05/2016    2 recensioni
Shinichi è pronto a dire la verità a Ran... sull'organizzazione, sul detective in trans e tutto il resto. Ma è un passo molto difficile, perché il rischio di perdere il suo amore è molto alto.. e la reazione della ragazza potrebbe essere una qualunque.....
Cos'è che conta davvero?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nota d'autrice: Ciao a tutti! Sono tornata e con una One-shot. 
Mi sono sempre chiesta come Shinichi dirà tutto a Ran.. Della sua identità ecc....
Beh io penso che dell'organizzazione Ran lo scoprirà prima di tutto... Poi pensavo ad una scena drammatica, tipo nello scontro del boss, Conan la protegge da un proiettile e lì le rivela la sua identià...
Però in fin di vita, una persona non può star lì a spiegare tutto.. quindi diciamo che che poi le racconterà tutto nei minimi dettagli.....come reagirà Ran??? 
La mia opinione la esprimo adesso in questa fanfiction! 



Ciò che conta davvero



Shinichi era lì, in piedi davanti a Ran. Si sentiva il profumo dolce polline dei ciliegi. Gli alberi erano in fiore e colorati di rosa più che mai, i petali volavano con il soffiare del vento. Sembrava pioggia, ma non lo era. Per certi versi, però, la ricordava. Il bellissimo colore dei petali unito al significato triste della pioggia. Sembrava un momento bellissimo fino a qualche minuto prima, eppure ora quella pioggia di petali e il tramonto, con il sole che scompariva sull’acqua del fiume, potevano solo far piangere. Eh si, ora le lacrime scorrevano sul volto della ragazza senza sosta, some una pioggia incessante.

Shinichi poteva solo immaginare quella situazione. La reazione di Ran quando avrebbe scoperto tutto, quando lui le avrebbe confessato. Confessato dell’organizzazione, spiegato tutto di Conan, di tutto ciò che era successo da quel giorno a Tropical Land.

Non fu facile nemmeno per lui. Iniziò con la voce tremante, sapendo che ciò avrebbe potuto anche fargli perdere Ran, sapendo che forse non l’avrebbe mai perdonato. Cercò di essere il più gentile possibile e di essere delicato, di non farla piangere, di consolarla, di non farla andare via.

Eppure ora lei piangeva. Non diceva nulla, se ne stava in piedi davanti a lui, con la testa rivolta verso il basso. Nessun gemito o singhiozzo, niente di niente. Una persona qualunque forse nemmeno si sarebbe accorta che stava piangendo. Shinichi però se ne sarebbe accorto subito, cosa che fece. Le lacrime che rigavano il volto della sua Ran, gli spezzavano il cuore.

Non c’era reazione peggiore. Nessun pianto disperato, neanche una parola, nessuna emozione che traspariva direttamente, nessun colpo di karate, nessun abbraccio.. niente. La tristezza e il dolore, uscivano insieme a quelle lacrime ed arano più dolorose e atroci di qualunque altra reazione che avrebbe potuto esprimere la ragazza. Quel pianto, li stava uccidendo entrambi.

Shinichi, non sopportando più tutto ciò, si avvicinò lentamente “Ran…”

Nessuna risposta… come prima. Le parole si erano fermate nella gola di Ran e non volevano uscire. Ran dentro di sé stava impazzendo. Troppi pensieri ed emozioni…

Si sentiva tradita, per non aver saputo quella verità sconvolgente.

Delusa, perché credeva che Shinichi non ponesse alcuna fiducia in lei.

Triste, perché non voleva reagire così davanti a lui, che dopotutto aveva anche avuto il coraggio di presentarsi.

Rabbia, perché quel detective aveva giocato con i suoi sentimenti.

Si sentiva sciocca, che aveva capito più volte che lui era Shinichi, eppure non lo aveva mai messo con le spalle al muro.

Sentiva come se lo avesse sempre saputo.

Sentiva felicità che lui era tornato per lei.

Sentiva ancora paura, per quello che era successo fino alla settimana prima, paura nell’aver visto Shinichi quasi morto tra le sue braccia.

Conan le aveva detto proprio quando stava per morire, che era Shinichi. Ran sapeva che prima o poi le avrebbe spiegato tutto. Rimpiangeva il fatto di essersi presentata lì sotto quel ciliegio, allora perché? Perché era andata a vederlo?? Perché lei in cuor suo sapeva che la ragione era il suo amore per lui, lo amava nonostante tutto e sempre lo avrebbe fatto. Ora però tutte quelle emozioni, sentimenti, pensieri… le avevano bloccato tutto l’amore nel suo cuore.

“…Ran…” Shinichi ripeté di nuovo ora preoccupato “Per favore, dì qualcosa…”

“E cosa dovrei dire scusa?” Ran disse senza emozioni “Bravo. Sei riuscito a mentirmi per un sacco di tempo, senza aver fiducia in me… mentre io come una sciocca ad aspettarti.”

Shinichi sentiva che l’incubo era davvero arrivato “Ran, non è come credi..”

Ran alzò lo sguardo. Ora le lacrime sul suo volto erano ben visibili, gli occhi lucidi pieni di rabbia, tristezza. “Non è come credo? Allora cosa ho detto di sbagliato? Mi hai appena spiegato tutto e mi sembra tu sia stato abbastanza chiaro!”

“No non lo è!” Shinichi alzò la voce “Ti ho mentito.. si è vero, l’ho fatto e non c’è stata cosa più difficile per me! Ti sembrerà una sciocchezza assurda.. persino io lo credo, visto il modo in cui sono riuscito a farlo, nonostante la tua sofferenza. Ma se credi che io non abbia mai provato dolore per tutto ciò, se credi che l’abbia fatto senza motivo o me ne sia approfittato.. beh allora ti stai sbagliando di grosso!”

“io…”

“Ogni volta che ti vedevo piangere, io soffrivo con te. Sapendo che tu intanto mi aspettavi, sapendo che avrei anche potuto non tornare, sapendo che era tutta colpa mia e della mia stupida curiosità. Nei panni di Conan ho scoperto cosa provavi e l’ho scoperto meglio di chiunque altro, senza capirlo.”

“Pensi che io non avessi paura della tua reazione??? Sono qui adesso davanti a te. Ti sei confidata con me di ogni cosa, mentre io invece non potevo nemmeno dirti chi ero. Cosa pensi che provo ora? Ho vergogna e paura! Si, timore di ciò che avresti fatto, della tua reazione, che non mi aspettavo. Da te mi sarei aspetto di tutto meno il silenzio e ti dico che mi ne soffro molto. Pensi che non mi importa davvero?”



“ Io a Londra ti ho detto cosa provo ed ero sincero! Non lo sono sempre stato, ma quella volta lo ero! Te lo dimostra il fatto che ora io sia qui, davanti a te, che ti confesso tutto nonostante la paura di fallire, di perderti per sempre! Tu adesso potresti anche andartene, non vedermi mai più e non rivolgermi mai più la parola. E lo accetto e comprendo anche se ne soffrirei. Nonostante provo quello che provo per te, io sono qui a rischiare il tutto per tutto, pronto a spezzarmi il cuore. Avrei potuto tenere la bocca chiusa, inventare qualche assurda scusa.. e invece sono qui a dirti la verità nonostante potrei perderti per sempre. Questo perché non ce la faccio più a mentirti e a vederti piangere, piangere per me. Avrei preferito perderti per sempre, piuttosto che farti soffrire di più”

Il silenzio era calato, si sentiva solo il fruscio degli alberi e il vento che soffiava.
Shinichi strinse i pugni “Io lo so che adesso mi detesti, prima o poi lo avresti fatto. Ti assicuro però, che non potevo fare nulla!”

Ran nonostante si vergognava a dire altro, con il cuore che batteva forte per quelle parole, non riuscì a trattenere la domanda “Potevi dirmi tutto. Non avevi pensato che avrei potuto aiutarti?? Non pensavi che avrei capito e avrei mantenuto il segreto?”

“Certo che ci ho pensato, cosa credi? Non te l’ho detto per proteggerti. Se quei tipi avessero saputo di tutto, saresti stata in pericolo, solo sapendo della mia identità. Saresti stata tra le prime persone nel loro mirino. Non ti ha protetta comunque anche non dirti nulla, quello purtroppo è vero e me vergogno, non riesco a capacitarmene. La colpa è mia di quello che è successo. Tu comunque non sai quanto sia stato difficile, quante volte mi è venuta la tentazione di dirtelo. Il primo giorno persino, quando hai detto che ti piacevo, ho avuto l’istinto di farlo, ma poi il pensiero di te che potevi morire tra le mie braccia, mi ha impedito ogni parola.” Shinichi chiuse gli occhi per non impazzire.
“Avevo la piena fiducia in te, ma non potevo permettere che ti succedesse qualcosa. Ero pronto a morire al posto tuo, pronto a darti la vita, pur di starti accanto il più possibile e assicurarmi la tua sicurezza.”

Ran non riusciva più a parlare, nonostante le lacrime scorrevano ancora incessanti.
“Sebbene a volte ero anche disposto a dirtelo, ormai non ne avevo più il coraggio nemmeno. Sapevo sarebbe arrivato questo giorno e a mio malgrado sono andato a fondo. Dopo tutto ciò che avevamo passato…”



“Ora che ti ho detto tutto, mi scuso. Mi scuso con te per tutto ciò che ho fatto, per quanto ti ho fatto soffrire, per le bugie, per le lacrime che hai versato per me….. e per adesso. Perché so che ti sto facendo soffrire più che mai. Tranquilla, che pure io mi sto corrodendo dentro e se non fosse per il mio orgoglio, potrei anche piangere. Non ti biasimo se mi odi. A-anche se s-sapevo ciò che provavi, n-non credo che sia lo stesso ora.”




“ I-io.. anche se so che tu magari non tornerai.. ti aspetterò.”


Ran spalancò gli occhi.

Shinichi abbassò la testa “….Ora tocca a me aspettarti…….Lo farò per sempre, ti aspetterò per l’eternità se serve………. Me lo merito….”

Ran ora si sentiva peggio di prima. Si sentiva ora colpevole,per aver reagito così.

Shinichi si avvicinò a Ran e le posò le mani sulle spalle “Ma ricorda che l’ho fatto per te, per proteggerti”

Ran era pronta a scoppiare a piangere. È vero che si sentiva un po’ arrabbiata nei confronti di Shinichi, ma allo stesso tempo una vergogna infinita. Aveva dubitato di lui e non l’aveva invece capito e confortato, standogli accanto. Era riuscita a ferirlo talmente tanto, da farlo ammettere da lui stesso. Il mal di testa per tutto ciò che stava accadendo, le lacrime che ancora bagnavano le guancie e la vergogna assoluta, la spinsero a pensare all’unica cosa che poteva fare. Prendere e andarsene via.

Le lacrime ripresero a scorrere e questa volta accompagnate da singhiozzi pesanti.
Spinse via Shinichi e si allontanò, lasciando libero sfogo alla sua tristezza.

Shinichi, che dal canto suo, aveva preso quella reazione come un rifiuto delle sue scuse, non la fermò. Ora avrebbe dovuto aspettarla lui, era colpa sua no? Fu però quando si allontanò di pochi metri, che la sentì dire qualcosa.

“…scusa…” Ran mormorò con un filo di voce. Con quella voce che ora aveva fatto capire tutto a Shinichi. Quello che la ragazza provava, era stato tutto trasmesso in quell’unica parola.

Shinichi si pietrificò “N-Non va via perché non mi perdona, va via perché crede sia colpa sua! Non era quello che volevo! Non deve sentirsi in colpa per me.. sono uno sciocco!” Pensò lui.

Un brivido di sensi di colpa e paura passò in tutto il corpo del detective. Si accorse che quelli che sembravano minuti, invece erano secondi. Ran era ancora lì a pochi metri da lui che si allontanava. Corse da lei e la prese per il braccio, per poi tirarla verso di sé.
In quel momento la ragazza sentì dentro a sé di nuovo quella sensazione di dubbio e timore. Forse voleva dirle che a Londra era sincero, ma ora non provava più nulla? Forse si era innamorato di un’altra? Quei pensieri, che ella stessa odiava, non se ne andavano. Per quanto si vergognasse a pensare ancora quelle cose, non poteva farne a meno. Era arrabbiato con lei? Aveva esagerato a non fidarsi di lui? Allora perché ora provava di nuovo quelle sensazioni? ora non era più triste, aveva paura. Paura di spezzarsi il cuore.

“Ran.. io non l’ho fatto solo per proteggerti..” Shinichi ammise.

Fu lì che il corpo di Ran si irrigidì. La presa del ragazzo, ferma e decisa, ma allo stesso tempo delicata.. non sapeva come definirlo. Cosa le stava per dire? La sorpresa l’aveva ormai avvolta e non sapeva più cosa sarebbe successo, non sapeva come reagire, cosa provare, non sapeva cosa provava lui. Tutto divenne un’incognita.

Però una cosa la sapeva. Erano solo lei e Shinichi. E per quanto si sentisse sciocca a pensarlo, stava per succedere qualcosa. Non sapeva cosa, ma proprio per questo non sapeva se avere paura o emozionarsi.

Shinichi invece aveva il cuore a mille. Forse a Londra si era dichiarato ma ora voleva andare a fondo. Mettere la parola fine a quella terribile e, allo stesso tempo, assurda situazione. E lo avrebbe fatto nel modo giusto, come avrebbe dovuto fare tempo fa.
Shinichi la tirò sempre di più a sé. Per quanto a qualcuno di estraneo, ciò poteva sembrare ovvio, ovvio quello che stava per fare.. Ran invece era troppo sconcertata per immaginarlo o per parlare. Un momento che le aveva annebbiato il cervello. Ma non abbastanza da non sentire ciò che Shinichi avrebbe da lì a poco pronunciato.
Come se tutto fosse cominciato ad andare a rallentatore. I petali scendevano lentamente e il vento aveva smesso di soffiare.


“L’ho fatto perché ti amo”


Uno sbalzo nel cuore di Ran arrivò, talmente forte e profonda l’emozione, che non le diede il tempo di gustarsi quello “sbalzo”. Perché subito ne arrivò un altro.
Shinichi sapeva che quello che stava facendo, non era mosso dalla razionalità, ma al diavolo la razionalità in quel momento. Il detective avrebbe fatto la cosa meno logica per il suo cervello, ma quella che lo era di più nel suo cuore. Sapeva solo che era il momento.

La portò completamente a sé e le appoggiò la mano sulla guancia.

La baciò.

Veloce e allo stesso tempo delicato, passionale… Le sue labbra appoggiate contro quelle di Ran. I due sentirono un formicolio in tutto il corpo e poi un calore dolcissimo pervadere loro il corpo. Era il calore dell’amore.

Ran, per quanto scioccata, stupida, esterrefatta.. dimenticò tutto nella sua testa e si lasciò andare, contraccambiando il bacio. Entrambi con gli occhi chiusi, si lasciarono trasportare dal vesto che soffiava su di loro. Non importava cosa fosse successo fino a qualche minuto prima, non importava più nulla di ciò che era accaduto e che sarebbe successo da adesso in poi. Non poteva esserci momento migliore per il loro primo bacio. Un unico bacio, che aveva fatto capire ad entrambi, ciò che avevano provato e provavano ora. Ciò che sentivano l’uno per l’altra, il loro amore… Il sole arancione stava tramontando dietro di loro, i petali rosa riempivano il cielo azzurro e si appoggiavano sulla distesa di acqua blu.

Il sole finalmente scomparve dietro alla distesa di acqua e dopo quasi un’eternità, i due si staccarono piano e dolcemente. Shinichi, che solo ora si era accorto di ciò che aveva fatto, girò lo sguardo indietro, con il volto completamente rosso e imbarazzato. Ran invece, ancora un po’ sorpresa, era rimasta lì a bocca aperta per quello che era successo.

Shinichi aspettò qualche secondo e poi abbassò la testa “Forse ho sbagliato, non dovevo. Scusa Ran”. Fece per andarsene, ma sentì la mano di Ran afferrare la sua. Poteva riconoscere ovunque il suo tocco, non c’era bisogno di girarsi per guardare, oltre al fatto che c’erano solo loro due lì (o almeno così credevano). La ragazza si avvicinò al visto del detective, che aveva uno sguardo triste sul volto e gli diede un bacio sulla guancia.
Lo colse di sorpresa, quel gesto non se l’aspettava. Shinichi si girò verso Ran, che ora aveva di nuovo le lacrime che scendevano sul suo volto, ma non sembrava triste. Erano lacrime di gioia. Lo abbracciò forte e lui, ancora sorpreso e non sapendo che fare, le avvolse le braccia attorno.

“Ma che succede? Non ci capisco più nulla…” Shinichi pensò, senza fiatare. Fu lì che delle parole lo colpirono entrando nel suo cuore.


“ti amo”


Shinichi sbarrò gli occhi. Un’altra volta, dopo le numerose di oggi, Ran lo aveva sorpreso. Troppe volta in una serata. Fu lì che i due finalmente si sorrisero, per la prima volta dopo giorni. E come segno d’intesa, i due si scambiarono un altro bacio, che però non avrebbe mai superato il primo. Il primo bacio che li avrebbe legati per sempre.
Ormai era buio e i due si sedettero sul prato, tenendosi ancora per mano. Non c’era bisogno di scusarsi a vicenda o altro, era già tutto chiaro.

“Hey Shinichi?”

“Si?” Shinichi le rivolse lo sguardo.

Ran si sentiva imbarazzata a chiedergli una cosa del genere, ma ormai si erano baciati, quindi perché no? “Ora noi siamo.. beh… quello..”

“Fidanzati?” Shinichi concluse per Ran la frase. Nel tono di voce di Shin c’era un po’ di simpatia ed ironia. Aveva detto la parola “fidanzati” in un tono quasi perplesso. Non era scontato?

“Esatto…” Ran arrossì. Voleva esserne certa.

Shinichi alzò il sopracciglio e le rivolse uno sguardo dolce “tu cosa ne pensi?”. Avvolse il braccio intorno a lei, che sorrise e si appoggiò al suo petto.

“Direi proprio di si”

E così, mentre sorgeva la luna piena e le lucciole spuntavano dal prato, Ran si addormentò addosso a Shinichi, guardando il cielo stellato. Ora non importava più nulla. Né i suoi amici, né suo padre che a quest’ora probabilmente era furioso e affamato, né qualunque altra cosa.

Shinichi la teneva stretta a sé, come se non volesse farla scappare. Si tolse la felpa legata al busto, la mise su Ran come una coperta e si sdraiò, tenendola abbracciata. Ora contava solo lei. Niente amici, casi o preoccupazioni.

Non c’era nulla a cui dovevano pensare, contava solo ciò che avevano nel cuore… Il loro amore e l’un l’altra.


FINE

 

Nota d'autrice: Spero vi sia piaciuta! Mai stata così sdolcinata!!!



 
 
   
 
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