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Autore: South    16/05/2016    3 recensioni
Si sentiva una peccatrice, un' "estranea" a tutta la gente che la circondava,
Non si sentiva bene.
Ran.
Genere: Demenziale, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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VENDUTA


-Ran, dove stai andando?- Chiese Goro guardando la figlia uscire dalla porta di casa.
-Oh, papà.. ecco vedi, Sonoko mi ha dato appuntamento per uscire con lei a fare shopping.- Disse Ran leggermente titubante.
-Ah..Ok- disse Goro interessato a leggere il suo giornale.
La ragazza scese le scale e girò alla sinistra, proseguiva il suo cammino a passi lenti mentre guardava per terra.
Si sentiva una peccatrice, un' "estranea" a tutta la gente che la circondava, 
non si sentiva bene.
***************
Dopo una quindicina di minuti arrivò davanti ad un Hotel, ecco..l'Hotel.
Quel posto che lei non adorava, sembrava obbligata ad andarci. Sembrava averne paura, per non dire terrore. 
Guardava quella scritta medio-grande  che aveva di fronte agli occhi.  Diceva "Hotel Mirabi".
All'esterno questo enorme edificio sembrava un luogo accogliente, pareti di colore giallo, un tetto rosso, finestre grandi.
Ran, involontariamente, o almeno dal suo viso si poteva capire che era costretta, entrò. Dal cancello del Hotel, fino alla porta d'entrata, ci mise 15 minuti. In realtà una persona normale ci avrebbe messo 40/50 secondi, ma lei ci mise 10 minuti.
Mentre camminava alzò la testa e, senza dubbi, osservò immediatamente la finestra del terzo piano. Non c'era nessuno, o così un qualsiasi passante poteva pensare (dato mancanza di luce e tende coperte), ma Ran emise un gemito, di sofferenza.
Entrò. Vide attentamente  se nella hall dell'Hotel ci fosse qualcuno;
 Vide soltanto una signora con un piccolo cane, a cui sorrise calorosamente.
Il sorriso della ragazza sparì quando vide un uomo, anzi..aveva sembianze di un ragazzo ventenne. Definirlo uomo sembrava esagerato.
L'uomo, affettuosamente, le sporse la mano che lei prese titubante. Si trovava davanti ad una persona che conosceva bene.  
Ne aveva paura.
Salirono in camera, velocemente, per chiudere la porta. Si baciarono, si toccavano, si spogliarono, di propria volontà.
********
Quel ragazzo non era Shinichi, purtroppo.
E Ran lo sapeva, sapeva di aver sbagliato, sapeva che quello che faceva era sbagliato..sapeva di essere una venduta.


******
Ciao, è il mio primo racconto.
L'ho scritto perchè volevo condividere il dolore di ogni ragazza attraverso DC.
E'un testo a cui tengo, mi ci specchio particolarmente (non sono una venduta eh :P)
E' corto, ma come ho già scritto è il mio primo racconto e volevo sapere la vostra opinione :)
   
 
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