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Autore: Crateide    16/05/2016    0 recensioni
"Mi guardo le mani. Apro e chiudo i pugni e avverto una forza prorompente scorrermi nelle vene, far palpitare un cuore che ormai si è fermato da tempo.
Non ho idea di cosa sia diventata, in cosa Alexander Grayson mi abbia trasformato, ma... mi piace da impazzire."
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucy Westenra
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: post finale di stagione: cosa sono adesso?

Da: _Aris_

Pagina facebook: Il Giardino di EFP.

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

Il corpo inerme di mia madre giace ancora fra le mie braccia, senza più respiro. Il dolce sapore del sangue ristagna ancora nella mia bocca. Lo sento scendere giù, lentamente. Inarco la schiena come preda di un orgasmo, mentre la vita fluisce nel mio corpo e lo riscalda, donandogli forza e vigore.

Che splendida sensazione!

Con le labbra tirate in un dolce sorriso, abbasso gli occhi sulla mamma e le carezzo i capelli scomposti e impiastricciati. Ha la bocca spalancata in un grido sordo che mai nessuno udirà, gli occhi strabuzzati, il volto è una maschera di terrore. Sembra quasi che mi fissi, che voglia parlarmi... maledirmi.

“L’ho uccisa”.

Questo pensiero non mi scuote affatto. Non inorridisco, non mi dispero, non provo nulla.

“Ho bevuto il suo sangue... che è anche mio!”.

Mi lecco le labbra, là dove ancora giace qualche stilla rossa.

Cosa sono diventata?

Sento i canini premere contro la lingua, innaturalmente lunghi. Le mie orecchie odono suoni lontani, come il respiro calmo della domestica che dorme, lo squittio di un topo in soffitta o il chiacchiericcio irritante di qualche ragazzetta in strada. È tutto così limpido, chiaro e al contempo insignificante!

Mi guardo le mani. Apro e chiudo i pugni e avverto una forza prorompente scorrermi nelle vene, far palpitare un cuore che ormai si è fermato da tempo.

Non ho idea di cosa sia diventata, in cosa Alexander Grayson mi abbia trasformato, ma... mi piace da impazzire. Mi sento forte. E potente. E inarrestabile!

Getto un altro sguardo al cadavere di mia madre e gli rivolgo un ghigno pieno di amaro disprezzo. Me lo scrollo di dosso con un gesto brusco e lo lascio cadere a terra scomposto, come se fosse uno straccio vecchio. E mentre osservo i due fori sul suo collo da cui ancora sgorga un rivolo di sangue, mi soffermo a pensare che se fosse ancora viva non potrebbe mai capire come adesso io mi senta, come non ha mai inteso i sentimenti che provo per Mina.

Strabuzzo gli occhi e l’immagine della mia amata si fa largo fra i miei pensieri ancora confusi, improvvisa e gradita come una pioggerella primaverile.

Mina, mia bellissima Mina, quanto sarà dolce il tuo sangue? E quanto saremo felici insieme, uniche e speciali?

Mi alzo, posizionandomi davanti allo specchio. Il sangue di mia madre mi imbratta la camicia da notte e devo resistere alla tentazione di succhiarlo via.
- Se mai ci rivedremo, Grayson, ricordami di ringraziarti – dico a me stessa non senza malizia e, ridendo gaiamente, mi dirigo verso la notte al di là della finestra.

Eccomi, Mondo. Ecco una nuova Lucy!

   
 
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