GARA POKEMON
E PISTA CICLABILE
Mi svegliai
lentamente mentre il sole mi colpiva dritto in faccia, mi sentivo
frastornata.
Mi alzai a sedere e cercai di connettere il cervello, così
iniziai a ricordare:
la spiaggia, il mal di testa, il volo, il bagno (meglio non pensarci!)
e Drew
che mi rimboccava le coperte. Inconsciamente sorrisi “Drew si
preoccupa ancora
per me, infondo… Forse questa separazione forzata ci ha
fatto bene!” pensai
stiracchiandomi per bene per poi alzarmi e dirigermi al piano di sotto.
-Mamma,
papà! Buongiorno!- dissi sbadigliando.
-Buongiorno
cara! Come ti senti?- mi chiese mia madre venendomi incontro per darmi
un bacio
sulla guancia.
-Bene! Mi ha
fatto bene dormire… Ma che ore sono?- iniziai a preoccuparmi
che fosse già
tardi e che quindi avevo perso l’opportunità di
un’intensa e divertente
mattinata… Con Drew! “E da quando non penso a
divertirmi con le mie migliori
amiche? Che mi sta succedendo?! Spero solo che duri
poco…”
-Sono le
undici tesoro- rispose mio padre sorridendomi, peccato che io fossi
tutt’altro
che felice.
-Oh cavolo
no! Perché mi sono svegliata così tardi?! Questa
mattina avrei voluto…-
-Calmati
Vera! Avevi bisogno di dormire per riprenderti! Abbiamo ancora tutto il
pomeriggio per fare quello che vuoi!- mi voltai di scatto.
-Drew? Ma
che ci fai qui?!-
-Ero venuto
a vedere se eri sveglia e come stavi… Ho deciso di
aspettarti mentre le tue
amiche e Brandon sono andati a fare un giro a Ferrugipoli, non
torneranno prima
delle 4:00 credo. Hanno promesso che ti chiameranno poi…-
-E tu Drew,
perché non sei andato con loro?- la domanda parve coglierlo
un po’ impreparato
ma si affrettò a rispondermi.
-Preferivo
restare per vedere come stavi piuttosto che fare shopping con le tue
amiche… E
poi ho pensato che se quando ti fossi svegliata ti fossi ritrovata sola
ci
saresti rimasta male…- sentii gli occhi lucidi mentre non
potevo evitarmi di
pensare a quanto fosse dolce!
-E visto che
mi avevi detto che oggi volevi fare qualcosa di speciale ti ho anche
preparto
una sorpresa- guardò basso come se si fosse imbarazzato.
-Grazie
mille Drew! E carino da parte tua preoccuparti per me!- gli andai
incontro e lo
abbracciai. Lo sentii irrigidirsi ma subito dopo distendersi e
ricambiare quasi
impercettibilmente il mio abbraccio.
-Immagino
che passi direttamente al pranzo, giusto Vera?-
-Sì,
non mi
va di fare colazione in effetti!- sciolsi l’abbraccio (NDA
VERA. Non potevi
lasciarmi così ancora un pochino?) (NDA. Coi tuoi genitori a
guardare? E poi
aspetta solo di sapere che cosa ti ha preparato Drew!) (NDA DREW. Guai
a te se
glielo dici Seix! È una S.O.R.P.R.E.S.A!) (NDA.
Sì tranquillo Drew! Non glielo
dico!) (NDA VERA. Uffa vi odio!) (NDA DREW. Lo so me l’hai
già detto…) (NDA
VERA. Oh Drew, non fare così! Lo sai che infondo ti voglio
bene!) (NDA. Mi
dispiace interrompere le vostre chiacchere amorose ma dovrei andare
avanti
quindi…) (NDA VERA. Non c’è
più rispetto per noi!) (NDA DREW. Concordo è
crudele!) (NDA. Ah quanto mi rompete ragazzi! Io continuo!) e mi voltai
verso
mia madre.
-Dai uscite
pure, Vera oggi non pranzi qui-
-Perché?-
chiesi stralunata. Mia madre mi sorrise.
-Vedrai...
Forza ora andate! A dopo ragazzi!- e detto questo fece per spingerci
fuori.
-Aspetta ma
io sono in pigiama!- e detto questo sparii di sopra.
-Drew ma
dove mi stai portando?-
-Forza
muoviti! Non ti aspetterai mica che te lo dica vero? È una
sorpresa Vera!- io
gonfiai le guance.
-Non ti
sopporto!- incrociai le braccia e smisi di seguirlo. Lui si
girò e mise le mani
sui fianchi studiandomi un attimo mentre rifletteva. Ghignò.
-Cosa ti
è
venuto in mente ora?-
-Stupida…-
fu molto rapido e mi prese per il polso poi iniziò a tirarmi.
-Ma che
modi! Non ci voglio venire con te! Guarda che mi arr…- lui
mi prese per mano.
-Finiscila e
muoviti, sei proprio una bambina!- più che altro ero un
peperone in quel
momento ma sorvoliamo!
-E tu un
idiota- bofonchiai
-Diciamo che
siamo a metà strada, contenta?- alzai lo sguardo.
-Il percorso
103? E cosa ci dovremmo fare qui?- lui lanciò una pokeball.
-Flygon?-
chiesi io confusa.
-Mi dai
almeno un indizio?!- chiesi curiosa ormai a livelli inimmaginabili.
-Diamine
quanto sei pesante! Adesso dobbiamo andare al percorso 110, non ti dico
più
niente ora!- io misi di nuovo il broncio.
-Vieni- mi
accorsi che non mi aveva ancora lasciato la mano visto che in quel
momento
sciolse la presa. Sentii improvvisamente freddo. Le sue braccia mi
circondarono
la vita e prima di rendermene conto mi ritrovai seduta sul bellissimo
pokemon
drago che fluttuava in aria… Poco dopo Drew si mise dietro
di me. Io rimasi
perplessa.
-Perché
sono
davanti io Drew?-
-Uhm,
vediamo come te la cavi!- mi rise sarcastico nell’orecchio
mentre io iniziavo a
irritarmi.
-Ma lo sai
benissimo che non ho mai avuto un pokemon volante e di conseguenza non
ne ho
mai guidato uno!- sentivo il suo sarcasmo crescere di pari passo con la
mia
frustrazione “Maledetto…”
-Forza basta
parlare…- sentii le sue labbra sfiorarmi
l’orecchio. “Co-cosa?! Che faccio
adesso! Non riesco a concentrarmi così! Devo cercare il mio
cervello anche se
ormai sarà già a Sinnoh!” avvampai. Lui
si sporse ancora più in là e i suoi
capelli mi fecero il solletico. Non osai girare la testa e smisi
persino di
respirare.
-Devi solo
dirgli: Vai Flygon…- il suo tono, ora sussurrato e
vellutato, mi mandò in confusione e il cuore
cominciò a battere veloce, sempre
più veloce…
-V-vai
Flygon…- sussurrai strascicando le parole a tal punto
che mi chiesi come fece a sentirmi il drago… Dopo qualche
secondo, quando ci
eravamo stabilizzati, Drew si scostò un po’ e mi
appoggiò la guancia sulla
spalla dopo avermi circondato la vita con le braccia. Troppi ricordi e
soprattutto troppe emozioni si affollavano nella mia mente e il dolce
peso di
Drew sulla mia schiena che mi riscaldava non aiutava di
certo…
-Fly? (Dove devo
andare Vera?)- mi riscossi.
-Ah,
euhm… Drew ha detto al percorso 110- mi accorsi solo in
quel momento che il respiro del verde si era fatto più lento
e profondo.
-Drew?- lo
chiamai piano. Lui non rispose il che confermò la
mia ipotesi così mi voltai un po’: vidi il suo
viso rilassato e le labbra leggermente
schiuse, i capelli gli cadevano dolcemente sulle guance coprendogli
lievemente
gli occhi. Non potei fare a meno di trovarlo bello “Cavolo
è davvero cresciuto…
Adesso è più… Uomo, con gli zigomi
più marcati e lo sguardo più affilato…
È
così bello, perché non può essere
anche più gentile?!” mi ritrovai a pensare
isterica per nascondere l’imbarazzo che mi provocavano certi
pensieri… Ritornai
a guardare in avanti e vidi il mare sotto di noi. Mentre mi rilassavo,
quasi
involontariamente, iniziai a comparare Drew a Brandon: “Bre
è molto bello, ha
degli occhi così dolci e di un azzurro che mio Arceus mi fa
venire la bava alla
bocca! Però Drew… Altro che dolci, i suoi occhi
sono così… Espressivi!
Enigmatici e profondi… Se non lo conoscessi da anni troverei
molto difficile
capire cosa pensa a volte! E poi santo Arceus, che smeraldo! Non
è
assolutamente normale avere un colore così assurdo! Sembra
che brillino per
quanto sono intensi e luminosi! Beh tra l’altro Drew non
è mai stato normale…
Come si può nascere coi capelli verdi?! Mistero che non
sarà mai svelato…”.
-Fly!
Fly!
(Vera, Drew! Siamo
arrivati!)- mi riscossi al verso del pokemon e mi rigirai verso il
ragazzo alle
mie spalle mentre atterravamo. “ E ora come faccio a
svegliarlo? È troppo bello
così!” intanto mi ero girata piano per non
svegliarlo e ora me lo ritrovavo
praticamente addosso col viso sull’incavo del mio collo e le
braccia che
continuavano a cingermi. Gli presi delicatamente la testa tra le mani e
la
scostai il più piano possibile dal mio collo.
-Drew? Ehi,
svegliati… Drew?- sussurrai piano mentre il suo
respiro iniziava ad accelerare. Aprii gli occhi, i suoi sublimi occhi
verdi, e
li incastrò nei miei.
-Vera?
Perché sei così vicina?- biascicò
piano.
-Cosa?- sgranai
gli occhi, per svegliarlo non mi ero resa
contro che il mio naso sfiorava il suo. Cercai di smentire
l’imbarazzo.
-Era solo
per… Svegliarti. Muoviti siamo arrivati al percorso
110, alzati ora- iniziai a farfugliare in modo incomprensibile alcune
parole
che non riuscivo a capire.
-Ehi calmati,
non ti devi per forza imbarazzare tanto ogni
volta che mi avvicino- lui non accennava a spostarsi.
-Non potresti
per una volta essere cortese e non farmelo
notare? Grazie…- dissi piccata. Lui ridacchiò e,
inaspettatamente, mi diede un
bacio sulla guancia. Rischiai un infarto cardiaco. Intanto lui mi aveva
messa
giù e stava richiamando Flygon.
-Dai forza o non
faremo in tempo!- riprese a tirarmi mentre
io cercavo in qualche modo di tranquillizzarmi.
-Drew se
continui così inciampo!- dissi frustrata sentendo le
sue mani coprirmi gli occhi.
-E
piantala… Siamo arrivati!-
-Davvero?! Era
o…- mi bloccai appena Drew abbassò le mani ma
ero troppo stupita per imbarazzarmi del fatto che me le avesse poggiate
in vita:
l’Arena delle Virtù di Porto Selcepoli…
Dal vivo!
-Oh mamma, oh
mamma, oh mamma, oh mamma! Oh Arceus! Non ci
credo!- boccheggiai come un Magikarp. Avevo sempre voluto venirci ma
l’idea di
trovarmi nell’ambiente del mio amico mi spaventava un bel
po’…
- Ora hai finito
di lamentarti?-
-Ah sempre
così carino, non ti sforzare eh?-
-No tranquilla.
Vieni che ti voglio presentare una persona!-
-Oh e
chi…-
-Drew! Eccoti!-
ci girammo all’improvviso e vidi una
bellissima ragazza dai capelli azzurri come gli occhi, con un costume
di scena
intonato e un bellissimo Altaria che la seguiva.
-M-ma
lei…- biascicai confusa.
-Ciao Orthilla,
scusa il ritardo…-
-Oh è
questa la tua amica? Vera giusto?- “Una celebrità
come
lei mi conosce?!”
-I-io…-
-Ma sei
trooooopoooo carina!- mi corse incontro e mi soffocò
in un abbraccio.
-Eh?- chiesi
incredula.
-Finalmente ti
ho conosciuta! Drew non faceva altro che
parlarmi di te!-
-Ehm Orthi non
è il caso…- iniziò lui.
-Ora capisco
perché gli piaci così tanto! Siete davvero una
bellissima coppia! Da quanto state insieme?- io ebbi un attacco di
tosse mentre
Drew cercava di salvare il salvabile.
-M-ma noi siamo
solo amici! Orthi non dire stupidaggini!- lui
arrossì.
-Oh certo
certo… Drew che aspetti a dichiararti? Secondo me
ricambia- disse lei seria… “Ma stiamo
scherzando?!”
-Ma io non la
amo! È solo mia amica! Non voglio mettermi con
lei!- inaspettatamente sentii una lama fredda trapassarmi e togliermi
il fiato
per un attimo… “Ma cosa?
Perché?” non riuscivo a capire cosa mi stesse
succedendo… Scossi la testa.
-Immagino siate
qui per vedere la gara… Vi lascio, pidovini-
fece l’occhiolino e, dopo aver guardato con
un’occhiata tutt’altro che discreta
come mi stava abbracciando Drew da dietro, si incamminò
saltellando verso
l’Arena ridendo. Noi la guardammo esterrefatti.
-Ma-ma…-
provai a dire. Lui sbuffò e si scostò.
-Lasciala
perdere, vieni entriamo- mi prese il polso e mi
trascinò dentro.
-Oh, wow! Ma
è fantastico!- dissi mentre mi guardavo intorno:
le luci colorate, i muri che sembravano cristalli, tutti quei
coordinatori coi
loro pokemon…
-Perché
credi che io sia un coordinatore? Ricordati che io
sono il migliore- mi disse con un sorrisetto beffardo.
-Ah ah certo, se
mi vuoi far ridere continua così…-
-Taci e seguimi
che siamo in ritardo!- mi portò su per una
rampa di scale ed aprii un portone blu. Meraviglia delle meraviglie
davanti a
me si stagliava in tutto il suo splendore il grandissimo palco che
ospitava le
gare… Ero così concentrata a guardarmi intorno
che non mi accorsi di essermi
seduta.
-Per Arceus,
Vera! Chiudi la bocca o ti entrano i Combee!- lo
guardai male.
-Taci, tu!- lo
sentii ridere mentre veniva presentato il
primo coordinatore.
Era passata
un’ora circa quando la gara terminò. Aveva vinto
Orthilla col suo MegaAltaria… Spettacolare… Dopo
averle fatto i complimenti io
e Drew ci incamminammo fuori ma lei fu più veloce ed
urlò.
-Comunque Vera
perché non fai un viaggio con Drew? Sono
sicura che coi suoi consigli e la tua intelligenza e grazia potresti
diventare
una coordinatrice perfetta! Io non vedrei l’ora di sfidarti!
E poi chissà che
le cose tra voi due non cambino!-
Sgranai gli
occhi e mi girai, lei mi salutò con tutto il
braccio e poi sorridendo volò via con Alty.
-Che cosa? Noi
due insieme… Io coordinatrice…?- mi misi la
testa tra le mani sentendo già gli insulti di Drew.
-Oh che follia!-
dissi cercando di salvarmi. Eppure lui non
disse niente. Alzai lo sguardo per guardarlo e lo vidi perso nei suoi
pensieri.
-Tutto bene,
Drew?-
-Cosa…?
Ehm sì! Andiamo…- lo fissai stranita.
-Ok…
Andiamo- lui mi spiazzò.
-Voglio andare a
Ciclamipoli, poi sul percorso 117, poi
arriviamo a Mentania, poi passiamo dal tunnel Menferro così
arriviamo al
percorso 116 e poi siamo a Ferrugipoli… Poi da lì
la strada per Petalipoli la
sai…-
-Ma
così allunghiamo di tantissimo il giro! Perché
vuoi fare
una cosa del genere?-
-Mi va e basta!-
disse lui girando la testa… “È
arrossito? Ma
che diavolo gli prende?!”
-Muoviti! Ma
guarda un po’, sei più lenta di uno Slugma!-
iniziai a irritarmi.
-Ehi vedi di
darti una calmata! Cosa sei un Primeape?!-
battei il piede a terra, poi gli corsi davanti e uscii dalla
città. Mi fermai
di fronte ad un edificio azzurro chiaro e bianco: la Pista Ciclabile.
Mi si
illuminarono gli occhi.
-Cosa? Vuoi
farci un giro?- sobbalzai, non mi ero accorta che
fosse già alle mie spalle.
-Non ho la bici-
mugolai.
-Sei fortunata
che io lascio sempre la mia qui in custodia…
Non stare lì impalata vieni!- mi prese per le spalle e mi
spinse dentro. Mentre
mi guardavo intorno e pregavo il buon e santo Raikou di incenerire Drew
con un
fulmine, me lo vidi arrivare davanti a tutta velocità sulla
bici e fermarsi a
un centimetro da me.
-Ma santo Arceus
che mi dà la forza di resistere alla voglia
che ho di ucciderti, ce l’hai un po’ di buon
senso?!- lui si sganasciò dalle
risate mentre io notavo la ragazza che gestiva la pista guardarmi come
a dire “Ma
come puoi parlargli così? Lui è una star!
È un’importantissima
celebrità!”.
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo.
-Grandioso
quindi io adesso devo farmi tutta la strada A
PIEDI e per giunta DA SOLA solo per il tuo capriccio di allungare il
giro
mentre il signorino si divertirà a sfrecciare sopra la mia
testa magari
urlandomi prese per il… Meglio se non lo dico mentre si
befferà di me?!- lui mi
diede un colpetto con l’indice sul naso.
-Ahia!- dissi
scocciata.
-Ma no cretina!
Mai sentito parlare di andare in bici in
due?- mi chiese ridendo.
-Oh…
Giusto…- dissi incerta. “Il problema non
è se ne ho
sentito parlare, è se tu mi porti!”
-Dai sali, ho
appena fatto montare una sella più grande
apposta!- mi fece sedere dietro di lui.
-Metti le gambe
sulle mie-
-Cosa?!- lui
sbuffò.
-Se le tieni
giù mi intralci mentre pedalo… Devi far passare
le gambe davanti a me…-
-E-Eh?- chiesi
imbarazzata.
-Uff Vera! Devi
circondarmi la vita con le gambe, è tanto
difficile?!- non mi azzardai a muovermi. Lui staccò le mani
dal manubrio e mi
prese prima una caviglia, poi un’altra. Io avvampai nella
confusione più totale
e sentii una scossa elettrica nel punto esatto dove lui mi aveva
toccata. “Perché
ho messo i pantaloncini? Non potevo mettere dei collant?!”
Guardai il sole
cocente: non credo sarebbe stata una buona idea. Mi riconcentrai sul
ragazzo
davanti a me che mi aveva fatto passare le gambe sulle sue cosce.
Deglutii “Non
sono pronta a cose del genere… Sono quattro dannatissimi
anni che non tocco un
ragazzo in modo così intimo, non ce la faccio!” E
mentre continuavo i miei
sfoghi mentali lui aveva finito.
-Vedi di tenerti
anche con le braccia se non vuoi cadere all’indietro,
vado veloce sai?-
-Si me lo
ricordo- sibilai tra i denti.
-Ho capito,
faccio io che perdo di sicuro meno tempo, finchè
ti aspetto!- si portò le mani dietro la schiena e mi prese
le mie. Mi si spezzò
il fiato mentre uno strano calore mi invadeva. Se le portò
sul torace tirando
anche le braccia in modo che lo circondassi e mi fece passare quello
sinistro
sopra il destro. Ero totalmente avvinghiata a lui. Lo sentii indugiare
un
attimo, poi lasciò andare lentamente le mie mani. Ritornai a
respirare anche se
lievemente.
-Ok pronta?-
-S-si- cercai di
nascondere il mio imbarazzo. Sentii il vento
sferzarmi le guance e in pochi istanti mi ritrovai alla fine della
salita
-Ma è
fantastico!- per un attimo dimenticai com’ero messa e
mi staccai un po’ di più da lui.
-Vedi di tenerti
forte che io accelero- la velocità aumentò
all’improvviso ed io fui presa alla sprovvista,
così per non cadere strinsi di
più le braccia ritrovandomi col viso sulla sua schiena, lui
accelerò ancora ed
io posai la mia testa sulla sua spalla. Iniziai a respirare il suo
profumo che
distinsi tra lo shampoo al miele dei suoi setosi capelli e la fragranza
di rose
della sua pelle. Se c’era una cosa che avevo sempre amato di
Drew era il fatto
che odiasse i profumi maschili così forti e intensi. Per
questo, fin da piccolo,
aveva sempre scelto bagnoschiuma femminili per lavarsi…
Nonostante ciò nessuno
si era mai permesso di mettere in dubbio la sua virilità.
Sospirai e chiusi gli
occhi, senza nemmeno accorgermene affondai il viso nel suo collo. Lo
sentii
trasalire ma decisi di non spostarmi. Respirai piano la sua fragranza
mentre i
capelli smeraldini mi solleticavano il viso e così persi la
cognizione del
tempo mentre sentivo solo il vento che mi carezzava tiepido, i capelli
di Drew
che mi solleticavano e il suo dolce profumo che mi avvolgeva insieme al
tepore
del suo corpo. “Quanto vorrei che mi guardassi, vorrei
perdermi nei tuoi occhi,
così vivi e splendidi… E poi, oh
vorrei…”
-Vorrei
così tanto che mi baciassi- pensavo di averlo solo
pensato ma mi uscii un impercettibile sussurro. La bici
inchiodò violentemente,
cosa che mi fece riscuotere dal mio stato di dormiveglia.
-Mmmh, ma che
diavolo Drew? Perché hai inchiodato così?- gli
chiesi stupefatta.
-T-tu…
Hai ehm… hai detto qual-qualcosa?- sentii il suo
respiro diventare più veloce.
-I-io
ehm… Sì ma… Ecco…-
“No, No, NO! E ora che gli dico?!
Solo per una stupida fantasia assurda di un secondo e la mia mancanza
di
autocontrollo ho rovinato tutto!!!”. Ridacchiai nervosa.
-Io ehm ecco,
non pensavo che mi avessi sentita, eheh.
Comunque io non intendevo, insomma… Stavo pensando a un
po’ di cose, ehm,
davvero… Non è niente di…
Che…- “Wow… Davvero complimenti Vera,
hai messo su il
peggior discorso della tua vita…”. Lui si
girò a guardarmi: non feci in tempo
ad arrossire visto che avevo ancora la testa sulla sua spalla che mi
sconcentrai
per la vicinanza. I suoi occhi sembravano in tempesta, il verde
brillava più
che mai mentre vorticava in un mix di emozioni che non gli avevo mai
visto…
-Sei sicura di
stare bene?- mi chiese piano. Io deglutii.
-Cer-certo…
Ero solo altrove, con la testa- Ci guardammo
ancora un attimo, eravamo più vicini di quando avevamo
bevuto il frappè. Ecco
questo era un altro momento così, un momento speciale, un
momento nostro. Orami
il mio cuore aveva perso un limite decente di battiti al minuto.
“Cos’è che ho
detto prima? Che vorrei che mi baciasse? Oh beh questo sarebbe il
momento
perfetto con il tramonto, un leggero vento che ci scompiglia i capelli,
noi
persi l’uno nello sguardo dell’altra, i cuori che
battono insieme, i respiri
che accelerano, solo noi due… Oh Arceus quanto sono
romantica!” deglutii. “Coraggio,
Vera!” pensai “Hai fatto cose ben più
pericolose con lui… E se anche volessi
baciarlo, che problema c’è?! Siamo cresciuti
ormai…” smisi di respirare e
continuando a guardarlo negli occhi mi avvicinai, millimetro per
millimetro,
finchè non sentii il suo naso sfiorarmi la gota sinistra.
Ormai avevamo chiuso
gli occhi perché eravamo troppo vicini e perché
l’imbarazzo era tanto, al punto
che era arrossito anche lui. “Manca pochissimo! Solo un
centimetro…” quando
esso diventò mezzo iniziai a non percepire più
né il vento né il resto, solo
noi due… Lo strinsi più forte. “Ci
siamo, ci siamo, ci siamo!” il suo labbro
superiore sfiorò il mio…
-OH MIO ARCEUS!-
spalancammo gli occhi di scatto come se
Kyogre avesse deciso all’improvviso di scatenarci contro un
mix di Primopulsar
e Purogelo. Fu un attimo e lo spavento fu tale che Drew perse
l’equilibrio
sulla bici e cadde grazie anche alla spinta del mio peso: mi ritrovai a
cavalcioni su di lui.
-Oh cavolo! Drew
stai bene?- chiesi preoccupata.
-Arceus che
botta! Ma che diavolo?!- si tirò su a sedere
trascinandomi per poi girare la testa.
-Ma che diamine
ci fate voi qui?!- chiese lui irritato guardando
quelle quattro persone che ci fissavano. Mi voltai anch’io ma
desiderai di non
averlo mai fatto. Mi paralizzai dalla paura… “Ma
che diavolo, mi è passato in
testa uno stormo di Murkrow?!”.
-Voi vi stavate
BACIANDO?!?!- urlò Brianna sconvolta.
-No! Non
è come sembra!- dissi rossa come una Baccarosmel.
-E allora cosa
stavate facendo?- chiese Brandon con tono
vagamente triste.
-Secondo me
erano già arrivati alla lingua!-
-Oh, sicure che
non abbiano già fatto altro piuttosto?!-
dissero prima Misty e poi Lucinda che sghignazzavano sotto i baffi.
-Fermi tutti
stiamo parlando di un bacio che NON C’È MAI
STATO! E IO SONO ANCORA VERGINEEEEE!- urlai paonazza. Guardai Drew, lui
guardò
me: “vicini, ancora troppo vicini!”.
-SCAPPIAMOOO!-
-Buona idea!- mi
tirò su di peso, saltò sulla bici in un
secondo e partì, stavolta io stavo davanti.
-Ehi dove andaaaaateeeee!- urlò Brianna furiosa. Noi due scoppiammo a ridere per l’imbarazzo e lo choc mentre ci lanciavamo giù dalla rampa a fine Pista Ciclabile alla massima velocità.
NDACiao a tutti! Scusate il ritardo ma ultimamente sono stata davvero impegnatissima! Spero mi perdonerete e apprezzerete questo capitolo! In teoria doveva essere continuato ma vedendo che già era molto lungo ho deciso di dividerlo. Se vi siete prese un colpo al cuore sperando che si baciassero mi spiace deludervi ma non è ancora il momento (sguardo malefico, ok la smetto). Il prossimo capitolo penso che sarà interamente o quasi dal punto di vista del nostro verde preferito ^^. Alla prossima!
Seix.