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Autore: Seix    17/05/2016    2 recensioni
Vera ha delle amiche fantastiche, i suoi Pokemon e soprattutto il suo migliore amico di cui è segretamente innamorata. Proprio quando pensa che la sua vita sia perfetta il suo passato ritornerà a trovarla sotto forma di un ragazzo dagli occhi e i capelli verdi: Drew. Riuscirà Vera a perdonarlo ma soprattutto riuscirà a chiarire i suoi sentimenti? E riuscirà Drew a chiudere la grossa ferita che ha lasciato?
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Un po' tutti, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Manga
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GARA POKEMON E PISTA CICLABILE

 

 

Mi svegliai lentamente mentre il sole mi colpiva dritto in faccia, mi sentivo frastornata. Mi alzai a sedere e cercai di connettere il cervello, così iniziai a ricordare: la spiaggia, il mal di testa, il volo, il bagno (meglio non pensarci!) e Drew che mi rimboccava le coperte. Inconsciamente sorrisi “Drew si preoccupa ancora per me, infondo… Forse questa separazione forzata ci ha fatto bene!” pensai stiracchiandomi per bene per poi alzarmi e dirigermi al piano di sotto.

-Mamma, papà! Buongiorno!- dissi sbadigliando.

-Buongiorno cara! Come ti senti?- mi chiese mia madre venendomi incontro per darmi un bacio sulla guancia.

-Bene! Mi ha fatto bene dormire… Ma che ore sono?- iniziai a preoccuparmi che fosse già tardi e che quindi avevo perso l’opportunità di un’intensa e divertente mattinata… Con Drew! “E da quando non penso a divertirmi con le mie migliori amiche? Che mi sta succedendo?! Spero solo che duri poco…”

-Sono le undici tesoro- rispose mio padre sorridendomi, peccato che io fossi tutt’altro che felice.

-Oh cavolo no! Perché mi sono svegliata così tardi?! Questa mattina avrei voluto…-

-Calmati Vera! Avevi bisogno di dormire per riprenderti! Abbiamo ancora tutto il pomeriggio per fare quello che vuoi!- mi voltai di scatto.

-Drew? Ma che ci fai qui?!-

-Ero venuto a vedere se eri sveglia e come stavi… Ho deciso di aspettarti mentre le tue amiche e Brandon sono andati a fare un giro a Ferrugipoli, non torneranno prima delle 4:00 credo. Hanno promesso che ti chiameranno poi…-

-E tu Drew, perché non sei andato con loro?- la domanda parve coglierlo un po’ impreparato ma si affrettò a rispondermi.

-Preferivo restare per vedere come stavi piuttosto che fare shopping con le tue amiche… E poi ho pensato che se quando ti fossi svegliata ti fossi ritrovata sola ci saresti rimasta male…- sentii gli occhi lucidi mentre non potevo evitarmi di pensare a quanto fosse dolce!

-E visto che mi avevi detto che oggi volevi fare qualcosa di speciale ti ho anche preparto una sorpresa- guardò basso come se si fosse imbarazzato.

-Grazie mille Drew! E carino da parte tua preoccuparti per me!- gli andai incontro e lo abbracciai. Lo sentii irrigidirsi ma subito dopo distendersi e ricambiare quasi impercettibilmente il mio abbraccio.

-Immagino che passi direttamente al pranzo, giusto Vera?-

-Sì, non mi va di fare colazione in effetti!- sciolsi l’abbraccio (NDA VERA. Non potevi lasciarmi così ancora un pochino?) (NDA. Coi tuoi genitori a guardare? E poi aspetta solo di sapere che cosa ti ha preparato Drew!) (NDA DREW. Guai a te se glielo dici Seix! È una S.O.R.P.R.E.S.A!) (NDA. Sì tranquillo Drew! Non glielo dico!) (NDA VERA. Uffa vi odio!) (NDA DREW. Lo so me l’hai già detto…) (NDA VERA. Oh Drew, non fare così! Lo sai che infondo ti voglio bene!) (NDA. Mi dispiace interrompere le vostre chiacchere amorose ma dovrei andare avanti quindi…) (NDA VERA. Non c’è più rispetto per noi!) (NDA DREW. Concordo è crudele!) (NDA. Ah quanto mi rompete ragazzi! Io continuo!) e mi voltai verso mia madre.

-Dai uscite pure, Vera oggi non pranzi qui-

-Perché?- chiesi stralunata. Mia madre mi sorrise.

-Vedrai... Forza ora andate! A dopo ragazzi!- e detto questo fece per spingerci fuori.

-Aspetta ma io sono in pigiama!- e detto questo sparii di sopra.

 

-Drew ma dove mi stai portando?-

-Forza muoviti! Non ti aspetterai mica che te lo dica vero? È una sorpresa Vera!- io gonfiai le guance.

-Non ti sopporto!- incrociai le braccia e smisi di seguirlo. Lui si girò e mise le mani sui fianchi studiandomi un attimo mentre rifletteva. Ghignò.

-Cosa ti è venuto in mente ora?-

-Stupida…- fu molto rapido e mi prese per il polso poi iniziò a tirarmi.

-Ma che modi! Non ci voglio venire con te! Guarda che mi arr…- lui mi prese per mano.

-Finiscila e muoviti, sei proprio una bambina!- più che altro ero un peperone in quel momento ma sorvoliamo!

-E tu un idiota- bofonchiai

-Diciamo che siamo a metà strada, contenta?- alzai lo sguardo.

-Il percorso 103? E cosa ci dovremmo fare qui?- lui lanciò una pokeball.

-Flygon?- chiesi io confusa.

-Mi dai almeno un indizio?!- chiesi curiosa ormai a livelli inimmaginabili.

-Diamine quanto sei pesante! Adesso dobbiamo andare al percorso 110, non ti dico più niente ora!- io misi di nuovo il broncio.

-Vieni- mi accorsi che non mi aveva ancora lasciato la mano visto che in quel momento sciolse la presa. Sentii improvvisamente freddo. Le sue braccia mi circondarono la vita e prima di rendermene conto mi ritrovai seduta sul bellissimo pokemon drago che fluttuava in aria… Poco dopo Drew si mise dietro di me. Io rimasi perplessa.

-Perché sono davanti io Drew?-

-Uhm, vediamo come te la cavi!- mi rise sarcastico nell’orecchio mentre io iniziavo a irritarmi.

-Ma lo sai benissimo che non ho mai avuto un pokemon volante e di conseguenza non ne ho mai guidato uno!- sentivo il suo sarcasmo crescere di pari passo con la mia frustrazione “Maledetto…”

-Forza basta parlare…- sentii le sue labbra sfiorarmi l’orecchio. “Co-cosa?! Che faccio adesso! Non riesco a concentrarmi così! Devo cercare il mio cervello anche se ormai sarà già a Sinnoh!” avvampai. Lui si sporse ancora più in là e i suoi capelli mi fecero il solletico. Non osai girare la testa e smisi persino di respirare.

-Devi solo dirgli: Vai Flygon…- il suo tono, ora sussurrato e vellutato, mi mandò in confusione e il cuore cominciò a battere veloce, sempre più veloce…

-V-vai Flygon…- sussurrai strascicando le parole a tal punto che mi chiesi come fece a sentirmi il drago… Dopo qualche secondo, quando ci eravamo stabilizzati, Drew si scostò un po’ e mi appoggiò la guancia sulla spalla dopo avermi circondato la vita con le braccia. Troppi ricordi e soprattutto troppe emozioni si affollavano nella mia mente e il dolce peso di Drew sulla mia schiena che mi riscaldava non aiutava di certo…

-Fly? (Dove devo andare Vera?)- mi riscossi.

-Ah, euhm… Drew ha detto al percorso 110- mi accorsi solo in quel momento che il respiro del verde si era fatto più lento e profondo.

-Drew?- lo chiamai piano. Lui non rispose il che confermò la mia ipotesi così mi voltai un po’: vidi il suo viso rilassato e le labbra leggermente schiuse, i capelli gli cadevano dolcemente sulle guance coprendogli lievemente gli occhi. Non potei fare a meno di trovarlo bello “Cavolo è davvero cresciuto… Adesso è più… Uomo, con gli zigomi più marcati e lo sguardo più affilato… È così bello, perché non può essere anche più gentile?!” mi ritrovai a pensare isterica per nascondere l’imbarazzo che mi provocavano certi pensieri… Ritornai a guardare in avanti e vidi il mare sotto di noi. Mentre mi rilassavo, quasi involontariamente, iniziai a comparare Drew a Brandon: “Bre è molto bello, ha degli occhi così dolci e di un azzurro che mio Arceus mi fa venire la bava alla bocca! Però Drew… Altro che dolci, i suoi occhi sono così… Espressivi! Enigmatici e profondi… Se non lo conoscessi da anni troverei molto difficile capire cosa pensa a volte! E poi santo Arceus, che smeraldo! Non è assolutamente normale avere un colore così assurdo! Sembra che brillino per quanto sono intensi e luminosi! Beh tra l’altro Drew non è mai stato normale… Come si può nascere coi capelli verdi?! Mistero che non sarà mai svelato…”.

-Fly! Fly! (Vera, Drew! Siamo arrivati!)- mi riscossi al verso del pokemon e mi rigirai verso il ragazzo alle mie spalle mentre atterravamo. “ E ora come faccio a svegliarlo? È troppo bello così!” intanto mi ero girata piano per non svegliarlo e ora me lo ritrovavo praticamente addosso col viso sull’incavo del mio collo e le braccia che continuavano a cingermi. Gli presi delicatamente la testa tra le mani e la scostai il più piano possibile dal mio collo.

-Drew? Ehi, svegliati… Drew?- sussurrai piano mentre il suo respiro iniziava ad accelerare. Aprii gli occhi, i suoi sublimi occhi verdi, e li incastrò nei miei.

-Vera? Perché sei così vicina?- biascicò piano.

-Cosa?- sgranai gli occhi, per svegliarlo non mi ero resa contro che il mio naso sfiorava il suo. Cercai di smentire l’imbarazzo.

-Era solo per… Svegliarti. Muoviti siamo arrivati al percorso 110, alzati ora- iniziai a farfugliare in modo incomprensibile alcune parole che non riuscivo a capire.

-Ehi calmati, non ti devi per forza imbarazzare tanto ogni volta che mi avvicino- lui non accennava a spostarsi.

-Non potresti per una volta essere cortese e non farmelo notare? Grazie…- dissi piccata. Lui ridacchiò e, inaspettatamente, mi diede un bacio sulla guancia. Rischiai un infarto cardiaco. Intanto lui mi aveva messa giù e stava richiamando Flygon.

-Dai forza o non faremo in tempo!- riprese a tirarmi mentre io cercavo in qualche modo di tranquillizzarmi.

 

-Drew se continui così inciampo!- dissi frustrata sentendo le sue mani coprirmi gli occhi.

-E piantala… Siamo arrivati!-

-Davvero?! Era o…- mi bloccai appena Drew abbassò le mani ma ero troppo stupita per imbarazzarmi del fatto che me le avesse poggiate in vita: l’Arena delle Virtù di Porto Selcepoli… Dal vivo!

-Oh mamma, oh mamma, oh mamma, oh mamma! Oh Arceus! Non ci credo!- boccheggiai come un Magikarp. Avevo sempre voluto venirci ma l’idea di trovarmi nell’ambiente del mio amico mi spaventava un bel po’…

- Ora hai finito di lamentarti?-

-Ah sempre così carino, non ti sforzare eh?-

-No tranquilla. Vieni che ti voglio presentare una persona!-

-Oh e chi…-

-Drew! Eccoti!- ci girammo all’improvviso e vidi una bellissima ragazza dai capelli azzurri come gli occhi, con un costume di scena intonato e un bellissimo Altaria che la seguiva.

-M-ma lei…- biascicai confusa.

-Ciao Orthilla, scusa il ritardo…-

-Oh è questa la tua amica? Vera giusto?- “Una celebrità come lei mi conosce?!”

-I-io…-

-Ma sei trooooopoooo carina!- mi corse incontro e mi soffocò in un abbraccio.

-Eh?- chiesi incredula.

-Finalmente ti ho conosciuta! Drew non faceva altro che parlarmi di te!-

-Ehm Orthi non è il caso…- iniziò lui.

-Ora capisco perché gli piaci così tanto! Siete davvero una bellissima coppia! Da quanto state insieme?- io ebbi un attacco di tosse mentre Drew cercava di salvare il salvabile.

-M-ma noi siamo solo amici! Orthi non dire stupidaggini!- lui arrossì.

-Oh certo certo… Drew che aspetti a dichiararti? Secondo me ricambia- disse lei seria… “Ma stiamo scherzando?!”

-Ma io non la amo! È solo mia amica! Non voglio mettermi con lei!- inaspettatamente sentii una lama fredda trapassarmi e togliermi il fiato per un attimo… “Ma cosa? Perché?” non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo… Scossi la testa.

-Immagino siate qui per vedere la gara… Vi lascio, pidovini- fece l’occhiolino e, dopo aver guardato con un’occhiata tutt’altro che discreta come mi stava abbracciando Drew da dietro, si incamminò saltellando verso l’Arena ridendo. Noi la guardammo esterrefatti.

-Ma-ma…- provai a dire. Lui sbuffò e si scostò.

-Lasciala perdere, vieni entriamo- mi prese il polso e mi trascinò dentro.

-Oh, wow! Ma è fantastico!- dissi mentre mi guardavo intorno: le luci colorate, i muri che sembravano cristalli, tutti quei coordinatori coi loro pokemon…

-Perché credi che io sia un coordinatore? Ricordati che io sono il migliore- mi disse con un sorrisetto beffardo.

-Ah ah certo, se mi vuoi far ridere continua così…-

-Taci e seguimi che siamo in ritardo!- mi portò su per una rampa di scale ed aprii un portone blu. Meraviglia delle meraviglie davanti a me si stagliava in tutto il suo splendore il grandissimo palco che ospitava le gare… Ero così concentrata a guardarmi intorno che non mi accorsi di essermi seduta.

-Per Arceus, Vera! Chiudi la bocca o ti entrano i Combee!- lo guardai male.

-Taci, tu!- lo sentii ridere mentre veniva presentato il primo coordinatore.

 

Era passata un’ora circa quando la gara terminò. Aveva vinto Orthilla col suo MegaAltaria… Spettacolare… Dopo averle fatto i complimenti io e Drew ci incamminammo fuori ma lei fu più veloce ed urlò.

-Comunque Vera perché non fai un viaggio con Drew? Sono sicura che coi suoi consigli e la tua intelligenza e grazia potresti diventare una coordinatrice perfetta! Io non vedrei l’ora di sfidarti! E poi chissà che le cose tra voi due non cambino!-

Sgranai gli occhi e mi girai, lei mi salutò con tutto il braccio e poi sorridendo volò via con Alty.

-Che cosa? Noi due insieme… Io coordinatrice…?- mi misi la testa tra le mani sentendo già gli insulti di Drew.

-Oh che follia!- dissi cercando di salvarmi. Eppure lui non disse niente. Alzai lo sguardo per guardarlo e lo vidi perso nei suoi pensieri.

-Tutto bene, Drew?-

-Cosa…? Ehm sì! Andiamo…- lo fissai stranita.

-Ok… Andiamo- lui mi spiazzò.

-Voglio andare a Ciclamipoli, poi sul percorso 117, poi arriviamo a Mentania, poi passiamo dal tunnel Menferro così arriviamo al percorso 116 e poi siamo a Ferrugipoli… Poi da lì la strada per Petalipoli la sai…-

-Ma così allunghiamo di tantissimo il giro! Perché vuoi fare una cosa del genere?-

-Mi va e basta!- disse lui girando la testa… “È arrossito? Ma che diavolo gli prende?!”

-Muoviti! Ma guarda un po’, sei più lenta di uno Slugma!- iniziai a irritarmi.

-Ehi vedi di darti una calmata! Cosa sei un Primeape?!- battei il piede a terra, poi gli corsi davanti e uscii dalla città. Mi fermai di fronte ad un edificio azzurro chiaro e bianco: la Pista Ciclabile. Mi si illuminarono gli occhi.

-Cosa? Vuoi farci un giro?- sobbalzai, non mi ero accorta che fosse già alle mie spalle.

-Non ho la bici- mugolai.

-Sei fortunata che io lascio sempre la mia qui in custodia… Non stare lì impalata vieni!- mi prese per le spalle e mi spinse dentro. Mentre mi guardavo intorno e pregavo il buon e santo Raikou di incenerire Drew con un fulmine, me lo vidi arrivare davanti a tutta velocità sulla bici e fermarsi a un centimetro da me.

-Ma santo Arceus che mi dà la forza di resistere alla voglia che ho di ucciderti, ce l’hai un po’ di buon senso?!- lui si sganasciò dalle risate mentre io notavo la ragazza che gestiva la pista guardarmi come a dire “Ma come puoi parlargli così? Lui è una star! È un’importantissima celebrità!”. Sbuffai e alzai gli occhi al cielo.

-Grandioso quindi io adesso devo farmi tutta la strada A PIEDI e per giunta DA SOLA solo per il tuo capriccio di allungare il giro mentre il signorino si divertirà a sfrecciare sopra la mia testa magari urlandomi prese per il… Meglio se non lo dico mentre si befferà di me?!- lui mi diede un colpetto con l’indice sul naso.

-Ahia!- dissi scocciata.

-Ma no cretina! Mai sentito parlare di andare in bici in due?- mi chiese ridendo.

-Oh… Giusto…- dissi incerta. “Il problema non è se ne ho sentito parlare, è se tu mi porti!”

-Dai sali, ho appena fatto montare una sella più grande apposta!- mi fece sedere dietro di lui.

-Metti le gambe sulle mie-

-Cosa?!- lui sbuffò.

-Se le tieni giù mi intralci mentre pedalo… Devi far passare le gambe davanti a me…-

-E-Eh?- chiesi imbarazzata.

-Uff Vera! Devi circondarmi la vita con le gambe, è tanto difficile?!- non mi azzardai a muovermi. Lui staccò le mani dal manubrio e mi prese prima una caviglia, poi un’altra. Io avvampai nella confusione più totale e sentii una scossa elettrica nel punto esatto dove lui mi aveva toccata. “Perché ho messo i pantaloncini? Non potevo mettere dei collant?!” Guardai il sole cocente: non credo sarebbe stata una buona idea. Mi riconcentrai sul ragazzo davanti a me che mi aveva fatto passare le gambe sulle sue cosce. Deglutii “Non sono pronta a cose del genere… Sono quattro dannatissimi anni che non tocco un ragazzo in modo così intimo, non ce la faccio!” E mentre continuavo i miei sfoghi mentali lui aveva finito.

-Vedi di tenerti anche con le braccia se non vuoi cadere all’indietro, vado veloce sai?-

-Si me lo ricordo- sibilai tra i denti.

-Ho capito, faccio io che perdo di sicuro meno tempo, finchè ti aspetto!- si portò le mani dietro la schiena e mi prese le mie. Mi si spezzò il fiato mentre uno strano calore mi invadeva. Se le portò sul torace tirando anche le braccia in modo che lo circondassi e mi fece passare quello sinistro sopra il destro. Ero totalmente avvinghiata a lui. Lo sentii indugiare un attimo, poi lasciò andare lentamente le mie mani. Ritornai a respirare anche se lievemente.

-Ok pronta?-

-S-si- cercai di nascondere il mio imbarazzo. Sentii il vento sferzarmi le guance e in pochi istanti mi ritrovai alla fine della salita

-Ma è fantastico!- per un attimo dimenticai com’ero messa e mi staccai un po’ di più da lui.

-Vedi di tenerti forte che io accelero- la velocità aumentò all’improvviso ed io fui presa alla sprovvista, così per non cadere strinsi di più le braccia ritrovandomi col viso sulla sua schiena, lui accelerò ancora ed io posai la mia testa sulla sua spalla. Iniziai a respirare il suo profumo che distinsi tra lo shampoo al miele dei suoi setosi capelli e la fragranza di rose della sua pelle. Se c’era una cosa che avevo sempre amato di Drew era il fatto che odiasse i profumi maschili così forti e intensi. Per questo, fin da piccolo, aveva sempre scelto bagnoschiuma femminili per lavarsi… Nonostante ciò nessuno si era mai permesso di mettere in dubbio la sua virilità. Sospirai e chiusi gli occhi, senza nemmeno accorgermene affondai il viso nel suo collo. Lo sentii trasalire ma decisi di non spostarmi. Respirai piano la sua fragranza mentre i capelli smeraldini mi solleticavano il viso e così persi la cognizione del tempo mentre sentivo solo il vento che mi carezzava tiepido, i capelli di Drew che mi solleticavano e il suo dolce profumo che mi avvolgeva insieme al tepore del suo corpo. “Quanto vorrei che mi guardassi, vorrei perdermi nei tuoi occhi, così vivi e splendidi… E poi, oh vorrei…”

-Vorrei così tanto che mi baciassi- pensavo di averlo solo pensato ma mi uscii un impercettibile sussurro. La bici inchiodò violentemente, cosa che mi fece riscuotere dal mio stato di dormiveglia.

-Mmmh, ma che diavolo Drew? Perché hai inchiodato così?- gli chiesi stupefatta.

-T-tu… Hai ehm… hai detto qual-qualcosa?- sentii il suo respiro diventare più veloce.

-I-io ehm… Sì ma… Ecco…- “No, No, NO! E ora che gli dico?! Solo per una stupida fantasia assurda di un secondo e la mia mancanza di autocontrollo ho rovinato tutto!!!”. Ridacchiai nervosa.

-Io ehm ecco, non pensavo che mi avessi sentita, eheh. Comunque io non intendevo, insomma… Stavo pensando a un po’ di cose, ehm, davvero… Non è niente di… Che…- “Wow… Davvero complimenti Vera, hai messo su il peggior discorso della tua vita…”. Lui si girò a guardarmi: non feci in tempo ad arrossire visto che avevo ancora la testa sulla sua spalla che mi sconcentrai per la vicinanza. I suoi occhi sembravano in tempesta, il verde brillava più che mai mentre vorticava in un mix di emozioni che non gli avevo mai visto…

-Sei sicura di stare bene?- mi chiese piano. Io deglutii.

-Cer-certo… Ero solo altrove, con la testa- Ci guardammo ancora un attimo, eravamo più vicini di quando avevamo bevuto il frappè. Ecco questo era un altro momento così, un momento speciale, un momento nostro. Orami il mio cuore aveva perso un limite decente di battiti al minuto. “Cos’è che ho detto prima? Che vorrei che mi baciasse? Oh beh questo sarebbe il momento perfetto con il tramonto, un leggero vento che ci scompiglia i capelli, noi persi l’uno nello sguardo dell’altra, i cuori che battono insieme, i respiri che accelerano, solo noi due… Oh Arceus quanto sono romantica!” deglutii. “Coraggio, Vera!” pensai “Hai fatto cose ben più pericolose con lui… E se anche volessi baciarlo, che problema c’è?! Siamo cresciuti ormai…” smisi di respirare e continuando a guardarlo negli occhi mi avvicinai, millimetro per millimetro, finchè non sentii il suo naso sfiorarmi la gota sinistra. Ormai avevamo chiuso gli occhi perché eravamo troppo vicini e perché l’imbarazzo era tanto, al punto che era arrossito anche lui. “Manca pochissimo! Solo un centimetro…” quando esso diventò mezzo iniziai a non percepire più né il vento né il resto, solo noi due… Lo strinsi più forte. “Ci siamo, ci siamo, ci siamo!” il suo labbro superiore sfiorò il mio…

-OH MIO ARCEUS!- spalancammo gli occhi di scatto come se Kyogre avesse deciso all’improvviso di scatenarci contro un mix di Primopulsar e Purogelo. Fu un attimo e lo spavento fu tale che Drew perse l’equilibrio sulla bici e cadde grazie anche alla spinta del mio peso: mi ritrovai a cavalcioni su di lui.

-Oh cavolo! Drew stai bene?- chiesi preoccupata.

-Arceus che botta! Ma che diavolo?!- si tirò su a sedere trascinandomi per poi girare la testa.

-Ma che diamine ci fate voi qui?!- chiese lui irritato guardando quelle quattro persone che ci fissavano. Mi voltai anch’io ma desiderai di non averlo mai fatto. Mi paralizzai dalla paura… “Ma che diavolo, mi è passato in testa uno stormo di Murkrow?!”.

-Voi vi stavate BACIANDO?!?!- urlò Brianna sconvolta.

-No! Non è come sembra!- dissi rossa come una Baccarosmel.

-E allora cosa stavate facendo?- chiese Brandon con tono vagamente triste.

-Secondo me erano già arrivati alla lingua!-

-Oh, sicure che non abbiano già fatto altro piuttosto?!- dissero prima Misty e poi Lucinda che sghignazzavano sotto i baffi.

-Fermi tutti stiamo parlando di un bacio che NON C’È MAI STATO! E IO SONO ANCORA VERGINEEEEE!- urlai paonazza. Guardai Drew, lui guardò me: “vicini, ancora troppo vicini!”.

-SCAPPIAMOOO!-

-Buona idea!- mi tirò su di peso, saltò sulla bici in un secondo e partì, stavolta io stavo davanti.

-Ehi dove andaaaaateeeee!- urlò Brianna furiosa. Noi due scoppiammo a ridere per l’imbarazzo e lo choc mentre ci lanciavamo giù dalla rampa a fine Pista Ciclabile alla massima velocità.

NDA
Ciao a tutti! Scusate il ritardo ma ultimamente sono stata davvero impegnatissima! Spero mi perdonerete e apprezzerete questo capitolo! In teoria doveva essere continuato ma vedendo che già era molto lungo ho deciso di  dividerlo. Se vi siete prese un colpo al cuore sperando che si baciassero mi spiace deludervi ma non è ancora il momento (sguardo malefico, ok la smetto). Il prossimo capitolo penso che sarà interamente o quasi dal punto di vista del nostro verde preferito ^^. Alla prossima!
Seix.
   
 
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