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Autore: Kia85    18/05/2016    4 recensioni
“John, smettila.”
“Di fare cosa?”
“Di guardarmi.”
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanti auguri di buon compleanno, J_Marti_96

 

Did you ever look me in the eyes

 

 

“John, smettila.”

Non si riesce a lavorare così, e ne hanno bisogno. Dio solo sa se John non abbia bisogno di qualche vera lezione di chitarra.

“Di fare cosa?”

Sorride, divertito, sapendo bene cosa intenda Paul. Sapendo di metterlo in difficoltà.

“Di guardarmi.”

Paul china il capo per evitare di mostrargli il oh così lieve rossore sul viso. Parlare di questo è ancora più difficile di cercare di concentrarsi sotto lo sguardo intenso di John.

“Ti dà fastidio, Paulie?”

“No, ma dovresti smetterla comunque.”

Una risata e John si avvicina a lui, cercando i suoi occhi.

“Perché?”

“Perché sì.”

La sua mano solleva il suo viso.

“Perché?”

Il contatto visivo più potente che mai.

“Perché lo dico io.”

E Paul capisce.

“Paul, perché?”

Perché non riesco a smettere di farlo neanch’io.

*****

“La vuoi finire?”

“Ancora questa storia?”

“Non puoi continuare a fissarmi così sul palco.”

“Paul-”

Un ghigno sadico nasce sulle labbra del giovane, “Non sarai un fottuto frocio, eh, Lennon?”

John lo afferra per il colletto della giacca, lo sbatte contro il muro.

“Mi pare che la cosa fosse reciproca.”

Paul lo fissa sorpreso, aggrappandosi ai suoi polsi.

“Non è vero.”

Sibila, mentre John sorride, avvicinandosi al suo viso.

“Oh invece sì, come se non mi fossi accorto di come mi guardi qui, ad Amburgo.”

“No.”

Scuote la testa, convinto.

“O nella fottuta Liverpool.”

Un altro no, per convincere più se stesso che John.

“Smettila.”

“O dovunque in questo mondo del cazzo.”

Cazzo!

“Fanculo, John.”

E nel bacio che segue, gli occhi sono chiusi, ma l’oscurità non fa paura, fintanto che si trovano l’uno tra le braccia dell’altro.

*****

“Non è giusto, sai?”

“Che io sia più figo di te?”

Paul ride, ha ancora gli occhi chiusi, ma riesce benissimo a percepire lo sguardo caldo di John su di sé.

“Che tu riesca sempre a svegliarti prima per guardarmi dormire.”

“Oh quello. È perché sei un maledetto dormiglione.”

La mano di John sfiora la schiena nuda di Paul, e lui sospira compiaciuto con il viso premuto nel cuscino.

“E poi… Almeno qui posso guardarti come e quanto cazzo mi pare. Senza che nessuno mi disturbi.”

Quando John intreccia le sue dita con i capelli di Paul, questi strofina il capo contro la sua mano, prima di aprire gli occhi e incrociare quelli chiari di John.

“E allora perché interrompere questo piacevole passatempo?”

Così dicendo gli rivolge il suo sguardo più sensuale, mentre si sdraia sulla schiena, e John si lecca le labbra malizioso.

“Ti ho mai detto che mi piace guardarti fare anche altre cose?”

“Del tipo?”

E quando John lo inchioda al materasso, Paul scoppia a ridere dimenando le gambe.

“Te lo mostro subito.”

*****

“Qualche problema, Paul?”

Sì, c’è un problema. Vorrebbe dirgli di smettere di guardarlo. Come faceva all’inizio con i suoi “John, smettila.”

Ma il motivo è assai diverso.

“No, John, tutto a posto.”

Sì, John lo cerca ancora, lo abbraccia ancora, lo bacia ancora.

“Sicuro?”

Meno del solito, è vero, ma lo fa. Come in questo momento, lo prende tra le sue braccia e lo guarda preoccupato. Paul guarda tutto fuorché l’uomo davanti a lui.

“Certo.”

Tuttavia non è per questo che desidera distogliere lo sguardo ogni volta che John lo cerca.

“Puoi ancora dirmi tutto, lo sai?”

Non è per questo che si sente morire quando John gli confessa di amarlo, guardandolo dritto negli occhi.

“Sì, lo so.”

Ma in fondo Paul sa che non è la verità, non più almeno.

John sta mentendo a se stesso, a Paul, al mondo.

“Bene, e puoi ancora baciarmi, se vuoi.”

Il sorriso di John è l’ultima cosa che Paul vede, prima di sospirare, lieto di aver trovato un motivo per chiudere gli occhi.

Perché davanti a lui, in quegli occhi che ha amato e che ama ancora non riesce più a vedere se stesso.

Ora c’è una donna, una donna che lo sta portando via da Paul.

E Paul non può fare niente per evitarlo.

*****

“Da quanti anni non ci vediamo, Paul?”

“Un po’.”

Dio, ha dovuto mordersi il labbro per trattenersi dal rispondere “Troppi!”. Dopotutto ha ancora un po’ di amor proprio, un briciolo di dignità.

John sorride sornione, continuando a guardarlo.

Paul non vorrebbe, ma sente un brivido attraversargli la schiena. E più John lo guarda, più Paul si accorge di quanto amore vi sia ancora in quegli occhi.

Lo stesso che probabilmente John ha notato nei suoi.

“Ora non mi chiedi di smetterla, Paul?”

“Di fare cosa?”

“Di guardarti, idiota.”

John ride, onesto, e Paul si ritrova a guardarlo con un sorriso stupido sul volto.

“Perché dovrei? Mi guarderei anche io se potessi. Sono ancora un bel vedere a 32 anni.”

“Ti guarderei anche se non lo fossi, lo sai, vero?”

Paul annuisce, chinando il capo.

Sì, ti amo anche io, John.

*****

Apri gli occhi, John, e guardami ancora.

Sei proprio un coglione, Paul. Non ci sono più.

Ma se tornassi…

Non è possibile.

Se tornassi, ti permetterei di guardarmi ancora, quante volte vuoi. Te lo prometto. Niente storie stavolta.

Facile ora, parlare col senso di colpa, vero?

Se tornassi, potremmo fare tutto quello che desideri. Potremmo andare lontano. Solo noi due. Che ne dici?

Dico che sei il solito sentimentalista del cazzo.

È che mi manca come mi guardi.

E a me manca guardarti.

Nessuno mi guarda come facevi tu.

Sono un ottimo osservatore, è vero.

A volte mi pento di non averti mai guardato allo stesso modo.

Oh ma lo facevi, solo che non te ne rendevi conto.

Forse molte cose sarebbero andate diversamente.

O forse no.

E forse non lo sapremo mai. Ma di una cosa sono certo.

E sarebbe?

Ti amo e ti amerò per sempre.

Paul? C’era davvero bisogno di specificarlo?

 

 

Note dell’autrice: chiedo venia, oggi dovevo pubblicare il secondo capitolo del sequel, ma rimando a domani, per pubblicare oggi questa piccola os per il compleanno di Marti. Gliela dedico con molto piacere per ringraziarla per l’affetto con cui mi segue sempre. ;)

Niente da dire su questa, l’ho pensata una notte prima di addormentarmi. J Diciamo che l’idea mi sembrava interessante, ma metterla giù poi è stato molto, molto difficile. ç_ç

A questo proposito ringrazio Anya per i consigli e per la correzione. Grazie a Chiara, Claudia e Paola per il sostegno perenne.

A domani con il sequel. :3

kia85

   
 
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