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Autore: Clot33    25/03/2005    12 recensioni
Lo so che vi ho rotto le scatole a forza di one-shot, ma cercate di capire, non ho idee abbastanza buone da costituire una long-fic!!! >_____< CHIEDO UMILMENTE PERDONO!!!! Ora però, fate il favore e leggete questa cosina e ditemi che ne pensate!!! Thank you!!!
Ah, già, dimenticavo, questa fic è la spiegazione della mia idea di amicizia che si può creare fra Harry e Draco, o per lo meno, di come può iniziare!!! Se avete idee diverse o semplicemente trovate che sia un inizio ridicolo, ditemelo!!! Ciauxxx!!! ^___^
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Ho fame…..”
Harry Potter, il bambino-che-è-sopravvissuto, colui che ha ucciso il Signore Oscuro, il cui nome ancora da molti non viene ancora detto. Harry Potter, il salvatore del mondo magico e non. Harry Potter… si, insomma, lui, in quel momento, nascosto dalle coperte del suo letto a baldacchino, si rigirava e si contorceva e si accartocciava per dei terribili e spaventosi crampi… alla pancia! Dopo aver saltato la colazione la mattina per essersi svegliato tardi ( Maledetto Ron, ti svegli sempre presto e proprio oggi dovevi svegliarti in ritardo?!?!?!?!?!NDHarry) e dopo aver mangiato di corsa a pranzo per colpa di compiti non svolti per le ore di pozioni del pomeriggio, era stato costretto dal “pipistrello untuoso” (Severus Piton) a fare una cena che frugale era dire poco per scontare una punizione: aveva di nuovo sbagliato la pozione, sia per la poca attenzione che per la poca voglia, e aveva fatto scoppiare il suo calderone… in contemporanea con Neville. Harry aveva preso una detenzione per il “ disturbo causato ai suoi compagni”, mentre Neville non aveva ricevuto niente, in quanto lo scoppio del suo calderone era una abitudine ormai.
Così, in un modo o nell’altro, aveva mangiato come un uccellino, senza contare che la sera prima non aveva cenato… Ed ora aveva fame…anzi, più che fame aveva voglia: aveva voglia di biscotti! Dolci, croccanti biscotti saporiti….
“grr…”
Harry Potter, colui che…. Vabbè, poteva resistere, ed aveva resistito a tutto, dolore, fisico e mentale, paura, torture e quanto altro vi venga in mente possa essere fatto a questo adolescente da Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, ma non era in grado di sopportare la totale, distruttiva, pressante forza della gola… che ci volete fare, ognuno ha le sue debolezze, e questa era la sua: La GOLA!!!
Ebbene, torniamo a noi.
Harry si rivoltava e rigirava e attorcigliava nelle lenzuola come una salsiccia (CIBOOOOOOOOOO!!!! NDHarry) e non riusciva a prender sonno dalla fame. Così, il nostro eroe decise di fare l’unica cosa che ogni persona con qualche neurone avrebbe fatto da ore: si alzò dal letto e, armato di mantello dell’invisibilità e mappa del Malandrino, si diresse verso le cucine.
Scese veloce le scale dalla torre Grifondoro verso le cucine e, anche se con qualche sosta obbligata (tipo scampare alla vista dei prefetti e dei caposcuola di ronda), arrivò abbastanza tranquillamente alle cucine.
Harry, dopo aver fatto il solletico alla pera del quadro di frutta, entrò nella cucina, ma c’era qualcosa di strano, inusuale nelle cucine: erano totalmente e desolatamente vuote. Non un elfo domestico in giro, ne un segno qualsiasi del loro passaggio. Totale desolazione. Se non fosse stato che questa era almeno venti volte più grande, si sarebbe potuto paragonarla alla cucina sempre-perfetti-e-in-ordine dei signori Dursley!
Improvvisamente Harry venne folgorato.

No no, niente fulmini o maledizioni! Intendevo dire che tutto d’un tratto Harry si ricordò di un annuncio del Preside di qualche giorno prima…
“ … inoltre vi annuncio che per le prossime due settimane, ci sarà un leggero cambio nei pasti: i nostri amati elfi domestici, hanno deciso di prendersi dei giorni di ferie, due settimane, per la precisione. Vi pregherei quindi di non ritardare ai pasti in quanto il cibo che faremo comparire per voi, si adeguerà per numero e abbondanza ai presenti, come voi ben sapete, e questo è tutto.Buon pranzo…”
“Maledizione!” imprecò Harry.
Se gli elfi domestici fossero stati via per due settimane, ciò significava che non c’era cibo in cucina, e quindi lui sarebbe rimasto all’asciutto…
Ma di nuovo, Harry Potter, il bambino sopravvissuto ecc. ecc., vide la luce…
(Lumos…NDHarry Non hai capito niente, deficiente!!! NDLara_chan Ma tu hai detto che ho visto la luce!!!!NDHarry In senso metaforico, Harry!!!! Ma non ti poteva lasciare qualche neurone Voldemort prima di morire d’attacco di cuore???? NDLara_chan ZITTA!!! Non lo sa nessuno come l’ho ucciso, e voglio che rimanga un segreto!!! NDHarry Non vuoi che si sappia che gli hai fatto prendere un colpo quando gli hai fatto ‘BUH!!’ entrando nella stanza di soppiatto? NDLara_chan-che-fa-la-gnorri ESATTOOOOO!!!!NDHarry >___>Sei stato proprio cattivo Harry… Insomma, entrare così alle spalle di un vecchietto come lui!!!! >___< Non si fa!!! NDLara_chan Ma lui mi voleva uccidereeee!!!NDHarry-con-voce-piagnucolosa Continuiamo con la storia, và!NDLara_chan)
Harry formulò un pensiero che mai ci si sarebbe aspettato da lui…Cioè, non che qualcuno si aspettasse che lui formulasse DAVVERO un pensiero coerente, ma stà di fatto che lui pensò:
…non c’è cibo pronto, ma non significa che non ci siano gli ingredienti… non ci vedo più dalla voglia e se non mangio dei biscotti alla svelta svengo!!!! Ebbene, dov’è la farina??? …
Harry iniziò la sua grande impresa: trovare gli ingredienti…
Dopo una perigliosa ricerca durata circa tre minuti e mezzo ( il tempo di aprire tutte le ante della immensa credenza) tutto ciò che trovò fu: farina, qualche uovo, burro, zucchero, sale e altre spezie e cacao.
Harry Potter, bisogna dirlo, poteva anche non essere una cima in intelligenza, poteva anche essere un pochino sfigato e spesso imbranato, ma era quello che si può definire un piccolo grande chef. Aveva iniziato la sua carriera dai Dursley, e aveva scoperto che davanti ai fornelli ci sapeva fare e in lui era cresciuta questa passione, unico riparo dalla sofferenza dello stare rinchiuso in casa per tre mesi estivi con quella piccola coppia di balene che erano suo zio e suo cugino e quel concentrato di ossa e cattiveria che era sua zia. Era così che aveva scoperto che impastare e rosolare e friggere, non era per lui una tortura come sua zia avrebbe sperato, ma un piacevole passatempo mattiniero. Da li a divenire una passione il passo era stato breve, ed ora si ritrovava alle due di notte in una cucina ad impastare uova, farina, zucchero e burro, sorridendo per la sua fortuna, tentando di fare dei biscotti…
Harry impastava e aggiungeva e assaggiava e mescolava ed era tanto preso dal suo lavoro che non si accorse che qualcuno era entrato e lo stava guardando.
Un biondo osservatore seguiva con occhi d’acciaio le movenze del nostro cheffino. (Maria che brutto ‘cheffino’!!!NDLara_chan E allora toglimelo NDHarry WOW tre pensieri coerenti in una botta sola!!!! Harry, ma allora qualche neurone lo hai ancora!!!! *o*NDLara_chan No, me li sono fatti prestare da Herm… lei ne ha tanti e ha detto che le facevo pena, così… NDHarry Oh… vabbè, magari te ne do un po’ io durante la storia, eh? NDLara_chan-commossa-da-tanta-idiozia. DAVVERO???? GRAZIEEEEE!!!!NDHarry-che-salta-per-la-stanza -____- NDLara_chan BASTA CON QUESTI INTERMEZZI!!! NDTutti Scusate… Continuiamo NDLara_chan)
Ebbene, sul volto del misterioso (mica tanto NDLara_chan) osservatore, comparve un ghigno malefico…
“Potter, ma bene… ancora in piedi a quest’ora? Temo sarò costretto a levarti dei punti… ma che peccato!!!”
Ad Harry venne un colpo. Non aveva sentito la presenza del misterioso e così non ne aveva sentito i passi mentre entrava, insomma credeva di essere solo e per poco non gli venne un infarto…
“Maledizione, Malfoy, mi hai fatto prendere un colpo!!!” Disse portandosi una mano infarinata al petto.” Ma non potevi fare un po’ di rumore prima di parlare? Maledizione…”
“Ma Sfregiato, se non ti spaventavo, dov’era il divertente poi? Sai, è alquanto ridicolo vedere il salvatore del mondo e tutte quelle idiozie che si spaventa davanti ad un suo compagno da scuola… che si spaventa davanti a me!!!! “disse Draco Malfoy, ghignando compiaciuto.
Harry lo fissò per qualche secondo poi scosse la testa e si dedicò nuovamente al suo amato lavoro.
Harry aveva ormai abbandonato da tempo qualsiasi idea di vendetta verso Draco Malfoy: come diceva Silente, non si può dare ai figli le colpe dei padri, e alla fine ci aveva creuto anche lui, mettendo da parte il rancore per la morte di Sirius e smettendo semplicemente di odiarlo per il suo cognome.
Malfoy, dapprima appoggiato allo stipite della porta, si avvicinò al tavolo su cui lavorava Harry. Si sedette di fronte a lui, osservandolo lavorare l’impasto.
Harry, continuando ad impastare gli scoccò un’occhiata in tralice. Sembrava interessato, quasi affascinato dall’impasto che stava preparando.
“Malfoy?”
“Che vuoi, Potter?”
“Lo sai che al momento sei seduto al tavolo dei Grifondoro?”
Malfoy sollevò immediatamente lo sguardo dall’impasto e, inorridito lo rivolse ad Harry.
“Che cosa?!!!!”
“Guardati intorno, Malfoy…” Rispose Harry, tornando a guardare il suo impasto.
“Non hai notato che la disposizione dei tavoli quaggiù è esattamente quella dei tavoli della sala grande?? E indovina un po’ dove ti sei seduto? Al posto di…”
“Oddio, al posto di Weasley!!!!”
Malfoy saltò su come una molla.
“Esatto biondino!!!”
Malfoy guardò sorpreso il moro che gli stava di fronte.
“Biondino? E da quando in qua mi chiami biondino, eh?”
“Da ora, direi.”
Dopo qualche secondo Malofy cominciò a ridacchiare.Harry lo guardò sorpreso.
“Sai chi mi chiama biondino, Potter?”Disse Malfoy in risposta alle occhiate di Harry.
“no, chi?”
“Blaise, ma solo quando è arrabbiato con me.”
“Blaise? Intendi Zabini?”
“Si, lui. Perché, quanti Blaise conosci tu che possano arrabbiarsi con me?”
“Effettivamente… Beh, biondino, ora siamo in due!”
“Anche tu mi ci chiamerai quando sei arrabbiato con me, oppure devo abituarmi ad essere chiamato sempre così, Potter?”
“Malfoy, io sono SEMPRE arrabbiato con te, per un motivo o per l’altro, quindi…”
“Anche adesso sei arrabbiato con me? “ Chiese piuttosto sorpreso Draco.
“Si…”
“E perché? ”
“Perché mi hai fatto prendere un colpo.”
Draco sbuffò contrariato.
“Oh, ma non ti puoi arrabbiare sul serio per una cosa del genere, dai!!!!”
“Beh, normalmente non mi ci sarei arrabbiato, ma tu sei il mio nemico ufficiale, no?”
“Il tuo nemico ufficiale?”
“Si,! Mi rompi sempre le scatole, prendi in giro me e i miei amici, ogni volta che puoi, mi tratti male… beh, non puoi certo dire che questio siano comportamenti da persone civili!!!”
“Hai ragione…”
Harry lo guardò sconcertato: Malfoy che gli dava ragione????? Forse aveva sentto male…
“ … Ma se non ricordo male, sei stato tu il primo a trattarmi male…”
Harry lo guardò interrogativo.
“Cosa? E quando?”
“Come quando? Il primo giorno di scuola… già hai dimenticato?”
“Veramente si…” ammise il grifone.
“Io che vengo da te per fare amicizia… tu che mi lasci con una mano sospesa in aria… ti ricorda niente?”fece Malfoy, cercando di stimolargli la memoria.
Silenzio meditativo.
“Aaaaaaaaah, quello!!! Ma dai, io ho solo rifiutato la tua mano!!! Tu in cambio mi hai reso la vita difficile per tutti e sei gli anni passati, e se contiamo anche questo fanno sette!! Non credi che per una mancata stretta di mano siano abbastanza???”
“Beh, vorrei vedere te al mio posto!!!”
“Io non me la sarei presa così.”
“Se tu fossi stato me, te la saresti presa anche di più, fidati!!”
“Ah, si? Quindi tu ti sei trattenuto???”
“Si, Sfregiato, mi sono trattenuto!!!”
“ E spiegami, com’è che sarei stato se fossi stato al tuo posto?”
“È una storia lunga Sfregiato.”
“Io ho un sacco ditempo, biondino.”
“Beh, se fossi stato in me, ti avrebbero insegnato fin da quando sei un bambinetto, che prima di tutto, anche di te stesso, sei un Malfoy e devi rispettare un accurato codice, che i Malfoy sono i migliori, che sono obbligatoriamente forti, bravi, intelligenti e affascinanti. Se tu fossi stato me, ti avrebbero insegnato che nulla e, soprattutto, nessuno può rifiutare un Malfoy, perché i Malfoy sono il massimo e chi si rifiuta è perché si considera superiore a te, quindi devi assolutamente fargli capire chi è che comanda, con qualsiasi mezzo!!! Se tu fossi stato in me, ti avrebbero insegnato a cinque anni a volare su una scopa, anche se tu soffri di vertigini. Se tu fossi stato in me, a sette anni avrebbero deciso che ti saresti sposati con Pansy! Se tu fossi stato me, Sfregiato, saresti stato costretto a nove anni a cominciare gli studi, in modo da essere il migliore! Ora dimmi, se tu fossi stato me, con tutte queste idee in testa, per quanto sciocche o sbagliate o..”
“Orripilanti…”
“Orripilanti?”
“Sposare Pansy.”

“O orripilanti in testa, dimmi sinceramente se non te la saresti presa a morte!”
“Beh… effettivamente, forse me la sarei presa… senza il forse…hai ragione…”
“Ecco!”
Stava dando ragione a Malfoy???? C’era qualcosa che non andava…ma….
“Malfoy?… sciocche o sbagliate? Ma come, tu che ovunque vai ostenti forza e potere e ti vanti di tutte le cose che mi hai descritto, ora le definisci sciocche o sbagliate? “
“Non tutte le cose che si dicono le si pensano veramente, Potter… non tutte.”
Draco si intristì improvvisamente. Harry confuso dalle rivelazioni del suo ‘peggior nemico’ pensò ( e quattro!!!!^___^NDLara_chan) che fosse meglio rimanere zitto.
Calò il silenzio fra i due, rotto solo dal rumore del mestello che Harry aveva in mano nella terrina.
“Potter… Pansy non è come l’hai descritta tu, sai? Lei è una brava ragazza, ma ha avuto anche lei il mio stesso tipo di educazione… lei fa semplicemente quello che le hanno insegnato a fare… Come me.”
“E non potete pensare con la vostra testa e dire quello che veramente pensate?”
“Ma sei matto? Hai una vaga idea di quello che ci farebbero i nostri genitori se andassimo in giro a dire che del sangue puro non ce ne frega un’emerita mazza? Hai idea di quello che ci farebbero se non ci comportassimo in questo modo?”
“No, lo so che cosa vi farebbero, semplicemente mi chiedo perché non vi facciate aiutare…”
“In che senso?”
“Nel senso che sareste potuti andare da Silente a spiegargli i vostri problemi… Per quanto possa sembrare vecchio…”
“Svampito…”suggerì Draco
“Sempre sulle nuvole…”continuò Harry
“Sciocco…” aggiunse Draco
“O con qualche rotella fuori posto” finì Harry “lui è una brava persona, e sarebbe sicuramente in grado di aiutarvi, te Pansy e chiunque altro la pensi diversamente da come sembra!”
“Tipo Tiger e Goyle…” mormorò il serpeverde
“Perché, quei due pensano?” li prese in giro Harry
“Sfregiato, ti ho già detto che ci sono delle motivazioni ai nostri comportamenti… Ma tanto che ci parlo a fare io con te? Sei solo uno stupido Grifondoro, ottuso e cieco come tutti gli altri… Sai una cosa, noi saremo anche selettivi nelle scelte delle nostre amicizie, ma voi! Voi siete tanto chiusi e ottusi da non vedere al di là del vostro naso, fate sempre, ripeto, SEMPRE di tutta l’erba un fascio. Voi avete scelto che i Serpeverde sono i cattivi, e per quanto noi ci possiamo sbracciare per voi saremo sempre tali… Voi… Voi siete… siete degli idioti, ecco cosa siete. Tutti idioti!”
“Ehi, biondino, calmo, eh? Tanto per cominciare, la mia era solo una battuta, secondo, voi non siete selettivi, voi siete letali!!! Entrare a far parte della vostra cerchia è un’impresa ad eliminazione, per questo nessuno di noi vi si avvicina! Terzo, noi non facciamo di tutta l’erba un fascio, noi facciamo di tutti quelli simili un fascio, e guarda che non vi siete mai dimostrati tanto aperti alla comprensione voi!Inoltre non siamo noi che abbiamo scelto i Serpeverde come nostri nemici, siete voi che ci avete scelto come tali… Infatti le altre case ci stimano e rispettano come noi stimiamo e rispettiamo loro… Ultimo ma non meno importante, noi non siamo degli idioti, non tutti almeno!”
silenzio…
Draco lo guardò con tanto d’occhi, poi distolse lo sguardo, era evidente che si era pentito di aver parlato, ma non lo avrebbe mai ammesso…
“Non serve che ti scusi, sai… “ lo tirò via d’impaccio il Grifondoro
“Noi Grifondoro la capiamo certe cose…”
“Tipo?” chiese Draco, cercando invano di mantenere la sua superiorità.
“Tipo l’orgoglio… Lo so che non mi chiederai mai scusa, neanche sotto tortura, ma non fa niente… sai com’è, noi Grifoni idioti abbiamo questa orribile caratteristica di perdonare a volte, anche senza che ce lo chiedano…”
Harry gli scoccò un sorriso e un’occhiata di intesa.
Malfoy, dopo un’iniziale shock per il gesto del moretto, sorrise anche lui, ammettendo fra se e se che il moretto aveva ragione e ringraziandolo mentalmente.
“Incredibile! Allora sai sorridere anche tu!!! Dobbiamo fare una festa, scriverlo negli annali di Hogwarts, fare un monumento: Draco Malfoy sa sorridere!!!! Secondo me, Rita Skeeter ci farebbe un articolo meraviglioso, pieno di gente che piange emozionata!!!”
Malfoy lo guardò interrogativo, poi ridendo gli diede una spintarella con la mano.
“Ma smettila!!!”Harry gli ridiede la spinta e Draco lo spruzzò con un po’ di farina dal tavolo dove Harry ne aveva sparsa un po’, ridacchiando.
“Ah!!! Attentato!!! Vuoi la guerra Malfoy?” Disse Harry prendendo in mano l’intera busta della farina…
“No, no!! Chiedo perdono, chiedo perdono!!!”disse Draco allontanandosi velocemente.
Harry gli sorrise e riprese ancora una volta il suo lavoro.
“Piuttosto, come mai te la sei presa tanto per Tiger e Goyle? So che sono tuoi amici, ma era solo una battuta, non volevo offenderli!”
“Vedi, Potter…”
“Chiamami Harry…”
“Harry?”
“Si, mi sento molto più a mio agio con Harry che non con Potter… o Sfregiato…o…”
“Va bene! Ho capito! “
“… e sono certo che la nostra conversazione, incredibilmente civile durerà ancora a lungo… “
“Se ti da tanto fastidio la mia presenza ma ne vado, Potter.” Disse gelido Draco.
“Ho forse detto questo? No! Allora siediti. E vedi di chiamarmi per nome…” rispose tranquillo Harry sorridendo bonario.
Draco rimase interdetto ma si sedette e dopo qualche secondo riprese:”Vedi Harry, Vince e Greg recitano la parte degli stupidi esattamente per lo stesso motivo per cui io e Pansy facciamo la parte dei ragazzini viziati bastardi: per utilità! Vince e Greg hanno scoperto che i loro padri non pretendono niente da loro, se si mostrano abbastanza stupidi, e così ecco qui che loro fanno SEMPRE gli stupidi… è tutto un gioco di convenienza il loro… Se solo li conoscessi meglio capiresti…”
“Se solo li conoscessi meglio, cosa capirei?”
“Se conoscessi Vincent Tiger, sapresti che è una specie di calcolatrice ambulante. Sa fare calcoli assurdi, ricorda qualsiasi numero leggendolo anche una sola volta, è una specie di genio!! Ha partecipato, ovviamente di nascosto, a delle gare internazionali di matematica, vincendole tutte.Ha diverse medaglie per questo, sai? Forse la Granger non te ne ha parlato, ma lui ha degli ottimi voti in Aritmanzia perché, anche se cerca di nasconderlo, quando si parla di numeri è il migliore!”
Harry lo guardò sorpreso, il serpeverde continuò ”Se conoscessi Gregory Goyle, sapresti che nessuno, neanche il migliore dei Corvonero, sarebbe in grado di batterlo in una gara di letteratura!! Conosce centinaia di autori, ne conosce le biografie alla perfezione, legge quantità industriali di libri e ne ricorda il contenuto, sia che essi siano babbani che non. Conosce la storia quanto Rüf e la geografia come un altlante illustrato. È una specie di biblioteca su gambe!Se solo li conoscessi meglio, queste cose le sapresti!”
“Dici che Goyle legge molto, ma io non ho mai visto il suo nome sul libro mastro della biblioteca…”
“Prendo io i libri per lui… darebbe troppo nell’occhio se fosse lui stesso a prendersi i libri dalla biblioteca, se cerca disperatamente di sembrare un idiota, non trovi?”
“Si, hai ragione… ma Malfoy, perché continuate a fingere? I vostri genitori sono finiti tutti ad Azkaban dopo la caduta di Voldemort, perché continuare la farsa?”
Draco poggiò le braccia sul tavolo e poggiò stancamente la guancia sulla mano.
“Perché, Harry? Per due semplici motivi: Primo, i nostri genitori non ci rimarranno ancora per molto ad Azkaban, sono troppo potenti, e scoprirsi adesso sarebbe una follia. Secondo, il potere dei nostri genitori si estende ben oltre i cancelli della prigione, e noi siamo comunque controllati… I nostri zii, i nostri nonni, gli elfi domestici… tutti quelli che sono invischiati con i nostri genitori in loschi affari controllano noi figli ed il nostro comportamento. Essere noi stessi e dire, o non dire, ciò che realmente pensiamo sarebbe un suicidio!”
“Però… “ disse cautamente Harry, un’idea pericolosa in mente.
“Però cosa?” chiese il serpeverde improvvisamente attento.
Silenzio.
“Però cosa, Harry?”
“Però voi potreste andarvene… Potreste… scappare…”disse titubante Harry.
“Scappare? E dove Harry? Dove? La nostra famiglia ci ritroverebbe immediatamente!”
“Veramente, un posto dove non vi troverebbero ci sarebbe…”
“Dove?”
“Probabilmente non lo accettereste mai… no, è troppo assurda come idea…”
“Harry, dove?”
“Lascia perdere...”
“D-O-V-E??????”
“Tra i babbani… a casa dei miei zii … o al Black Manor, casa mia… o da qualche altro Grifondoro… Non credo che se il vostro fosse un cambiamento repentino i vostri familiari vi cercherebbero da noi… ma suppongo sia un’idea troppo assurda per voi…”
Draco scioccato ed esasperato si alzò in piedi.
“Ti ho già detto Harry che noi non siamo come voi credete, ma tu niente, eh? Noi non potremmo mai stare bene a casa di babbani, vero? Noi non ci mischieremmo mai con la feccia,vero? Noi non…”
“Hai finito con queste stupidaggini? Intendevo dire che non lo fareste mai perché i babbani con cui vivo sono dei concentrati di cattiveria, non lo fareste mai perché se veniste al Black Manor, passereste tutta l’estate a pulire stanze e a mettere via scatoloni di roba vecchia!!!Sarebbe come passare dalle stelle alle stalle!! Ecco perché, non credo che questa sia la vostra masima aspirazione o sbaglio? ”
“Sbagli: di tutto pur di scappare dalle nostre famiglie!!!!”
“…oh, beh…allora…”
Malfoy si sedette di nuovo al tavolo
“Ehi! Aspetta!”
Harry si bloccò di colpo, un dito sporco puntato contro Draco.
“Cosa?”chiese Malfoy stralunato dal repentino cambiamento di Harry.
“Draco, come ci siamo arrivati a questo punto?”
“Cosa?” Draco sempre più stralunato, adesso lo chiamava anche per nome!!!!
“Quando sei entrato in questa stanza, mezz’ora fa, eravamo i nemici di sempre, e ora stò offrendo la possibilità di scappare dalle vostre famiglie praticamente a tutto il settimo anno di Serpeverde, come diavolo ci siamo arrivati a questo punto?” Chiese Harry confuso.
“Probabilmente è perché sono sotto Veritaserum, sai, ho perso una scommessa con Pansy!!!”
“Oh… beh, Draco, non sei tanto antipatico quando sei te stesso, sai?”
“…ahem…grazie… Ora mi chiami per nome?”
“Si, è più corto sia di Malfoy che di Biondino!”
“Ah… già…”.
Dopo un po’, Harry assaggiò l’impasto. Fece una smorfia.
“Manca qualcosa…” disse a se stesso…
“Assaggia e dimmi che manca!”
Draco guardò Harry, che gli tendeva una mano sporca, leggermente shoccato.
“Tranquillo, me lo sono lavate le mani prima di cominciare!!!Non sono mica uno sprovveduto in questo campo, sai?”
Ancora titubante, Draco prese della pasta da un dito di Harry e assaggiò.
Dopo qualche secondo…
“È troppo dolce…”
“Vero? Lo penso anch’io! Passami il sale, li, davanti a te!”
“Tieni…”
Di nuovo il silenzio.
“ Harry, ma si può sapere cosa stai facendo? È da quando sono entrato che stai impastando!”
“Biscotti! Semplicissimi biscotti al cacao! …Ecco fatto, assaggia di nuovo, va meglio adesso, vero?”
Draco assaggiò un dito di Harry, il quale arrossì vistosamente, era una situazione abbastanza imbarazzante. Draco chiuse gli occhi per assaporare meglio quella pasta dolce … Era squisita!!!
“Molto meglio!!!”
“B-Bene… Ora bisogna solo farli cuocere”
“Si, un semplice incantesimo di cottura ed è fatto!”
Harry dispose la pasta, dopo averla divisa in dischetti, sul tavolo ricoperto di farina, non avendo certo della carta da forno. Dopo di che si asciugò velocemente le mani su un panno trovato per caso durante la ‘perigliosa ricerca’ e prese la sua bacchetta. La puntò verso il tavolo e disse:
“Statim Coctum!”
Subito la pasta, da molle e floscia divenne compatta e dura, ma era tutta apparenza…
Draco prese un biscotto e lo addentò: era buonissimo!!! Sembrava duro, ma in realtà era frollo al punto giusto, una volta addentato ti si scioglieva in bocca!
“Ma è buonissimo!!!!”
“Piace?” chiese Harry addentandone uno a sua volta…
“Oh, si!!! È buonissimo!!!” rispose Draco estasiato…
Cercate di capire, Un Malfoy NON PU mangiare cibi tanto casarecci, di conseguenza, nonostante ne fosse goloso, Draco non ne mangiava quasi mai, di biscotti al cacao, quindi era alquanto entusiasta!
“…mmm… si, ma potevo fare meglio se avessi avuto altri ingredienti…”
“Meglio???????”
“Si, meglio! Molto meglio, oserei dire!”
Draco lo guardò con tanto d’occhi.Sbattè un paio di volte le palpebre incredulo, poi tornò a masticare il biscotto, pensieroso.
Harry lo guardò per qualche secondo chiedendosi cosa pensasse, quando il biondo, come leggendogli nel pensiero, rispose:
“Harry, spiegami una cosa: sei praticamente uno chef, sai le dosi che ci vogliono per fare queste delizie e dici che potresti fare anche meglio, allore perché vai così male in pozioni?”
Harry lo guardò indignato.
“Ma pozioni è completamente diverso!!!”
“No, Harry, sei tu che lo vedi diverso!”
“No, Draco, è totalmente diverso: quando cucino, non uso occhi di pisistrello e scaglie di pelle di salamandra in polvere!”
“Perché non provi a far finta che la scaglie di pelle di salamandra in polvere siano in realtà farina o zucchero e che gli occhi di pipistrello siano in realtà… praline di cioccolato?”
“Ma Draco…!!!”
“Pensaci, basta che nella tua mente associ ad ogni elemento un alimento e così con le loro caratteristiche: ad esempio, tutti sanno che non bisogna mai abbondare con lo zucchero, altrimenti diventa tutto troppo stucchevole, e così bisogna essere parsimoniosi anche con gli occhi di scarafaggio triturati… troppi possono rovinare la pozione!!! Hai capito cosa intendo?”
“…Si, credo di si… tenterò…”
Draco sorrise.
Chiacchierando tranquillamente e mangiando biscotti passarono tutta la notte a progettare la loro chiacchierata con Silente per la fuga di massa dei Serpeverde, quando il Serpeverde chiese:
“Harry, senti una cosa, ma come mai sei sceso a cucinare sta notte?”
“Mi era venuta fame, così sono sceso in cucina per sgranocchiare qualcosa, ma non c’era niente di pronto, così ho deciso di prepararlo da me!”
“E perché non hai usato la magia per far comparire da mangiare?”
Silenzio.

Fine

Lara_chan :BWAHAHAHAHAHAHAHHAHA!!!!! Harry sei proprio un cretino!!!!!!!!
Harry:Ma se sei tu che mi hai fatto così, io che ci posso fare! Ç___Ç
Lara continua a ridere.
Harry: Bwaaaaaahhhhhhhhhhhhhhha!!! Perché mi vuoi così male!!!! Bwaaaaahhhhhh!!!! Ç//////Ç
Lara, continuando a ridere se ne va, rincorsa da un Harry tra il disperato e l’arrabbiato Harry: PERCHÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈ???
Tutti: Ma che abbiamo letto a fare…. Che spreco di tempo… Andiamocene!!!
Lara ritorna: NOOOOOOOOOOO!!!! Non potete andarvene finchè non lasciate un commento!!!!! E guardate che lo vedo quanti leggono, sa!!!! Niente scherzi!! è___é
Byeeeeeeeee!!!!
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