Spoilers Capitolo 353, the ash.
Requiem per un’ Espada.
Sconsiglio
la lettura a chi non desidera anticipazioni. «
Everything divides us, like ash in the wind.
***
«Uccidimi».
La sua voce è roca e glaciale come al solito, e non puoi evitare di pensare che avresti voluto
percepire una nota di gentilezza,
in quella voce, anche una sola volta. Anche prima
della fine.
Le altre sue parole scorrono via nel
silenzio, udite e non assorbite dal tuo cervello. “Se non lo fai ora potrebbe essere troppo
tardi”, ti pare che abbia detto.
Troppo tardi per cosa? Troppo tardi per
smettere di vivere?
«Non lo farò».
La voce di Kurosaki è
ferma, nonostante si sia da poco ripreso dall’aggressione del suo hollow.
Trattieni il fiato: non lo farà. Kurosaki non permetterà che lui muoia.
«Cosa?».
Ancora quel tono glaciale. Potresti odiarlo, se non
avessi imparato a rendertelo tanto caro, durante i lunghi giorni trascorsi in
prigionia. Allora, la sua voce era l’unico suono gradito cui tu potessi anelare.
Kurosaki stringe
i denti. «Ho detto di no. Questo...». Ora sta
urlando. «...non è il modo in cui volevo vincere!».
Gli occhi di Ulquiorra si dilatano, per un attimo, e ti pare d’avervi
colto qualcosa. Un guizzo d’emozioni. Sorpresa. Non sono più vuoti.
«Tsk», mormora, le ali
nere che continuano intanto a disintegrarsi e sparire, come cenere al vento.
«Fino alla fine... non fai quello che vorrei...». Si volta verso di te.
Resti immobile, le mani giunte in petto. Ti guarda
con quegli occhi gialli e blu che non sono più vuoti, che ora celano
qualcos’altro, che non riesci ad identificare.
«Finalmente, sto cominciando a provare interesse
per voi ragazzi».
Resti ancora immobile.
Una parte di te, quella che ancora trema per i
giorni trascorsi in gabbia a causa sua,
ti urla che dovresti rallegrarti della sua imminente dipartita, eppure non lo
fai. Lui ti ha protetta, quando il suo signore gli
aveva ordinato di non farlo.
Lui...
Trattieni il fiato. La sua mano, pallida ed ossuta
quanto il suo viso, ti si avvicina piano, quasi timorosa.
La sua voce vacilla, mentre ti fissa con occhi che
ti vedono per la prima volta.
«... Hai paura di me...
donna?».
La risposta ti giunge spontanea, prim’ancora che tu possa pensarci. Era li, sulle tue labbra,
e sfugge via in un battito di ciglio, e allora non
puoi più riprenderla.
«Non ho paura».
I suoi occhi non ti sono mai parsi meno
vuoti d’adesso. Ti rivolge un ultimo sguardo, con quelle iridi non più verdi
che non dimenticherai mai, le labbra articolano un silenzioso “capisco”.
Allora, allunghi la tua mano in un ultimo
e disperato tentativo di sfiorarlo,
di sentire come possa essere la sua pelle a contatto
con la tua, ma le dita stringono l’aria e si ricongiungono al palmo, sconfitte,
mentre lui scompare, come cenere.
E
tu non puoi più raggiungerlo, Orihime.
Everything divides us,
like sand and sea,
like ash and heaven.
****
Tutt’attorno,
il mondo continua a girare come se nulla fosse accaduto. Il vento soffia sul mucchietto
di cenere ai tuoi piedi, spargendone i granelli al vento, cosicché tu debba
proteggerla con le tue mani perché non voli via.
Non senti più niente.
Non t’importa dello sguardo che Kurosaki-kun ha rivolto a Kuchiki-san quando l’ha
vista arrivare, insieme a Renji-kun e Sado-kun, come se in realtà vedesse solo lei.
Non t’importa di Ishida-kun, che continua a scuoterti e a dirti di alzarti,
che adesso è tutto finito, che ti porterà a casa.
Ed Ulquiorra?
Vorresti chiedergli, ma sei certa che non capirebbe.
Si allontana dopo un
po’, rassegnato, va a salutare gli amici finalmente ritrovati. Senti Renji-kun parlare di un qualche rito propiziatorio che gli
ha evidentemente portato fortuna, gli altri prenderlo in giro per questo.
Ed Ulquiorra?
Lui dov’è? Era li, Ulquiorra, fino ad un minuto fa. Era li e parlava e si muoveva e ti guardava con quegli occhi che
non erano più vuoti, almeno alla fine, e tu ti chiedevi perché non potessi
gioire della sua morte, della morte del tuo carceriere, insieme a tutti gli
altri.
Sai che passerà.
Sai che tornerà tutto, torneranno tutte le
emozioni, sai che devi aspettare quel momento.
Ma, fino ad allora,
c’è qualcosa che devi fare.
Tremante, strappi
un lembo del tuo mantello già lacerato e lo adagi sopra le ceneri, ciò che
resta di un’ Espada. Tutti gli altri si voltano a guardarti, alcuni sorpresi,
altri comprensivi.
Giungi le mani in preghiera e socchiudi
gli occhi.
«Requiem per un’ Espada. Ulquiorra Shiffer, per avermi
protetta». La tua voce s’incrina sulle ultime parole. Ora le tue gote sono
umide di pianto. «Grazie. N-non... ti dimenticherò...
m-mai».
Stringi gli occhi, per ricacciare indietro
le lacrime che ormai sgorgano come un torrente in piena. Poi, qualcosa, un
fruscio accanto a te, ti fa sobbalzare.
Kurosaki
è inginocchiato davanti alla lapide improvvisata. Vi ha posto un fiore, uno di
quei rinsecchiti fiori del deserto, e ora giunge per
un attimo le mani.
«Grazie di tutto, Ulquiorra»,
dice, con voce roca.
Sollevi lo sguardo. Kuchiki-san
ora è accanto a Kurosaki-kun. Anche
lei pone un fiore. E lo stesso fanno Ishida-kun, Renji-kun, Sado-kun.
Tutti pregano e ringraziano Ulquiorra,
alcuni senz’averlo mai conosciuto, altri essendosi scontrati con lui ed
avendolo odiato, ma tutti con gli occhi vagamente lucidi.
«Grazie per averla protetta», sussurra Ishida-kun. Gli sei immensamente grata. Vorresti
abbracciarlo.
Restate tutti in silenzio per qualche interminabile
minuto, e già senti l’ultima immagine degli occhi di Ulquiorra svanire dalla tua memoria, come cenere
trasportata via dal vento.
Sai che prima o poi
dimenticherai quegli occhi, e allora il suo ricordo non ti farà più soffrire.
Ma
per adesso...
«Inoue».
Sollevi lo sguardo. Kuchiki-san
è davanti a te, ancora stretta a Kurosaki-kun, mentre
lui le cinge le spalle con un braccio. Ti guarda con gli occhi blu lucidi, ed
un attimo dopo senti le sue piccole braccia che ti stingono.
«Per fortuna stai bene», ti dice, tra le lacrime.
«Eravamo tutti tanto preoccupati...».
Allora, improvvisamente tutto ha di
nuovo importanza. Sono tutti li, per te. Per salvarti. E capisci che Ulquiorra ha voluto proteggerti proprio fino alla fine, e
che se n’è andato solo quando tu eri ormai al sicuro,
insieme ai tuoi amici, gli stessi a cui lui ti aveva strappato...
E che forse, se anche non eri riuscita a toccare le sue dita prima che sparisse, avevi raggiunto il suo
cuore.
«Ulquiorra...», sussurri,
mentre anche gli ultimi granelli di cenere vengono
trasportati via dal vento. E ti lasci andare in un
lungo pianto liberatorio, stretta tra le braccia rassicuranti della tua
migliore amica, piangendo il quarto Espada che non c’è più.
Requiem for Urukiora Shifa,
may you rest in
peace.
You’ll be indelible…
****
«Posso chiederti una cosa, Inoue?».
Sollevi lo sguardo dal tuo panino ai fagioli rossi.
La guerra è finita da mesi, e Kurosaki-kun e Kuchiki-san sono venuti a trovarti, per farti un po’ di
compagnia. Puoi vedere le loro dita intrecciate sotto il tavolo, ma non
t’importa.
«Cosa c’è, Kuchiki-san?».
Chiedi sorridendo, dando un altro morso al panino.
«Quello li...». Indica col piccolo dito il vestito
bianco e sbrindellato che indossavi nell’Hueco Mundo, appeso dietro la porta della tua camera, com’è da
mesi.
«Perché lo tieni ancora?
Pensavo che avresti voluto liberartene il prima possibile...».
Nella tua mente affiora un ricordo remoto. Giorni
lontani, trascorsi in una cella bianca a contemplare un cielo nero, ed una voce
roca e glaciale alle tue spalle... “il
vestito ti dona”.
Rivolgi alla tua amica un sorriso forzato. «Certo,
lo farò al più presto».
…like ash in the breeze.
Spazio
dell’Autrice.
Okay, questo è diverso dai tributi scritti
per Ichigo o Ikkaku, che si
pensava fossero
morti, quando invece sono ancora vivi e vegeti. Ulquiorra
è morto davvero. Come al solito, i dialoghi [fino alla morte di Ulquiorra] sono quelli del capitolo, tradotti da me, poiché
non l’ho ancora letto in italiano... il seguito è una sorta di “come mi
piacerebbe che proseguisse la storia”, anche se so che non sarà cosi.
Rukia
non arriverà e Ichigo dovrà consolare Inoue, e io mi suiciderò.
Oppure, semplicemente ad Inoue non importerà più di tanto della morte di Ulquiorra, e lo dimenticherà un
attimo dopo <______<”.
Uh... devo postare in fretta, che B mi aspetta
[capirete perché ùwù]. Quindi, beh, spero che vi sia
piaciuto... e spero di non essere stata troppo buonista
come al solito >__<”. E’ una mia bruttissima
caratteristica >__<”.
P.S.
Il titolo, Everything divides us, è una bellissima frase scritta da
Kubo in non ricordo quale volume. Penso che
sia perfetta.
See ya,
Lu.