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Autore: Sandra Prensky    18/05/2016    2 recensioni
Piccola serie di tre one shot sulle ship principali di Scorpion:
Quintis ~ Mechanical Love
Waige ~ Genius sitting
Melvester ~ When you're gone
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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GENIUS SITTING

 

I don't care, go on and tear me apart
I don't care if you do, ooh
'Cause in a sky, 'cause in a sky full of stars
I think I saw you
'Cause you're a sky, 'cause you're a sky full of stars
I wanna die in your arms
'Cause you get lighter the more it gets dark
I'm gonna give you my heart

(Coldplay – Sky Full Of Stars)

 

 

-Okay, allora, sai che a Ralph non piacciono le bibite gasate, non fargli mangiare hamburger che alla sera non li digerisce e mi raccomando a letto per le dieci.
-Ma mamma...
-D'accordo, dieci e mezza. Non oltre, domani hai doppie lezioni all'università. Capito tutto, Walter?
-Paige, conosco Ralph e non è la prima volta che stiamo insieme la sera.
-È la prima volta che siete da soli.
-Ho un QI di 197, vuoi davvero pensare che non sappia gestire un ragazzino di undici anni?
Paige inarcò un sopracciglio.
-Fosse per te lo faresti lavorare tutta la notte a uno dei tuoi progetti.
Toby spuntò da dietro all'anta del frigorifero, precedendo Walter sulla parola.
-Non parlare 197, lo sai che ha ragione.
-Perché non fai tu da baby sitter, visto che sei tanto bravo?
-Walter, senti, come psichiatra e tuo grande amico...
-Non siamo amici.
-...Come tuo grande amico, mi permetto di ricordarti che non solo ho assolto questo compito le ultime ventitré volte, ma anche che sarei un uomo fidanzato e, se permetti, ho una ragazza da portare fuori a cena.- Ammiccò.
Walter sospirò, seguito a ruota da Ralph. Paige trattenne a stento un sorriso.
-Perché non provate a fare qualcosa di normale? Che ne so, cinema, bowling?
Ralph e Walter si scambiarono un'occhiata molto eloquente. 
-Va bene, basta che troviate qualcosa di non-geniale per trascorrere la serata, tanto per cambiare. 
In quel momento entrò Cabe, per prendere Paige e Sylvester e portarli a... In effetti Walter non sapeva dove fossero diretti, non avevano voluto dirglielo. Poco male. Lui e Ralph salutarono il gruppo, non prima dell'ennesima raccomandazione di Paige. Poco dopo se ne andarono anche Happy e Toby, il cui caloroso saluto si limitò rispettivamente a un cenno del capo e un'alzata del cappello. I due rimasero soli. Ralph si girò verso Walter.
-Qual é l'attività non-da-geni meno terribile? 
-E se invece rimanessimo a lavorare su qualche progetto? Ho giusto qui il disegno di un prototipo di teletrasporto che...
-Sai che mamma lo scoprirebbe comunque in qualche modo.
-Non se nascondiamo bene le tracce. 
-Ha tre geni dalla sua parte, noi siamo solo due.
-Vero, ma abbiamo un QI più alto di loro tre
-Loro hanno una madre arrabbiata però. 
Walter cambiò immediatamente espressioni e batté le mani con un sorriso.
-Allora, cinema?
Ralph prese il suo iPad e iniziò a cercare i programmi dei cinema nei dintorni. Presto scoprirono che sarebbe stato più difficile di quanto credessero. In dieci minuti avevano scartato tutte le scelte ("Ma quale giallo, sono riuscito a risolvere il caso guardando mezzo trailer" "Perché la scienza dovrebbe usare droghe per trasformare la materia? Non è efficiente" "Quel cartone animato insegna solo che la matematica non è poi così importante nella nostra vita, è altamente diseducativo.") e si ritrovarono così a scegliere l'altro suggerimento di Paige, il bowling, dopo aver esaminato altre alternative e averle scartate tutte. Rassegnati, si diressero verso l'uscita del garage e presero svogliatamente l'auto di Walter.

 

-Strike.- Disse Ralph quasi svogliatamente, dopo aver pareggiato con Walter per la quinta volta. Calcolare la traiettoria parabolica dell'accelerazione della palla in modo da colpire tutti i birilli era sfida fin troppo facile per entrambi. Ci vollero loro altre due coppie di strike per accorgersi che l'intera sala era ferma a guardarli con un palmo di naso. Tra la folla si fecero strada due uomini grossi come degli armadi, piuttosto simili nell'aspetto indubbiamente sudamericano, entrambi vestiti con la maglia di quel circolo di bowling. Si presentarono come Jaime e Xavier.
-Siamo i campioni in carica di questo circolo.- Disse Jaime, il tono minaccioso messo in evidenza dal forte accento latino. -E non lasceremo che due pivelli come voi battano il nostro record- Guardò sia Ralph sia Walter con uno sguardo colmo di disprezzo. Walter li squadró con aria di sufficienza.
-Sapete, è controproducente ostacolare gli altri, se dimostrano di avere più talento. Fonti affidabili mi hanno detto che è solo un segno di debolezza.
Walter capì di aver detto la cosa sbagliata quando Xavier si fece rosso in viso e fece per avvicinarsi a loro.
-A chi hai dato del debole, sottorazza di secch...
Walter si stava già preparando all'imminente pestaggio, anche se presumibilmente sarebbe stato solo lui a subirlo, quando uno degli addetti alla sicurezza, che non doveva avere più di vent'anni ed era grande la metà di entrambi gli ispanici, si avvicinò correndo, probabilmente spaventato a morte, ma deciso ad assolvere il proprio lavoro
-Fermatevi! Prima che scoppi una rissa, perché non vi sfidate? Vedrete subito chi è il migliore
-Già, se dite di avere più talento dimostratecelo, no?- Aggiunse Ralph, già su di giri.
-D'accordo mezze cartucce. Ci vorranno meno di tre minuti per battere un nerd e un marmocchio.
-Bene, allora facciamo a chi tira giù più birilli in tre minuti. Si fa cambio ogni due tiri. Ci state?
Dalla folla che si era creata intorno, rimasta rigorosamente in silenzio fino a quel punto, si levò un mormorio di assenso alle regole dettate da Walter.
-Ci stiamo.- Proferì Jaime dopo aver scambiato un paio di occhiate col fratello.

 

Neanche un quarto d'ora dopo, entrambi i geni si ritrovarono a correre via dal bowling, inseguiti da una gang di sudamericani alquanto imbestialiti guidata dai due fratelli. Ovviamente, con il solo aiuto della scienza, li avevano stracciati e umiliati, cosa che loro parevano stranamente non aver preso in maniera troppo sportiva. Finalmente, quando la banda li aveva quasi raggiunti, arrivarono alla macchina. Ci saltarono sopra alla velocità della luce (è un modo di dire, è scientificamente impossibile che un uomo raggiunga tale velocità con la sola forza delle sue gambe, considerando che l'uomo più rapido del mondo arriva al massimo a una quantità di ? volte inferiore). Walter partì più veloce che poteva ed entrambi poterono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
-Magari ometti l'ultima parte, quando racconterai di questa serata a tua madre- Ansimò Walter.
-Consideralo fatto- Replicò Ralph, con una risatina nervosa -Non è stato poi così male.
Walter roteò gli occhi, divertito. Quel bambino assomigliava davvero tanto a lui. Ci furono diversi minuti di silenzio, dominati solo dallo strombazzare delle auto sulla strada intorno a loro e dai loro respiri che andavano man mano regolarizzandosi.
-Walter, posso farti una domanda?- Proferì il ragazzino di punto in bianco.
-Certamente, sai che sono sempre contento quando mi chiedi qualcosa da genio a genio.
-Uhm, non sarebbe... Ecco, propriamente riguardante l'ambito scientifico.
Walter lo guarda interrogativo.
-Walter, per caso, ehm... Ti piace mia madre? Cioè... Ne sei innamorato?
Se Walter fosse stato una persona normale, a quel punto sarebbe arrossito.
-No, direi di no. Il nostro rapporto è efficientemente professionale, e direi che anche fuori dal lavoro non si spinge oltre l'amicizia.- Si pronunciò l'uomo, dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio.
-Davvero?
-Davvero.- A Ralph non sfuggì che Walter sembrava improvvisamente molto concentrato sulla strada, tanto che pareva impossibile incrociare il suo sguardo.
-Quindi... Se ti dicessi che a lei piacerebbe uscire con te ogni tanto, non avresti nessuna reazione fuori dal normale?
Walter deglutì.
-No, credo proprio di no.
-E nemmeno se ti dicessi che so per certo che si è innamorata di te, giusto?
Ci fu di nuovo un lungo silenzio.
-Te lo ha detto lei?- Mormorò.
-L'ho sentita dirlo a Toby.
Walter sospirò.
-Va bene, mi hai scoperto. Ma non dirle niente, già con Happy e Toby l'equilibrio di Scorpion è precario.
-Prometto.
Il resto del viaggio fu caratterizzato da un silenzio tombale.

Paige rientrò, la mezzanotte passata già da tempo. Sorrise alla vista di Walter e Ralph addormentati sul divano, davanti alla televisione ancora accesa su chissà quale canale scientifico. Si abbassò a posare un leggero bacio sulla fronte di Ralph. Fece per andarsene di sopra, quando sentì la voce del figlio chiamarla, il tono basso per non svegliare Walter.
-Gliel'ho chiesto.
Paige si irrigidì. Vedendo che la madre non diceva niente, Ralph proseguì.
-Ho dovuto dire che lo sapevo perchè ti avevo sentito confessarlo a Toby. Era la cosa meno sospettosa, dato che Toby sa tutto delle persone anche senza che loro glielo dicano.
Paige non riuscì a trattenere un sorriso.
-E...?
-Hai fatto colpo, mamma.
Paige avvertì uno strano calore irradiarle prima il petto e poi il resto del corpo. Probabilmente stava sorridendo come un'ebete, ma non ci fece caso.

-Vai a dormire, Ralph, è tardi.- Riuscì a costringersi a dire dopo un po’, cercando di contenere l’euforia nemmeno fosse un’adolescente alla prima cotta. Ralph si alzò, ubbidiente, e si diresse verso il letto, borbottando:

-Certo che voi adulti e il vostro QE siete proprio complicati.

Paige non riuscì a fare a meno di ridere.

 

ANGOLO AUTRICE

Bene, ci ho messo secoli e fa pure schifo yeeeeeeeah. Voleva essere corta, ma non la finivo più di scrivere... Un po’ senza senso, in effetti. Vabbeh, contate che l’ho scritta sul pullman al mattino (e alle sette sono tipo zombie di The Walking Dead) e finita durante l’interrogazione di mate (io sono sopra, quindi sorry not sorry). E TRA L’ALTRO SONO ANCORA TRAUMATIZZATA DAL FINALE DI STAGIONE, TIPO WTF HAPPY. La mia poverissima OTP. Mi pareva già strano avere una OTP canon...
Bene, ditemi se vi piace (hahahahahahahahahahahahahaha no che non vi piace)
Aspetto con ansia le vostre recensioni, anche (SOPRATTUTTO) se negative.
Nel dubbio, ringrazio anche solo chi legge.
Ci vediamo (presto?) con il terzo e ultimo capitolo, Melvester.

Sandra Prensky

   
 
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