Note dell'Autrice (ma quale Autrice...) Buongiorno bella gente! Questa è la prima storia che pubblico su questo sito, e la mia prima Solangelo in assoluto. È solo una one-shot senza particolari pretese, ma spero che, arrivati alla fine, non pensiate che è stata una totale perdita di tempo leggerla. Sennò, mi affido alla vostra clemenza (perché voi siete molto clementi, vero? Spero di sì.) Ho scritto questa fanfiction ascoltando "Up" di Demi lovato e Olly Murs, quindi se vi va consiglio di ascoltarla mentre leggete. La storia è dal punto di vista di quel cucciolo di Will. Critiche costruttive e, perché no, qualche bella recensione saranno molto apprezzate! By (quella che si fa chiamare) Autrice ------------------------------------------------------------------ Era un giorno di festeggiamenti al Campo Mezzosangue. Una delle sue sorelle stava cantando sul palco allestito apposta per l'occasione in mezzo alle Case delle divinità del campo. La canzone pop, con un ritmo ridicolmente felice e Will era sicuro di conoscerla, ma non aveva particolarmente voglia di ricordarne il titolo; non ora, non con Nico che gli si era spalmato addosso dall'inizio della serata e che al momento l'aveva praticamente rapito e portato sul retro del magazzino del campo per infilargli la lingua in gola. Non aveva idea di come avere la lingua di qualcun'altro potesse essere un'esperienza così fantastica e eccitante ma, wow, appena ne avesse avuto l'occasione Will avrebbe pregato gli dei perché nessuno venisse a sapere che bravo baciatore fosse Nico, altrimenti avrebbe dovuto chiuderlo a chiave da qualche parte per poterselo tenere per sé. E Nico lo rendeva così felice, semplicemente per il fatto di essere lì, con le mani su di lui e la pelle arrossata dalla foga che metteva nel baciarlo e i capelli tutti arruffati (perché ormai Will aveva capito che una giornata in cui non era riuscito a mettere le mani tra i capelli di Nico era una giornata persa). Si sentiva come se avesse il qualcuno lo avesse aperto su un tavolo operatorio, gli avesse preso il cuore per estrarlo, ma poi avesse deciso che era l'ora del caffè e l'avesse lasciato così, mezzo dentro e mezzo fuori, incastrato tra la gola e lo stomaco. Ecco come lo faceva sentire Nico. E nonostante, come medico, sapesse che durante un'operazione al cuore quella non sarebbe stata la mossa migliore, era una bella sensazione. Nico staccò le labbra dalle sue e lo guardò mentre riprendeva fiato. Negli ultimi mesi era riuscito a farlo stare all'aperto abbastanza a lungo da far cambiare la tonalità della sua pelle da "bianco trasparente" a "vago sentore di vita" e avevano cominciato a spuntargli delle efedili sul naso, facendolo diventare anckra più adorabile di quanto già non fosse, con quelle ciglia curve e scure e il naso dritto e quella bocca piccola e perfetta, ora ancora socchiusa e bagnata di saliva e gonfia per i suoi baci. Poi Nico gli sorrise, ancora guardandolo negli occhi, e Will pensò che tutto il mondo fosse suo. Perché se aveva Nico, cosa importava di Dei, mostri e guerre? In fondo, cosa importa di tutti i diamanti del mondo, quando possiedi la Luna?