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Autore: Lluvia_Orihara    18/05/2016    1 recensioni
"Il tempo guarisce ogni cosa", Ma come poteva guarire qualcosa il tempo se i giorni ormai non passavano più?
Poteva solo essere forte. Ricostruire se stessa... E andare avanti.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena | Coppie: Haruka/Michiru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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"Tieni l'amore nel tuo cuore. Una vita senza Amore è come un giardino senza sole in cui i fiori sono morti. La consapevolezza di amare ed essere amati porta calore e ricchezza alla vita come nessun'altra cosa."
-Oscar Wilde -

Vuoto, mancanza... Come poteva descrivere le sensazioni che provava ogni singolo istante? Da quando Haruka se n'era andata nulla era più lo stesso, ormai solo il suo violino le faceva compagnia e ogni secondo del giorno si ritrovava a suonare.
Il suo fidato stradivari, l'unico che non l'avrebbe mai abbandonata. 
Ogni tanto ripensava a quella sera... Nonostante ormai sia passato più di un mese, i ricordi facevano male come una ferita ancora aperta e che continua copiosamente a sanguinare...

"Michiru...
Ho bisogno di una pausa." 

Quelle parole risuonavano ancora nella sua mente come un martello. In quel momento sentì il cuore sgretolarsi... Sparire. Dopo tutto quello che c'era stato? Perchè? Erano solo due giorni che non si vedevano, cos'era successo? C'era qualcun altro che era entrato nel suo cuore? E poi la rabbia che si riversò in lei come un fiume in piena. Troppe parole cattive che non pensava. Troppe paranoie che non dovevano esistere... Troppo tutto. 
Solo vuoto. Notti insonne... Pianti... Lacrime. 
Come poteva cancellare tutto quello che c'era stato fra di loro? 
Ogni tanto osservava l'anulare sinistro, così vuoto senza quell'anello. Quando glielo consegnò si sentì così felice... Viva. Ricordava quel pranzo perfettamente... Gli occhi di Haruka quando le porse quella scatolina blu, il modo in cui l'abbracciò stretta dopo... Sarebbe voluta restare in quell'abbraccio per sempre. Vivere di quegli abbracci che la facevano sentire così viva accompagnati dal profumo della bionda. 
Haruka era entrata nella sua vita come un Uragano, l'aveva travolta, portata su una nuvola e se n'era andata nello stesso modo... solo che invece che su una nuvola si era ritrovata schiantata al suolo e rimettersi in piedi sembrava quasi impossibile. 
Da quando se n'era andata ricordava esattamente ogni cosa avevano passato insieme, ogni singola litigata, ogni singolo abbraccio... Anche cose che non ricordava nemmeno fossero accadute.
Il primo bacio, quelle labbra di cui aveva sognato il sapore per mesi, poggiate sulle sue. Le chiacchierate notturne, la notte in cui si misero insieme e... La prima volta che fecero l'amore. 
Quell'ingenua idea di farsi la doccia insieme che poi era degenerata. La dolcezza di quelle braccia che la strinsero da dietro, quelle labbra che le sfioravano appena il collo e infine quelle mani che, delicate, viaggiavano per il suo corpo per poi finire sui suoi seni.  Era la prima volta che si sentiva così inerme. Sentiva il cervello andarsene per fatti suoi, completamente in balia degli eventi. 
Per la prima volta riuscì ad abbandonarsi completamente fra le braccia di un'altra persona. Era così felice... Sentiva finalmente di aver trovato il suo pezzo mancante. Ed ora? Cosa era rimasto? Niente. Due persone che fingono di non mancarsi. 
Era così diffice ormai essere forte, alzare la testa e andare avanti quando ogni notte Haruka andava a farle visita nei sogni, sogni dove l'abbracciava, la sfiorava e diceva di amarla. Era così terribile svegliarsi e ritrovarsi in quel letto così vuoto e freddo. 
Dio quanto le mancava.... Le mancava persino quando faceva la simpaticona con Usagi e la ignorava. Tutto. 
Aveva anche pensato di provare qualche avventura di una notte per poter cacciare l'immagine di Haruka dal suo cuore.... Ma solo il pensiero di altre mani addosso che non fossero quelle di Haruka, provava disgusto per se stessa. 

"Il tempo guarisce ogni cosa", Ma come poteva guarire qualcosa il tempo se i giorni ormai non passavano più? 
Poteva solo essere forte. Ricostruire se stessa... E andare avanti. 




N.D.A. 
Sono Otto anni almeno che non scrivo çç abbiate pietà della povera autrice! 
  
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