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Autore: Its a beautiful day    19/05/2016    0 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ho provato a chiamare Federico già tre volte, ma non mi risponde.
Gli ho lasciato dei messaggi in segreteria ma non mi ha mai risposto. L'unico modo che ho per parlare con lui è andare a casa sua, ma ho paura. Non so esattemente di cosa, ma ho paura.
Non voglio perderlo, perché a lui ci tengo, ma ormai è inevitabile.
Mi vesto velocemente, prendo il casco del motorino ed esco dalla camera
"Dobbiamo parlare" Zayn mi blocca la strada

"Non ho nulla da dirti. Anzi ce l'avrei, ma dato che sono una signora, sto zitta" cerco di superarlo. Noto un sorriso sul suo viso e cerca di cammuffare una risata. Lo fulmino con gli occhi e la sua espressione torna subito seria

"Mi dispiace" mi blocco alle sue parole

"Cosa?" rimango stupita

"Scusami, non volevo. Non volevo farti piangere. Non pensavo l'avresti fatto" 

"Non ho pianto" 

"I tuoi occhi erano lucidi" dice guardando in basso

"Non ho pianto. E poi come dovrei reagire se il mio ragazzo mi lascia?"

"Mi dispiace" sembra sinceramente dispiaciuto, anche se fatico a crederci

"Okay, va bene" lo supero scendendo le scale

"Dove vai?" mi chiede seguendomi

"Da Federico" apro la porta del garage

"Lascia che ti accompagni"

"Non provare ad avvicinarti a me Zayn, o giuro che racconto tutto a Giulia. Vaffanculo" mi giro e raggiungo velocemente il garage.
Mi stupisce il modo in cui gli ho risposto, non è da me, ma stavolta ha davvero oltrepassato il limite. Quello che ha fatto, è stato terribile. Non avrebbe mai dovuto chiedermi se amavo Federico, soprattutto sapendo che lui era lì ad ascoltare. 
Me l'ha chiesto perché già sapeva la riposta, e sapeva che avrei detto di no. 
Che buffo, lui l'aveva capito prima di me. O forse, in fondo io lo sapevo, ma non mi ero mai soffermata a pensare se davvero lo amassi oppure no, e la domanda mi ha colto parecchio di sorpresa.
Mentre guido per le strade della città, continuo a pensare a cosa dovrei dirgli. Avrà parlato di quello che è successo ieri ai suoi? Sarebbe davvero imbarazzante incontrarli dopo aver detto di non amare loro figlio. 
Parcheggio il motorino davanti a casa sua, e comincio ad andare in ipervetilazione. Cerco di controllare il mio respiro irregolare, mentre mi avvicino sempre di più a casa di Federico.
Busso alla porta, e dopo qualche secondo mi vengono ad aprire
"Giorgia! Come sta tua cugina?" la madre di Federico sembra piuttosto preoccupata "Fede mi ha detto che si è sentita male"

"Oh.. cosa? Ah sì sì, meglio. Ha avuto un calo di zuccheri. Non ha voluto mangiare nulla fino all'ora di cena e queste sono le conseguenze" cerco di ridere "Federico è in casa?" aggiungo cercando di guardare dietro di lei

"Sì è di sopra, vai pure" mi sorride. Ricambio il sorriso.
Non ha detto nulla ai suoi sulla nostra rottura. Magari non mi ha lasciata, magari sono solo complessi miei, magari è rimasto deluso da quello che ho detto ma vuole continuare la nostra storia. 
Ma allora perché non ha risposto alle chiamate?
Busso alla porta della camera, ma non ricevo risposta. Decido di entrare
"Ciao" lo saluto. È seduto sul letto, i suoi occhi fissi sui miei.

"Ciao" mi sorride appena. Mi avvicino al suo letto

"Dimmi la verità, hai ascoltato la conversazione con Zayn ieri sera?"

"Zayn?" mi chiede confuso

"Cioè Davide" questa cosa dei nomi sta diventando sempre più difficile da gestire

"Io non volevo, non stavo origliando. Sono arrivato e voi stavate parlando. Stavo per entrare, ma poi lui ti ha fatto quella domanda, e io no potevo non ascoltare" è imbarazzato e dispiaciuto allo stesso tempo

"Hai ragione. Mi dispiace di non avertene parlato prima. Io non avevo mai pensato seriamente a cosa provassi per te, perché mai nessuno mi aveva messo nella posizione di dover dire cosa provassi realmente. E quando Zay.. Davide mi ha messa davanti a questa domanda sono rimasta spiazzata"

"Lo so. Immaginavo che tu non fossi innamorata di me"

"Io.. dammi solo un po' di tempo in più" lo supplico

"Posso darti tutto il tempo che vuoi, ma il problema non sta nel quanto tempo ti do"

"In che senso?" chiedo anche se so già dove vuole andare a parare

"Provi qualcosa per Davide" il suo sguardo è fisso, fuori dalla finestra

"No"

"Giorgia, io ti conosco, so come sei fatta. Ripensa al nostro rapporto. Tu prima mi odiavi, e guarda poi dove siamo arrivati" l'utilizzo del passato è un altro duro colpo 

"Cosa c'entra? Secondo te mi innamoro di tutte le persone che odio?" chiedo

"No. Di me non ti sei innamorata" sorride debolemente, e le sue parole mi trafiggono come un pugnale

"Mi dispiace, riproviamoci. Un'ultima volta" lo supplico

"Grazie per questi splendidi mesi insieme, ma forse è meglio finirla qui"

"No ti prego" lo abbraccio

"Ti amo" mi sussurra nell'orecchio, mentre mi accarezza la schiena. Affondo la testa nell'incavo del suo collo, respirando a fondo, un'ultima volta il suo profumo. Faccio appello a tutta la mia forza di volontà per non scoppiare a piangere.

"Vieni ti riporto a casa" mi aiuta a rialzari

"Sono in motorino" sospiro

"Oh, d'accordo. Ce la fai a guidare?" 

"Sì certo" annuisco

"Allora ci sentiamo" mi accompagna alla porta

"Quando lo dirai ai tuoi?" chiedo prima di andarmene

"Quando sarò pronto" i suoi occhi sono fissi davanti a lui.

"Ti prego pensaci ancora"

"Ci ho già pensato, Giorgia. Non voglio illudermi che tu ti possa innamorare di me. Ci starei troppo male. Non che ora non sia doloroso, ma prolungarlo nel tempo lo renderebbe troppo doloroso. Cerca di capire" i suoi occhi sono lucidi

"Mi dispiace, ma tutto può succedere" 

"Hai ragione" mi bacia la testa. Capisco che non c'è più nulla da fare, quindi lascio la casa e senza voltarmi sgommo via in sella al mio motorino.
Quando arrivo a casa, corro al piano di sopra ignorando la voce di mia cugina e mi butto sul letto, sbattendomi la porta alle spalle.
Comincio a piangere. Federico era l'unica persona su cui potevo sempre contare, l'unica certezza nella mia vita. Lui era il mio ragazzo, il ragazzo perfetto e io me lo sono lasciara sfuggire.
Dio che stupida! Per una semplice cottarella per il mio coinquilino.
Da quando è arrivato qui, tutto è cambiato. Tutto è precitato vertiginosamente, fino a toccare il fondo.
Odio con tutta me stessa Zayn. Lo odio perché mi ha rovinato la vita, lo odio perché il mio ragazzo mi ha lasciata. 
Lo odio perché non riesco a non pensare a lui.
La porta si apre alle mie spalle. I passi pesanti di Zayn si avvicinano al mio letto. Si siede sul bordo, e mi accarezza la schiena. Non oppongo resistenza. L'unica cosa che voglio fare è piangere, per fargli vedere come mi ha ridotta.
                        ----
Mi sveglio sentendo delle voci dalla cucina. Guardo l'ora: le 16.30
Il pianto di qualche ora prima mi ha stavolta, e ho dormito per circa quattro ore, il che mi stupisce.
Mi alzo dal letto con la testa che mi gira a causa del pianto. Sento gli occhi gonfi, e stanchi nonostante la lunga dormita. Mi sciacquo la faccia, cercando di far passare un po' il rossore che mi circonda gli occhi, poi scendo di sotto
"Ma che ti è passato per la testa?" Giulia sta spintonando Zayn

"Non volevo che finisse così" il suo sguardo è fisso per terra

"Come pensavi sarebbe finita, eh?" Giulia è davvero fuori di sè

"Io.. non lo so. Volevo solo che Federico sapesse che Giorgia non lo amava"

"E non hai pensato che avrebbe dovuto essere lei a diglielo? A tempo e luogo debito?" Filippo si avvicina a Giulia per trattenerla

"Mi dipiace okay? Ho fatto una cazzata. Non pensavo andasse a finire così!"

"Sì tanto quella che sta male è lei. Giuro Davide falle ancora del male, e ti sbatto fuori da qui"
L'idea di Zayn che se ne va, non mi rende così felice come pensavo. 
E speravo.
"Cosa credi? Che io non stia male nel vederla soffire?"

Entro nella stanza sperando di placare la discussione
"Ehi, che sono tutte queste urla?" chiedo strofinandomi le tempie

"Nulla gio, vuoi un'aspirina?" mi chiede mi cugina, abbassando immediatamente il tono di voce

"Sì grazie" incrocio per un attimo lo sguardo di Zayn, ma poi lui abbandona velocemente la stanza. Lo sento prendere la chiavi della macchina e uscire di casa

"Ecco tieni" Giulia mi sorride, porgendomi un bicchier d'acqua e un moment per il mal di testa

"Grazie" lascio la stanza e mi butto sul divano. Accendo la tv e faccio zapping tra i programmi finché non trovo 'Il boss delle torte'. Quel programma mi ha sempre messo allegria, quindi decido di lasciare qui.
È incredibile vedere come riescano ad alternare risate e scherzi al duro lavoro per creare quelle torte bellissime. Ho sempre detto a Giulia che per i miei diciotto anni voglio una torta di Buddy a forma di tigre. Rido nel ricordare la fragorosa risata che si è fatta dopo aver sentito la mia assurda richiesta.
Quando il programma finsice, noto che solo le sei, e Zayn non è ancora tornato. Giulia non sembra preoccuparsene. Continua a parlare con Filippo, e posso intuire l'argomento.
Per occupare un po' di tempo decido di farmi un bagno caldo per rilassarmi.
Salgo in bagno, prendendo tutto l'occorrente e mi chiudo la porta.
Affondo nell'acqua calda della vasca, fino al collo, e sento i miei muscoli rilassarsi notevolemente. Mi lascio avvolgere da quella sensazione di calore. Canticchio le canzoni che risunano dall'impianto del mio ipod.
Mi dimetico di tutti i miei problemi, e per qualche momento ci siamo solo io e la musica.
Dopo un'ora, decido di lavarmi. Passo delicatamente lo shampoo su miei capelli, mentre massaggio leggermente la testa, poi mi lavo il corpo facendo scivolare la spugna sul mio corpo bagnato.
Mi risciacquo, e mi avvolgo nell'accappatoio, asciugandomi. 
Indosso l'intimo e, dopo aver pettinato i capelli bagnati e averli asciugati un pochino con l'asciugamano mi vesto.
Quando esco dal bagno un'odore di sugo si è diffuso in tutta la casa. Scendo per andare in cucina, e trovo Giulia con un grembiule addosso, intenta a copiare qualche ricetta dai suoi libri di cucina
"Finalmente li stai usando" rido

"Era anche ora" ride "Come stai?"

"Meglio di prima, grazie. Il bagno mi ha aiutata notevolmente" sorrido
L'aiuto a preparare la tavola, e noto che Zayn non è ancora tornato. Sono ormai tre ore che è uscito. Dove sarà?
No, Giorgia. Non ti deve interessare. Ha fatto lo stronzo con te. Preoccuparti è l'ultima cosa che devi fare per lui.
Finisco di apparecchiare e aiuto Giulia a cucinare, vedendola in crisi nel riempire i ravioli di carne e sugo. Dopo una quarantina di minuti ci sediamo a tavola per mangiare
"Davide mi ha avvisata che non tonerà per cena" la voce di Giulia è totalmente indifferente.

"Oh, okay" dico, un po' delusa
Ancora non riesco a capire come possa importarmi di lui, dopo tutto quello che mi ha fatto. Ma l'animo umano in fondo è un po' masochista: andiamo a cercare in tutto quello che ci fa male ciò che ci fa stare bene.
Passiamo la cena a parlare, discutendo dei piani per domani. Di uscire non se ne parla. Starò chiusa in camera a studiare storia, per l'interrogazione di martedì, e soprattutto per prepararmi psicologicamente a vedere Federico lunedì, a scuola.
Giulia non insiste nel farmi uscire di casa, si limita ad annuire ai miei programmi e a finire il suo piatto di pasta, anche se è molto dispiciuta per il fatto che salterò l'annuale falò della scuola.
L'anno prossimo lo rifaranno, quindi, avrò l'occasione di andarci.
Decido poi di lavare i piatti per occupare un po' la mente.
Appena finito, prendo il flanconcino di smalto blu, e lo stendo sulle mani, colorando le unghie, ormai da troppo tempo non colorate. Dedico di decorarlo un po', utilizzando altri smalti colorati. Poi mostro il risultato a Giulia e Filippo, ed entrambi si complimentano per il lavoro.
Dopo, decidono di andare a dormire. Li saluto con gesto della mano, e rimango sola nel salotto.
Dopo il lungo 'sonnellino' del pomeriggio, il sonno tarda ad arrivare, perciò rimango a guardare la tv.
Verso 23.30 sento la porta aprirsi: Zayn è rientrato, e con lui c'è anche una ragazza. Lo posso intuire dalle risatine che sento provenire dall'ingresso.
Li osservo dal divano: sono entrambi ubriachi, con un'andatura piuttosto precaria. Lui ha un braccio sulla spalla di lei, per sostenersi, mentre lei si aggrappa alla sua vita.
La sbatte contro il muro, baciandola violentemente e, per un attimo mi immagino al posto di quella ragazza. Schiacciata contro il muro, con il corpo di Zayn che preme su di me, e le sue labbra che baciano le mie.
Lui preme la sua parte di parte bassa contro di lei, mentre la bocca le bacia il collo.
Appena si staccano, si avvinghiano l'uno all'altro, sostenendosi a vincenda e ridacchiando, si dirigono in camera.
Poco prima di salire, mi è parso che Zayn chiamasse la ragazza Gio, ma non ne sono sicura. 
Sento la porta della camera di Zayn chiudersi, poi il silenzio.
E così, per la prima volta, lo vedo portare a casa una ragazza. Proprio ora che ormai mi sono lasciata con Federico.
Forse, l'avessi visto prima, avrei cambiato idea su di lui. 
Sono delusa dal fatto che abbia portato una ragazza e che ora se la stia scopando al piano di sopra, ma che vogliamo farci. 
Lui è Zayn Malik, non Federico.

   
 
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