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Autore: Chocopowder    19/05/2016    0 recensioni
Breve analisi del mio stato d'animo e delle conseguenze che ne derivano.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sento un po' ripetitivo. Scrivo soltanto quando sono estremamente triste e/o arrabbiato, e quando lo faccio ci sono due cose che possono succedere: o mi riprendo un po' oppure annego ancora di più nella fossa che io stesso sto scavando. Non mi capisco più, e mi sembra di stare tornando quello di una volta. Irascibile, nervoso, triste senza alcun motivo (almeno apparentemente), silenzioso e diffidente. Ho lavorato tanto per essere una persona decente, non dico bella, ma almeno questo, però suppongo che non si possa sfuggire a ciò che si è veramente, eh?
Già...
Più i giorni passano e più mi sento un peso crescere sul petto, la voglia di isolarmi aumenta ed insieme ad essa anche lo stress. 
Sembra che io me le cerchi, certe cose. Da quel che ho capito in tutti questi anni, la solitudine è un'arma a doppio taglio: si sta effettivamente bene, ma quando poi si ha bisogno di stare con qualcuno e non c'è nessuno la tristezza prende il sopravvento, e c'è poco da fare. Non che mi importi più di tanto, però. Questo sentimento mi ha tenuto compagnia per molto tempo, quindi mi chiedo: perché allontanarla proprio adesso?
No, dai, sarebbe scortese. 
Una cosa che detesto da morire del mio carattere è che so che ci sono persone che tengono a me, ma tendo ad allontanarle se sono triste, per evitare di prendermela con loro, ma poi non riesco più a scrivere perché vivo con la costante paura di entrare in quello stato d'animo mentre siamo insieme o parlo con loro. La rabbia è subordinata alla tristezza, e se per caso qualcuno sbaglia a dire una minima cosa esplodo. Questa "peculiarità" ha causato la perdita di non so quante persone...
Sono stato troppe volte a guardare senza poter fare nulla.
Adesso ho scelto la via peggiore.
Preferisco non agire, restare nell'ombra, evitando di perdere altri.
Puoi perdere qualcuno a cui non tieni?
Non credo.
   
 
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