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Autore: Supreme Yameta    20/05/2016    2 recensioni
La nascita di tutto, a partire dalla caduta di un astro durante una notte senza stelle, per arrivare alla discesa di una mortale bellezza dal nulla e la realizzazione della sua enorme ambizione nel volere una famiglia a qualunque costo. L'amore che genera una vita, una madre che sacrifica tutto per proteggere i propri figli e che viene tradita da quest'ultimi, non appena essa si immerge nella sua perenne onnipotenza. La battaglia fra la madre e i suoi bambini, la sua sconfitta e infine la nascita dei ninja.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashura, Hagoromo Otsutsuki, Indra, Kaguya Otsutsuki, Zetsu
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza | Contesto: Prima dell'inizio
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Quella era una notte come tante altre. Il cielo era sereno, nero come la profonda oscurità che la notte portava ogni volta che il mondo veniva privato dalla luce solare. Durante quelle fasi di rotazione terrestre, solo le stelle, quei piccoli astri che tingevano il cielo, davano una flebile chiarezza sulla terra abitata dalla razza umana.

Quella non era una sera diversa dalle altre, per questo motivo nessuno degli abitanti di un piccolo villaggio ai piedi di un monte aveva fatto molto caso al cielo, altrimenti avrebbe quanto meno avvertito il resto del villaggio a prestare attenzione a uno strano fenomeno naturale, il quale consisteva in alcuni punti luminosi nel cielo che si estinguevano nel nulla, mentre altre ne nascevano e subivano la medesima sorte di quelle che le avevano precedute; questo processo aveva generato una splendida pioggia stellare che nessuno degli abitanti di quel villaggio stava osservando.
Per questo motivo, nessuno sarebbe stato in grado di spiegare che cosa accadde di misterioso durante quella notte.

Durante lo spettacolo pirotecnico generato dai fasci astrali del cielo, un evento improvviso aveva sbalzato il destino dell’umanità da quel momento in poi. Una delle stesse cadenti aveva iniziato ad assumere un comportamento anomalo dalle altre e, anziché estinguersi nel nulla come le altre stelle, aveva continuato a precipitare in una scia infuocata verso il suolo. L’impatto che si generò dall’impatto fu udito dagli abitati di quella terra, ma persino da quelli delle terre vicine. Il colpo fu così distruttivo che il corpo astrale che si era abbattuto al suolo, aveva generato un profondo solco all’interno di una montagna.

Il mattino successivo, gli abitanti che alloggiavano nei villaggi eretti attorno alle pendici della montagna colpita, decisero di creare una squadra di ricognizione per andare a scoprire che cosa avesse provocato quella potentissima esplosione e che aveva devastato la loro montagna.

Quando la squadra giunse alle pendici del monte, lo stupore si impadronì di tutto il gruppo, dato che un’enorme voragine si era espansa per tutta la parte superiore della montagna. Ammaliati dalla sete di conoscenza, il gruppo di montanari si era avvicinato verso il centro della voragine, in cerca delle motivazioni per cui era avvenuto un fenomeno del genere. Quando si avvicinarono, essi non trovarono nulla di incredibile che solleticasse la loro immaginazione sull’ira di una divinità; l’unica cosa che trovarono fu una piccola piantina che stava crescendo sotto i loro piedi.

I montanari non fecero caso a quella piccola piantina, così reputarono quel fenomeno come l’azione di una divinità con loro adirata e decisero che quello stesso giorno avrebbero offerto dei doni alla medesima divinità, in modo da placarne l’ira. Quegli uomini non si erano resi conto che la piantina che avevano calpestato con non curanza fosse la loro tanto acclamata divinità, non lo sapevano ancora, era troppo presto che l’umanità iniziasse a rivolgersi a quel piccolo arbusto come al Sacro Albero.

Dopo un secolo, quando quella piantina si era evoluta in una grande quercia la cui cima si faceva notare da quell’alto monte da cui si ergeva il suo arbusto, gli uomini cominciarono a considerare quella montagna come il Picco delle Divinità, dove nessuno osava avvicinarsi, perché ritenuto indegno da godere della presenza delle divinità che alloggiavano dentro quell’albero.

La gente che abitava alle pendici del monte si era lentamente allontanata da quel luogo e si era stabilita attorno alla foresta che si ergeva vicino a quella grande montagna. Più il tempo trascorreva, più la gente di quel villaggio si moltiplicava e si appropriava di maggiori pezzi di territorio per allargare il proprio sostentamento; quella terra divenne piano piano una nazione, governata da un signore che si serviva di un esercito di samurai e arcieri per proteggere il proprio territorio e i suoi abitanti dai suoi vicini: quella terra prese il nome di Terra di Sō, considerata anche come la terra protetta dalle divinità.

 

Questa era la nazione, fatta da uomini in perenne stato di guerra, sorvegliata da quel misterioso albero che veniva considerato come una divinità, nella quale in una notte come tante, proprio come quella di tantissimi anni addietro, ricevette la visita di un essere proveniente da un altro mondo. Durante quella notte, l’arrivo di quell'entità aliena ad altre diede inizio alla nostra storia.

 
   
 
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