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Autore: Mei91    20/05/2016    5 recensioni
QUESTA è UNA STORIA DI RINGRAZIAMENTO PER ZONAMI84
Sasuke Uchiha e Naruto Uzumaki formano il duo di cantanti più famosi che il mondo abbia mai conosciuto: I Golden Boy . Le loro canzoni profonde e così vere toccano il cuore delle persone e raggiungendo così una popolarità mai vista.
Sakura Haruno scrittrice di grande successo ma che scrive sotto lo pseudonimo di " Oleander" è in preda al blocco dello scrittore...Hinata Hyuuga è l'editor e il manager di Sakura ... Cosa succederebbe se i Golden Boy e Oleander più editor si incontrassero per caso sulla meravigliosa e romantica isola estiva che si conosca: Konoha?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikaku Nara | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ritorno alla normalità

 

 

 Due ore dopo Sakura se ne stava stesa sul suo telo da spiaggia, al suo fianco Hinata che però non la smetteva minimante di lanciare occhiatine, a detta sua perverse, a un certo biondo che faceva i gavettoni in acqua. Poco distante da loro stesi sullo stesso telo da spiaggia se ne stavano Itachi e Nori. Nori infatti però se ne stava con la testa poggiata sulla spalla di Itachi, una mano sul petto dell’Uchiha maggiore, e le labbra poggiate al collo dell’uomo. Nori infatti si era addormentata come un ghiro avvinghiata ad Itachi e l’idea di vendicarsi in quel momento della sua amica le sfiorò la mente.  La sua migliore amica, con il fisico da urlo che si trovava, attirava l’attenzione di svariati passanti e bagnati che si ritrovavano a sostare vicino a loro e ciò causava in Itachi un certo malcontento.

Sakura pensò che quella poteva essere l’occasione perfetta per vendicarsi di Nori, solo non aveva voglia di adempiere alla vendetta senza Sasuke. Infatti Sasuke aveva fatto una capatina al bar dicendole che andava a comprare qualcosa per rinfrescarsi. A Sakura infatti era quasi venuto un infarto quando quella mattina, dopo essersi preparati per scendere in spiaggia, lo aveva visto con il costume, gli addominali scolpiti risaltavano grazie a qualche gocciolina di sudore sparsa qua e là. Sakura infatti si era leccato le labbra quasi pregustasse l’idea di saggiare, prima o poi, la pelle di Sasuke.

Suo fratello Gaara se ne stava sul bagno asciuga della spiaggia ad osservare un Naruto che faceva l’infantile e quando si voltò verso di lei accennando al mare con la testa, Sakura scattò in piedi sull’attenti e corse da lui. Adorava fare il bagno a mare con il fratello, con lui si divertiva sempre e le sensazioni che Gaara le lasciava la facevano sentire al sicuro, protetta, proprio come si sentirebbe una sorella tra le braccia del fratello.

Sakura corse da Gaara e gli saltò addosso proprio come quando era bambina e Gaara prese a ridere agganciando le sue braccia sotto le ginocchia di Sakura e posizionandosela sulla schiena a cavalluccio esattamente come faceva prima, quando lei era piccola.

Lentamente Gaara entrò in acqua carezzando con il pollice il ginocchio destro della sorella e dopo che ebbe raggiunto Naruto, fece fare un volo alla sorella buttandola in acqua, che sorpresa risalì annaspando. Infatti Sakura si era accucciata alla schiena di Gaara e non si sarebbe mai immaginata quel colpo basso da parte del fratello.

“Tu, dannato pesce lesso!” urlò Sakura

“Non sono un cuscino bambolina!” ridacchiò Gaara. Sakura ringhiò

“Cuscino?? Cuscinoooo? Ti faccio vedere io adesso!” urlò Sakura lanciandosi addosso il fratello facendolo cadere sott’acqua, poi si mise in piedi sulla pancia di Gaara costringendolo a farlo stare sott’acqua, poi incrociò le braccia al petto, sotto il costume che mise in risalto il suo seno, e osservò Naruto esordendo.

“Così impara!” esordì Sakura facendo ridacchiare Naruto che però non la guarda e guardava dietro di se.

Gaara da sott’acqua si mosse e si alzò di scatto a facendo volare Sakura che urlò.

“Levati di dosso peso piuma non resp…oh Kaiser” urlò Gaara vedendo che Sakura era atterrata addosso a Sasuke e si era arpionata a lui come una piovra.

Sasuke dal canto suo aveva preso al volo Sakura, per evitare che dal volo serio che aveva fatto Sakura cadesse in malo modo nell’acqua bassa e si facesse male. Sasuke fulminò Gaara con lo sguardo e Gaara prontamente corse da Sakura.

“Sorellina…scusa io…” iniziò Gaara ma si zittì all’ istante quando Sasuke passò lentamente la mano tra i capelli di Sakura e la costrinse a sollevare il viso dalla sua spalla per guardarsi negli occhi, innamorato.

“Ci sono io…” sussurrò Sasuke e Sakura sollevò le mani per poterle alla base del collo dell’Uchiha mentre Sasuke si abbassava lentamente su di lei per unire le proprie labbra in un bacio.

Gaara arrossì e fece di scatto un passo indietro e diede loro le spalle imbarazzato come non mai, poi a passo svelto prese a raggiungere Naruto che intanto si era seduto in acqua con Hinata tra le sue gambe. E le carezzava dolcemente il viso mentre la mora era rossa come un peperone. Gaara non si era accorto che Hinata li aveva seguiti e che aveva assistito al loro giochetto da fratello e sorella con fare silenzioso felice di vedere, dopo tanto tempo, finalmente l’amica, felice serena e rilassata.

In quel momento Gaara si sentì tanto il terzo incomodo e quando si voltò di nuovo verso la sorella gemette di disappunto. Infatti Sasuke aveva sdraiato Sakura sul bagno asciuga, metà corpo in acqua, l’altra metà sulla spiaggia e la stava baciando appassionatamente, si voltò di nuovo verso Naruto e Hinata e trovò Hinata seduta sulle gambe di Naruto, le mani appoggiate alle spalle del biondo, rossa come un peperone e le labbra unite. Naruto nel frattempo la baciava le carezzava i capelli. Spostò lo sguardo verso la spiaggia e vide Nori e Itachi addormentati abbracciati sotto l’ombrellone, Nagato poco più avanti invece stava giocando a beach tennis con due ragazze.

Gaara sbuffò.

“Mo’ basta eh! “Urlò Gaara catapultandosi rosso in volto verso la sorella e separandola da Sasuke.

“Eh? Ma che è?” protestò Sakura sentendosi sottrarre dalle braccia di Sasuke. Ripresa la lucidità mentale osservò il viso rosso del fratello.

“Terzo incomodo io? No grazie!” sbottò Gaara infastidito. Sakura inarcò un sopracciglio poi scoppiò a ridere.

“Cos’è pel di carota, non sai più sedurre una donna che ti senti il terzo incomodo?” rise Sakura mentre Sasuke, che ne frattempo si era avvicinato a Sakura e aveva seppellito il viso nel collo della ragazza, ridacchiò.

“Ma va…Non è questo, siamo a mare per divertirci tutti insieme, non per pomiciare tutto il tempo!” sbottò indignato Gaara

“Stavo solo dando un bacetto a Sasuke!”

“Se certo, è mezz’ora che pomiciate tutt’e due per non parlare di quei due seduti poco più avanti!” esclamò Gaara indicando Naruto e Hinata che però ancora non si erano staccati dal bacio.

“E quei due che hanno ben pensato di schiacciare un pisolino appollaiati come sanguisughe!” esclamò ancora Gaara indicando Itachi e Nori che dormivano.

“E quel cretino che seduce due ragazze!” esordì infine Gaara indicando Nagato che intanto con le due ragazze era entrato in acqua e li aveva raggiunti.

“Oh, l’attoruncolo si sente minacciato!” esordì Nagato divertito.

“Non mi sento per niente minacciato, solo sono…”

“Geloso marcio di tua sorella!” rise Nagato

“Non è vero!” sbottò Gaara

“Se come no!” esordì Nagato

“Comunque loro sono Matsuri e Ino!” esordì Nagato. Gaara appena vide la donna che doveva chiamarsi Matsuri arrossì leggermente.

“Piacere di conoscerti, io sono…” iniziò il rosso

“Gaara Subaku! L’attore più figo e bello di tutti i tempi!” esordì la donna che doveva chiamarsi Ino. Alta bionda, esuberante! Nagato ridacchiò.

“Diteglielo tu a questa quanto sei figo, Matsuri non fa altro che pensare al suo lavoro, e la televisione nemmeno la conosce!” esclamò ancora Ino. Matsuri arrossì dalla testa ai piedi abbassando il viso imbarazzata. Gaara ignorò completamente Ino e prestò la sua attenzione alla castana.

“Che lavoro fai?”

“Assistente sociale!” sussurrò piano, cheta la donna e Gaara sussultò. Era un lavoro molto difficile e lui ne sapeva qualcosa. Aveva faticato molto per poter essere il fratello di Sakura tempo addietro, ma grazie agli assistenti sociali Gaara aveva ottenuto l’affidamento di Sakura.

Sakura sussultò e diede una gomitata a Sasuke costringendolo a prestare attenzione.

“Quella donna ha dato un colpo basso a mio fratello!” sussurrò Sakura con un sorriso

“Perché Mai?”

“Gli assistenti sociali lo hanno aiutato molto anni fa, per il mio affidamento. Insomma per poter entrare a far parte della famiglia Subaku.” Spiegò Sakura.

“Senti, Matsuri Giusto? Ti andrebbe di andare a prendere una granita al bar, mi sono stufato di fare il terzo incomodo qua!” esordì Gaara. Matsuri sorrise

“Idem Io!” esclamò Matsuri indicando Nagato e Ino.

“Ok, Andiamo!” esordì Gaara prendendo per mano Matsuri e uscendo dall’acqua senza nemmeno salutare la sorella, o Sasuke, o Naruto e Hinata che intanto avevano ben deciso di staccarsi dal loro bacio.

Sakura sorrise nella speranza che quella ragazza potesse in un qualche modo alleviare i crucci del fratello. Quella ragazza, Matsuri sembra una ragazza pura e Sakura sperava che almeno che, oltre a lei, il fratello trovasse qualcuno con cui confidarsi. Sakura provò un certo moto di gelosia, perché per il carattere di Gaara era difficile vederlo aprirsi, o porre domande a qualcuno che non fosse un membro della sua famiglia, o essere disposto a questo modo a istaurare un amicizia che versasse fuori dal raggio d’azione di Naruto Uzumaki. Infatti Gaara aveva facilmente accettato come amici Itachi, Nagato e Sasuke in quanto essi erano in primis amici di Naruto.

“Sakura?” la chiamò Sasuke

“Uhm?” sussurrò lei non staccando lo sguardo da dove poco prima era scomparso il fratello.

“A che pensi?”

“Uhm, spero solo che Gaara non rimanga ferito.”

“In che senso?” chiese Sasuke

“Lui non dona facilmente la sua amicizia e…” iniziò Sakura

“Ma che dici, anche se non gli vado molto a genio, con me si comporta pressappoco d’amico.” Esclamò Sasuke

“Questo perché fai parte del raggio d’azione di Naruto Uzumaki!” spiegò Sakura attirando così l’attenzione di Naruto.

“Uhm?” borbottò L’Uzumaki alzando il viso dal collo di Hinata che era intento a baciare. Sakura ne era certa, quella sera avrebbe dovuto scambiare due paroline con Hinata e farsi spiegare cosa stava succedendo.

“Vedi, Gaara è in un certo modo legato profondamente a Naruto e tu così come Itachi, Nori, e Nagato siete suoi amici e gli è venuto quasi istintivo fidarsi di voi, ma Matsuri non fa parte delle amicizie di Naruto, quindi è molto strano che mio fratello abbia posto a lei una domanda e che la abbia invitata a prendere una cosa da bere o giù di li. Spero che questa Matsuri non lo ferisca!” sussurrò Sakura.

Sasuke sbuffò poi andò alle spalle di Sakura e le circondò la vita con le braccia, poi si chinò sul suo orecchio per sussurrare.

“Non lo farà e se lo farà quella ragazza dovrà vedersela con me!” esclamò infine Sasuke facendo sorridere Sakura che si voltò verso di lui e sollevò le braccia per cingergli il collo.

“Ehi voi due!” esclamò euforico Naruto.

Sakura e Sasuke si voltarono verso Naruto che sorrideva beffardo.

“Non volevate vendicarvi di Itachi e Nori!” esordì ancora Naruto mentre Hinata ridacchiava.

Sakura sussultò e si voltò di scatto a guardare negli occhi Sasuke.

“Glielo hai detto?” balbettò la rosa

“E’ il mio migliore amico, e poi credo abbia avuto un idea perfida geniale e malefica!” ridacchiò Sasuke

Sakura si fece pensierosa, poi il suo sguardo divenne di fuoco.

“Illuminami Naruto!” esclamò Sakura.

“Allora come ben sapete a giudicare dell’ora sono le due in punto!” rise malefico Naruto

“Si!” constatò Sakura con il suo orologio impermeabile e resistente all’acqua.

Naruto ghignò.

“Quindi ora di punta, sole cocente!” esordì Sasuke intuendo già il piano di Naruto.

“Esatto, chiudiamo l’ombrellone a quei due e facciamoli scottare!” esordì malefico Naruto.

Sasuke ridacchiò.

“Aggiungerei un pizzico di cattiveria!” esordì Sasuke

“Ovvero?” chiese Sakura.

“Denudiamoli. Ovvero si scotteranno tutto di sana pianta, comprese certe parti dove non batte il sole!” rise malefico Sasuke e Sakura deglutì.

“Perfido Sasuke. Sei perfido!”

“No, solo vendicativo!”

“Mi avevi messo in guardia. Mi sa che non ti giudicherò più non vendicativo Sas’ke, però ci sto!” acconsentì Sakura ridacchiando.

“Anche io!” rise Naruto “ Devo vendicarmi di tutte le ore che Itachi mi ha impedito di mangiare Ramen!” esordì Naruto

“Non sarà un po’ troppo crudele!” esordì Hinata

“No!” esclamarono Sasuke, Naruto e Sakura per poi avviarsi al luogo dove Itachi e Nori riposavano.

Giunti alla spiaggia Sasuke frenò all’ istante Naruto dal chiudere l’ombrellone.

“Fermo, prima spogliamoli, che altrimenti se ne accorgono se togliamo loro l’ombrello!” esordì il moro e il biondo annuì mentre Sakura dal canto suo toglieva le creme protettive dall’essere a portata di mano.

Lentamente Sasuke si avvicinò al fratello e prese a sciogliere il laccetto che teneva su il costume, poi lentamente prese a sfilarlo, non sapendo come riuscì anche a far sollevare il sedere al fratello, facilitandogli il compito. Appena Sakura vide l’intimità di Itachi arrossì a dismisura non facendosene accorgere né da Sasuke né da Naruto.

“A Nori pensi tu Sakura?” chiese Naruto e Sakura scosse la testa in segno di negazione.

“Fate voi!”

“Sicura? Se lo viene a sapere Nori si infurierà!” esclamò Sasuke

“E chi se ne frega! Lei mi ha sempre fatto la paternale sui ragazzi mentre lei si scopava tuo fratello, mo’ Sasuke voglio vendetta! Vendetta completa!” esclamò Sakura incrociando le braccia al petto.

“Sia!”

Sasuke infilò una mano sotto la schiena di Nori e le sganciò il reggiseno. Quei due dormivano come ghiri e sia Sasuke che Sakura erano più che sicuri che quella notte non avevano chiuso occhi per far ben altro, quindi quella vendetta era più che giustificata.

Sasuke sganciò il reggiseno di Nori rosso in viso come un peperone, poi passò al pezzo di sotto che sfilò velocemente, poi prese i costumi di Itachi e Nori e li nascose dentro le loro borse.

Sakura dal canto suo, dopo che Sasuke ebbe finito chiuse l’ombrellone e i due si mossero infastiditi e Itachi si appioppò a Nori infilando una gamba tra quelle della ragazza, mentre Nori circondò la vita di Itachi con le braccia, ma entrambi continuarono a dormire. Per fortuna alle due del pomeriggio la spiaggia era deserta.

Poi Sakura prese l’olio abbronzante e lo spuzzò addossò ai due malcapitati.

Soddisfatti di se stessi, Sasuke, Sakura, Naruto e Hinata se ne andarono. Poco prima se ne era andato anche Nagato, probabilmente in una stanza d’albergo con Ino.

Tre ore dopo Sasuke e Sakura se ne stavano seduti sul divano del loro cottage insieme a Naruto e Hinata a guardare un film quando la porta del cottage si spalancò rivelando un Itachi e una Nori rossi come aragoste, nudi come salami, dato che a quanto pare non avevano ritrovato i loro costumi, e con i segni delle braccia di Nori sui fianchi di Itachi e della gamba di Itachi sulla gamba destra di Nori!

“Chi è stato!” urlò Itachi rosso in viso sia per l’imbarazzo sia per il fatto di essere stato svegliato dai passanti che ridacchiavano per lo stato in cui erano.

“Itachi San, ma sei abbrustolito, dovevi mettere la crema protettiva!” esordì Sakura con fare innocente.

“Sakura Haruno, io ti uccido!” urlò Nori

“Provaci falsa santarellina!” esordì la rosa divertita.

Sasuke e Naruto ridacchiarono.

“Perché?” chiese Itachi

“Cosi la pianti di tenerci segregati!” sbottò Sasuke

“O di non farmi mangiare Ramen!” sbottò Naruto

“Voi…voi…siete... ahi ahi ahi...brucia non posso muovermi!” si lamentò Itachi che dato il movimento brusco che aveva fatto la sua schiena aveva protestato.

“Scotta pure la!” si lamentò Itachi portandosi una mano sulle parti intime.

“A chi lo dici. Ci metterò un secolo a riprendermi!” borbottò Nori

“Prova la tua stessa pillola Nori. Castità mode on!” esordì Sakura facendo ridacchiare Sasuke

“Questa me la paghi Sakura!”

“Fammi vedere come! Prima dici che non si deve andare a letto con i ragazzi ma poi sei la prima che scopi e ti scopi Itachi, bene, mo’ mi sono vendicata!” esordì Sakura divertita.

“Me la pagherete cara!” esordì Itachi “Ora ho bisogno di una doccia congelata!” urlò L’Uchiha

“Io pure!” esclamò Nori correndo dietro Itachi a gambe aperte tanto era scottata.

Naruto, Sasuke, Sakura e Hinata si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere come matti.

“Oddio la loro espressione era impagabile!”

“Concordo Sakura Chan! Vendetta riuscita, ora ci andiamo a mangiare un bel piattone di Ramen!” esordì Naruto facendo ridere ancora di più Hinata, Sasuke e Sakura,

“Naruto sei la solita grandissima testa quadra!” rise Sasuke mentre Naruto gli faceva la pernacchia.

 

Due settimane dopo…

Dopo la vendetta contro Itachi e Nori erano passati due settimane di relax in cui sia Sasuke e Sakura che Naruto e Hinata ma così anche Gaara e Matsuri avevano potuto rilassarsi, andare in spiaggia, mare montagna, fare tutte quelle attività che spesso per star del loro calibro era impossibile fare, tipo shopping, nuotate, sport, divertimento, innamoramento attimo dopo attimo, giorno dopo giorno e così il tempo della loro vacanza stava per giungere a termine e mancava solo il concerto di fine estate dei Golden boy e tutti erano in agitazione. La frenetica attività di quegli ultimi giorni era diventata quasi insopportabile, ma finalmente, dopo il concerto, avrebbero tutti potuto tirare un sospiro di sollievo.

Il concerto fu il migliore che i Golden boy avessero mai fatti, nella loro musica c’era rinnovata speranza, rinnovata fiducia, rinnovato amore. Erano canzoni, quelle che Naruto e Sasuke cantavano che lasciavano il segno nel cuore dei fan e che sarebbero state ricordate anche negli anni a venire.

I Golden Boy avevano una popolarità pari a quella di Madonna e Michael Jackson messi assieme, ma nonostante tutto riuscivano a trovare il tempo per le loro rispettive fidanzate.

“Sas’ke!” lo chiamò Sakura quella notte, dopo aver fatto l’amore per l’ennesima volta.

“Uhm” sussurrò l’Uchiha ad occhi chiusi

“Non ci voglio tornare a casa io!” borbottò la rosa e Sasuke aprì gli occhi voltandosi verso di lei.

“Lo so, nemmeno io”

“A casa saremmo più impegnati di qua! Da quando Nagato due settimane fa a letto il mio manoscritto, L’isola dei sogni, non ha voluto aspettare che finisse la vacanza, ha voluto subito tornare a casa per avviare la stampa e pubblicarlo. Non credevo che gli sarebbe piaciuto a tale livello!” sussurrò Sakura.

“Perché ne dubiti? Se i tuoi libri hanno salvato uno come me credo che valgano oro!” esordì Sasuke agganciando le braccia alla vita di Sakura e parlando dolcemente al suo orecchio.

“Tu dici?”

“Si dico baka di una donna!”

“Si, ok ma visto che è così quando saremo tornati alla normalità avrò valanga di impegni, convention, presentazioni del libro, autografi da firmare etc…”

“Uhm...”

“Al che mi domandavo come faremo a vederci noi.” Sospirò la rosa.

Sasuke non rispose e spense la luce.

…click…

Sakura sospirò e chiuse gli occhi pronta ad addormentarsi con il pensiero fisso di come avrebbero fatto a vedersi una volta tornati a casa e lasciata Konoha.

“Sakura…”

“Uhm...”

“Stavo pensando…”

“Cosa Sas’ke?”

“Sposiamoci!” esordì serio l’Uchiha

Un silenzio regno sovrano tanto da costringere l’Uchiha ad accendere di nuovo la luce.

…click….

Non appena la luce inondò la stanza Sakura saltò addosso al collo di Sasuke e lo strinse forte urlando.

“Si…si…si…lo voglio…lo voglio!”

“Ahia…Santo cielo, Sakura, molla la presa non respiro!” sbottò L’Uchiha, ma in fondo, anche lui era euforico all’idea di dividere per sempre la sua vita con la donna che lo aveva salvato, con il suo idolo, con la sua Oleander e mai avrebbe immaginato che un giorno la stessa Oleander, la stessa Sakura avrebbe accettato di sposarlo. Quello era un sogno e finalmente poteva dirlo.

La vita è bella!

 

The End

 

 Signori Miei Kami non ci credo. Golden Boy è finita, spero che non vi abbia deluso come storia. Mi mancherà tantissimo, ma ogni cosa prima o poi deve terminare e questa è la fine di questa storiella frivola

Grazie a tutti di cuore. Grazie a chi l’ha messa tra le preferite, seguite e ricordate, e grazie a chi l’ha commentata, siete stati il mio sostegno.

Grazie di cuore e con questo i nostri Golden Boy, più Oleander vi salutano.

Un bacione a presto

Mei

   
 
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