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Autore: Scaramouch_e    11/04/2009    5 recensioni
Mi chiamo Ren Tishobi, ho venticinque anni e provengo dalla provincia di Tokyo.[...] Il mio più grande desiderio è essere mangaka, e purtroppo non so disegnare bene, ma so scrivere e raccontare storie.
Qualche tempo fa ho chiamato una casa editrice di manga yaoi, la Boys in Love, e in seguito ho mandato le bozze di una storia disegnata da me, ma mi hanno detto che, anche se la storia era molto interessante, avrei dovuto trovare un vero mangaka per disegnarla... insomma, un modo carino per farmi capire che il mio tratto non li convince.[...] (tratto dal primo capitolo.)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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bri La casa di Ryo è una villa, una vera villa. Mentre mi guardo attorno a bocca aperta dal cancello ancora chiuso, ecco ci viene ad aprire il maggiordomo: è molto giovane per essere un maggiordomo ed è anche bello.   
“Buonasera sig. Misako, è da un po’ che non la si vede da queste parti”
“’Sera, Shin. È vero, mi dispiace ma sono stato impegnato.” mentre dice ciò mi guarda io arrossisco.
Il maggiordomo non fa una piega mentre mi scruta, poi sorride.
“Il padroncino non c’è, ma i vostri amici sono riuniti nella Sala. Ah, signorino! Benvenuto alla bright house.” mi dice il maggiordomo, quindi se ne va e io squadro Jin.
Lui sorride, quindi affettuosamente mi scompiglia i capelli e mi fa entrare nel giardino, poi mi guida nella grande villa. Scopro che anche l’interno è bellissimo. Poi entriamo in una stanza: è una sala da gioco. Alla parete di fronte la porta vi è un grande albero genealogico e ai lati ci sono delle poltrone con seduti quattro uomini bellissimi che sorseggiano del liquore in pregiatissimi bicchieri. Non appena entriamo ci fissano contemporaneamente tutti e quattro; a quegli sguardi mi sento rabbrividire: non sono affatto amichevoli; tutt’altro.
Jin rompe il silenzio presentandomi come suo fidanzato. Dopo un po’ di silenzio un ragazzo alto, dai lunghissimi capelli neri e gli occhi dorati, viene verso di me e si presenta a sua volta.
“Mi chiamo Isei Ochida e sono il capo direttore di un’azienda di computer.”
Poi tocca a un altro ragazzo più piccolo di me dai capelli neri perennemente scompigliati che mi stringe la mano, in una morsa di ferro, prima di presentarsi.
“Piacere sono Kaii Takei e lavoro come designer per un’importante azienda di auto.”
Il penultimo componente del gruppo è un ragazzo da cui rimango completamente affascinato: ha un occhio coperto dai capelli, che sono di un particolare rosso, e gli occhi grigi.
Il ragazzo mi ghigna: un sogghigno lungo e prolungato, poi allunga la mano presentandosi: “Sono Eiji Kuro e provengo da un’antica famiglia di Samurai.”
L’ultimo è il più piccolo d’aspetto ma è anche angelico, mi sorride freddo come gli altri e poi si presenta, la sua voce che è come quella di un ragazzino, solo un po’ più gelido: “Mi chiamo Mashai Yusa e sto ancora all’università.”
Merda. Mi sento a disagio. Forse non l’hanno fatto apposta, eppure il fatto di presentarsi con il lavoro mi ha messo un paura addosso, paura che si va intensificando quando entra Ryo.
“Ciao!” dice con un grande sorriso.
“Ryo!” Mashai si catapulta nelle braccia di Ryo e poco dopo gli altri fanno lo stesso.
Io resto fermo e immobile al mio posto, mentre il biondo mi viene vicino. Arrossisco, e lui sorride. Si volta verso Jin e gli fa: “Beh te ne sei scelto uno proprio carino!”
“Sì, lo so.”
E si mettono a parlare di cose che non conosco e mi perdo a guardarli... Il mio sguardo si fissa sul rosso, su Eiji, e deglutisco quando noto che anche lui mi fissa.
Con un po’ di fifa dico: “Scusate, ma devo andare in bagno.”
Ryo sorride quindi cordialmente mi dice: “Ti stai un po’ annoiando... Chiedo scusa, e che con loro non mi vedevo da molto...”
Lo fermo. “No, non è questo. Devo veramente andare in bagno.”
“Beh, allora è la seconda porta a destra.”
Io annuisco, quindi entro con sollievo in bagno, dove mi allento la cravatta e fisso il mio riflesso. Poco dopo entra anche Eiji e mi guarda, poi prende a parlare, solo che quello che mi dice non mi piace. Per niente.
“Ti piaccio? Ah, ma non mi puoi far nulla... sto con Mashai... Sai, è davvero carino. Anche Ryo lo è. Almeno così pensava Jin prima che venissi a disturbarlo.”
Forse è per la tensione accumulata; fatto sta che lo prendo e lo sbatto contro il muro.
“Loro non stavano insieme!” sibilo.
“Ah no? Invece è così. E se non ci credi chiedilo a chi vuoi, ‘distruttore’ di coppie!”
Mi accascio contro il muro e guardo Eiji negli occhi.
“Cosa vuoi che faccia?” domando appoggiandomi sul muro, sfinito.
Lui ghigna, quindi si avvicina a me e mi alza il viso.
“Voglio che tu scompaia. Mi sembra ovvio.”
Io lo guardo negli occhi grigi.
“Non posso scomparire. Io amo Jin.”
“Allora te la vedrai con me e con i miei amici. Non posso far soffrire Ryo. Non per colpa dell’ultimo arrivato, almeno.” è la risposta che mi dà.

Continua...
Mi spiace ragazzi, ma come avete visto le cose peggiorano.
Ringrazio la mia beta mana.
   
 
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