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Autore: taccy01    21/05/2016    3 recensioni
/per la mia cognata Giuly/
Ranmasa. Angst. Accenni hiromido.
Dal testo:
"Avevo la sensazione che non saresti dovuto andare con lui, ma ero convinto che la mia fosse solo gelosia. Infatti ero geloso, sì. Lui era l'ultima persona con cui avrei voluto che fossi."
[...]
"-Kirino-senpai?-
-Sì,Kariya?-
-Mi baceresti?-"
Spero apprezzerete
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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'SORRY IF I WASN'T WITH YOU


E' stato tutto così veloce. E' stato un soffio di vento, un battito di ciglia.

Avevo la sensazione che non saresti dovuto andare con lui, ma ero convinto che la mia fosse solo gelosia. Infatti ero geloso, sì. Lui era l'ultima persona con cui avrei voluto che fossi.

 

 

-Senti, Masaki.-

-Sì,Kirino?-

-Shindou mi ha invitato a fare con lui un giro in barca.-

Sento lo stomaco attorcigliarsi.

-Non mi piace l'idea.-

-Sai benissimo che lui è solo il mio migliore amico e che io amo solo te.-

-Pfui, dimostralo.-

Un lungo sospiro echeggia nell'aria, seguito dal lieve suono che riproducono le tue labbra poggiandosi sulle mie.

 

 

Shindou non ha mai mostrato particolare interesse per te. Si comportava da migliore amico e basta. Ma non potevo non essere geloso di lui. Voi eravate cresciuti insieme, vi eravate sempre preoccupati gli uni per gli altri ed io....beh, io ero quello arrivato dopo, che aveva sconvolto tutto innamorandosi di te.

-Kirino-senpai?-

-Sì, Kariya?-

-Ti sei mai chiesto perchè io ti provochi sempre, perchè ti io ti faccia sempre tutti quegli scherzi idioti?-

-No, Masaki, non me lo sono mai chiesto.-

Chino un attimo il capo e apro la bocca per parlare, ma tu mi precedi.

-Non me lo sono mai chiesto perchè l'ho sempre saputo.-

Sgrano gli occhi, incredulo.

-E allora perchè non mi hai allontanato?-

-Perchè provo lo stesso Masaki.-

Boccheggio: mi hai chiamato per nome!

-Kirino-senpai?-

-Sì,Kariya?-

-Mi baceresti?-

 

Sento qualcuno bussare alla porta. Sono ore che non esco dalla stanza. Riconosco il colpo lieve, ma deciso di Hiroto. Mido probabilmente è scioccato: nessuno lo immaginava.

Vorrei urlargli di andare, di correre da Ryuuji, vorrei dirgli che lui ne ha più bisogno di me.

Ma le parole mi muoiono in gola e il dolore che provo mi impedisce di formulare una qualsiasi frase. E intanto i ricordi affiorano, alimentando il mio dolore.

 

-Masaki, io non mi sento degno di questa squadra.-

-Ma cosa dici Kirino? Non farti venire le crisi di inferiorità come Mido,per favore!-

Tu ridacchi:

-Ti ho già detto che tu puoi chiamarmi per nome! E comunque l'ho detto perchè ultimamente il mio livello è peggiorato,tutto qua-

Arrossisco:

-E' che non mi viene naturale chiamarti per nome! Comunque a me sembri sempre uguale...-

-E' perchè tu non capisci niente, caro il mio gattino!-

Arrossisco per l'insolito soprannome:

-Come mi hai chiamato?-

-Oh, insomma con quegli occhi e l'agilità che ti ritrovi assomigli proprio a un gatto!-

-Te ne pentirai amaramente, confetto.-

 

 

Ora che ci penso non ti ho mai chiamato per nome,anche se insistevi. Vorrei averlo fatto. E vorrei averti detto esplicitamente che ti amo, Ranmaru.

Forse tu non meritavi di stare con uno come me e per questo te ne sei andato. Ma vorrei poter credere che ovunque tu sia ora, possa pensare a me e possa sentire i miei pensieri.

Ora è un tocco delicato, quasi esausto, a bussare alla porta: Mido. Varrebbe la pena di uscire solo per fargli vedere che sto bene, così magari si solleverebbe un po'.

Ma poi vedo una foto di noi due che ridiamo in mezzo alla neve e un altro doloroso ricordo mi invade.

 

-Prendi, Masaki!-

Una palla di neve mi colpisce e subito dopo sento il rumore della tua risata cristallina. Mi volto di scatto, pronto alla vendetta, ma non ti vedo.

Sento qualcosa -o meglio,qualcuno- cadermi addosso e voltandomi scopro il tuo sguardo ceruleo che come sempre mi toglie il fiato.

Stai ancora ridendo, mentre mi tieni stretto nell'abbraccio e non posso fare a meno di osservarti estasiato:

-E' con te che voglio stare, Masaki.-

 

Ma non è stato così, è bastata una gita in barca a dividerci. Sei andato con lui e non sei più tornato.

Ma non posso odiarlo per questo, visto che nemmeno lui c'è più.

E così vengo sopraffatto anche dal ricordo più vicino.

 

Dovevi tornare quella stessa sera e invece manche da giorni.

Dove sei Kirino? Ti prego dimmi che hai solo avuto un contrattempo e che stai bene.

Il campanello suona e io corro ad aprire, trovandomi davanti un agente:

-Abbiamo trovato la barca.....è affondata e non ci sono sopravvissuti....mi dispiace, vi faccio le mie condoglianze.-

E in un attimo tutto crolla: le mie speranze,le certezze, i miei sogni.....il desisderio di una vita con te.....

Non riuscendo a trattenere corro in camera e chiudo la porta a chiave, lasciando Hiro ad abbracciare un Mido sconvolto.

 

 

Non posso biasimarti per essere andato con lui. E non posso odiarmi per averti lasciato andare. Ma c'è solo una cosa che rimpiango: di non essere morto con te, al posto di Shindou.

 

 

Ultimo Angelo:

Dedicata alla mia cognata ! <3

Perchè se lo merita ed è dolcemente dolshosa. E si, io ho scritto una ranmasa. E devo ammettere che dopo averla scritta e aver visto la somigianza con la hiromido.....prima o poi la shipperò, temo e non così tardi.

Ora vado perchè sono cotta ma spero vi piaccia.

Ah, cognata: tu sei meravigliosa, non dire scemenze!

Un abbraccio

Taccy

   
 
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