Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Seo_YeoN    22/05/2016    0 recensioni
In un mondo in cui non esistono pace e tranquillità, nasce una principessa il cui compito è scoprire la donna dei suoi riflessi e portare a termine il compito assegnatale.
"Keira..."
Ogni suo sussurro è una richiesta d'aiuto, una sua rivelazione che messe insieme compongono un puzzle ormai completamente distrutto. Riuscirà Keira a riportare la pace tanto attesa?
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



È già mattina ed io sono già sulla macchina, diretta verso l'Accademia che diverrà la mia nuova prigionia. Ho evitato di salutare gli altri per l'episodio di ieri e non ho rivolto la parola nemmeno alla mia famiglia, sono troppo imbarazzata e umiliata per vedere le loro facce.

"Principessa, siete sicura di non voler salutare i sovrani?" chiede l'autista guardandomi dubbioso.

"Sicurissima, ora parti" ordino infastidita. Continuava a farmi la stessa domanda da ormai un quarto d'ora e stando dentro un auto che non si muove mi fa letteralmente innervosire. Finalmente l'aggeggio si accende e parte, dopo un'ora di viaggio ci fermiamo davanti ad un enorme cancello dorato.

"Siamo arrivati, principessa" non gli rispondo nemmeno e scendo giù con la bocca aperta. È semplicemente meravigliosa per essere una semplice scuola per semplici umani. 
Mi incammino verso la struttura colorata di beige con un'architettura semplicemente classica.

"Meravigliosa" dico guardandomi anche intorno. Attorno alla scuola vi è un'enorme giardino con rose rosse e rose che si estende per chilometri. Salgo lentamente le scale e mi ritrovo in una specie di reggia. 
Per prima cosa faccio un salto in segreteria e dopo essermi diretta verso un corridoio che mi avrebbe condotta verso la salvezza rimango delusa vedendola chiusa, con le tapparelle abbassate. 
Guardo davanti al bancone e trovo solamente qualche foglio sparpagliato che racconta la storia dell'Accademia e i vari corsi presenti.

"Accidenti.. ora come faccio a sapere l'orario delle mie lezioni?" bisbiglio tra me stessa guardandomi le scarpe.

"Ti posso aiutare io" mi risuona una voce soave e gentile. Alzo lo sguardo per ritrovarmi una ragazza della mia età che mi guarda sorridendo.

"Mi chiamo Delilah Maslow e frequento il quarto anno" dice stendendo la mano. Guardo la sua faccia e mi sembra di ritrovare davanti un angelo sceso in terra. La sua faccia è angelica, contornata da bellissimi boccoli biondo dorati mentre gli occhi sono verdi, come due smeraldi.

"Io sono Keira, Keira Knight" dico quasi come un sussurro. Al tocco della sua mano sento un brivido percorrermi per il corpo.

È gelida.

Mi appare subito una visione dei vari ghiacciai e terre completamente coperte dalla neve che scompare quando molla la presa. Rimaniamo in silenzio che viene poi interrotto da lei.

"Tu devi essere la nuova ragazza! Dai vieni con me, siamo nella stessa classe" dice Delilah sorridente. La seguo molto volentieri anche perché so che non ce l'avrei fatta senza di lei.

"Allora come ti pare questa accademia?" chiede sorridendomi.

"Semplicemente meravigliosa" dico mettendo le mani sul cuore.

"Si non è niente male ma... non succede quasi niente di interessante" dice Delilah facendo una piccola smorfia.

*****

1 anno dopo...

La sveglia suonò facendomi balzare giù dal letto. Mi ritrovo con la testa per terra e i piedi in aria mentre una risata riecheggia per tutta la stanza.

"Non mi stancherò mai di guardare i tuoi risvegli" afferma Delilah avvicinandosi "te ne esci sempre con una posa nuova" dice aiutandomi a ritornare alla normalità.

"Non mi spaventerei così tanto sè questa sveglia non facesse un suono così lugubre" mi lamento sistemandomi i capelli.

"Muoviti, le lezioni stanno iniziando e se non ci sbrighiamo, verremo travolti dalle fan di Axel" dice Delilah buttandomi la divisa. 
Mi do una mossa e dopo pochi minuti siamo già fuori dalla stanza diretti verso l'aula delle lezioni. 
Dopo essermi ambientata in questa accademia, venni a sapere che come in tutte le scuole, anche questa aveva il suo tipico ragazzo popolare, una specie di idolo insomma. Tutte le ragazze erano e sono pazzamente innamorate di lui anche se il ragazzo sembra non accorgersi minimamente di loro. Nonostante l'avvertimento dello zio, in questa scuola non c'è alcun pericolo anzi, è sempre perennemente noioso e monotono. 
Sono talmente in soprappensiero che non mi accorgo di essere andata a sbattere contro qualcuno.

"Oh mi scusi" dico abbassando lo sguardo, imbarazzata. Non ottenendo alcuna risposta alzo lo sguardo e mi affogo negli occhi più gelidi esistenti sulla terra. Sono azzurri ma sembrano fatti di ghiaccio. Indietreggio e mi scuso un'altra volta prima di correre via. Sento i brividi da tutte le parti e la sensazione non è affatto piacevole.

"Dov'eri stata?" mi chiede Delilah mettendosi davanti ai miei occhi.

"Da nessuna parte" rispondo sedendomi al mio posto. La vedo voltarsi con lo sguardo serio ma continuo a non interpellarla, non ho alcuna voglia di parlare. Finite le lezioni esco immediatamente dalla scuola e decido di farmi una passeggiata, ho iniziato male la giornata ma posso finirla bene, spero. Arrivo ai piedi di un albero e senza pensarci sù due volte mi arrampico, godendomi la vista dall'alto. Alla fine, è stato utile vivere nella foresta.

"Axel!! Dove stai andando?" 
Sento una voce femminile richiamare l'attenzione del ragazzo di prima. 
Axel sembra non sentirla e continua a procedere senza votarsi indietro.

"Axel!" urla la ragazza sopraggiungendolo.
Ha i capelli sul biondo completamente falsi e occhi cristallini. Sembra una barbie umana e tenta di nascondere la troia in lei attraverso uno sguardo innocente da vomito.

"Perché non mi hai risposto al telefono? Ero preoccupata per te" dice la ragazza atteggiandosi da perfetta fidanzata.

"Chloe, non siamo fidanzati, quindi fatti gli affaracci tuoi e smettila di tormentarmi" dice il ragazzo sorpassandola.
La ragazza si mette a piangere facendo dei brevi singhiozzi ma dopo pochi secondi è già lì a rinseguirlo, che ragazza patetica.
Scuoto la testa davanti a tale scena e ripenso a me, alla mia famiglia. Pensavo che andarmene di casa mi avrebbe permesso di scoprire chi ero veramente ma non è così. Avevo sempre desiderato, sognato di diventare un licantropo come mia madre ma a quanto pare il destino ha in serbo per me una strada diversa. Dopo aver inspirato a pieni polmoni la fresca aria circostante, scendo giù dall'albero, dirigendomi verso il dormitorio.

"Keira" sento di nuovo e mi blocco all'istante. Mi guardo intorno per capire chi mi sta chiamando ma mi ritrovo solo la faccia di Delilah.

"Keira! Cosa stai facendo qui tutta sola?" mi chiede con una torre di libri davanti a lei.

"Volevo prendermi una boccata d'aria. Tu? Cosa ci fai con quei libri?" chiedo aiutandola.

"Grazie.. Perché ho sti libri? Devo recuperare le materie insufficienti, non sono mica come te che te ne fotti completamente della scuola" risponde sorridendo.
Allargo un falso sorriso per poi dirigerci insieme verso la nostra stanza.

"Comunque, ci conosciamo da un anno ma non mi hai ancora parlato della tua famiglia" dice facendo una piccola smorfia.

"Delilah, non mi va di parlarne" rispondo sincera. Non ho alcuna voglia di dirle che in realtà sono solo una figlia rinnegata dai genitori. Non riesco ancora ad accettarlo completamente. 
Entriamo nella stanza e finalmente metto giù i massicci volumi che avevo portato. Sono davvero pesanti. Delilah mi ringrazia per poi tuffarsi subito sui libri. Sorrido per le espressioni che fa e inizio a sistemare le mie cose. Stavo rimettendo a posto la valigia quando spunta fuori il bastone. Sospiro e la prendo in mano. L'avevo lasciato dentro per tutto sto tempo che me ne sono completamente dimenticata della sua esistenza.

"Cos'è?" chiede Delilah alle mie spalle facendomi sobbalzare.

"Ehm.. non è niente.. Un piccolo ricordo" rispondo rimettendolo via.

"Uffa.. Perché sei così riservata" si lamenta incrociando le braccia al petto. Sorrido davanti alla sua buffa faccia e le disordino i capelli con le miei mani.

"Torna sui tuoi amati libri" dico spingendola verso la scrivania. 
Ritorno davanti al mio letto per poi sentire degli occhi addosso. Mi guardo attorno un'altra volta ma non trovo nessuno che mi guarda. Sento dei brividi salirmi sù per la spina dorsale e scorgo una figura fuggitiva vicino alla finestra. 
Il battito del cuore comincia ad accelerarsi e mi avvicino lentamente alla finestra, tenendo la mano sul petto per assicurarmi se il cuore batte ancora o no.
Guardo oltre la finestra senza trovare niente poi d'un tratto appare sul vetro della finestra la stessa donna di prima che mi sorrideva.
La fisso per poi scorgere qualcosa tra le labbra.. sono canini appuntiti.
Sgrano gli occhi ed indietreggio per l'orrore.

"Keira" esclama di nuovo prima di scompare ancora una volta.

 
Il libro è presente pure su wattpad, passate pure e non dimenticate di accendere qualche stellina
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Seo_YeoN