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Autore: reggina    22/05/2016    1 recensioni
Ci sono famiglie che a volte si separano, come succede nei film. Altre che, invece, restano unite nella fatica, nella stanchezza, nello sconforto; che non si arrendono alla paura che la parola cancro porta sempre con sé.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Nora, Vale
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Inizio d'estate: tempo di vacanze e relax. Asciugamani stesi, abbronzatura e pelle secca dal sale, sdraio ed ombrelloni a righe gialle e verdi su un cielo azzurrissimo.

Lungomare animato da feste e sagre.

Nora esclude tutta la gente, i rumori, il fastidio appiccicoso di trovarsi su un fazzoletto di sabbia ritagliato tra i palazzi del centro storico ed il mare.

Lascia che il maestrale le apra i pori della pelle, purificandola, e che le onde grandi e larghe anneghino i suoi pensieri ansiosi, inquieti e cattivi.

Fin da quando era ragazzina, con la sua focaccia pugliese nello zaino, quando è triste viene a sedersi su questo muretto in pietra con lo sguardo che scruta l'orizzonte che toglie il respiro e il sole che si tuffa nel bellissimo mare degli Argonauti.


È affascinata, in maniera dolce, nell'osservare i bambini divertirsi tra corse e tuffi. Giocano a costruire castelli di sabbia con palette e secchielli, si inseguono con gavettoni per rinfrescarsi dal caldo.

Crede che quei bambini esprimano un senso di felicità e di purezza difficilmente riscontrabile altrove.

È una normale scena di vita a colpirla ed intenerirla più di ogni altra cosa nel paesaggio variopinto: una giovane mamma si muove sicura e allegra sul bagnasciuga. Armata di braccioli, di tanta pazienza e di baci e di carezze da elargire a iosa, si è improvvisata istruttrice di nuoto per la sua cucciola che sguazza in acqua, allargando le braccia, mostrando un sorriso sdentato che conquista ad ogni spruzzo d'acqua che la bagna.

Allora i ricordi si incastonano tra le pieghe del tempo come un tesoro prezioso e il suo mare diventa una distesa di azzurro solitudine.


Pensa a Vale. Un ragazzo responsabile, studioso e bravo a scuola, curioso e deciso.

Pensa a Vale che, come tutti i figli del mondo, profuma di promesse e di futuro.

Passano le canzoni al jukebox e, a poco a poco, le scorre innanzi agli occhi tutto un mondo.

Il suo neonato nel dondolino, il suo bambino correre sulla sabbia rovente con un racchettone più grande di lui, un ragazzino che per caso o per gioco inizia a collezionare conchiglie...

E poi l'ultima volta che ha visto quel sorriso pieno di gioia allargarsi sul viso tondo di Vale, appena un anno fa.

Quel giorno era rincasato con una corsa a rompicollo e gli occhi che gli brillavano come diamanti. Era così euforico che le era stato impossibile anche accennargli un minuscolo rimprovero.


"Non voglio più giocare a calcio come fanno tutti i ragazzini della mia età! Voglio cavalcare le onde, come fanno i membri della casa reale hawaiana. Voglio una tavola da surf e una muta aderente con cui potrò immergermi anche nelle acque invernali. Sì, una tavola morbida e lunga con cui pagaiare e diventare una cosa sola!"

Nora aveva arricciato il naso. Sapeva come sono gli adolescenti che si buttano anima e corpo in qualsiasi progetto, anche il più ostico, credendo possibile realizzare tutti i desideri.

"In fondo il calcio non mi pare uno sport così brutto. E, sicuramente, è meno pericoloso..."

"Oh mamma definire la mia passione uno sport o un hobby mi sembra abbastanza limitativo! Fare surf vuol dire vivere in quel mondo, avere un ottimo rapporto con il mare, con la natura, con la propria anima e con sé stessi. Riesci ad immaginare la magia di inseguire le onde?"


Una famelica nostalgia e una lacrima argentea rotola giù dalla guancia, cadendo fino a terra fin sulla sabbia.

L'ultima immagine del suo infaticabile sognatore impegnato con vernice spray e sigillante impermeabile per personalizzare la sua tavola da surf.

Poi la realtà è piombata addosso a tutti loro come un missile terra aria.

Osteosarcoma. . Una parola e tutto è cambiato all'improvviso e anche sopravvivere sembra impossibile.

Il rumore piacevole e coinvolgente di due maracas sembra suggerire che, alla fine, la gioia della vita trionferà e la porta a sorridere di nuovo.

Nora allontana i fantasmi. Adesso che l'incubo è diventato realtà non può pensare o esitare: deve prepararsi ad essere una mamma orsa.

Torna a casa più leggera e grata: c'è Valentino ad aspettarla e questo vale più di altri mille motivi per essere felice.

   
 
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