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Autore: Blueeyedgirl    22/05/2016    2 recensioni
Un turno di lavoro come tutti gli altri per un anonimo impiegato ministeriale. Di un Ministero molto particolare, però.
Dal testo: "Benvenuto alle Grim Industries. Anche conosciuto come il Ministero della Morte. Si goda la permanenza, sarà parecchio lunga."
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi, l'ufficio Accettazione è affollato come non mai. C'è sempre un gran via vai, naturalmente -la gente muore tutti i giorni-, ma solitamente il traffico viene smaltito velocemente. Oggi, dal mio banchetto non riesco a vedere la fine della coda. Non è raro, di questi tempi. Non sono abbastanza in alto nella gerarchia dell'azienda per sapere cosa sta succedendo sulla Terra a livello globale, ma credo che stia accadendo qualcosa di grosso, laggiù.
"Non succedeva dalla guerra del '39-'45," commenta Jonathan bevendo un sorso di caffè, mentre aspettiamo l'inizio del turno alle nostre scrivanie. 
"Voi non c'eravate ancora all'epidemia del '48*," risponde Scoto stizzito. "Quello sì che è stato un periodo d'oro."
Scoto è il decano dell'ufficio. A sentire lui, lavora qui da millesettecento anni. Dice di essere morto durante la caduta di Roma, e ovviamente non c'è nessun altro nell'ufficio che possa contraddirlo. 
Jonathan apre la bocca per ribattere, ma la richiude subito quando vede che il capo è qui, a poca distanza dalle nostre scrivanie. Il signor Grim è un uomo alto, di carnagione scura, dai capelli neri pettinati ordinatamente. Indossa un elegante completo gessato, con una rosa rossa appuntata all'occhiello e una spilla appuntata al bavero, a forma di piccola falce. Quella spilla è l'unico elemento che mantiene dal suo costume classico, così drammatico e medievale. Anche il Tristo Mietitore ha bisogno di un po' di classe, d'altra parte è pur sempre il titolare. 
"Bene, signori." dice. Il suo tono di voce è pacato, tipico di chi non alza mai la voce, semplicemente perchè non ne ha bisogno. "Il dipartimento Mietitori ha lavorato duramente per fare in modo che tutti siano accolti e smistati in completa sicurezza. Ora sta a voi. Buona giornata."
Una campanella annuncia l'inizio del turno, e la prima anima si avvicina al mio banchetto. E' un giovane pallido, con gli occhiali e i capelli ricci e castani. Indossa un'uniforme dell'esercito americano. 
"Nome, prego."
"Jacob Rosencratz."
"Età al momento del decesso?"
"28 anni."
"Perfetto. Circostanze del decesso?"
"Mi hanno sparato. In Giappone, eravamo appena sbarcati."
"Morte violenta causa conflitti internazionali, quindi. Perfetto. Ha un credo religioso?"
"Sono ebreo riformato."
"Praticante?"
"Sì."
"Perfetto." Gli porsi la penna che avevo utilizzato per compilare il modulo. 
"Questo è il suo certificato di ammissione. Una firmetta qui...un'altra qui per il trattamento dati personali. La Grim Industries si riserva il diritto di scattare e divulgare sue foto sul sito della compagnia, così come di inviare il suo nome e alcune sue informazioni personali, che ci fornirà nel questionario successivo, al nostro call center, il quale si occuperà di contattarla in caso di telefonate oniriche o via ouija."
"Via...ouija?" il ragazzo sembra confuso. "Credevo fossero solo baggianate."
"Macchè. Abbiamo un intero ufficio che se ne occupa. Secondo questionario, prego." Ho fretta di continuare. Se rimanessi a sentire ogni singola lamentela di ogni singola anima, il mio lavoro sarebbe più eterno di quanto già non sia.
"Ha famiglia? Se sì, da quante persone è formata? Con nomi e cognomi, se possibile."
"Siamo in sei. Io, mio padre Michael, mia madre Amanda, mia sorella Delilah e i miei fratelli Benjamin e Nathaniel."
"Tutti i familiari sopracitati sono ancora in vita?"
"Sì."
"Perfetto. Luogo di nascita e residenza attuale, per favore."
"Mountrose, Colorado. Da sei anni vivo a Boston."
"Ha oggetti personali con sè oltre all'uniforme?"
"Gli occhiali."
"Perfetto. Ha o ha avuto animali domestici? Gatti, cani, uccelli, rettili, tartarughe?"
"Un gatto. E...un pesce rosso quando avevo sei anni."
"Mi fornisca il nome del gatto, prego. E del pesce rosso."
"Il gatto si chiama Whiskers. Il pesce rosso...non ricordo, forse Lola."
"Lascio la casella vuota. Perfetto. Osservazioni generali?"
"Perchè vi serve il nome del gatto, tutte quelle cose?"
Mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo e mi impongo di essere gentile. E' il mio lavoro, dopotutto. 
"Se il call center riceve un contatto da qualcuno che cerca un Jacob Rosencratz, l'operatore dovrà assicurarsi di quale Jacob Rosencratz si tratta tra le centinaia di Jacob Rosencratz che lavorano qui."
"Capisco. Cioè no, non capisco."
"E' normale. Si abituerà. Passiamo oltre. Alla porta in fondo a destra troverà l'ufficio consulenza credo religiosi e filosofici, che potrà rispondere alle sue domande su Dio, sul senso della vita, su tutto quello che le viene in mente. Alla porta in fondo a sinistra, l'ufficio supporto psicologico e orientamento. Dritto davanti a lei, l'ufficio legale, che potrà esserle d'aiuto in caso di maledizioni, vicende in sospeso, casi di smarrimento di cadavere e quant'altro. Questa è la copia carbone per lei...un'altra firma, grazie. L'ufficio legale esaminerà inoltre insieme a lei il suo fascicolo DNAM-"
"Fascicolo DNAM?"
"Da Nascita A Morte. Titoli di studio, abilità, interessi, malattie, amicizie, rapporti interpersonali, stato psicofisico, alimentazione, vacanze estive. Tutto ciò che la riguarda. Il suo curriculum vitae, in senso letterale. In base ad esso, l'ufficio di collocamento le troverà un'occupazione all'interno dell'azienda. Tutto il resto le verrà spiegato dall'ufficio legale. Avanti il prossimo, prego."
"Aspetti. Che cosa ci faccio qui?"
Questa è la parte che forse preferisco del mio lavoro, l'unico lato divertente di quest'occupazione monotona. L'espressione sul volto delle anime dopo quest'ultima frase.
"Benvenuto alle Grim Industries. Anche conosciuto come il Ministero della Morte. Si goda la permanenza, sarà parecchio lunga."
Jacob Rosencratz spalanca la bocca, e sta per dire qualcosa quando uno stewart in casacca bianca gli fa cenno di lasciar scorrere la fila. Si allontana verso l'ufficio consulenza. Io mi rivolgo all'anima successiva, che ha già occupato il suo posto. 
"Nome, prego."
E così via, fino alla fine del turno. Fino alla sospensione generale dell'attività, che il titolare ci promette da tanto tempo e che non arriva mai. Non c'è vacanza, al Ministero della Morte. La gente muore tutti i giorni, dopotutto. 

NdA
Il conflitto a cui si fa riferimento nel testo è un'ipotetica Terza guerra mondiale. Questa storiella è stata ispirata da un post trovato su Tumblr. Grazie a chiunque sia passato a dare un'occhiata :)

*il riferimento è alla grande epidemia di peste bubbonica del 1348. naturalmente.
  
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