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Autore: Debora_Guardiola    23/05/2016    0 recensioni
[Attori vari]
Alice, una ragazza di 35 anni, da poco lasciatasi con il fidanzato perchè si è rivelato essere gay, ha scelto di dedicarsi completamente al lavoro, ovvero alla boutique di abbigliamento maschile in centro a Firenze, ma il suo più grande sogno è diventare una stilista famosa e aprire una Maison di abbigliamento uomo a Parigi.
Un giorno entra nel suo negozio un uomo che le cambierà completamente la vita e l'ex fidanzato diventerà il consigliere più fidato di Alice.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Rimango sotto le coperte ancora una mezzoretta.
La sveglia ha suonato, ma dopo ieri sera non ho per nulla voglia di alzarmi e l'ho nuovamente spenta.
- Alice, devo dirti una cosa, ma è difficile... non so come dirtelo, ecco io... -
Stefano, il mio fidanzato, da ieri sera ex, è gay e mi ha lasciata per un uomo.
Così semplicemente come era arrivato, altrettanto semplicemente se ne era andato, accendendosi la sua abituale Malboro.
Non so perchè, ma forse in fondo, lo avevo sempre saputo. Raramente mi sfiorava, raramente mi toccava, e quando facevamo l'amore era ogni volta tutto molto meccanico. Mi aveva sempre garantito che non c'era nessun'altra donna, e infatti non c'era una donna, ma un suo collega di lavoro, un uomo.
- Pazienza, meglio con un uomo che con un'altra donna... -
Questa era stata la mia risposta, lui vuole restarmi comunque amico, ma io non so ancora cosa voglio da lui, perchè comunque ne sono ancora, nonostante tutto innamorata.
Mi chiamo Alice Dubois, sono francese da parte di padre e italiana da parte di madre, ho 35 anni, vivo da sola in un appartamento in centro a Firenze.
Decido di alzarmi, anche perchè sono in ritardissimo e devo aprire il negozio, penserò stasera al mio ex ragazzo e rifletterò.
Pronta per uscire, salgo sulla mia citybike diretta allo showroom a Piazza della Repubblica, dove sono commessa e in dieci minuti lo raggiungo.
"Alla buon ora Alice!" Luisa, la mia titolare, già è arrivata ed è un pochino arrabbiata, ma dopo che le ho spiegato la mia serataccia, fortunatamente, da donna, capisce la situazione e per stavolta chiuderà un occhio, anche perchè sono sempre stata puntuale sul lavoro.
"Alice, inizia sistemando gli scatoloni consegnatici ieri pomeriggio dal corriere, aprili, e sistema il vestiario in magazzino! Nei prossimi giorni
cambieremo la vetrina e li metteremo in esposizione, sto io qui ad accogliere i clienti!"
Sbuffando, ma senza che lei se ne accorga, mi dirigo a prendere il carrettino e una volta caricati sopra gli scatoloni, mi avvio in quel magazzino dove odio stare e dove probabilmente starò per le prossime tre ore e mezza.
"Ah, una volta che li avrai tirati tutti fuori e sistemati, dovrai anche prezzarli! Troverai i cartellini con i prezzi nel secondo cassetto del bancone, te li preparo io!"
Luisa ha la lista di tutto il vestiario consegnato, grazie ad essa ed essendo la titolare, deciderà a quanto venderli.
Come ogni mattina, dal lunedì al venerdì, in boutique è entrata poca gente e Luisa ha concluso il suo dovere. Siamo solo a martedì, e la settimana si preannuncia molto dura.
Dopo la pausa pranzo, in cui sono tornata a casa e ho mangiato le tagliatelle al ragu buonissime che mia madre mi ha portato, torno in negozio e mi accingo ad applicare i cartellini prezzo che la mia titolare mi ha lasciato.
"Ciao Alice, come stai?"
E' Rosaria la mia migliore amica, ci siamo conosciute alle elementari, eravamo in classe insieme e da allora non ci siamo mai più separate.
"Rosy! Eh, sono stanchissima non vedo l'ora di tornare a casa e... vuoi sapere la novità? Stefano mi ha lasciata... per un uomo!"
"Cosa? E' gay? E lo ha scoperto adesso???" replica la mia amica, ma ora non ne ho voglia di parlarne, così le dico se le va stasera di passare a trovarmi e magari le racconto tutto davanti a una pizza, alle sette e mezza chiudo il negozio.
"Certo che mi va, ci vediamo per le otto allora! Ah, comunque ero anche venuta qui per fare acquisti! Settimana prossima è il compleanno di papà e volevo regalargli una camicia, hai qualcosa da farmi vedere?"
Le faccio vedere un pò di capi, e decide di acquistare una camicia classica, a tinta unita azzurra.
"Grazie mille, sai, ho preferito comprare nel tuo negozio, piuttosto che in un altro!"
Sorridendo e ringraziandola, la saluto dandoci appuntamento a fra un paio d'ore.
Tra tutti questi capi e la poca gente entrata, chiudo il negozio, salgo sulla mia bici, verso casa.
"Ciao Rosy! Entra pure, siediti dove vuoi e scegli la pizza così poi chiamo e ce la facciamo portare direttamente qui a casa!"
Mentre finisco di apparecchiare la tavola, inizio a raccontare nei dettagli la mia serata con Stefano e le sue rivelazioni.
La mia amica è davvero sconvolta, io invece non so se ridere o piangere, le dico anche le mie sensazioni, i miei sentimenti sorridendo: "Sono comunque innamorata! Rosy, lui Vuole rimanere mio amico, ma io non so se lo voglio, perchè io amo ancora Stefano!"
Nel frattempo le pizze sono arrivate, una quattro stagione per Rosaria e una wurstel, patatine fritte e ketchup per me, accompagnate da coca cole e birra.
Secondo Rosaria dovrei accettare ad occhi chiusi l'amicizia di Stefano, perchè è comunque un bravo ragazzo e secondo lei, avere un amico gay è vantaggioso in tante cose, in primis consigliere sullo shopping.
"Vado a casa ora, domani ho la prima ora al scuola!"
Rosaria è una professoressa di terza liceo, e ringraziandola della compagnia, la saluto abbracciandola e vado a dormire che domani mi aspetta un'altra durissima giornata di lavoro e non devo assolutamente addormentarmi nei prossimi giorni.
"Grazie a Dio, oggi è venerdì", mi sono svegliata e con la solita routine mi avvio in negozio.
Luisa ieri, prima di andare in ferie per due settimane, mi ha lasciato detto che oggi devo cambiare la vetrina e giovedi prossimo, nostro giorno di chiusura dovrò fare l'inventario.
Nonostante un avvio di settimana pessimo, è passata in fretta, perchè c'era tanto da fare in negozio, domani lavorerò tutto il giorno, a orario continuato.
Dal magazzino ieri sera, prima di uscire, per velocizzare il lavoro questa mattina, ho preso i capi che dovranno apparire in vetrina e inizio togliendo quelli dell'esposizione attuale, che metterò negli appendiabiti all'interno del negozio.
All'improvviso noto che è entrato un signore.
- Accidenti, chissà da quanto tempo è qui! - penso mentre mi rendo conto che non l'avevo proprio visto.
"Buongiorno, sono Alice, posso esserle utile?"
"Oh, salve, si, ehm stavo cercando qualcosa di interessante..." risponde l'uomo.
"Cercava qualcosa in particolare? Se vuole dare un'occhiata faccia pure, se le serve aiuto, mi trova in vetrina!"
Devo lavorare, ma con la coda dell'occhio seguo quell'uomo dagli occhi di ghiaccio, i capelli brizzolati, con un fascino assolutamente coinvolgente.
Sicuramente ha più di quarant'anni, è alto, magro. Ha un portamento da attore anche se non capisco proprio nulla di cinema.
Se ne sta lì, a guardare ogni articolo del negozio, non ho mai visto un uomo così elegante, così raffinato, così affascinante.
Finito di sistemare la vetrina, inizio a mettere ordine sul bancone e il signore si avvicina dicendomi che non è potuto fare altro che notare il mio accento francese e che anche lui è francese ed è qui in Italia per motivi di lavoro.
Mentre mi domando che lavoro possa fare un uomo di quel portamento, magari il rappresentante di una famosissima azienda o il medico, lo accompagno a trovare un vestito di suo gradimento e dopo averlo trovato e provato, esce dalla cabina prova..

To be continued
  
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