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Autore: Its a beautiful day    23/05/2016    0 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi alzo piuttosto tardi, ancora rintronata dalla lunga giornta di ieri.
Mentre mi lavo la faccia, ricordo velocemente le ultime immagini che ho visto: Zayn che torna a casa ubriaco, insieme ad una ragazza. Lui che la bacia, e poi loro che salgono in camera.
Chissà se la ragazza è ancora qui.
Scendo al piano di sotto e trovo Zayn che si strofina le tempie, con i gomiti appoggiati al bancone, e una ragazza dai lunghi capelli neri che beve un bicchiere d'acqua.
"Piacere Giorgia" mi presento alla ragazza

"Uh, ehm Alessia" sembra piuttoso imbarazzata nel stringermi la mano. Quindi quel 'Gio' che ho sentito, a cosa si riferiva?

"Lei è.." cerca di aggiungere Zayn

"Una povera ragazza che ti sei portato a casa ieri sera con l'intento di scopartela e lasciarla il giorno dopo, lo so" completo la frase al posto suo
La ragazza sgrana gli occhi, e si gira verso Zayn. A dir la verità, mi sento un po' in colpa: quella ragazza non mi ha fatto assolutamente nulla, e io me la prendo con lei, ma è un modo indiretto per farla pagare a Zayn.

"Non è esattamente così.." cerca di giustificarsi Zayn

"Ah no?" Alessia sembra piuttosto disgustata

"Ero ubriaco avresti dovuto immaginarlo" Zayn fa spallucce

"Permesso" chiedo ad Alessia, che è in piedi davanti al frigo. Mi fulmina con lo sguardo, ma il suo gesto non mi turba 

"Sei disgustoso" Alessia tira uno schiaffo a Zayn.

"Ma cosa?" rimane in piedi, mentre si tocca la guancia.
Alessia esce di casa, sbattendo la porta. Rido nel vedere la faccia sconvolta di Zayn. Non dev'essere abituato a reazioni del genere.
"Spero che ora tu sia contenta" sbuffa

"Sicuramente vederti schiaffeggiato da una ragazza, mi ha migliorato la giornata" rido

"Simpatica" il suo tono è palesemente sarcastico. 
Mi siedo al bancone, e mangio un'arancia.
"Allora con Federico è finita?" chiede puttosto imbarazzato

"Sì" rispondo, tenedo gli occhi fissi sull'arancia che sto sbucciando

"Mi dispiace" 

"L'hai già detto"

"Lo so" aggiunge, sospirando.
Non continuo la conversazione, e lascio la stanza qualche minuto dopo, andandomi a sedere sul divano. 
Prendo un libro e comincio  leggere: è incredibile come la lettura possa isolarti completamente dal mondo, allontanarti dai tuoi problemi per catapultarti in un mondo dove tutto può succedere, e nella maggior parte delle volte, dove tutto finisce in un lieto fine.
Mi lascio rapire dai racconti di Greene fino all'ora di pranzo, quando Giulia mi viene a chiamare
"Gio, vieni a mangiare?" mi chiede picchiettandomi sulla spalla

"Sì" le sorrido. Poso il libro sul divano, e mi alzo.
A tavola, l'aria è piuttosto tesa
"Cosè' quel segno rosso che hai in faccia?" Giulia chiede a Zayn

"Una ragazza gli ha tirando uno schiaffo" rido

"Cosa?" scoppia a ridere Giulia

"Grazie Giorgia" sbuffa

"Figurati, non c'è di che" sfodero uno dei miei sorrisi migliori
Zayn racconta tutto ciò che è sucesso qualche ora prima a Filippo e Giulia, provocando una risata generale.
L'aria diventa più leggera, anche se so che Giulia ce l'ha ancora a morte con Zayn. Adesso che ci penso, non sono così arrabbiata come dovrei con lui. E questo me lo fa odiare ancora di più.
Il fatto che non riesco ad odiarlo come dovrei, mi fa uscire di testa. È una cosa che non riesco a concepire.
Mi alzo dal tavolo, per sparecchiare mentre Zayn mi aiuta. Sento il suo telefono squillare
"Pronto?" la sua faccia diventa seria appena capisce chi lo sta chiamando. Si allontana dalla cucina ma riesco a capire cosa dice

"Certo. Okay. A che ora? Perfetto non c'è problema" chiude la chiamata. Lo raggiungo poco dopo in salotto

"Voglio venire" dico

"Dove?" 

"Alla corsa" Ormai ho imparato che quando fa quella espressione, e quel tono serio, è perché lo stanno chiamando per una corsa

"No, non verrai"

"Me lo devi, e lo sai" uso l'unico jolly a mia disposizione

"Oh, non tirare in mezzo questa storia ogni volta che ti fa comodo" sbuffa

"Ti devo ricordare come sono stata dopo che Federico mi ha lasciata?" cerco di imitare una voce tremante

"Okay, okay. Sei davvero una stronza" sbuffa

"Per che ora?" chiedo

"Alle nove comincia la corsa, dovremmo arrivare lì almeno per le otto e mezza"

"Dirò a Giulia che vado a mangare fuori con i miei amici" aggiungo ed esco dalla camera.
Non sono mai andata a nessuna corsa di Zayn, nemmeno le ultime due che gli sono servite a recuperare i soldi necessari per ripagare il mio debito con Louis.
A proposito, chissà se con lui avrà risolto. Mi tiene totalmente fuori dalla sua vita, come se io non esistessi o c'entrassi con la sua vita. 
Eppure con Louis, c'entro anche io, no? 
Continuare a pensare queste cose, non fa che irritarmi quindi decido di andare a studiare, per l'interrogazione di storia. Quella professoressa mi terrorizza, quindi è meglio che io studi a dovere.
Prendo di malavoglia il libro dallo zaino, e comincio a evidenziare le parti più importanti.
"Quanta roba inutile" sbuffo mentre continuo a evidenziare.
Ripeto un paio di volte ad alta voce ciò che ho evidenziato, e così faccio per le altre quattro pagine, in modo da finire tutto il capitolo.
Quando finalmente chiudo il libro, e guardo l'ora noto che sono già le 17.30
Decido allora di preparare lo zaino
"Prima ora: matematica. Seconda ora: inglese. Terza: informatica. Quarta e quinta: ginnastica. Mh dovrei aver preso tutto.. Il quaderno di inglese dov'è?" ripeto tra me e me in cerca del quaderno. 
Guardo nella libreria, senza trovare nulla. Lo ritrovo poi, sulla scrivania sotto tutti i vecchi libri che ho letto.
Preparato lo zaino, decido di infilarci anche la merenda e lo poso nell'ingresso, vicino alla porta.
Salgo sopra e riordino un po' la camera: il casino è davvero assurdo. Sulla sedia della scrivania, sono buttati mucchi di vestiti. La scrivinia è invasa a libri, mentre per terra, accanto all'armadio, le mie scarpe sono buttate in disordine.
Prendo tutte le paia di scarpe, riponendole nella scarpiera. Poi, prendo il mucchio di vestiti e lo porto in bagno, nella cesta della biancheria, butondolo dentro.
Sistemando il comodino accanto al mio letto, trovo la catenina relagatami da Federico
"Oh" sussurro, mentre la prendo tra le mani. Da quando me la regalata non ho ancora avuto l'occasione di metterla.
Apro il gancetto, e me la metto al collo, osservandomi poi allo specchio.
Il ciondolo brillantinato ricade sul mio petto, riflettendo la luce del lampadario. La guardo: è davvero bellissima, e mi dispice non averla indossata prima. Non l'ho nemmeno indossata quando sono andata da Federico.
Gli occhi mi si inumidiscono un po' nel ricordare ci che è successo quella sera, e il giorno dopo. Non è così doloroso come pensavo, ma nemmeno così facile da sopportare.
Il mio telefono, risuona nella stanza. Lo prendo in mano: Jess <3
"Ehi" sorrido

"Non rispondere ai messaggi eh" sembra piuttosto scocciata
Ricordo il messaggio che mi aveva mandato ieri mattina, in cui mi chiedeva come avevo passato la notte con Federico, ma dato tutto ciò che era successo, non avevo voglia di parlare di lui con nessuno e avevo ignorato il messaggio
"Scusami è successo un casino" mi giustifico. Le racconto l'accaduto, cercando di ricordare tutto.

"Non ci posso credere. Che stronzo!" esclama

"Lo so" aggiungo

"Come stai? Anche se posso immaginare.."

"Non è così doloroso come pensavo, ma mi dispiace aver perso Federico. Era un ragazzo perfetto" sospiro

"Mi dispiace, che ne dici se domani dedicassimo il pomeriggio allo shopping?" mi propone

"Un pomeriggio di shopping mi ci vorrebbe proprio, per risollevarmi il morale" sorrido

"Dopo scuola?" chiede

"Andataa!"
Continuiamo a parlare per parecchio. Mi racconta della splendida serata che ha passato con Eddy al falò della scuola. Io, per ovvi motivi, ho preferito rimanere a casa.
Mi racconta di come abbiano ballato un lento sulla spiaggia, circondati dal calore dell'enorme falò. Di come lui l'abbia stretta a sè, facendola sentire sua.
Jessica è il suo punto debole, la sua migliore e peggiore debolezza. Sappiamo tutti, per certo, che Eddy sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per lei.
Dipendono completamente l'uno dall'altro, in un modo che non riesco a concepire.
Sinceramente non riesco a capire come due persone possano arrivare a dipendere così l'una dall'altra, ma forse non lo capisco perché non sono mai stata innamorata. Che ne posso capire io d'amore?
Veronica continua a raccontarmi della serata
"Mi ha regalato una fedina. Sopra sono incisi i nostri nomi"

"Ti ha regalato una fedina?" esclamo

"Sì. Oddio, è bellissima. È d'argento" mi dice, emozionata

"Domani devo vederla!" esclamo ancora

"Certo" ridacchia lei dall'altra parte del telefono

"Gio, mi dispiace interropere i vostri gossip da ochette, ma dobbiamo mangiare. Dobbiamo uscire tra una quarantina di minuti" Zayn si affaccia dalla mia porta

"Arrivo" dico facendogli il verso "Jess, ci vediamo domani a scuola. Ti voglio bene" la saluto

"Anche io, ciao" ricambia il mio saluto
Chiudo il telefono, e scendo a cenare. Giulia e Filippo sono chiusi in camera e non sono interessata a sapere cosa stiano facendo.
Mi siedo al tavolo, davanti a Zayn
"E quella collana?" osserva storto la catenina che ho al collo

"Me l'ha regalata Federico" 

"Perché la porti?" sembra quasi irritato

"Perché mi piace, e da quando ci siamo lasciati non ho mai avuto la possibilità di metterla" dico giocando col cuoricino

"È da figli di papà" sbuffa

"Non capisci" chiudo l'argomento.
Zayn cambia discorso, lamentandosi del fatto di dovermi portare con sè alla corsa. Sorrido soddisfatta notando la sua reazione. 
È strano quanto possa risultare adorabile quando si lamenta: le sopracciglia gli si increspano, creando una ruga in mezzo alla fronte troppo buffa. E poi gesticola. Gesticola tantissimo.
Lo osservo lamentarsi mentre cerco di trattenere una risata. 
Dopo aver mangiato solo un piatto di pasta, salgo di sopra a cambiarmi, mettendomi qualcosa di un po' più pesante: anche se siamo a giugno, in quest'ultima settimana, le sere sono puttosto fresche e uscire in pantaloncini è piuttosto difficile.
Metto dei leggins neri, con una semplice canotta celeste. Indosso le mie Jordan e scendo di nuovo mettendomi un po' di mascara prima di uscire.
"Andremo in moto?" chiedo, osservando la moto parcheggiata nel garage. È un cbr 600F della Honda. Solo a guardarla mi viene voglia di guidarla, ma il fatto di dovermi aggrappare a Zayn durante il viaggio mi mette in imbarazzo

"E certo. Se no come corro? Forza sali" usa il suo irritante tono da mister ovvio, mentre si cala il casco sulla testa. È così.. eccitante.
Scrollo la testa, mi calo il casco, e salgo sulla moto, appoggiado le mani sul serbatoio ma Zayn me le sposta intorno alla sua vita

"Forse come primo giro è meglio che tu ti tenga a me" dice accendendo la moto. Voglio ribattere, ma la velocità con cui lascia il viale di casa, mi convince a lasciare le mani dove lui le ha messe.
Non sono mai andata in moto prima d'ora, ed è una sensazione fantastica: ti senti libero, senti la velocità e l'adrenalina scorrere nelle vene. Se prima non capivo perché Zayn corresse in moto, ora lo posso capire. La sensazione che provi calvalcando la moto è davvero indescrivibile.
Tutta un'altra cosa rispetto al motorino.
Ci mettiamo circa una ventina di minuti ad arrivare nel luogo della corsa: è una zona di periferia. Le strade sono vuote, illuminate da lampioni con i vetri rotti. Le case che costeggiano le strade sono abbandonate. tavole di legno sono inchiodate alle finestre, mentre le porte ormai sono ridotte a dei pezzi di legno logorati dal tempo e dalle termiti.
Per terra vetri rotti, sigarette e se non sbaglio, resti di siringhe. Rabbrividisco: mi sembra di fare un salto nel mio passato, e per un attimo mi pento di essere venuta. Mi avvicno di più a Zayn. Si volta un attimo a guardarmi: sembra confuso, ma poi si rigira e mi sembra di intravedere un sorriso sul suo viso.
Raggiungiamo un gruppo numeroso di persone: ragazze in camicetta corta, pantaloncini e stivali altissimi sono appoggiate alle moto, e si strusciamo contro quelli che penso siano i proprietari.
Ci saranno sì e no una qundicina di motociclisti. Sono tutti ragazzi dell'età di Zayn, il più grande non supererà i venticinque anni.
Riesco a riconoscere tra i partecipanti il biondino dagli occhi azzurri che mi ha aiutata a trovare Louis.
"Ehi Calum" Zayn batte il cinque ad un ragazzo

"Davide" lo saluta. Nemmeno lui sa il suo vero nome

"Fammi un favore, tienimi d'occhio questa. Non la perdere di vista"

"Questa ha un nome" mi lamento

"Piacere Calum" mi porge la mano

"Giorgia" sorrido. Quando mi giro, Zayn si è già allontanato, e si sta sistemando sulla linea di partenza

"Corri anche tu?" chiedo al ragazzo

"No. Ho accompagnato un amico" mi indica un ragazzo alto e biondo. Riesco a leggere sulla moto il nome: Luke.

"Ah, okay" rimaniamo in silenzio fino alla partenza.
Ormai manca pochissimo, è l'aria intorno a noi si carica di adrenalina. I circa venti motociclisti sono piegati in avanti, pronti alla partenza.
Appena partono, il ragazzo comincia ad urlare

"Forza Luke! Fagli il culo a 'sti stronzi!" 
Le moto percorrono il rettilineo, fino a scomparire. Il fracasso provocato dai motori si affievolisce un po', ma ritorna a farsi sempre più rumoroso appena le moto tornano indietro, ripercorrendo nuovamente il rettilneo per superare la linea del traguardo. Riesco a vedere il cbr rosso di Zayn fare a gara con il ninja verde di Luke.
Zayn supera il traguardo prima del ragazzo biondo, ma solo di qualche secondo. Scende dalla moto e si toglie il casco. 
Si gira verso Calum, poi sposta lo sguardo su di me. Sembra tirare un sospiro d sollievo quando mi vede accanto a lui. Distoglie subito l'attenzione da me quando una brunetta, con una terza abbondante che straborda dalla camicetta, gli porta i soldi.
Lo abbraccia, stampandogli un bacio sull'angolo della bocca. Poi gli sussurra qualcosa all'orecchio. Lui sorride, ma scuote la testa.
La ragazza si allontana delusa, sculettando davanti a lui.
Sento una strana sensasione dentro di me, come se la rabbia stesse ribollendo dentro di me. Cerco di distrarmi dalla scena che ho appena visto, spostando l'attenzione su Calum che si complimenta con Zayn, mentre Luke si avvicina a noi
"Luke questa Giorgia" mi presenta

"Complimenti, bella gara" gli stringo la mano

"Grazie. Piacere Luke" mi sorride, ma poi si allontana per andare a baciare una ragazza color caffè latte.
La bacia con passione, palpandole il culo, senza preoccuparsi delle persone che li circondano. Distolgo lo sguardo imbarazzata.
"Andiamo?" mi chiede Zayn infilando i soldi nella tasca interna del giubbotto di pelle

"Sì" rispondo, attaccandomi al suo braccio, per non perdermi in mezzo a tutte quelle persone.
Sale sulla moto infilandosi il caso, e dopo aver tolto il cavaletto mi fa cenno di salire. Una volta sistemata, mi aggrappo goffamente al serbatoio della moto, ma Zayn, mi posiziona le mani intorno alla sua vita.
Lo stringo appena parte, sgommando e allento un po' la presa quando rallenta.
Il tempo che ci impeghiamo per arrivare a casa è davvero poco. La stessa distanza percorsa in macchina con mia cugina, l'avremmo fatta in quaranta minuti.
Arriviamo a casa per le dieci. Giulia e Filippo sono sul divano abbracciati. Giulia dorme, con la testa appoggiata sul petto di Filippo.
Appena ci vede, Filippo ci saluta con un cenno della testa. Ricambiamo il saluto e saliamo di sopra.
"Quanto hai guadagnato?" chiedo a Zayn

"Circa quattro mila dollari" sorride

"Cazzo! Ma come fai a guadagnare così tanto?"

"Sono tutti i soldi che la gente scommette su di me" fa spallucce. Lo osservo mettere via i soldi in cassaforte, poi si toglie la maglietta e i pantaloni, rimandendo in boxer.
Mi giro velocemente per tornare in camera, non appena noto che si è svestito.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi infilo la camicia da notte.
Senza struccarmi mi metto a letto, ripensando a tutto ciò che ho visto e provato: correre in moto  è la sensazione più bella che abbia mai provato, e non sarebbe male mantenersi correndo. È ovviamente illegale, ma renderebbe tutto più semplice. Ad ogni gara, Zayn guadagna dai tremila ai cinquemila dollari. Quello che Giulia guardagna in due mesi.
E Zayn corre almeno una volta a settimana.
Sento un vuoto tra le braccia, come se il corpo di Zayn avesse lasciato un segno. È stato bellissimo potermi appoggire a lui, e poterlo stringere non appena accelerava un po'.
Avrei voluto che quei viaggi durassero di più, per assaporare meglio quella sensazione che provavo quando mi premevo contro di lui.
Mi addormento con un solo pensiero: me e Zayn, in sella ad una moto, le mia braccia che lo stringono forte.

   
 
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