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Autore: mistaya    24/05/2016    1 recensioni
Fin da quando è nata, in molti sapevano che Rosette era destinata a essere una grande maga. All'alba dei suoi sedici anni, i suoi poteri si destano, ma ci sono forze che cospirano contro di lei: forze oscure, forze del cuore. La più grande speranza di chi la ama, è che possa vivere e praticare la sua buona magia a lungo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16

This is war

 

 

Disse il Sole alla Rosa: ‘sei bella e profumata/ però, quando io voglio, sarai da me bruciata’/ La Rosa ribatté: ‘non provo soggezione/perché rifiorirò/ la prossima stagione’/ Dà il Sole gran calore/ ma più del Sole il cuore”, Belle si voltò a guardare Rosie, “E’ ora che tu vada a dormire, tesoro”,

Oh, no mamma! Leggiamo un’altra poesia, per favore!” gli disse la piccola di otto anni,

E’ tardi” fece dolcemente sua madre, “Continueremo a leggere domani”,

Aspetta” e la piccola prese una grande foglia rossa, da un sacchetto sul comodino vicino al suo letto, “Metti questa per segnare la pagina…”,

Oh, che bella!”,

Ne ho prese alcune mentre ero nella foresta con papà, oggi…Pensavo di usarle apposta per segnare le pagine dei libri”,

Hai fatto bene” e Belle la mise tra le due pagine, poi diede un bacio alla figlia, “Buonanotte”,

Buonanotte mamma”.

Belle chiuse le tende del letto al baldacchino, poi andò verso il caminetto, e dopo averci messo un altro ciocco di legno, si mise seduta lì vicino a finire un ricamo. C'erano una rosa e una luna calante, e ne avrebbe fatto un fazzoletto per Rosie. Il libro preferito di sua madre, sui Guardiani dell'Infanzia, le era piaciuto, e di sicuro avrebbe amato un disegno del genere.

Tremotino entrò nella stanza, in quel momento. “Si è addormentata?” chiese piano,

Sì” rispose lei,

Allora non la sveglio...” ma gli si avvicinò comunque, per darle un bacio della buonanotte sulla fronte, piano.

Poi lui e Belle uscirono dalla stanza, in silenzio, lasciando dormire serena la loro bambina. Avrebbero voluto che si sentisse così, sempre...

 

 

Rosie buttò all'aria tutto quello che riuscì a trovare. Una sua amica era morta e non c'era alcuna magia al mondo che potesse cambiare quella situazione. “Rosie, devi stare calma!” le disse Hertha, prendendola per le spalle,

“Hertha ha ragione, Rosie” aggiunse Phoebe, “C'è una guerra che dobbiamo fermare! Ci servi al cento per cento!”,

“E come?” chiese Rosie sconsolata,

“Hai Durlindana, Rosie” le disse Amneris, “E' l'arma più forte che abbiamo contro la regina Nera”,

Rosie riprese fiato, e dopo qualche istante disse: “E' vero...Dobbiamo raggiungere il campo di battaglia, prima che Dementia liberi il drago”.

Amneris disse a Rosie che sua madre aveva ingaggiato dei pirati contro l'esercito di Dementia, e decise di fermare prima loro con le orchesse. Dopo si sarebbero dirette al campo di battaglia.

Prima che se ne andassero, Amneris la prese per un braccio, e si ritrovarono da sole. C'era una domanda che doveva assolutamente farle. “Rosie te lo devo chiedere: perché lo fai?”,

“Che cosa?”,

“Ci stai aiutando nonostante questa non sia la tua terra...perché? Non credo sia solo perché ti piaccia essere un eroina...ci deve essere un motivo davvero importante!”,

Rosie la guardò un attimo, poi si decise a confidarsi. “Sì, hai ragione, c'è un motivo davvero importante: mio padre”, non si sarebbe mai aspettata questa risposta, “Quando mio fratello stava per essere chiamato per il fronte, a quattordici anni, lui si è disperato: sua moglie aveva abbandonato sia lui che mio fratello anni prima, non aveva altri parenti, né amici...nessuno che potesse stargli accanto! Tutto lo giudicavano solo un codardo, ma era pur sempre un uomo buono e premuroso, anche se molto ingenuo...La disperazione e le cattiverie che aveva subito lo fecero cambiare, e diventò uno dei Signori Oscuri più potenti di tutti tempi e mio fratello lo perse comunque...non so dirti quanto tempo è passato prima che lo ritrovasse...”, Amneris ascoltò il suo racconto con attenzione. “Mi chiedi perché lo faccio...è perché sono convinta che nessuno dovrebbe stare nella situazione in cui lui si è trovato lui: nessuno dovrebbe ridurre la sua vita a un unico folle gesto disperato...tutti dovremmo avere qualcuno che ci dia speranza e ci sostenga nei momenti più bui!”,

“Il tuo è sicuramente un ottimo motivo” fece infine Amneris,

“Anche tu ne hai uno: aiutare il tuo popolo! Puoi essere una grande regina, Amneris, ma ci deve credere!”,

“Non sono stata una buona principessa per Radames, e forse non sarei una buona regina per la mia gente...Come mia madre e mia zia, d'altronde...”,

“Non sei affatto come loro, anche se hai il loro stesso sangue: tu sei meglio di così”, e lasciò la stanza.

 

Il mattino seguente, la regina Bianca e la regina Nera si incontrarono sul campo di battaglia, che in realtà sembrava una grande scacchiera. Essence osservò la nave dei pirati che aveva ingaggiato, con un sorriso sulle labbra. Ma sgranarono tutti gli occhi quando videro che c'erano solo Rosie e le sette orchesse.

Ci fu un gran trambusto, ma Rosie con la magia ampliò un incantesimo lanciato da Hertha per far tremare la terra. Tutti la guardarono, allora, in silenzio. Rosie comunicò a tutti che Radames ed Aida erano morti, e anche questo suscitò dei mormori, “Ascoltate...so che cosa avete passato tutti, in questi anni” fece la giovane strega a tutti, “E so che ormai l'unica strada che vi sembra di poter percorrere è la guerra, ma una volta eravate un unico regno e potete tornare ad esserlo...Siete tutti di tribù diverse, con usanze diverse, è vero, ma so anche che i vostri cuori sono uguali...” e in quel momento vide Amneris raggiungere il campo, con la sua scorta, “...e potete tornare a riunirvi sotto un'unica regina!”,

“Ben detto!” era stata Dementia ed invocò il drago. Sul campo di battaglia comparve un enorme drago nero, senza ali.

Rosie sapeva che stava cercando lei e sguainò Durlindana. Tutti si fecero da parte: era uno scontro solo suo.

“Ci rivediamo, mia vecchia nemica!” fece Vollenth con voce cavernosa, una volta che lui e la ragazza furono vicini,

“Io non ti ho mai visto prima!” ribatté la ragazza, puntandogli contro la spada,

“Non tu, insulsa portatrice! La spada!”, e cominciò la lotta.

Rosie cercò di portare il drago il più lontano possibile dalla folla. La ragazza sapeva che il punto debole dei draghi erano gl'occhi, e tirò fuori il serpente che Madre Natura gli aveva dato, ma non riuscì a concentrarsi abbastanza per gettare veleno sugli occhi del drago. Lui continuava ad agitare la coda nel tentativo di colpirla. Rosie, tuttavia, era agile e riuscì a schivarlo. Si stavano affrontando su delle rovine, e la ragazza corse per una vecchia scalinata di pietra, per stare più in alto. Prese la rincorsa e di slancio riuscì a tagliare la testa a quell'animale. Fu questioni di pochi secondi, e dopo tutto sembrò fermarsi.

Rosie guardava senza parole la testa del drago che aveva mozzato, quando sentì un boato venire dalla folla. Le orchesse le andarono vicino per tirarla su. Allora, vide Amneris rivolgersi a sua zia. Ormai la regina Nera aveva perso e decise di esiliarla. Dopo di lei, toccò a sua madre. “Anche tu madre, verrai esiliata” fece, lasciandola di stucco, “Tu e tua sorella verrete confinate in un castello al di fuori delle nostre terre, e sarete costrette a vivere insieme per il resto dei vostri giorni! Questo è ciò che vi meritate per aver devastato il regno con le vostre inutili lotte!”,

“E cosa ti fa pensare di averne diritto?” fece sua madre, rossa in faccia dalla rabbia,

“Ce l'ho il diritto, come regina: i capi dei villaggi e i sacerdoti mi appoggeranno”,

“E cosa ti fa pensare che mi farò da parte senza fare niente?”,

“Che cosa vuoi fare? Vuoi uccidermi? Vuoi combattere anche contro di me? Provaci, ma sarai da sola”, Essence incrociò lo sguardo dei capi villaggio e dei sacerdoti presenti, e capì che aveva ragione. Ormai aveva perso, come sua sorella.

Rosie la guardò, fiera che aveva preso quella decisione.

 

La sera dopo, ci fu il funerale di Aida e Radames. I due vennero posti sullo stesso letto, e lasciati alla deriva di un fiume. Un arciere scoccò una freccia, e il letto con il loro corpi, prese fuoco. Rosie osservò tutto in silenzio, con le lacrime agli occhi.

Tori alzò gl'occhi al cielo, e disse a Rosie e le sorelle di fare lo stesso. Non lontano dalla Luna, erano spuntate due stelle che prima non c'erano.

A Rosie venne in mente quando sua madre le lesse dello scontro tra il re degli Incubi e dei genitori dell'Uomo sulla Luna, quando quest'ultimo erano ancora bambino. Quando la battaglia finì, il piccolo si ritrovò da solo, e alzando gli occhi, notò delle stelle che prima non c'erano: i suoi genitori, erano diventati due costellazioni, e vegliavano su di lui. Rosie allora ringraziò in silenzio l'Uomo sulla Luna per aver fatto lo stesso con i suoi amici. Almeno in cielo sarebbero potuti rimanere insieme...

Il giorno dopo, Rosie e le orchesse ripartirono. Amneris e una piccola scorta le accompagnarono al portale, e i sacerdoti donarono alla giovane una fiala di veleno, ottenuto da un dente del drago, sperando che potesse tornarle utile.

Amneris le salutò tutte, e infine si rivolse a Rosie, ringraziandola. La ragazza le disse che non ce n'era bisogno, che si era fatta valere da sola, ma la nuova regina le disse: “Tu mi hai reso forte!” lasciando Rosie colpita e commossa, mentre se ne andava.

  
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