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Autore: Artemide BlueMoon    24/05/2016    0 recensioni
Era tutto finito da tempo, Voldemort non spaventava più nessuno e nemmeno i mangiamorte si facevano più avanti, chiusi nelle loro celle ad Azkaban o sottoposti già da tempo al letale bacio dei dissennatori. Eppure non è mai veramente finita finchè non si è alla fine: altre forze lavorano nell'ombra, Voldemort non è stato il primo e di sicuro non sarà mai l'ultimo malvagio del mondo magico. Ci saranno altri ragazzi con un potere enorme tra le mani e troppi pochi anni per poterlo capire a dover fronteggiare qualcosa di più grande di loro, a pochi passi da una storia più vecchia di Hogwarts stessa.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Minerva McGranitt, Pix, Teddy Lupin
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Al contrario dei piani di matrimonio che si era già preoccupata di progettare Federica, Giuliana sembra tornata a prima di aver parlato con Leonardo, perchè lui sembra quasi evitarla.

Invece, secondo la teoria di Giuliana, Matteo e Federica stanno stringendo un legame molto forte dettato dalle loro passioni comuni.

I tre passano sempre più tempo insieme fra le mura di Hogwarts e fuori, le loro escursioni preferite sono quelle nella foresta proibita e sul Lago Nero, qualche volta Matteo le ha condotte fino alla tomba di marmo bianco di Silente.

Si trovano spessissimo tutti nella stanza delle Serpeverdi, stesi su un letto a caso, a parlare di tutto, dalla loro vita fuori da lì ai loro compagni di casa.

-Ehi Matte, ma chi è quel tipo biondo che sembra un modello che ti porti sempre appresso?-

-Un mio “compagno”- risponde il ragazzo evidenziando le virgolette.

-Come mai “compagno”?- chiede Federica con la malizia negli occhi.

-Diciamo che inizialmente lo odiavo-

-E cosa è cambiato?- chiede Giuliana questa volta con una pura scintilla di curiosità innocente.

-L'anno scorso ero nella Foresta Proibita, la sera tardi, e l'ho visto prendersi cura di un piccolo testral. Questo mi ha scosso talmente tanto, lo pensavo un arrogante gonfio e sfrontato, invece si è rivelata una persona completamente diversa, da quel giorno ho iniziato a guardarlo con occhi diversi. Siamo diventati amici e … non so, le cose fra noi vanno a rilento-

-Lui ti piace?-

-Sì- ammette il ragazzo, con un nodo alla gola, la paura di essere giudicato per una cosa che faceva fatica a far accettare persino ai suoi genitori, ma si fida di quelle due.

E la sua fiducia non viene tradita perchè le Serpeverdi si aprono in un allegro sorriso.

-E' una cosa bella che tu abbia trovato qualcuno da amare! Pensa invece a G che è palesemente innamorata, ma che non riesce ad ammetterlo neanche a se stessa-

-Ma non vi dà fastidio?- chiede preoccupato Matteo.

Federica e Giuliana sanno esattamente a cosa stia alludendo il loro amico.

-Matteo, siamo persone mature … cioè forse G un po' di più di me in certi ambiti, ma non ci può dare fastidio una cosa come questa e parlo a nome di entrambe-

In quel momento il Grifondoro si getta sulle due Serpeverdi abbracciandole come non avrebbe mai pensato di poter fare.

-E hai già un piano di conquista?-

-Bè, date una festa nella Camera delle necessità sabato prossimo, no? Agirò là-

La chiacchierata procede fluida sull'argomento festa.

In effetti di lavoro ce n'è da fare la Camera era stata tirchia con loro perchè una settimana prima si era presentata agli occhi di Federica e Megan come un grande ambiente quasi vuoto con un paio di anfratti nelle pareti e un cunicolo separato che porta alla sala privèe. Giuliana sospetta che sia stata Federica a desiderare un posto simile, data la sua passione per la creazione di feste partendo da zero.

La Serpeverde dagli occhi cerulei aveva incontrato non poche difficoltà nel cercare alcool di buona marca nelle vicinanze di Hogsmade, di solito se lo fa portare direttamente da casa tramite i fratelli e un intricato percorso sotto il Platano Picchiatore che conduce fino alla Stamberga Strillante dove può materializzare e smaterializzare casse, che poi trasporta rimpicciolite e prive di peso all'interno della scuola, fino alla sua camera.

Questa volta il preavviso è troppo poco per ricorrere solo al suo metodo, dato che i suoi fratelli devono far comprare i liquori al maggiordomo avendo ancora meno di 16 anni, così ha riallacciato i contatti con Aberfort Silente tramite il quadro di Ariana Silente, una delle due copie l'ha trovata lei in una aula abbandonata l'anno precedente.

Manca un giorno alla festa e Giuliana sta tornando dalla sua spedizione alla Stamberga con la tracolla piena di bottiglie abilmente rimpicciolite ed incastrate, quando va a sbattere contro una chioma corvina che ha tanto sperato di rivedere.

-Ehi attente!- la mette in guardia Leonardo mentre la Serpeverde per poco non perde la presa della sacca piena di preziosi liquidi.

-O Salazar! Scusa! Non ti avevo proprio visto … e dire che sei imponente quindi sono cieca io-

-Stai tranquilla, principessa, non mi sono fatta niente, e tu?-

-No … io sto bene- Giuliana sposta il peso da un piede all'altro, visibilmente a disagio davanti al ragazzo in un corridoio che non è poi così affollato dato che è vicina l'ora del coprifuoco, ha avuto la sfortuna di beccare non un, ma il prefetto in ronda.

Si mordicchia il labbro pensierosa.

Leonardo ha usato il suo nomignolo, quello che le ha dato la sera della torre, quindi non si è dimenticato di lei.

Le è venuta una gran voglia di invitarlo alla festa, ma non sa se si può fidare di un prefetto, quasi del tutto sconosciuto per di più.

-Vuoi dirmi qualcosa, vero?- la anticipa lui, lasciandola a bocca aperta.

-Come … come fai a saperlo?-

-Non lo so, penso di sentirmelo. In effetti sono bravo a capire queste cose-

Giuliana emette uno sbuffo di disappunto, per un attimo aveva sperato di essere l'unica.

-Comunque una cosa vorrei dirtela, sì, ma quanto sei corruttibile?-

-Corruttibile? Credo di non aver capito ...-

-Diciamo che non è proprio nel regolamento scolastico, bisognerebbe che tu chiudessi un occhio-

-Tu prova, poi vedremo-

-Non ci penso neanche, o giuri sulla moneta dell'esercito di Silente o non se ne fa niente!-

Leonardo si lascia andare a una risata leggera che anima il corridoio in penombra e imporpora ancora di più le guance della studentessa.

-Va bene, giuro che se non è in pericolo la tua incolumità manterrò il segreto-

Giuliana non si lascia scappare l'apprensione nella voce del ragazzo mentre pronuncia quella frase e non può evitare di gongolare soddisfatta al pensiero di non essergli indifferente.

La ragazza abbassa la voce e si avvicina a lui, anche se non ce ne sarebbe bisogno, perchè all'improvviso sente di poter provarci con il Grifondoro, anche se andasse male non ci sarebbe nessuno a raccontarlo in giro.

Si alza sulle punte per poter arrivare alla sua altezza e, senza preavviso, Leonardo la sorregge per i fianchi, tenendola salda al suo petto.

Ignorando l'imponente imbarazzo e il suo cuore che le batte nelle orecchie, Giuliana parla.

-Facciamo una festa domani … e mi piacerebbe che tu ci fossi, che ne dici?-

-Uh una cosa così illegale? Non ti facevo tipo da festa-

-Infatti non lo sono, ma per le persone giuste potrei esserlo- si accorge troppo tardi di aver lasciato cadere troppe barriere, deve cercare di allontanarsi il prima possibile o potrebbe diventare irrecuperabile.

-Potrei essere io, una di quelle persone?-

-Non darti l'importanza che non hai- ridacchia freddamente la ragazza staccandosi dal petto ampio e caldo di Leonardo, rifugio sicuro che è certa le mancherà -ci vediamo domani sera nella Stanza delle Necessità al terzo piano alle dieci- gli dice prima di scappare via diretta ai sotterranei, lasciando lì un prefetto con un palmo di naso.

Entrata in camera si getta sul letto con la faccia affondata nei cuscini per nascondere l'ancora prorompente rossore. Sente il materasso accanto a sé piegarsi sotto un peso e il profumo di Federica, zucchero filato, le invade le narici quando la abbraccia.

-Ehi G, cos'è successo? Perchè sei triste?-

-No F, non sono triste, sono emozionata-

-Ah, meglio. E perchè? Dai dimmelo!-

-Ecco … si dà il caso che abbia invitato Leonardo alla festa-

-Ommiodio G e lui che ha detto?-

-Non è stato molto chiaro, ma penso abbia accettato-

Dopo l'euforia iniziale la reazione di Federica è quasi immediata, inizia a sconvolgere il contenuto del suo baule per poi passare a quello di Megan e infine a quello di Giuliana, recuperando da ognuno uno degli abiti o l'unico per quanto riguarda l'ultimo.

Se li appende davanti facendolo levitare, saltellando per la felicità.

-Che vuoi fare?-

-Non ti sembra ovvio? Modifico gli abiti! Sarà divertente!-

Bacchetta alla mano un fascio di luce si sprigiona dalla punta, come un pittore Federica va a disegnare sul tessuto e quello che pensa diventa realtà.

-Per quando saranno pronti?-

-Oggi li imbastisco, domani aggiungo la firma d'autore-

-Sai dov'è Megan?-

-E' tornata prima e ha detto che avrebbe portato tutta la notte fuori con una nuova conquista-

-Siamo solo all'inizio del secondo mese e già si dà da fare!-

-Almeno qualcuno qua è sessualmente attivo-

-Oh piantala! Me ne vado a dormire-

-Non spegnere la luce che continuerò ancora per un po'-

-Va bene, ma non strafare che domani hai gli allenamenti e la partita di quidditch-

In quel frangente entra in camera anche Beatrice che saluta tutte con un sospiro e si infila nel letto.

-Ehi Bea vuoi che modifichi anche il tuo di abito per la festa di domani?-

-Oh no! No proprio! Non voglio fare qualcosa contro le regole, rischio di essere espulsa!-

Le due gemelle scoppiano a ridere e la lasciano in pace a sonnecchiare in quella placida notte d'autunno.

   
 
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